Nuova edizione aggiornata e ampliata delle preghiere di Santa Faustina in onore della Divina Misericordia. La Chiesa deve considerare come uno dei suoi principali doveri quello di proclamare e di introdurre nella vita il mistero della misericordia, rivelato in sommo grado in Gesu. Tu, Faustina ottienici di percepire la profondita della Divina Misericordia, aiutaci a farne esperienza viva e a testimoniarlla ai fratelli. Il tuo messaggio di luce e di speranza si diffonda in tutto il mondo (Giovanni Paolo II).
Le pagine che seguono ci offrono il tratto piu genuino di suor Maria Consolata Betrone, riproponendoci in versione quasi integrale il segreto della sua profonda vocazione, della sua intensa spiritualia', e dell'incondizionato amore per Crissto. Il volume propone profonde pagine spirituali tratte dai diari della Serva di Dio Suor Maria Consolata Betrone (1903-1946), nativa di Saluzzo (Cuneo), ma religiosa Clarissa Cappuccina prima nel Monastero di Borgo Pio in Torino, e quindi, nella nuova fondazione a Moncalieri: il Monastero del Sacro Cuore.
Il volume analizza, su basi storicamente documentate, il linguaggio sponsale e materno nella mistica del Medioevo. Lo Sposo, come Madre, offre il latte spirituale, perche l'uomo si riscopra familiare di Dio. La sponsalita' si schiude alla maternita' e la maternita' alla sponsalita'. Di questa illuminante reciprocita si occula il libro di Francesco Asti, che ascolta fedelmente la testimonianza dei mistici e delle mistiche medievali.
Raccolta delle pagine piu belle e illuminanti dei Sermoni, tradotte con linguaggio semplice, fresco, attraente, accessibile all'uomo di oggi. Antonio di Padova e forse il piu popolare e amato tra i santi cattolici. Ma viene invocato quasi soltanto per grazie e miracoli". Il fatto che sia anche Dottore della Chiesa e quindi un "maestro" soprattutto delle coscienze, spesso viene ignorato o minimizzato. I Sermoni per le domeniche e le feste sono la grande opera cui egli ha affidato la summa del suo sapere. Pero sia la mole sia il linguaggio, fortemente legato alla cultura medievale, rappresentano per molti un ostacolo alla conoscenza del pensiero e dell'insegnamento di Antonio. In questo libro sono raccolte le pagine piu belle e illuminanti per essere proposte all'uomo d'oggi, in modo che risultino semplici, accessibili, attraenti. Come gemme preziose, estratte dalla penombra di un'immensa e profonda miniera e ripulite con amore, mostrano tutto il loro splendore e il loro fascino che supera il tempo e lo spazio. "
Le omelie sulla Passione del Signore, per la prima volta in edizione italiana in un volume singolo, offrono la possibilità di una lettura mirata e personale della Passione e morte di Gesù. I quadri su cui si concentra l'attenzione di Giovanni Crisostomo sono quelli della presunzione di Pietro, della disperazione irredenta di Giuda, dell'incredulità dei giudei e della colpevole debolezza di Pilato, le figure positive del centurione, di Giuseppe di Arimatea, delle donne. La persona di Gesù attraversa tutti questi quadri. Egli, che non viene meno neanche per un momento alla sua missione di maestro, fa da contrappunto agli scompensi che ogni personaggio porta con sé e che riproducono anche i nostri limiti e le nostre cadute.
Destinatari
Un classico, per sacerdoti e diaconi. Ma anche per gruppi di ascolto.
Autore
Giovanni Crisostomo, vissuto a Costantinopoli nel IV secolo, ebbe tale soprannome, «Bocca d'oro», per i suoi sermoni di fuoco che duravano anche un paio d'ore. Con essi fustigava vizi e tiepidezze e dava severi richiami ai monaci indolenti e agli ecclesiastici troppo sensibili al richiamo della ricchezza, ma soprattutto ammaestrava e correggeva.
Raimondo Lullo (1235-1316), figura singolare di pensatore, e ancora oggi al centro di un grande interesse. Cavaliere, amante della poesia, a trent'anni lascia la famiglia per onorare Dio, esaltare la fede e predicare ai Saraceni". "
Una raccolta dei due scritti più noti di San Bonaventura. L'"Itinerarium" (1259) illustra la ricerca di Dio attraverso la sua esperienza. Ne "La riconduzione delle arti alla teologia" (1255-1257) esprime la sua convinzione che tutte le arti trovano nella Scrittura il loro compimento e il loro significato.
Il "Libro dei Dialoghi" di gregorio Magno costituisce l'unica fonte storica della vita di san Bendetto da Norcia che ci sia pervenuta. La "Regola", inoltre, viene comunemente ritenuta il fondamento del monachesimo occidentale, nonché una sintesi insuperata del messaggio cristiano; essa fa del suo autore il maestro dei popoli quanto mai attuale in questo Terzo Millennio. L'autentico testamento spirituale di Benedetto che emerge da queste pagine va al cuore della scelta incondizionata di Dio del fondatore di Montecassino: il messaggio che sa parlare ai nostri come a tutti i tempi.
Considerando la frequenza con cui la nozione di civitas ricorre nell'itinerario intellettuale di Agostino e il ruolo che vi ricopre, appare manifesto che il De civitate Dei non è un'opera semplicemente occasionale, ma piuttosto che risponde ad un preciso progetto teologico e religioso a lungo pensato. Nella visione teologica e religiosa offerta dal De civitate Dei, la vita perde ogni connotazione puramente occasionale e contingente, per svilupparsi secondo un itinerario ben definito e in vista di un fine saldamente stabilito. La traduzione è tratta dall'edizione critica latino italiana dell'Opera Omnia di sant'Agostino pubblicata in Italia da Nuova Biblioteca Agostiniana - Città Nuova.
"Consigli e ricordi" è stato composto da Celina, sorella di Teresa di Lisieux, attingendo al proprio diario personale - redatto in parte quando la santa era ancora in vita -, alle proprie deposizioni preparate in vista dei Processi Canonici e ad alcuni ricordi. Completamento ideale della "Storia di un'anima", è una raccolta di aneddoti che ritrae Teresa di Lisieux (1873-1897), appena ventenne, nel suo impegno di maestra delle novizie, impegno che seguirà fino alla morte.
Considerato già dai contemporanei un'autentica autorità in materia di teologia, tanto da meritare unanimemente il soprannome di «Teologo», in realtà il contributo offerto da Gregorio Nazianzeno in campo dottrinale non è significativo tanto sul piano speculativo quanto piuttosto sul piano intellettuale. E, la sua, una teologia di testimonianza, «operaia», che nasce da un'intensa attività svolta concretamente a sostegno della Chiesa e del cristianesimo ortodosso. In questo senso la teologia di Gregorio Nazianzeno corona la sua attività pastorale e riconduce al cuore della sua spiritualità. Nelle cinque orazioni e nelle tre epistole «teologiche», considerate tra i migliori prodotti dell'eloquenza teologica del IV secolo, Gregorio difende l'ortodossia nicena e contribuisce alla definizione del dogma di fede con la passione, la lucidità e il vigore di sempre. In appendice i Carmina Arcana, poesie di altissimo pregio sul piano della storia della cultura, nobilitate dall'orgoglioso tentativo di dare forma e dignità al genere letterario della poesia cristiana.