Saper ascoltare le inquietudini di un cuore in crescita, saper vedere oltre l'indisciplina, saper fare rete con i colleghi... oltre alla responsabilità di dare voti equi, di scegliere libri di testo adeguati, di trovare le parole giuste per trattare con i genitori... davvero insegnare è molto più di un mestiere! L'autrice di queste pagine, insegnante appassionata, trasforma in preghiera ogni affanno, preoccupazione, dubbio, gioia trovando alimento e forza in Colui che ha detto: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo» (Mt 11,28).
Il vangelo cela in sé parole piccole ma preziose. Non definiscono, invitano. Queste parole segnalano i sentieri di una buona notizia che l'abitudine o la lontananza ci impediscono di accogliere come buona, e anche come bella. Esse contengono una promessa di vita, tanto leggera e indispensabile quanto la luce dell'alba. Gesù le ha ricolmate della sua presenza, le ha illuminate con la sua parola, le ha rese credibili nella sua pasqua.
"Vita spirituale" ripropone un corso di esercizi spirituali che Garrigou-Lagrange predicò negli anni '50 del secolo scorso. Nonostante siano trascorsi tanti anni, sono sempre attuali perché partono dal considerare quale sia la meta ultima della nostra esistenza: la visione di Dio in cielo e la vita di grazia sulla terra. Se il peccato devia da questo traguardo, la redenzione di Cristo apre il cuore alla speranza della salvezza. Dopo aver considerato la meta Garrigou-Lagrange tratta del modo con cui noi cooperiamo con la grazia di Gesù Cristo, con la sua stessa vita divina a noi partecipata. Questa cooperazione alla grazia si realizza in concreto vivendo le virtù, come l'amore di Dio e la carità fraterna, l'umiltà, il portare la croce, la perseveranza nella preghiera. Tutte le virtù sono, poi, messe in rapporto con lo zelo apostolico e la devozione a Maria Santissima. Infine, la conclusione è dedicata all'unione con Dio. Tutte le pagine sono sostenute da riferimenti alla parola di Dio, alla teologia di san Tommaso d'Aquino e di san Giovanni della Croce, nonché alla stessa esperienza spirituale dell'Autore. Prefazione di Riccardo Barile.
La "voglia" di Dio, l'amore verso Maria, il cammino verso la Patria Celeste: nel racconto di un tratto della sua vita, l'Autore dà testimonianza di cosa abbia significato per lui dare il suo sì a Maria.
Negli ultimi anni si sta insinuando sempre più nel credo personale di molti cattolici la convinzione che l’Inferno sia una pura invenzione e che, se mai dovesse esistere realmente, sarebbe completamente vuoto. Le Sacre Scritture, i grandi santi e le apparizioni mariane ci confermano invece che angeli e demoni esistono: l’Inferno c’è ed è pieno di inquilini, demoni e anime di poveri peccatori, ma fortunatamente anche gli Angeli sono presenze reali, custodi di ogni uomo e di ogni nazione del mondo, sulla cui assistenza l’uomo può contare per combattere il demonio e il male.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale e` nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, e` entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Il testo uscì il 15 maggio 1944, in piena II guerra mondiale. Nel personaggio evangelico della samaritana, Mazzolari riconosceva l'immagine dei tanti "lontani" assetati di giustizia e di amore a cui la Chiesa non sapeva far giungere la parola del Vangelo.
Le voci presenti in questo breve lessico spirituale hanno la funzione di dirigere lo sguardo interiore verso quegli aspetti e quelle dimensioni dello spirito umano che, come guardando una stella, sono sempre alla ricerca di nuove indicazioni da seguire. Così anche le riflessioni proposte dall'autore vanno a comporre una costellazione che, appunto come una mappa, indica dove possono essere segnati possibili e molteplici percorsi di lettura. Attraverso una serie di "istruzioni per l'uso", vengono proposti esercizi per sviluppare la lettura del lessico, attivando dinamiche di lavoro individuale e di gruppo che permettono di aprirsi al dialogo, quello sempre inaspettato che nasce dall'incontro con Dio e con gli altri.
In “Voglio fare la Pasqua con te”, Monsignor Luigi Mistò vuole accompagnarci a vivere intensamente la Settimana Santa e la Santa Pasqua, dedicando giorno dopo giorno, anche se non potessimo partecipare personalmente alle celebrazioni, tutto il tempo necessario per condividere con Gesù l’ora per cui è venuto.
Un tempo per ascoltare la parola di Gesù nel silenzio e nella preghiera, un tempo per accogliere Gesù nella gioia, un tempo per lasciare che Gesù, servo per amore, ci lavi i piedi, e anche le mani e il capo, un tempo per giacere nel seno di Gesù, come Giovanni, e sentirci chiamare “amico”, un tempo per stare con Maria, la Madre, e per sentire le parole di amore di Gesù: “Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua Madre” proprio rivolte a noi, e come Giovanni accoglierla nella nostra casa. Così, giorno dopo giorno, fino all’alba radiosa della Risurrezione.
La scienza o la sapienza dei santi era l'espressione di cui ci si serviva, nel XVII secolo, per designare ciò che si definiva anche, indifferentemente, la scienza mistica. Tanto basta per capire che i "santi" di cui sarà questione in questo libro non sono gli eroi dell'agiografia tradizionale, ma quelli che noi oggi chiameremmo i contemplativi. Va detto inoltre che ciò che viene alla luce in questa ricerca, non sono i contorni generali di un'esperienza, ma le strutture elementari di un discorso. Non si tratterà, in altri termini, di descrivere quel che i mistici sentivano, e nemmeno, a propriamente parlare, quel che pensavano, ma il modo in cui essi pensavano, la maniera in cui articolavano il loro pensiero. Si tratterà, in una parola, di situarsi nel punto preciso in cui un pensiero si converte in linguaggio. Si segnala infine all'attenzione del lettore che il presente saggio è circoscritto alla spiritualità francese del Seicento. Questa restrizione non corrisponde tanto a naturali limitazioni di competenza, quanto piuttosto alla ferma convinzione che il misticismo, o più esattamente i misticismi, siano in primo luogo manifestazioni storicamente determinate (e differenziate) di società e di culture diverse.
Questo piccolo libro è dedicato a tutti coloro che, a diversi livelli e nei modi più differenti operano nel campo della "carità". Con agili capitoletti e in un linguaggio immediato ma non superficiale, vengono poste in luce le principali dimensioni della carità cristiana e gli atteggiamenti più opportuni per attuarla. Un piccolo "manuale della carità" che, senza pretesa di completezza, intende guidare e stimolare l'opera di chi si impegna in questo campo. Uno scritto breve ma stimolante e ricco di spunti, guidato dall'intento di suscitare nel lettore la convinzione che «agire è bene, pregare è meglio, ma amare è tutto».