Lo studioso che in un recente passato avesse voluto approfondire le metodologie di studio dell'eucologia latina della Chiesa cattolica, aveva come guida solo una serie di articoli scritti nel secolo scorso (cf. Nakagaki, Augé, Triacca-Farina, ecc.) o dei volumi esemplificativi (cf. Moore, Hughes, Schermann, Merz, ecc.). Con il presente studio si è voluto offrire agli studiosi una guida più strutturata e più ampia allo studio dell'eucologia. Il libro illustra alcuni passaggi fondamentali di una metodologia organica: la codicologia e le ricchezze racchiuse in un manoscritto liturgico, la critica testuale propria ai testi liturgici, l'analisi filologica di un latino in continua evoluzione, la critica storica, l'analisi dell'autenticità, la dimensione letteraria (fonti, struttura, stilistica, genere letterario, contesto letterario) e linguistica (le funzioni, l'indicatore sintagmatico, l'illocutorio, la pragmatica, la presupposizione), un progetto di teologia dei testi liturgici e la traduzione (traduzione semantica, traduzione cognitiva, traduzione letteraria). Il presente studio, nato dal contatto continuo con i giovani studenti, offre loro un itinerario, serio e fondato, che ha solo una pretesa: fare da pista di lancio per future ricerche che amplifichino, completino e superino il presente studio.
Queste riflessioni sui ministeri liturgici, cioè sui diversi servizi operati all'interno e a favore della liturgia, sono dedicate ai "sarti" chiamati a tagliare e cucire il giusto "abito liturgico" per ogni assemblea. E provengono dal contatto quotidiano con la "bottega" di un ufficio liturgico diocesano, dove la teoria appresa sui libri è chiamata a confrontarsi con le esigenze di chi, concretamente, opera nel settore. Un aiuto per passare dal "fai da te" alla "bottega d'arte" per trovare la risposta giusta alle diverse questioni e ai singoli problemi posti dal servizio liturgico.
Ti è mai capitato di entrare in chiesa con il desiderio di sostare in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, ma poi non sapere cosa fare e cosa dire? Oppure di essere in preda ai dubbi sulla presenza reale di Cristo nell'ostia consacrata? E così dopo pochi istanti ti sei ritrovato a pensare al lavoro, ai figli, alla cena da preparare... Certo non è facile mettere l'Eucaristia al centro... "Preghiere per l'Adorazione Eucaristica" è un volume quanto mai utile e attuale. Potrai trovare preghiere tradizionali, visite al Santissimo Sacramento, Adorazioni Eucaristiche e altre pratiche legate al culto dell'Eucaristia, da utilizzare sia nella preghiera individuale che comunitaria. Non mancano approfondimenti sull'Eucaristia nella Sacra Scrittura, nel Catechismo, nelle parole dei Pontefici e nelle vite dei santi. Tantissime proposte che ti insegneranno anche l'«arte della preghiera» e gli atteggiamenti del cuore da assumere durante l'adorazione, nella consapevolezza che solo Gesù basta e solo Lui conta. Il volume ha anche il pregio di essere un validissimo aiuto per i fedeli, che, impediti per malattia o altre giuste cause di poter visitare il Santissimo Sacramento dell'Eucaristia in una chiesa, vogliono compiere spiritualmente con il desiderio del cuore la visita, in spirito di fede nella reale presenza di Gesù Cristo nel Sacramento dell'Altare.
Attraverso brevi e semplici riflessioni, il testo vuole offrire qualche spunto per comprendere e vivere attivamente la celebrazione eucaristica. Passa in rassegna i vari momenti della messa per accompagnare i fedeli a mettersi alla presenza del Signore, chiedere perdono del proprio peccato, mettersi in ascolto della parola di Dio, chiedere con insistenza offrendo se stessi e a rendere grazie. Le riflessioni sono arricchite dalle illustrazioni di Valeria Balboni.
Recentemente la Penitenzieria Apostolica si è fatta promotrice di una serie di Simposi allo scopo di valorizzare il ricco patrimonio di esperienza accumulato lungo i secoli e per presentare il valore e il significato del servizio svolto per le Chiese locali. Questo quarto Simposio ha analizzato in particolare uno dei periodi più significativi per lo sviluppo e la configurazione del sacramento della Penitenza. È il periodo successivo al Concilio Lateranense IV (1215) e immediatamente prima del Concilio di Trento (1545-1563), due eventi che influirono radicalmente sulla teologia e sulla prassi della confessione. Mentre, secondo le norme conciliari, la maggior parte dei fedeli si confessava una volta l'anno, un certo numero di cristiani che conducevano una vita fervorosa, proprio in questo tempo cominciarono ad adottare un altro ritmo, e a fare un uso molto diverso del sacramento della Penitenza. Chiedendo di confessarsi una o due volte al mese o anche una volta alla settimana, essi trasformarono il senso e la funzione stessa del sacramento, che viene così ad occupare un posto centrale nella spiritualità cristiana.
Sono diverse le opere edite che si preoccupano di formare alla liturgia i ministri laici che operano in essa. A voci e opere più autorevoli e complete aggiungiamo questo piccolo sussidio, redatto dall’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma. Ha come scopo di presentare in sei piccole schede i contenuti teologico-liturgici di base che ogni ministro laico deve interiorizzare per poter svolgere con competenza il suo ministero. Non è un libretto ‘settoriale’, non vuole formare i lettori, oppure i ministranti, oppure i cantori ecc. Vuole offrire quelle conoscenze liturgiche di base che tutti questi ‘attori’ della celebrazione devono possedere. È breve e agile può essere usato per la formazione del gruppo liturgico parrocchiale, ma può servire anche per la formazione personale.
Questo libretto è dedicato a tutti quei ministri "invisibili" che lavorano instancabilmente per rendere l'ambiente liturgico uno spazio adatto alle celebrazioni: i sacrestani che tengono in ordine la chiesa e dispongono le cose necessarie per la liturgia; le persone che lavano gli indumenti liturgici e puliscono l'edificio; coloro che addobbano con fiori, stendardi o altri segni particolari lo spazio sacro in maniera adatta ai vari tempi liturgici o alle miriadi di altre liturgie e celebrazioni. Il loro servizio può essere invisibile, ma è davvero molto importante! I sette capitoli del volume trattano di questo vasto ministero dell'ambiente liturgico, sia esponendo principi generali, sia dando suggerimenti pratici.
Perché Gesù ha scelto di morire sulla croce, di rinunciare alla gloria che gli sarebbe derivata dall'impedire la sua stessa crocefissione, dal risorgere davanti agli occhi di tutti? Perché Dio sembra restare nascosto durante la Passione di suo Figlio? E perché pare essere così sfuggente anche quando siamo noi, persone comuni, credenti e non, ad affrontare la nostra passione? Affidandosi con sapienza alle parole ora dell'Antico ora del Nuovo Testamento, Giuseppe Florio ci accompagna nella passione di Gesù Cristo, nella sua scelta di morire come l'ultimo degli uomini, di svuotare se stesso (la kenosis del titolo) per diventare servo, per mostrare a tutti da che parte sta Dio, che mai lo ha abbandonato. Florio non solo ci offre una ricca e profonda riflessione sul passato della Chiesa, con brevi ma efficaci incursioni nell'iconografia e in religioni altre, ma ci invita anche a ripensare le modalità con cui la Chiesa di oggi vive e opera l'evangelizzazione.
Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.
"Pochi riusciranno a scorgere il potente dramma soprannaturale in cui pure fanno ingresso ogni domenica", così in un suo recente libro Scott Hahn si accinge a parlare della celebrazione dell'Eucaristia. Una constatazione che sta anche alla radice di questa riflessione che, lungi dall'addentrasi in spinose questioni teologiche ma descrivendo passo passo e con semplicità il rito della Messa, desidera far intravvedere quel potente dramma, la continua discesa del cielo sulla terra. È il dramma della nostra fede, che per esprimersi in pienezza ha bisogno di un ambiente specifico costituito dalla liturgia della Chiesa, come ricorda papa Francesco nell'enciclica Lumen fidei (n. 40). Le occasioni, dunque, non sono ricercate altrove per dire qualcosa sulla Messa ma esistono nella Messa perché "la migliore catechesi sull'Eucaristia è l'Eucaristia ben celebrata" (Benedetto XVI).
questo volume costituisce il nucleo centrale del manuale di liturgia programmato in 3 tomi, in quanto la celebrazione dei sacramenti e`la finalita di tutta quanta la liturgia.
Uno strumento pratico ed agile ad uso dei ministri di culto, dei sacristi e di quanti si occupano della cura dei luoghi di culto e del decoro delle azioni liturgiche. Il testo, che nasce più da una pratica pastorale che da elevate disquisizioni teologiche, è a servizio della Liturgia Latina di Rito Romano.