Una esperienza straordinaria nella quale prendono la parola i tanti compagni di viaggio, testimoni di una speranza collettiva e condivisa per la vita contro ogni forma di persecuzione e di razzismo. L'autore racconta 20 anni di vita con i migranti che dall'Africa e dall'Asia sono arrivati in Italia e la ricchezza che gli hanno donato. Un libro che aiuta a comprendere il vero senso del fenomeno migratorio che è in atto chiedendo implicitamente al lettore di schierarsi dalla parte degli esseri umani che hanno nomi, volti e storie che possono aiutare a cambiare giudizi e mentalità.
Nel contesto attuale di abbandono di massa delle forme religiose tradizionali, emerge tuttavia in modo sempre più forte il bisogno di approfondire e coltivare la fede e la spiritualità. A chi è in ricerca è importante quindi proporre "maestri della via" che sappiano indicare direzioni e tracce e che siano affidabili e autentici. A questo scopo viene incontro questa presentazione rigorosa e innovativa della vicenda di Etty Hillesum, e dei temi presenti nel suo celebre Diario. La Hillesum fu una presenza luminosa da annoverare nella schiera dei grandi maestri spirituali, per la sostanza e la forma della sua testimonianza, fiorita fuori da steccati confessionali e scaturita non da una dottrina o da un'indagine su Dio, ma da una inattesa relazione viva con Lui, pur nel centro di quel dramma smisurato che è stata la Shoah. La peculiarità del suo cammino laico la fa sentire vicina e consente di rispondere all'esigenza sempre più diffusa di una "spiritualità laica", al fine di poter "vivere e respirare con l'anima" perché l'essere umano possa realizzare la sua natura più profonda. Postfazione di Marco Vannini.
Questo testo propone un approfondimento sugli scritti di Luisa Piccarreta, analizzandoli attraverso un confronto con i testi di Padri e Dottori della Chiesa, nonché del Magistero. L'obiettivo è rispondere a domande fondamentali sulla conoscenza di Dio e sulla Sua Volontà. Si esplora come il Prologo del Vangelo di Giovanni, con i temi della luce e della vita, aiuti a comprendere l'influenza della Volontà divina sulle creature. Inoltre, si indagano le dinamiche che spingono l'anima verso la santità e il legame tra il bene della Trinità e la realizzazione del "Fiat Voluntas Tua". L'importanza dei "testimoni" come Luisa è messa in luce, così come il contributo di san Tommaso d'Aquino, i cui scritti si rivelano in sintonia con quelli di Luisa, e di san Bonaventura, che con la sua maestria nella teologia mistica aiuta a interpretare i passaggi più complessi del cammino di santità descritto da Luisa.
Cosa succede quando due persone malate di SLA, l'uno credente e l'altro ateo s'incontrano? Come ci si può ritrovare in uno dei momenti più difficili della vita? E di cosa si possono riempire le conversazioni? Dialoghi con Giulio ci fa entrare in sette decisivi momenti, incontri, conversazioni, consegne di vita. Il credente non può non dire dove sta la Sorgente della sua forza, lo scoprirsi sempre e comunque amato. Dolore e forza, domande e ricerca, nonsenso e conflitto, accoglienza e rifiuto, vita e morte, sono trame che attraversano questi incontri e danno forza a una convinzione che attraversa il libro e si offre al lettore con la forza della testimonianza: accettare la "propria croce" è possibile, anzi può essere il dono da vivere. Un dono che porta alla consapevolezza di essere sempre e comunque piccoli strumenti nelle mani di Dio, anche e soprattutto nella sofferenza, quando la bilancia del dare/ avere pende vistosamente dalla parte del ricevere.
L'itinerario quaresimale è stato per l'autore, in cura per la malattia di Parkinson, l'occasione di un percorso ideale da cui sentirsi condotto, traendone molti benefici. Attraverso il proprio diario quotidiano, Dell'Orto ci regala un racconto in prima persona sulla relazione con la malattia che lo accompagna nel percorso della vita, scandito secondo i giorni delle settimane che preparano alla Pasqua. Una riflessione intima su una condizione patologica, che si discosta dalla mera descrizione dei sintomi come si potrebbe trovare in un trattato scientifico. La sintomatologia raccontata è mitigata dall'idea di pensare alla malattia di Parkinson come ad un mondo di relazioni sul quale investire energie. Una riflessione spirituale ma anche un aiuto a vivere nella speranza il proprio percorso di malattia.
È la prima biografia del cardinale Zuppi, il "don Matteo" che ama circolare in bicicletta da quando era parroco nelle periferie romane fino alle attuali strade di Bologna di cui è arcivescovo.
Nello spirito della Comunità di Sant'Egidio, è in prima linea come testimone di pace e interprete di un Vangelo che presenta con un linguaggio familiare e profondo.
L'autore ripercorre le sue attività, anno per anno, e ne ricostruisce fedelmente il pensiero attingendo ai suoi libri, articoli, interviste e dichiarazioni pubbliche.
La narrazione scorrevole e ricca di particolari testimonia la grande stima che Zuppi raccoglie anche nei contesti laici, come testimonia la prefazione firmata da Gian Piero Jacobelli, insigne intellettuale non cattolico.
"Ci siamo lasciati distrarre da troppe cose e abbiamo attaccato il nostro cuore a cose che non ne erano degne. Forse bisogna prima scoprire di avere un cuore".
Questo saggio riscopre a tutto tondo l'impegno del card. Ferrari, soffermandosi sul suo incoraggiamento ai cattolici perché riprendessero parte alla vita politica italiana. Peraltro, egli era consapevole che i cattolici avrebbero occupato un posto privilegiato nel sistema politico italiano solo se in possesso di profonde competenze professionali; da qui la sua grande attenzione per l'incipiente Università Cattolica del Sacro Cuore, destinata a divenire un grande centro di ricerca scientifica in tutti i campi del sapere.
Tarcisio Bertone, vicino alla soglia dei novant'anni decide di condividere le sue memorie e gli appunti di un suo diario che inanellano la storia avvincente di un giovane che sfrutta al massimo le proprie risorse umane e intellettuali, fino alla maturità ricca di senso. Il racconto lo colloca dapprima in una famiglia dalle solide radici cristiane e dai principi morali sociali delle genti piemontesi. Si addentra poi nel richiamo interiore che lo vuole religioso salesiano e sacerdote. Percorre brillantemente le tappe accademiche e, raggiunta ormai la piena maturità, assume incarichi di docenza e di responsabilità, fino ad essere chiamato all'episcopato. Ma la vibrante vivacità del racconto la si trova negli innumerevoli impegni apostolici frammisti a quelli più istituzionali, negli aneddoti e nei viaggi intrapresi in diverse parti del mondo. Il tutto corroborato dal clima di sincera amicizia con la quale ricorda persone incontrate e circostanze che gettano lo sguardo sulla storia, soprattutto della Chiesa del tempo.
Al'inizio del Novecento Pier Giorgio Frassati (1901-1925) è stato uno straordinario testimone, con parole e opere, della fede in Cristo, realizzando quella coerenza tra fede e vita che è un nodo cruciale per la vita di ogni credente. Questo libretto illustrato ci fa conoscere questa fulgida figura non con una biografia in senso stretto, ma con un percorso lungo le sue vicende di uomo e di cristiano, mettendo in evidenza le grandi tappe e le grandi scelte della sua vita.
In un toccante libro-intervista uno spaccato della multiforme e spesso tragica realtà mediorientale. In questo intenso dialogo con il giornalista Roberto Cetera - inviato in Medio Oriente per l'Osservatore Romano - Padre Francesco Patton ripercorre gli anni del suo lungo mandato in Terra Santa come custode dei luoghi cristiani. Per i lettori che vogliono davvero conoscere quel che sta capitando alle popolazioni martoriate di Israele e Palestina, fra controversie sociali, conflitti e rivalità interreligiose, ma anche tanta passione e tanta speranza.
Nel Messico post-rivoluzionario degli anni Venti del '900, il governo massonico e autoritario del presidente Plutarco Elías Calles attua leggi repressive contro la libertà di culto, perseguitando i sacerdoti e dichiarando contraria alla legge qualsiasi manifestazione religiosa. La reazione popolare a tali soprusi si manifesta nella guerra Cristera, che coinvolge tutto il Paese e mette a dura prova la stabilità dell'esercito federale: contadini, artigiani, donne e persino bambini sono disposti a pagare con la propria vita per difendere la fede cattolica. Tra di loro, l'adolescente José Sánchez del Río viene ammesso nell'esercito dei Cristeros e diventa il portabandiera della guerriglia. Coraggioso, determinato e devoto alla Vergine di Guadalupe, il ragazzo sopporterà atroci torture e sarà felice di morire per testimoniare la sovranità di Cristo Re e impedire la scristianizzazione del Messico. Beatificato nel novembre 2005 da Papa Benedetto XVI, José Sánchez del Río è stato proclamato santo il 16 ottobre 2016. La sua biografia, composta dal Postulatore della causa di Canonizzazione, Prof. Fidel González Fernández MCCJ, ricostruisce il contesto storico della guerra Cristera e mostra la bellezza della testimonianza dei martiri per la vita della Chiesa. Enrique Gorostieta Velarde (Andy Garcia), il più importante stratega militare del Messico anni '20, è un uomo ateo e scevro da ogni ideologia. Mosso da un profondo ideale di giustizia e amareggiato dalla situazione di repressione in atto nel Paese, decide di mettere il suo genio militare a disposizione del popolo cristiano perseguitato. Con perseveranza e dedizione, il Generale Gorostieta riuscirà a trasformare un gruppo eterogeneo di contadini, studenti ed intellettuali nella forza militare della Cristiada.