Dal Natale del 2024 all'Epifania del 2026 si svolgerà a Roma il Giubileo che, fin dal 1300, periodicamente commemora la nascita di Gesù Cristo. Quello del 2025 sarà il 30° Anno santo, definito da papa Francesco «uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall'indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio». Tuttavia, se è vero che chiunque ne ha sentito parlare, non è così semplice comprendere la reale importanza di questo appuntamento, che ha scandito nei secoli la storia della Chiesa e dell'umanità. Districarsi tra le moltissime informazioni e notizie che ruotano intorno a un avvenimento simile può risultare complicato, ed è grande il rischio di perdere l'opportunità di viverlo appieno, in tutta la sua eccezionalità. Per questo, il libro di Saverio Gaeta è una guida indispensabile per chiunque voglia capire la tradizione del Giubileo in ogni suo aspetto: il significato storico e spirituale dell'Anno santo, i simboli - dal pellegrinaggio, all'inno, al logo -, i luoghi, con cartine e illustrazioni chiare e dettagliate. Senza dimenticare una lista di appuntamenti, informazioni pratiche e numeri utili per muoversi e visitare Roma. Insomma, un volume prezioso per orientarsi nella complessità di un evento epocale, che richiamerà fedeli, pellegrini e curiosi da ogni parte del globo.
Com'è possibile fare esperienza del Dio che si è rivelato in Gesù? Questa domanda, che Karl Rahner considerava fondamentale, ritorna oggi di grande attualità. Il mondo occidentale, infatti, da lungo tempo ha messo Dio "ai confini-, relegandolo ai margini della vita e costringendo la fede cristiana all'irrilevanza. Tuttavia, è la stessa rivelazione di Dio che ci situa lungo il confine. In Gesù, Dio si manifesta infatti come Colui che si coinvolge nella vicenda umana, "lasciando" i cieli per varcare la soglia della storia; così, Egli abita il confine tra il divino e l'umano, accogliendo in sé le frontiere più fragili dell'esistenza, spesso segnate dalla povertà e dalla sofferenza. Il presente volume si preoccupa allora di offrire una riflessione iniziale sulla Rivelazione, sugli sviluppi che hanno portato fino al Concilio Vaticano II e sui principali modelli di teologia della rivelazione del Novecento; al contempo, mette a fuoco una "teologia dei confini", che assume una prospettiva ospitale e dialogica rispetto alle sfide del nostro tempo, capace di generare approcci, visioni e pratiche credenti che aprono la via verso il "Dio senza confini" della rivelazione cristiana.
Fermiamoci un attimo. Ora, proviamo a pensare a quanto spesso ci ritroviamo così travolti da doveri e scadenze, dalla necessità di essere sempre reperibili e sul pezzo, da scordarci di prendere fiato, di dedicare tempo a noi stessi. Quante volte, poi, non ci curiamo di trovare un giusto equilibrio tra velocità e lentezza, di concederci attimi di silenzio e di noia, due dimensioni tanto temute eppure così necessarie e inevitabili? Per non parlare di quando è stata l'ultima volta che ci siamo fermati a riflettere sulla nostra felicità, a contemplare le meraviglie intorno e dentro di noi, la bellezza dell'arte, il potere antico del cantare, la pienezza di una castità che è libertà dal possesso in ogni rapporto, d'amore o d'amicizia. In un mondo sofferente in cui l'uomo si è posto al di sopra di ogni creatura, dovremmo invece, con umiltà, imparare dalla piccola lumaca: come lei, anche noi funzioniamo secondo un ritmo naturale che è ora di riscoprire, ascoltare e rispettare per poter vivere con gioia. È questo il messaggio che padre Maurizio Botta affida alle pagine del suo libro: prendendo le mosse dal successo del ciclo di catechesi dei "Cinque Passi al mistero" da lui ideato, con lo sguardo al Vangelo ma citando anche da Pavese, a Sartre, fino a Franco Califano e al rapper Anastasio, il giovane sacerdote procede a uno studio della contemporaneità che ci restituisce una nitida fotografia del presente; con delicatezza e onestà ci invita a meditare su aspetti del quotidiano spesso dati per scontati, ma fondamentali per riappropriarci di uno spazio di serenità nella frenesia del nostro tempo. Prefazione di Costanza Miriano.
Disma, il Buon Ladrone, salendo in croce pensava di ricevere la morte, ebbe in dono la Vita Eterna. Il volumetto prende come esempio Disma e, attraverso alcune meditazioni, guida il lettore dalla Via Dolorosa alla Via Luminosa. La strada che Lucia Visconti Cicchino percorre in questo piccolo ma prezioso libro, e quella che ogni cristiano deve percorrere per scoprire la forza redentrice della Croce. Non e una strada facile, per questo bisogna essere grati a chi, avendone gia fatto esperienza ci fornisce le coordinate per affrontare il viaggio.
In questo libro Fabio Rosini, partendo dai contenuti delle lezioni tenute presso la Pontifica Università della Santa Croce, e grazie alla sua grande esperienza pastorale, esplicita la relazione viva tra la Sacra Scrittura e la trasmissione della fede, approfondendo le criticità e gli aspetti essenziali relativi al modo con cui la Chiesa annuncia la salvezza e genera alla vita nuova.
Rivelata da san Michele stesso, la corona angelica è una potente preghiere molto diffusa tra i cattolici devoti all’arcangelo e ai santi spiriti celesti. Ma qual è la sua origine storica?
A questa domanda risponde Carmine Alvino che, nella prima parte del libro, presenta un importante suo studio sull’origine del pio esercizio.
La seconda parte, curata da don Marcello Stanzione, è invece dedicata alla presentazione teologica dei nove cori angelici, in particolare attraverso le visioni dei mistici.
Carmine Alvino (Avellino, 1978) è avvocato, conciliatore professionista ed esperto in bioetica e in diritto delle nuove tecnologie informatiche. Da diversi anni si occupa della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione del culto cattolico ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio (Tb 12,15; Ap 1,4) e dell’Arcangelo Uriele. Ha scritto oltre 40 libri sull’argomento e creato un sito internet dedicato a questo tema.
Marcello Stanzione (Salerno, 1963) è parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova a Campagna (SA). Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la diffusione della devozione cristiana agli angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica, tradotti anche all’estero. Tiene conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia.
La collana Saggezze dell'Umanità arriva al suo quinto titolo, Risvegli, e ci porta in Asia per questo nuovo viaggio spirituale con Danielle e Olivier Föllmi.
Templi incantevoli della Thailandia, paesaggi brumosi del Myanmar, foreste di bambù del Vietnam, risaie della Cina, giardini zen del Giappone, ogni immagine
è l'occasione per abbordare gli insegnamenti dei grandi maestri del pensiero orientale, da Confucio a Laozi.
Affidarsi a Maria è un atto di coraggio. Non è l'ultima spiaggia, nel senso che quando "non so più a che santo votarmi" allora mi metto nelle sue mani. Tutt'altro! Farla entrare nella propria casa interiore è piuttosto gesto dell'aurora, perché lo Spirito inizia a balbettare in noi quando decidiamo finalmente che la diffidenza verso il nostro io non è un punto di arrivo bensì una linea di partenza. Ci si affida a lei perché tutto è ancora da compiersi. E questo lo sanno solo le persone che si sono scoperte semplicemente mancanti davanti a Dio, come il pubblicano al tempio di Gerusalemme. Per questo Maria è rifugio dei peccatori, luogo di consolazione che trasforma "i peggiori" in apostoli del Regno che donano agli altri la presenza di Cristo.
Se pensiamo alle situazioni o ai momenti in cui ci chiediamo: "Ma perché Dio ha permesso questo?", "Ma dov'era Dio mentre si compiva Auschwitz?" o "Dov'è mentre tanti immigrati muoiono in mare?", dovremmo prima chiederci: "Ma dov'era l'umanità che ha causato tutto questo? Dio ci ha creati liberi e responsabili e dobbiamo credere che proprio in Gesù 'abbandonato' Egli ricupera le nostre deviazioni e le nostre resistenze, mettendoci di fronte alle nostre responsabilità e suscitando chi ci può incamminare ed accompagnare in questo ricupero. È per questo che anziché ripiegare sul passato e rimpiangere le occasioni perdute, incolpare quanti non ci hanno permesso di sviluppare possibilità ritenute positive, dovremmo incominciare a renderci conto che le contraddizioni di oggi, che hanno le loro radici nelle vicende di ieri, sono da riesaminare, non ovviamente per cambiarle, cosa ormai impossibile, ma per imparare dalle cattive scelte di ieri a non ripeterle oggi e ad orientarci, invece, con le scelte di oggi, a rimediare agli errori di ieri. Quando dunque ci sentiamo abbandonati dal Signore, è perché non siamo entrati pienamente nel Suo mistero e allora dobbiamo chiederci: "Mio Dio, mio Dio, perché Ti ho abbandonato?" Perché Ti abbandono? E se abbandono Te, non finisco per abbandonare anche i fratelli, amandoli sì, ma non come Tu ci hai amati donando davvero tutto Te stesso, assumendo la nostra umanità e "svuotandola".
Questo calendario, che puoi appendere alla parete o semplicemente appoggiare sulla tua scrivania, ti offre l'opportunità di vivere un intero anno con le più belle frasi di santa Faustina Kowalska, tratte dal suo famoso Diario "La misericordia divina nella mia anima". Inoltre, è un ottimo strumento per leggere quotidianamente la Parola di Dio, riportata sul retro. È facilissimo da usare: se vuoi, puoi strappare il foglietto giorno dopo giorno. Sul fronte trovi: - le frasi più belle del Diario di santa Faustina sul mistero della divina misericordia; - tre santi che la Chiesa ricorda in quel giorno. Sul retro trovi: - un calendario liturgico completo che, oltre alle indicazioni delle letture della Messa, riporta il brano del Vangelo del giorno; le indicazioni per la liturgia delle ore; - il santo che la Chiesa festeggia; il grado delle celebrazioni liturgiche: solennità, festa, memoria, memoria facoltativa.
Al cuore della fede cristiana. Il Credo della Messa spiegato e commentato. "Quando si vuole attraversare un braccio di mare, diceva sant'Agostino, la cosa più importante non è starsene sulla riva e aguzzare la vista per vedere cosa c'è sulla sponda opposta, ma è salire sulla barca che porta a quella riva. La barca per noi è la fede della Chiesa sulla quale siamo saliti al momento del battesimo e che in queste pagine impareremo, spero, a conoscere meglio."