Un manualetto pratico, utilissimo e stimolante per incentivarci a imparare a prendere coscienza di se stessi, per autoanalizzarsi in maniera critica ma stimolante. IL LIBRO VUOLE ESSERE STRUMENTO DI STIMOLAZIONE, INTENDE FORNIRE INDIZI, TRACCE PER COMINCIARE, O PER CONTINUARE, A OCCUPARSI IN MANIERA INTENZIONALE E ORDINATA DELLA CONOSCENZA E DELLA COSCIENZA DI SH. QUALI SONO LA CONOSCENZA DI ME STESSO E DEL MONDO SOGGETTIVO"? E "DEL MIO MONDO SOGGETTIVO PRESE "
Questo studio si pone all'incrocio tra la filosofia e la pedagogia religiosa. La spinta iniziale è venuta dalla pedagogia religiosa ispirata alla fede cristiana, e in particolare dalla sensazione che le difficoltà in cui essa si dibatte riguardino la sua stessa impostazione di fondo, che sembra non "tenere" sia in rapporto alla cultura attuale, sia in quanto cassa di risonanza della Rivelazione biblica. La sensazione si è trasformata in interrogativo: è possibile una via pedagogico-religiosa che esprima una radicale fedeltà alla rivelazione e allo stesso tempo al senso dell'umano?
Il mondo sorto dopo il crollo del blocco sovietico è il mondo del libero mercato che ha travolto le frontiere dei vecchi Stati-nazione. La sovranità è passata a una nuova entità, l'Impero, a cui partecipano i vertici degli Stati Uniti e il G8, agenzie militari come la Nato, gli organismi di controllo dei flussi finanziari come la Banca mondiale o il Fondo monetario, e infine le multinazionali che organizzano la produzione e la distribuzione dei beni. L'Impero vuole porsi come fonte della pace e della giustizia. Ma porta dentro di sé gli stessi elementi che potrebbero condurlo alla rovina: la moltitudine degli individui che nelle opportunità offerte dalla globalizzazione possono trovare gli spazi per una rivoluzione dell'ordine mondiale.
Ordinario di Estetica all'Università di Firenze e autore di numerose pubblicazioni, Sergio Givone risponde in questo saggio a due domande basilari: che cos'è l'estetica? Cosa significa orientarsi nel mondo dell'estetica?
Autrice di numerosi saggi e volumi sulla teoria della conoscenza, Nicla Vassallo affronta anche in questo saggio il tema gnoseologico. L'aspirazione a conoscere è radicata infatti nella natura umana e capire che cos'è la conoscenza significa acquisire consapevolezza della propria identità.
Questo libro raccoglie i frutti dell'insegnamento universitario di Vegetti su Platone, e vuol essere una presentazione del grande filosofo ateniese chiara e accessibile a ogni lettore, anche inesperto. L'autore ricostruisce a questo scopo non solo il pensiero platonico, ma anche il contesto storico in cui Platone visse e praticò la filosofia. Ma il testo, scritto con chiarezza, va al di là dell'obiettivo didattico, in quanto, alla luce della sua conoscenza del filosofo antico, Vegetti offre una sintesi lucida e profonda del pensiero platonico, che dà conto dell'importanza di Platone, pietra miliare del pensiero occidentale, e della sua influenza nei secoli.
Questo volume cerca di chiarire i diversi aspetti della fenomenologia trascendentale husserliana, ma anche di collocare la ricerca di Husserl sullo sfondo della sua personalità e della sua vita. Ciò è reso possibile dall'impiego del vasto epistolario husserliano. Dalle lettere emerge con chiarezza che le astratte costruzioni di pensiero dell'opera pubblicata si basavano su ansie e dubbi profondi. La filosofia razionale di Husserl è la risposta di un tormentato cercatore di senso a un mondo che egli vedeva caduto nel relativismo e nella irreligiosità.
Il volume presenta una sintetica introduzione alla filosofia politica attraverso i concetti, i problemi e le principali teorie. Nel testo vengono presentate tre fondamentali paradigmi del pensiero politico: il paradigma della polis (Platone e Aristotele), quello del contratto sociale (Hobbes, Locke, Rousseau, Kant), e quello della dialettica fra stato e società (Hegel, Marx, Constant, Tocqueville e Mill). Accanto ai tre fondamentali paradigmi vengono presentati alcuni concetti politici ancora oggi fondamentali: libertà e liberalismo, socialismo e democrazia, delineando una panoramica delle principali opzioni teoriche, da Rawls a Habermas, che si contendono il campo nella discussione contemporanea di filosofia politica.
Quest'opera tenta un approccio nuovo alla filosofia tardo-medievale indagando su una categoria specifica di destinatari dei testi filosofici: i laici, che la storiografia classica sul pensiero medievale ha finora trascurato. Il saggio di Imbach si propone innanzitutto di mostrare che non solo esisteva nel Medioevo una filosofia per i laici, ma vi erano anche dei veri e propri filosofi laici. È alla luce di questa problematica più generale che la filosofia di Dante Alighieri viene quindi esaminata da più punti di vista, quali la filosofia del linguaggio e la politica.
GLI AUTORI
Ruedi Imbach è docente di Storia della filosofia medievale e di Ontologia presso l’università di Friburgo in Svizzera.
Questo libro segna una tappa importante per il ripensamento della figura di Socrate, in modo particolare per quanto concerne la problematica metodologica. A esclusione delle altre fonti, Santas si serve di Platone per fare chiarezza sulla struttura elenctica del ragionamento di Socrate, la quale costituisce non solo la chiave di volta del suo pensiero e della sua missione, ma anche un asse portante della filosofia greca e occidentale. Per comprendere bene questo punto, Santas non esita a richiamare l’analisi logica delle domande di Benalp e le regole di inferenza e di quantificazione di Copi, evidenziando in tal modo lo scheletro logico-formale dei ragionamenti socratici. Ma anche l’anima del Socrate cittadino ateniese e politico, così come la sua natura di vero filosofo morale, assertore di dottrine etiche rivoluzionarie nell’Atene del V secolo a.C., vengono messe in luce e analizzate con grande attenzione. Ne risulta un’interpretazione vigorosa e promettente dei metodi e delle argomentazioni usate da Socrate nei “Dialoghi giovanili di Platone”, in grado di fornire un punto di vista originale e rigoroso sui temi affrontati, e caratterizzata da una cura per il dettaglio eguagliata da ben pochi studiosi dello stesso campo.
Gerasimos Xenophon Santas insegna Filosofia nell’Università della California. Tra le sue opere: Aristotle on Practical Inference, the Explanation of Action, and Akrasia (1969); Two Theories of Good in Plato’s Republic (1984); Goodness and Justice: Plato, Aristotle, and the Moderns (2001); in traduzione italiana, Platone e Freud: due teorie dell’eros (Bologna 1990).