La storia del cristianesimo in Giappone è tanto preziosa e commovente quanto sconosciuta ai più. Dopo una rapida fioritura grazie all'arrivo dei missionari europei nel XVI secolo, i cristiani andarono incontro a una serie di crudeli persecuzioni che portarono decine di migliaia di martiri, lasciando solo un piccolo gruppo di credenti a tramandare la fede nel segreto per oltre duecentocinquant'anni. L'ultima grande prova fu nel 1945, quando la bomba atomica venne sganciata proprio sul quartiere cristiano di Nagasaki. 17 marzo 1865. Mentre sta leggendo il breviario nella chiesa appena inaugurata a Oura, presso Nagasaki, padre Bernard Petitjean viene avvicinato da un piccolo gruppo di contadini. Una tra loro gli sussurra: «Abbiamo lo stesso cuore!» Dopo duecento anni di silenzio, i "cristiani nascosti- del Giappone rivelano la loro esistenza. Papa Pio IX li definì "il miracolo d'Oriente-. Il cristianesimo si era diffuso rapidamente in terra nipponica grazie all'opera dei gesuiti - primo fra tutti Francesco Saverio - e degli ordini mendicanti sbarcati nel XVI secolo. Dopo cinquant'anni di inarrestabile fioritura, la comunità dei fedeli andò incontro a violente persecuzioni che culminarono nella distruzione di tutte le chiese e nella cacciata degli stranieri dalla terra del Sol Levante: iniziava l'epoca del "paese blindato -, un isolamento che sarebbe terminato solo nel XIX secolo. Restava uno sparuto gruppo di cristiani, nei pressi di Nagasaki, i quali, trasmettendo la fede nel segreto, dovettero attendere sette generazioni prima di poter tornare allo scoperto. Nel 1945 la bomba atomica esplose proprio sul quartiere abitato dai cristiani di Nagasaki: il terzo sterminio di quel popolo in quattrocento anni.Questo saggio ripercorre gli sviluppi del cristianesimo in Giappone, dalle origini sino ai nostri tempi, inquadrandone le vicende nell'evolversi del contesto storico. Nel corso della narrazione, spiccano figure di grande fascino, tra cui il beato Giusto Takayama Ukon, considerato il più eccellente samurai del suo tempo; i servi di Dio Takashi Paolo Nagai e sua moglie Midori Marina Moriyama, la cui storia sta appassionando decine di migliaia di lettori in tutto il mondo; la venerabile Maria delle Formiche, che scelse di vivere con i più poveri. Accanto alle vicende dei cristiani, si aprono interessanti finestre su numerosi aspetti della cultura giapponese, come la cerimonia del the, i samurai, il buddhismo, il mito dell'imperatore, il boom economico nel XIX e XX secolo.
L'opera esplora la complessa storia dei simboli di Nicea e di Costantinopoli a 1700 anni dalla celebrazione del primo concilio ecumenico, del quale il Credo niceno - attraverso quello di Costantinopoli - rappresenta l'eredità di più lunga durata, rimanendo sempre un punto di riferimento per le chiese. I contributi seguono lo sviluppo di questa «formula» a partire dal IV secolo, cioè dalla prima redazione del Simbolo nel 325, fino all'età contemporanea, attraverso le diverse tradizioni delle chiese, la trasmissione liturgica, letteraria, canonica, e missionaria, prestando attenzione agli aspetti filologici, paleografici, musicali e materiali. Il volume abbraccia così l'intera parabola del Simbolo niceno e niceno-costantinopolitano dalla tarda antichità, attraversando l'età medievale e poi moderna fino ai più recenti sviluppi del dibattito teologico. Alla ricostruzione storico-critica di questo percorso fanno da complemento una serie di exempla che nella loro particolarità restituiscono la trasversalità della storia di un testo e di una professione di fede trasmessi attraverso una molteplicità di lingue e tradizioni per approdare in contesti culturali, religiosi e sociali diversi, fino a innestarsi nella vita della maggioranza delle chiese.
Frate Francesco è ancora attuale e conserva una reale "forza di contemporaneità". Un frate Francesco fratello, un frate aperto all'ascolto, che sa predicare con parole povere, con un dire credibile, con un linguaggio semplice di parole asciutte, di cuore. Un frate se vogliamo dalla "personalità complessa", ma che non castiga, che non si sente superiore, che sa farsi piccolo, "prossimo". Uno straordinario e inedito dipinto del ritratto di Francesco d'Assisi. Per farlo, l'autore ha usato tutte le fonti più antiche e le ha confrontate con le più accreditate interpretaioni contemporanee. Ne viene fuori un profilo che attrae e insieme interroga ogni lettore. Lo stesso Francesco si definisce fratello, servo, piccolo, spregevole. Non vi è nessun dubbio: si tratta di un uomo umile. Eppure quest'uomo umile, che ha una bassa considerazione di sé, ha un'ambizione straordinaria: vuole parlare ai reggitori dei popoli, a tutti coloro che hanno il potere. E parla loro con autorità.
«Auguro a chiunque si accosti a queste pagine di lasciarsi provocare e interrogare sul proprio ruolo nella società e di trovare, nella profondità di questa ricerca, nuove motivazioni per impegnarsi, con coraggio e speranza, nella costruzione del Regno di giustizia e di pace».dalla Prefazione del card. Michael Czerny S.J.Il presente contributo propone un'analisi etica e sociologica delle esperienze di formazione sociale e politica di ispirazione cristiana, con particolare riferimento al modello delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico (Sfisp). Il lettore è accompagnato alla scopertadelle principali caratteristiche di questi percorsi formativi attraverso un'indagine integrale che ne ricostruisce la genesi, lo sviluppo e la composizione.
Santiago de Compostela, insieme a Roma e Gerusalemme, costituiva nel Medioevo una delle tre peregrinationes maiores. La storia di questa importante meta e il suo coinvolgente Camino continuano ancora oggi a suscitare vivo interesse ed entusiasmo. Le pagine del presente lavoro, diviso in due sezioni, ripercorrono nella prima parte le principali tematiche della questione jacopea - legata alle origini del culto dell'apostolo Giacomo a Compostela, al suo sepolcro e alle fonti più rilevanti dell'intera vicenda - mentre, nella seconda, si concentrano sul pellegrinaggio medievale ad limina sancti Jacobi.
La Santa Sede è l'organo supremo di governo della chiesa cattolica, a capo della quale si trova il vescovo di Roma e pastore universale della chiesa, il quale, nell'esercizio della sua missione, si avvale della collaborazione della curia romana. In questo libro l'autore ne descrive la natura e le modalità d'azione, in quanto soggetto di diritto internazionale, a livello della chiesa universale e nel contesto della comunità internazionale. Nel suo primo discorso al corpo diplomatico, Leone XIV ha affermato che «nella sua azione diplomatica la Santa Sede è animata da una urgenza pastorale che la spinge a intensificare la sua missione evangelica a servizio dell'umanità». In effetti, la priorità della diplomazia della Santa Sede, come del resto della chiesa cattolica, è l'evangelizzazione. Essa viene accompagnata dalla promozione integrale della persona umana, che include il servizio della carità e dell'educazione. In un mondo sempre più globalizzato e plurale, la chiesa cattolica e la Santa Sede sono assai impegnate nel dialogo ecumenico con i rappresentanti delle chiese e comunità cristiane, nei rapporti religiosi con l'ebraismo, e nel dialogo interreligioso con i rappresentanti delle religioni non cristiane. Speciale rilevanza detiene il tema della pace, che la diplomazia della Santa Sede promuove a tutti i livelli, trovando, sia nelle relazioni bilaterali che multilaterali, validi interlocutori presso le autorità politiche e civili, alle quali propone «il Vangelo della pace» (Ef 6,15).
Actes du colloque de Rome, Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, 5-8 Décembre 2022. Édités par Laurence Mellerin et Philippe Nouzille.
Floribert Bwana Chui è un giovane martire africano. A 26 anni fu ucciso a Goma nella Repubblica Democratica del Congo per non aver ceduto a un tentativo di corruzione, che avrebbe avuto conseguenze sulla povera gente. La sua storia è quella di un giovane cristiano, animato dal Vangelo, che nella Comunità di Sant'Egidio scelse la via dell'onestà, del servizio ai poveri e della pace. In una società in cui la corruzione schiaccia la vita dei poveri e dei giovani, la sua resistenza nel nome di Gesù testimonia che vivere senza corrompere né lasciarsi corrompere è possibile. E necessario. Un racconto profondo, che interroga la coscienza e mostra che la fede può cambiare il cuore. E il mondo.
Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
Quali sono le ragioni dell'attenzione della scienza marxista non solo e non tanto alla religione in generale, dal punto di vista della concezione materialista, ma nello specifico alla Chiesa cattolica sul piano della sua azione politica e della sua visione strategica? La risposta più ovvia è che si tratta di studiare la maggiore forza politica della classe dominante, e l'unica con insediamento mondiale. Nel corso degli ultimi decenni si è trattato di studiare l'organizzazione cattolica per una battaglia politica che ne mostrasse, certo, il tratto di garante della conservazione sociale, sfuggendo però alla malattia infantile massimalista dell'anticlericalismo. Oggi si aggiunge un ulteriore compito specifico, nella nuova congiuntura segnata dal "declino atlantico" e dall'irruzione dell’Asia. Si tratta di studiare la "Chiesa multipolare" come forza e riserva ideologica dell'imperialismo unitario, nella “crisi dell'ordine” e nelle sue guerre. Agostino scrisse "La Città di Dio" nella fase terminale dell'Impero, dopo che Roma, nel 410, era stata messa a sacco dai visigoti di Alarico; i pagani davano al cristianesimo e all'abbandono degli antichi dèi la responsabilità per quella catastrofe. Quella teologia politica è anche una teologia del declino. Oggi Leone XIV, papa del multipolarismo, è anche Agostino papa americano, giacché l'America non è più superpotenza garante dell’ordine. È così acuta la percezione in Vaticano del declino USA, e delle sue conseguenze – anche belliche – nella "crisi dell'ordine"? Ed è per questo che si consultano le carte d'archivio sul "Vaticano e la guerra"?
Pepe, origano, paprica e quante altre spezie usiamo comunemente nella nostra cucina e per il benessere del nostro corpo? Possono essere usate per cucinare o per una tisana da bere, tutte le spezie hanno innumerevoli proprietà ed effetti benefici per il nostro corpo e di riflesso per il nostro spirito. Santa Ildegarda - famosa mistica e grande studiosa della natura, dottore della Chiesa, grazie a papa Benedetto XVI - già ne conosceva usi, proprietà e rimedi come aiuto naturale per la salute dell’uomo. Questo nuovo libro della collana di rimedi di santa Ildegarda è interamente dedicato alle spezie e ai relativi rimedi. I due autori – Marcello Stanzione, sacerdote, massimo esperto italiano in Angelologia e studioso di Santa Ildegarda - ed Elisa Giorgio - laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, specializzata in Fitogemmoterapia sistemica, esperta in piante officinali, in Floriterapia secondo il metodo Bach e in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo della mente – propongono un interessantissimo viaggio tra i rimedi naturali della mistica di Bingen.
"Sono un figlio di Sant'Agostino, agostiniano. Con voi sono cristiano e per voi vescovo", ha affermato Papa Leone XIV nel discorso pronunciato la sera dell'8 maggio 2025, dalla loggia della basilica vaticana in occasione della sua prima benedizione Urbi et Orbi a coronamento dell'elezione a 267° successore di Pietro citando una frase del grande filosofo e Dottore della Chiesa. Anche nell'omelia di intronizzazione di domenica 18 maggio il nuovo pontefice ha esposto più volte alcuni pensieri di sant'Agostino. Don Marcello Stanzione - sacerdote, autore, con oltre 200 libri pubblicati a carattere religioso e tradotti anche all'estero - presenta la vita di Santa Monica e quella del figlio Sant'Agostino. Conoscendo a fondo la vita di entrambi e il pensiero filosofico e teologico di Agostino si potrà comprendere meglio l'impostazione dottrinale e morale che regge il pontificato di Papa Leone XIV. Completano il libro le preghiere e le Novene ai due Santi.