Seconda tappa di un nuovo itinerario di catechesi dell'iniziazione cristiana con i catechismi Cei. Questo quaderno propone un cammino per approfondire la conoscenza di Gesù e arrivare a dare una prima risposta alle grandi domande "chi è Gesù?" e "chi è Gesù per me?"; il percorso comprende la consegna del Padre Nostro e termina con la consegna del Credo, avendo come riferimento il catechismo Io sono con voi. L'itinerario completo prevede quattro quaderni e relative guide per i catechisti e può svolgersi nell'arco di quattro o cinque anni, corrispondenti al periodo della scuola primaria.
Seconda tappa di un nuovo itinerario di catechesi dell'iniziazione cristiana con i catechismi Cei. Questa guida, con il relativo quaderno per i bambini in vendita a parte, propone un cammino per approfondire la conoscenza di Gesù e arrivare a dare una prima risposta alle grandi domande "chi è Gesù?" e "chi è Gesù per me?"; il percorso comprende la consegna del Padre Nostro e termina con la consegna del Credo, avendo come riferimento il catechismo Io sono con voi. L'itinerario completo prevede quattro quaderni e relative guide per i catechisti e può svolgersi nell'arco di quattro o cinque anni, corrispondenti al periodo della scuola primaria.
Un libro che accoglie la sfida posta dalla crisi economica: la riscoperta del valore della povertà. Accanto alla lotta alla miseria, la proposta di assumere un atteggiamento povero verso se stessi e la vita, per giungere a una ricchezza che nessuna crisi economica può intaccare.
Il volume viene pubblicato nel settantesimo della morte di Romualdo Chiesa (Roma, 1 settembre 1922 - Roma, 24 marzo 1944), partigiano del Movimento dei Cattolici Comunisti, ucciso a 22 anni alle Fosse Ardeatine (medaglia d'oro al valor militare alla memoria). Di Romualdo Chiesa restano solo le parole delle numerose lettere ai familiari inviate dal carcere di Regina Coeli nei mesi di detenzione, dal 1 settembre 1941 al 24 gennaio 1942. Tutto il resto è affidato alle testimonianze degli amici che l'hanno conosciuto, apprezzato, amato (Franco e Marisa Rodano, Adriano Ossicini, Silvia Cìarroni, Paolo Maruzzi, Vittorio Tranquilli ... ), ai ricordi delle sorelle maggiori, Enrichetta
e Margherita, del fratello Adolfo e alla memoria di lui tuttora viva nel cuore degli altri fratelli e sorelle.
La Regola di Benedetto da quindici secoli rappresenta in Occidente il principale strumento non solo per la regolamentazione della vita monastica, ma anche per l'ispirazione della sua ascesi e della sua spiritualità.
Spesso studiata per i suoi contenuti ascetico - spirituali, la Regola è tuttavia permeata da insegnamenti fondamentali su quella che nella teologia classica è stata definita "vita teologale": la vita spirituale, pratica e dunque morale che essa insegna è infatti fondata su una profonda comprensione della teologia cristiana.
In questo studio l'autrice ha perciò cercato di ovviare alla scarsa attenzione prestata in passato a questo aspetto fondamentale, analizzando la natura teologica della vita cristiana in san Benedetto. Di quest'ultima vengono posti in risalto gli aspetti di dono di grazia, inabitazione trinitaria, filiazione divina, e a partire dai doni dello Spirito come predisposizioni necessarie si studia il suo dispiegarsi nelle virtù teologali: la fede, la speranza e la carità.
Il volume intende avviare allo studio della formazione, all'interno di una complessa riflessione ecclesiale, della dottrina intorno al mistero della Trinità. In specie, l'autore sottolinea l'apporto storico-teoretico delle comunità credenti e oranti. La trattazione, infatti, si riferisce anzitutto alla professione di fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo presente nell'esperienza liturgica della Chiesa e nella preghiera personale cristiana. Grande spazio è stato dato alla ricerca delle "tracce" trinitarie presenti nell'Antico Testamento e ai testi ritenuti trinitari del Nuovo Testamento. Il cammino di approfondimento che, a partire dall'età apostolica, ha caratterizzato la storia del pensiero teologico cristiano, viene seguito quindi nei protagonisti maggiori e negli eventi cruciali. L'approccio, attento alle esigenze didattiche della ricostruzione storico-dottrinale, risulta particolarmente avvincente nella messa a fuoco dei fattori contestuali all'origine delle formulazioni dottrinali comunque tese ad accrescere la centralità, nella religione cristiana, della teologia trinitaria.
Un piccolo libretto sulla famiglia e sull'importanza di creare una famiglia con solide radici.
Realizzare "comunità educanti" in grado di accompagnare in particolare i più piccoli durante i primi anni di formazione cristiana, quelli scanditi da sacramenti della Riconciliazione, Prima Comunione e Cresima. Questo è il senso della Nota Pastorale del cardinale Angelo Scola, diffusa ben prima del tradizionale 8 settembre per dare modo ai sacerdoti e a chi opera in parrocchia di leggerla durante l'estate così da essere operativi alla ripresa della vita delle comunità. Nel testo, il Cardinale parte dalla constatazione che le "oggettive difficoltà" che incontra la Chiesa nel suo compito evangelizzatore dipendono dal "contesto di frammentazione in cui viviamo". Al di là della dedizione encomiabile di decine di migliaia di educatori il ragazzo sente il catechismo come una sorta di doposcuola che lo porterà al traguardo della Confermazione, giocoforza inteso dalla maggioranza con il termine di un percorso. Da qui l'emorragia che è sotto i nostri occhi. In questo modo, si fa sempre più forte la tentazione di rinunciare a educare e di abbandonarsi all'individualismo". Per l'Arcivescovo "la proposta educativa consiste dunque nell'offrire un incontro effettivo con Gesù, per imparare a seguirLo attraverso "la creazione di comunità educanti" in cui "l'incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d'unità dell'io e della realtà"...
Una predicazione piccola quella che queste pagine offrono: come una seminagione che si apre al germoglio dello Spirito, nel riferimento alla Parola e nell'irrinunciabile rimando alla centralità di Gesù Cristo. Si tratta di semplici riflessioni, piccole omelie, con tono comunicativo ed efficace, in cui il rigore del teologo si coniuga con l'intento e la capacità di rispondere alle domande fondamentali che sono nel cuore dell'uomo: giovani e adulti, credenti e non. Traspare comunque il vissuto di fede dell'autore, che intende dar forma alle esigenze della vita cristiana, di un cammino spirituale cercato e ritrovato nel silenzio e nella contemplazione dei misteri cristiani. Pagine dunque da meditare, il cui messaggio, da recepire in ogni omelia, è da assaporare con profondo ascolto, per tradurlo in vita.
Este libro contiene íntegramente los cuatro evangelios de la Sagrada Biblia. Versión oficial de la Conferencia Episcopal Española, en una edición muy práctica porque, como dice el Papa Francisco en la contraportada, «Es bueno tener un pequeño Evangelio y llevarlo en el bolsillo».
La oración de los obispos acompaña esta edición de los cuatro evangelios de la Biblia de la Conferencia Episcopal Española. Dios quiera que tenga una eficacia especial a la hora de «educar y formar con claridad al Pueblo de Dios, para acercarse a las Sagradas Escrituras en relación con la Tradición viva de la Iglesia» (Verbum Domini, 18).
Il testo costituisce il naturale proseguimento del saggio precedente dello stesso autore "La grazia nella debolezza. L'esperienza spirituale di André Louf" (2012). Si tratta di un ulteriore meditazione sull'opera spirituale di André Louf al confine tra la riflessione spirituale e il manuale d'iniziazione. Discernimento e accompagnamento spirituale sono congiunti e correlati perché entrambe queste dimensioni della vita secondo lo Spirito aiutano il credente a conoscere meglio se stesso e il Signore e a seguirlo più da vicino con rinnovata fiducia e perseveranza. Padre Louf era convinto che la valorizzazione dell'arte del discernimento e della pratica dell'accompagnamento spirituale fossero indispensabili e che, tenendo conto dell'affinamento delle sensibilità e della psicologie moderne, potrebbero essere decisive per il futuro della fede nel XXI secolo. Si tratta in ultima analisi di un atteggiamento di vita spirituale, un modus vivendi, di riconoscimento dell'azione salvifica di Dio nella propria esistenza con l'atteggiamento di chi, con tutta umiltà, non pretende di avere la risposta a tutte le domande ma percepisce la vita spirituale come una continua opera di conversione e abbandono all'azione della grazia.
Il tempo della crisi è gestazione di un mondo nuovo; la fine della progettualità autosufficiente dell'uomo e l'inizio della speranza fondata sulla fede.