La Terra è la minuscola e fragile zattera che ci traghetta nell'universo sconfinato e meraviglioso. Ma come la studiano gli scienziati? L'autore ci fa entrare nei loro laboratori con uno stile semplice, frizzante e autoironico. Oltre a raccontarci le sue ricerche per valutare lo stato di salute del pianeta, ci fa sorridere con le sue avventure sportive e ci fa riflettere con le sue considerazioni sull'ecologia integrale, ispirate a Francesco d'Assisi e a Francesco di Buenos Aires.
Il cappuccino fra Francesco Neri, nella serie Creature, ci parla del Creatore. Lo fa da teologo, ma con la grazia e l'agilità di chi, per la profonda consonanza col mondo cappuccino, sa che parlare di cura del Creato senza parlare di Colui che tutto può non ha alcun senso. Neri ci mostra che Dio è "padre", è "nostro", è "pace", è "cortesia", è "luce", è "bellezza", è "gioia", è "letizia, è "un onnipotente che sorride". Gli attributi del Creatore consueti nel cristianesimo qui assumono una tonalità eminentemente francescana.
Esortati anche da Papa Francesco, camminiamo ogni giorno sui sentieri della gioia, solennemente entrata con L' Incarnazione. La "grande gioia è sempre con noi": il suo sigillo è impresso nel nostro cuore. Non c'è spazio, dunque , per la tristezza! Camminiamo insieme verso il Natale del Signore!
Giovanni della Croce (1542-1591) fu un poeta e teologo spagnolo del Siglo de Oro. Definito doctor mysticus dalla Chiesa cattolica, dedicò vita e studi alla preghiera e alla riflessione sul cammino spirituale che l'anima compie verso Dio e in Dio. Le sue poesie, veri e propri inni teologici, fanno del fondatore dell'ordine dei Carmelitani Scalzi una figura celebre anche al di fuori dell'ambito religioso e uno dei maggiori autori in lingua spagnola. Cristiana Dobner, Carmelitana Scalza presso il monastero di Concenedo di Barzio, lo celebra attraverso l'analisi del suo ultimo poema, composto poco prima della morte: Fiamma d'Amor viva. Attraverso un dialogo costante con i più grandi teologi e pensatori cristiani che commentarono questa e altre sue opere, disvela il significato profondo di ogni verso, ripercorrendo al tempo stesso la sua biografia e il suo pensiero. Giovanni non fu soltanto un poeta, un teologo e un mistico, fu soprattutto un Carmelitano che ha vissuto in prima persona quella Fiamma di cui scrive e che celebra con passione. Le sue liriche, ricchissime dal punto di vista linguistico e metaforico, sfociano nella mistica trinitaria, fondendo così linguaggio poetico e pensiero teologico. Chi le legge diventa a sua volta autore, in quanto fa riecheggiare nel proprio oggi parole e versi di una forza e profondità del tutto dimenticate.
Leggere questo libro mi ha fatto bene due volte. A parte l’amicizia con Giorgio, e l’amore e la stima per Carmen, mia catechista, che ho conosciuto, ascoltato tante volte, apprezzato ed amato, il libro mi ha fatto bene perché mi ha dato tutta una serie di conoscenze, un approccio scientifico a questa meraviglia che ci circonda e di cui tante volte neanche ce ne rendiamo conto: la luce, l’arcobaleno, l’albero, il sale, le cellule, l’universo…!
Vedere come sia possibile avvicinarci a tutta questa realtà, anche con una conoscenza di tipo scientifico – che non guarda solo le cose, ma anche dentro le cose, al “come” delle cose –, mi ha aiutato a cogliere un poco la bellezza che circonda la nostra vita di tutti i giorni, ma sono state utili anche le provocazioni, gli interrogativi che da questa scienza possono venire alla Scrittura, alla fede!
Tante volte si è detto che non c’è contraddizione tra fede e scienza, ma percepire attraverso tante citazioni che davvero questo si dà, vedere questa “scrutatio”, illuminata dalla scienza, e la scienza stessa aprirsi e affascinarti con il mistero del suo creatore è qualcosa che ti tocca dentro.
«La fede e la ragione, dice San Giovanni Paolo II, sono come due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui, perché conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso». Dio ci ha provvisto di queste due ali, perché potessimo salire a Lui, “fede e ragione”, “fede e scienza”…
Trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo, ma ci descriviamo a partire solo dallo stato di veglia, riducendo il sonno a una stazione di servizio per "fare il pieno- e riprendere subito il cammino. Quando il dormire viene alla ribalta è quasi sempre per i noti problemi legati ai "disturbi del sonno-, sicché un terzo della vita o non merita di essere pensato, o è requisito dal medico. Eppure Dio, creando l'uomo e la donna, li ha immaginati contraddistinti anche dal dormire. Questo dettaglio vorrà pur dire qualcosa! Avrà pure qualcosa da dire il fatto che Gesù Cristo, il Salvatore del mondo, abbia vissuto almeno tre anni (i suoi primi!) passando gran parte del tempo dormendo, come ogni bambino. Partendo da tali considerazioni, il presente volume propone un'originale lettura del rapporto sonno-fede. A ben guardare, le Sacre Scritture dedicano molta attenzione al sonno, all'insonnia, alla sonnolenza e alla pigrizia, alla notte, al sogno. Parlano di fede e incredulità anche a partire dall'esperienza del dormire. Il grande insegnamento che ne deriva è che dobbiamo imparare ad "abbandonarci- al sonno, nella consapevolezza che mentre noi dormiamo in pace, Qualcuno si prende cura di noi, della nostra vita e del mondo.
Il presente libro raccoglie tre testi nati come predicazione al Papa e alla Curia nel 2021, durante la pandemia, e si offre come un vero e proprio accompagnamento alla comprensione della figura di Cristo, cui sono dedicati in maniera speculare e poi complementare i tre capitoli che lo compongono. In essi Cristo è presentato come vero uomo, vero Dio in una persona. Questi tre elementi, attorno ai quali ruotano tutta la cristologia e tutta la riflessione sulla salvezza cristiana, sono i perni delle meditazioni di padre Raniero e ci spingono a ricomprendere il vero punto essenziale della nostra fede che, a volte, tendiamo a dimenticare: in Gesù, sia l'uomo che Dio trovano un volto. Ed è, questo, un volto che ci interpella oggi, che pone una domanda fondamentale alla nostra esistenza. Il testo di padre Cantalamessa offre una luce di speranza cristiana dentro un tempo che è stato difficile, ricordandoci che l'unica salvezza possibile è quella offerta da Colui che "pur essendo di natura divina-, "si è fatto carne per la nostra salvezza".
Una raccolta delle citazioni più significative tratte dalle Parole di Papa Francesco con le immagini del suo magistero. Un piccolo sussidio per riflettere sulla morte e sulla vita. La prefazione è di José Tolentino de Mendonça, cardinale Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
«Amore e dolore. Di questo parla il libro che avete tra le mani che quindi fra un po’ vi scotteranno. Perché il tema, il doppio tema, è incandescente. Amore e dolore, sempre insieme. Cibo goloso per chi ha “fame di un significato nella vita”. Ecco perché questo libro, frutto di una scrittura collettiva con tante voci, molti timbri, accenti diversi, è importante, prezioso. Soprattutto in un’epoca come quella contemporanea che vive il fenomeno della rimozione del dolore. Ecco allora cos’è questo libro che vi scotta tra le mani: una bella introduzione, corale, al mistero della vita, che è fatto, per lo più, da due pilastri, l’amore che però è appunto, ritrovabile proprio lì, nel dolore». Dalla Prefazione di Andrea Monda.
La vita di una donna ebrea, laureata in filosofia, convertita al cristianesimo e divenuta suora Carmelitana. Il libretto traccia il suo percorso sempre vissuto nel solco di Cristo, fino all'invasione tedesca e alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morirà nel 1942. E' salita alla gloria della santità nel 1998.
Partendo dalla riflessione su alcuni passi biblici legati al tema della misericordia e del perdono l’autore, con sensibilità pastorale, conduce il lettore a scoprire e gustare in maniera nuova il sacramento della riconciliazione perché la vita cristiana è un «entrare nella gioia». La vita con Dio, guardata da questa prospettiva, appare liberante, piacevole e bella, anche umanamente, perché trasfigurata. Si scopre così che i cristiani possono essere testimoni di libertà e responsabilità, di apertura al nuovo e alla vita, di capacità di lasciarsi mettere in discussione e trasformare dalla Parola accogliendo con coraggio le sfide di questo tempo, pronti ad aprire e percorrere strade nuove nella vita di ogni giorno. In questo modo saranno seme piccolo di un mondo nuovo perché segnato dall’amore, dal perdono, dalla bellezza sempre nuova del Vangelo.
La riflessione di don Pietro, che condivide in questo libro alcuni spunti di meditazione nel Vangelo, ci offre un aiuto e un esempio di come leggere e interpretare il testo evangelico, come farlo risuonare nel nostro cuore, come farlo dialogare con la nostra vita.
Auguro a tutti di poter diventare dei lechtionauti, dei viaggiatori della Parola da accogliere e meditare attraverso l'antica pratica della lectio divina che, dopo avere capito cosa dice la Parola in sé, lascia che esprima ciò che la Parola dice a me.
Solo così possiamo immaginare un cristianesimo fatto da persone che si appassionano al volto di Dio rivelato da Gesù e che diventano protagonisti della propria vita interiore.
Paolo Curtaz