Più che essere un libro su Martini, "Il coraggio della speranza" è un itinerario con Martini. È la sua parola a scandire le tappe di questo viaggio all'interno del suo pensiero di uomo e di credente: forza e debolezza; fede e imparare a credere; Parola di Dio; preghiera e vita cristiana; Vangelo e vita; la ricchezza del dialogo: libertà e verità. Questi grandi temi della riflessione e della testimonianza di Martini offrono il titolo ai capitoli del volume, in cui l'autore riprende e commenta alcune pagine scelte tra la sua vasta produzione. Tra tutte spiccano le Conversazioni notturne a Gerusalemme, la vera bussola di questo viaggio che culmina con la contemplazione di Gerusalemme vista con gli occhi di Martini: "Gerusalemme è la mia patria. Prima della patria eterna".
Poche espressioni sono cariche di forza evocatrice come Popolo di Dio. La formula è diventata comune con il Concilio Vaticano II, che ha parlato della Chiesa come "nuovo Popolo di Dio", recuperando una categoria pressoché dimenticata, soprattutto per via di una concezione clericale della Chiesa. Il riferimento è al capitolo II del De Populo Dei della Lumen Gentium, per il quale, a ragione, si è parlato di "rivoluzione copernicana" in ecclesiologia. Così l'Autore introduce il suo lavoro che indaga il tema nel Primo e nel Nuovo Testamento, nella Tradizione teologica e nei documenti del Concilio Vaticano II, per verificare quale ricezione sia stata riservata a questa idea di Chiesa nella teologia e nella prassi della Chiesa di oggi.
In una situazione di pluralismo e di complessità, la catechesi avverte nella sua prassi l'esigenza di un deciso cambiamento di rotta. L'autore vuole presentare la catechesi missionaria come prospettiva efficace della Nuova Evangelizzazione in un'Europa sempre più multiculturale e plurireligiosa, facendo riferimento alla questione dell'inculturazione del messaggio della fede e alle sue implicazioni socio-culturali. Punto di partenza è la conversione al Vangelo, un cambiamento serio dello stile di vita. Dalla conversione l'inizio di un percorso efficace di formazione, perché il credente si conformi sempre più al Vero Uomo: Cristo Gesù. In questo senso la catechesi missionaria può rappresentare un punto di svolta decisivo.
Molte cose stanno accadendo sotto il cielo della nostra democrazia mentre la politica assediata va distribuendo scomuniche ai comportamenti che la mettono in discussione. Lo sforzo di queste pagine è di indagare come l'antipolitica non sia condannata a restare perennemente tale, nel senso che politica e antipolitica si contendono il medesimo spazio. Nella quotidianità, nell'organizzazione, nelle istituzioni. A separarle un confine transitabile nei due sensi. E questa è una buona notizia. Il mantra corrente non è più che la politica sia cosa sporca, ma cosa inutile. È la sua "inutilità percepita" che impedisce di difendere il primato della politica contro l'antipolitica in nome di un Parlamento ritenuto finto. È dunque richiesto alla politica il coraggio di chi si mette "in mezzo", con il gusto prima di vivere e condividere la condizione e le aspirazioni della gente comune e "indignata", per poi eventualmente governarla.
Sono sempre più numerose le coppie in crisi. La fragilità delle persone diventa la fragilità della famiglia. Come prepararsi al matrimonio per vivere relazioni stabili nell’amore ed evitare così grandi sofferenze ai coniugi e ai figli? Il vescovo Giusti presenta alcune indicazioni anche concrete per un percorso educativo all’affettività, alla scuola di Gesù e del Vangelo.
Mons. SIMONE GIUSTI, nato a Cascine di Buti nel 1955, è il Vescovo di Livorno. Già assistente centrale dell’Azione Cattolica dei ragazzi e parroco è autore di numerosi scritti sui temi della catechesi, della famiglia e della fede narrata ai figli.
Il libro si arricchisce di un capitolo scritto da MARTA VISENTIN, avvocato a Spinea (VE), canonista, sposa e madre.
Pensieri d'autore sulla più grande realtà comunitaria della storia dell'uomo.
Vicende che provengono da ogni angolo del pianeta: dalle baraccopoli del Kenya alle missioni assediate dell’Uganda, dall’Amazzonia a Papua Nuova Guinea, dal Nunavut, nel profondo Nord, fino al Polo Sud. Tutto il mondo scandagliato in lungo e in largo nei luoghi più inaccessibili, ma anche nei sacri palazzi e nelle sedi cardinalizie di rilievo. Una finestra aperta sul mondo nei faccia a faccia con grandi personaggi come Joaquín Navarro-Valls, il cardinale Ersilio Tonini, il cantante Claudio Baglioni. Si scandagliano anime a tutto campo, fino alla drammatica confessione di un indemoniato dopo l’esorcismo.
Autore
FILIPPO ANASTASI, giornalista e scrittore, per anni vicedirettore del Giornale Radio Rai e responsabile dell’informazione religiosa. Ideatore e autore di Oggi 2000. È stato inviato del «Messaggero», conduttore e inviato del TG1, vicedirettore del TG2, direttore per la Radiofonia di Rai Giubileo. «Microfono d’argento» per i servizi televisivi sul Corno d’Africa in guerra, premio «Saint-Vincent» per il giornalismo radiofonico (2000), premio «Padre Pio da Pietrelcina» (2000). È autore, tra l’altro, con Luciano Bianciardi e Domenico Manzella, di Giorni nostri. Letture e documenti su fatti e problemi di attualità (Bietti 1978), di Padre Pio, la sua voce, la sua storia (Rai Eri-Padre Pio 2009), pubblicato in diverse edizioni e tradotto in più lingue e In viaggio con un santo (Messaggero 2011).
L'Autore ci guida a ripercorrere lo stesso cammino che Francesco ha percorso, non limitandosi ad illustrare il testo, ma sollecitandolo perchè aiuti anche noi oggi a percorrere lo stesso cammino di Francesco: accogliere e difendere gelosamente la nostra esistenza come l'autentica vocazione che Dio ci affida. Giunto al termine della sua vita san Francesco volge lo sguardo al passato, agli incontri, agli esperienze e alle scelte che hanno segnato in modo sorprendente la sua esistenza. E in tutto riconosce la presenza misteriosa e sapiente di Dio che lo ha condotto per mano con la tenerezza di una madre. E' questo il cuore del Testamento, straordinario documento autobiografico, ulteriore testimonianza della singolarità della vicenda umana del Poverello d'Assisi.
Il presente volume è una guida artistica illustrata del Santuario della Scala Santa a Roma, ma al tempo stesso è una narrazione storica che prende per mano il pellegrino e lo conduce a scoprire avvenimenti, personaggi, strutture architettoniche, affreschi, mosaici, liturgia e quant'altro ha reso celebre questo importante luogo di culto.In particolare gli autori (esperti storici d'arte appartenenti alla Congregazione dei Passionisti) hanno sviluppato ogni capitolo del volume descrivendo gli elementi strutturali del Santuario dal punto di vista storico, artistico e liturgico, offrendo ai visitatori una completa narrazione di tutti gli aspetti del sacro complesso, affinché possano conoscere non solo le strutture materiali, ma anche lo spirito di coloro che edificarono e frequentarono questo Santuario dedicato alla Passione del Signore.Una guida chiara, godibile e ricca di illustrazioni, il cui valore è certificato anche dall'autorevole voce del Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che ha scritto la prefazione del volume.
Questo libro - senza pretendere di dare risposte ad ogni domanda - si propone di offrire indicazioni concrete per un rapporto d'amore più vero e maturo.
Un saggio unico nel panorama editoriale italiano, in cui l'autore propone cento brevi brani in poesia e in prosa, con un sintetico commento, tutti accomunati dalla domanda decisiva: qual è il vero volto di Dio?
Una sorta di “dizionario minimo della fede”, in cui padre Castelli – con il consueto acume critico, che si appoggia su una conoscenza enciclopedica – propone e commenta cento brevi brani in poesia e in prosa, tutti accomunati dalla domanda decisiva: qual è il vero volto di Dio? con quale nome chiamarlo? in che modo incontrarlo? Poeti, narratori e letterati che sono stati investiti dal pensiero o dall’esperienza di Dio ci offrono suggestioni, impressioni, folgorazioni, che si aprono su un orizzonte sconfinato.