Entra con gli apostoli di Gesù nel giardino della Pasqua. Impara a narrare la storia giocando con le simpatiche attività. Ore di divertimento per mani piccine. Età di lettura: da 3 anni.
Profezia e politica sono stati sempre ritenuti due poli opposti e inconciliabili, ma in realtà costituiscono le polarità dialettiche di un'unica avventura umana, di progresso e di senso, laico e cristiano, in una storia strutturalmente aperta verso 'nuovi cieli e una nuova terra'. Nel saggio si approfondisce la centralità strategica del pensiero politico-utopico di Emmanuel Mounier e il suo impianto valoriale, circolare e dialettico di libertà, eguaglianza e fraternità attraverso l'analisi rigorosa del fondamento del civis nella persona umana e del nesso inscindibile tra individuo e comunità e tra profezia e politica su cui edificare la struttura civile della democrazia fraterna secondo Maritain e La Pira. Profezia e politica vanno riannodate perché, se si spegne la profezia, muore la persona umana e la politica da utopica diventa utopistica e da democratica diviene demagogica e totalitaria, come nelle disumane esperienze politiche del Novecento. Vengono così indicate le linee culturali e spirituali di un socialismo mounieriano 'compatibile', a livello antropologico e politico, e strutturalmente 'possibile', in termini di realismo della utopia umanistica, che si edifica nella libertà, dal basso, nella società civile, nei luoghi dell'abitare, nelle scuole della formazione e nelle esperienze coinvolgenti di un impegno politico generoso.
Giona, "piccolo esploratore del Regno", è il personaggio-guida di questo percorso quaresimale proposto ai bambini; una strada che li porterà alla Pasqua, centro dell'anno liturgico e dell'annuncio cristiano.
In questo libro avrai come guide Davide ed Emanuele: insieme a loro potrai conoscere il significato della festa, comprendere come la Pasqua cristiana sia legata a quella ebraica e scoprire così il suo significato e il suo messaggio. Età di lettura: da 6 anni.
Molto è già stato scritto sul lavoro in équipe, perché ritornare sul tema? La realtà ecclesiale, pur abituata a un linguaggio comunionale, partecipativo e sinodale, dimostra fragilità nell'uso dei metodi di azione. Questo non per malafede o superficialità ma per mancanza di una adeguata frequentazione dell'ambito pedagogico. L'elemento cognitivo continua ad avere preminenza nel modo di procedere in pastorale, sovente in prospettiva deduttiva e assertiva. Il presente contributo si offre come suggestione di tipo pedagogico-pastorale, con l'intento di sottolineare la necessità di una prospettiva pedagogica nella pastorale ordinaria di una comunità cristiana. La convinzione scaturisce anche dalla presenza di modifiche in atto nel panorama ecclesiale, sia nelle strutture (Unità Pastorali) che nei soggetti (équipes e gruppi ministeriali). Questo comporta una modifica nelle relazioni e nelle modalità di fare pastorale. La volontà di mettersi insieme non è necessariamente garanzia di riuscita né di raggiungimento degli obiettivi. Lavorare insieme è un'arte che va affinata e collaudata. Da qui la necessità di impostare e gestire la pastorale con strumenti che aiutano a mettere in luce l'importanza del legame tra contenuto e metodo, in particolare di segnalare opportunità, difficoltà e rischi del lavoro in gruppo.
Un racconto che ti porterà fino al cuore della Pasqua e al suo commovente messaggio: Gesù è vivo e ha aperto per noi le porte del paradiso. Età di lettura: da 3 anni.
Porta con te questo fantastico libro ricco di idee per la tua Pasqua. Ci sono giochi, figurine e creazioni da realizzare con le tue mani, per ore e ore di divertimento. Età di lettura: da 5 anni.
Don Giovanni Bosco è il santo dei giovani. Il suo è un insegnamento travolgente, attualissimo e fondato su un principio fondamentale: l'amore per i ragazzi e la grande fiducia nelle loro potenzialità.Il suo grande sogno era quello di renderli amici di Gesù e il modo per raggiungere l'obiettivo era quello di mostrare loro tutto l'affetto e la stima possibili, per farli sentire importanti e persone di valore, vivendo insieme l'esperienza dell'oratorio. Le sue scelte e il suo spirito missionario continuano ancora oggi a ispirare molti: lasciamoci stupire anche noi da questa storia meravigliosa e contagiare dall'entusiasmo di don Bosco per la vita.
Ireneo fu vescovo di Lione tra la fine del II secolo e l'inizio del III. Egli è considerato il primo teologo cristiano per essersi opposto con stringente forza speculativa e argomentativa alle suggestioni del dilagante gnosticismo. Nell'autunno del 2003, in occasione del XVIII centenario della morte di Ireneo, la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale gli ha dedicato a Napoli un convegno internazionale. Alcune delle principali relazioni (tra le quali quelle di Silvia Barbaglia, Ysabel De Andia, Giuseppe Laiti, Enrico Norelli, Eugenio Romero Pose, Real Tremblay) sono qui raccolte in un volume che, partendo dagli studi dedicati ad Ireneo dall'insigne maestro Antonio Orbe, rilancia la ricerca teologica, patristica e storica sul grande vescovo di Lione.
Questo libretto raccoglie pensieri emersi nel silenzio meditativo, portatori di pace e contentezza per chi li ha scritti, e perciò definiti "di guarigione". Essi possono essere utili a chi sia interessato a una salute psichica intesa non solo come assenza di sintomi, ma come stato di gratitudine e fiducia verso sé stessi e la vita, e un essere nel mondo allineato alla Fonte e testimone della Sua Bellezza. Il testo è ordinato in sei sezioni: L'illusione dell'io - Oltre i veleni della mente - La sofferenza Trasformarsi - Qualità e virtù - Amore e felicità.
Questa Via Crucis nasce col duplice intento di far partecipare tutti e di offrire contenuti per la riflessione, tentando di non scadere nel didatticismo o nelle affermazioni scontate. Il testo nasce idealmente per il Venerdì Santo, e ha nella forma dialogica il suo punto forte, perché rende movimentata e partecipata una celebrazione nella quale, spesso, vi sono molti spettatori e pochi attori.