Avvalendosi di un'approfondita analisi delle carte d'archivio dei protagonisti, delle discussioni parlamentari, del dibattito culturale e religioso su riviste e quotidiani, delle relazioni diplomatiche tra governo e Santa Sede, il volume ripercorre la storia dei rapporti tra Stato e Chiesa nell'Italia repubblicana ponendo particolare attenzione al vissuto, alla società religiosa e civile, ai rituali e ai simboli dell'una e dell'altra parte. Dopo una premessa sulle radici del Concordato del 1929 e sul compromesso tra democristiani e comunisti che all'Assemblea costituente crea i presupposti per la revisione dei Patti lateranensi, l'autore esamina nel dettaglio le tappe che segnarono il contrastato e complesso percorso di modifica del testo, dalla fine del Concilio Vaticano II agli accordi di Villa Madama tra i socialisti di Craxi e la Conferenza episcopale italiana. Emerge dal racconto un evidente protagonismo dei vertici delle due istituzioni e un mancato coinvolgimento della base religiosa e sociale, delle parrocchie e dei gruppi della società. Il risultato di questa avvincente storia, perciò, è stato sì un tendenziale progresso sul piano del pluralismo e della libertà religiosa ma anche un sostanziale arretramento sul versante della laicità nel processo di secolarizzazione europea.
Luis Alonso Schökel ha dato un contributo significativo alla traduzione della Bibbia in lingua spagnola. La sua "Biblia del Peregrino" (1993) è stata un'edizione pensata per un pubblico ampio, anche non credente. L'approccio di Schökel alla traduzione biblica si distingue per l'attenzione all'aspetto letterario e stilistico dei testi originali, cercando di ricreare la ricchezza espressiva e la varietà dei generi presenti nella Bibbia. Questo metodo ha contribuito a superare le traduzioni letterali e arcaiche, offrendo una versione più vivace e pertinente per i lettori contemporanei. La presente edizione dei quattro Vangeli è ripresa da quella edizione storica e famosissima; e per la prima volta viene offerta al pubblico italiano nella traduzione e adattamento di Marco Zappella, direttore di "Rivista Biblica" e uno dei maggiori biblisti italiani contemporanei. Ricca di commenti, questa edizione si presta per essere acquistata o regalata a chi non ha mai affrontato il testo dei Vangeli. Una lettura che si rivelerà piacevole e sorprendente, aiutando a superare le resistenze nei confronti di un testo come quello evangelico, fondamentale ancora oggi per la nostra cultura.
La vita, a volte, ci riserva strane sorprese. Non tutte piacevoli, non tutte desiderabili. Eppure, anche dalle situazioni più oscure e misteriose può fiorire qualcosa di inatteso e straordinariamente bello. Sembrava una sera di aprile come tante quella in cui don Gianni si è ritrovato, da un momento all'altro, con la vita appesa a un filo. Non sapeva se si sarebbe salvato ma sapeva che, qualunque fosse stata la sua sorte, l'avrebbe accettata con serenità, senza paura. Quella notte ha segnato per lui un prima e un dopo: quando tutto sembrava sul punto di svanire, a tre centimetri dalla vita eterna, un miracolo ha fatto sì che qualcosa di nuovo nascesse. Certo, quella non era la prima volta che il destino lo coglieva di sorpresa: Gianni Castorani era un semplice impiegato di banca quando, folgorato dall'incontro con padre Daniel Ange, fondatore della scuola di evangelizzazione Jeunesse Lumière, aveva deciso di lasciare tutto per seguire una chiamata che non poteva più attendere. Da allora, dopo aver dato vita a Jeunesse Lumière Italia e aver preso gli ordini sacerdotali, non ha mai smesso di portare la Chiesa tra la gente e, soprattutto, tra i più giovani, attraverso un'instancabile opera di evangelizzazione nelle piazze, sulle spiagge e nelle discoteche. In questo libro, insieme alla penna di Gaia Corrao, don Gianni racconta la straordinaria bellezza di una vita segnata da tanti sì, intrisa di incontri decisivi, episodi sconvolgenti e coincidenze che hanno dell'incredibile, se non vengono lette con gli occhi della fede. Un racconto autentico che parla al cuore di tutti: di chi quella fede l'ha trovata e di chi, forse, la sta ancora cercando. Con uno scritto inedito di padre Daniel Ange, fondatore di Jeunesse Lumière.
Pur nella sua friabilità e delicatezza, è uno straordinario potere che possiamo far nascere nella nostra interiorità: ci consente di capire che in ciascuno di noi luci e ombre si alternano, si mescolano, e anche che le ombre si diradano solo se sappiamo andare incontro agli altri con gentilezza e con delicatezza, con tenerezza e con amore. È un cammino di speranza, dunque, quello indicato dal maestro della psichiatria gentile in questo mirabile testo, consegnato all’editore poco prima di lasciarci. Conclude il libro un toccante ricordo di Vittorio Lingiardi, che scrive, tra l’altro: «Per Borgna la gioia è anche, basta averlo letto una volta per capirlo, l’incontro con le parole, o i silenzi, dell’altro che ci aiutano a dare un senso alla vita».
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È difficile pensare a un mondo senza i suoi divi, le sue icone, le sue star. Fanno parte della nostra storia e della nostra cultura, come se il loro successo fosse qualcosa di già scritto, e di definitivo. Come racconta Cass Sunstein in questo libro sorprendente, però, la situazione è molto diversa. Attraverso le vicende di artisti, scrittori, scienziati, politici, attori e musicisti più o meno celebri, più o meno dimenticati, o semplicemente ignorati, esplora le ragioni per cui alcuni raggiungono la fama e altri no, soffermandosi soprattutto sul ruolo che hanno il talento, la fortuna e il caso. Grazie agli sviluppi recenti della ricerca su modelli a cascata, effetti di rete e polarizzazione di gruppo, Sunstein indaga quello che trova spazio nei libri di storia, o nel canone letterario, per dimostrarci come e perché queste scelte cambino radicalmente nel corso del tempo.
Sandro Veronesi ha tratto da Non dirlo un monologo teatrale: proprio come il Vangelo stesso, la sua destinazione è la comunicazione orale, “da bocca a orecchio, con la fondamentale messa in gioco del corpo e del contatto visivo tra autore e uditore”.
“Non dirlo” è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d’azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile. Sandro Veronesi spreme fino all’ultima stilla il succo di questo testo e lo propone nella sua scintillante modernità. Scritto a Roma per i romani, il Vangelo di Marco è, nel racconto di Veronesi, una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia. È una miniera di scoperte sorprendenti, che riportano il Cristianesimo alla sua primitiva potenza componendo il ritratto di un enigmatico eroe solitario, il cui sacrificio ancora oggi rappresenta uno sconvolgente paradosso: che ci sia bisogno della morte di un innocente per potersi liberare del proprio nulla.
Temuto da molti, portafortuna per altri Tutto potrebbe cominciare con un dipinto, con Gesù assieme ai dodici apostoli, Giuda compreso. Ma il tredici è un numero con troppe connessioni. Qualche anno fa fare tredici significava vincere una fortuna al Totocalcio; l'Apollo 13 è stata una missione lunare sfortunata è vero, ma andando molto indietro nel tempo, per i Maya tredici erano le fasi lunari in un anno di dodici mesi e quindi il tredici era un numero sacro; per i giallisti, in primis Agatha Christie, essere Tredici a tavola poteva indicare una situazione scabrosa o pericolosa. Tredici è anche il settimo numero della successione di Fibonacci; rari sono però i fiori con tredici petali. Tra scienza e letteratura, musica, arte e sport, questo libro è il racconto di liberi e affascinanti nessi tenuti insieme da questo numero.
Il testo in questione, nato a conclusione dell'insegnamento universitario del professor Gianni Manzone (docente emerito di Dottrina sociale della Chiesa presso l'Istituto pastorale Redemptor Hominis nella Pontificia Università Lateranense - Roma), si muove articolando un duplice e convergente percorso di studio: partendo dall'apprezzabile apporto alla ricerca scientifica da lui realizzato nel settore disciplinare della Teologia sociale, i diversi e qualificati autori intervenuti hanno inteso verificare e discernere attentamente l’insostituibile servizio e ministero sapienziale, culturale e pedagogico, che la scienza teologica è chiamata a svolgere dinamicamente con dedizione appassionata nella vita del Popolo di Dio e in ogni poliedrico contesto sociale. Questo volume, assumendo la centralità del vivere nella storia, alla luce della spinta nevralgica conferita dal ricco Magistero di papa Francesco – il cui stile intellettuale e pastorale profetico ha allargato e approfondito la cura della diakonia evangelizzatrice della Chiesa nel dialogo con i “segni dei tempi” e con le trasformazioni culturali e religiose in corso –, ha stimolato l'avvio e il consolidamento di processi collegiali e sinodali, missionari e "in uscita", a beneficio di un ripensamento strutturale e metodologico per una nuova e aggiornata teologia sempre più evangelica ed esistenziale, vitale e pastorale, con odore di popolo e di strada. Ne è scaturito uno sforzo interpretativo e costruttivo, critico e propositivo, da cui risalta la fisiologica sperimentazione e maturazione scientifica che può caratterizzare epistemologicamente lo statuto delle scienze, teologiche e non, in creative e sinfoniche modalità contestuali e in rete, effettive e circolari, secondo quella fraternità mistica e contemplativa, capace di abitare con stile di prossimità ogni realtà e "frontiera" personale e sociale, organizzativa e istituzionale, della casa comune, le cui sfide e potenzialità nutrono le coraggiose speranze di ogni comunità e sapere riflessivo.
Le famiglie sono luoghi e contesti di apprendimento. Attraverso le pratiche della vita familiare non ci limitiamo a trasmettere valori e regole di comportamento, ma rieduchiamo costantemente il nostro sguardo alla luce degli accadimenti e moduliamo il nostro passo in funzione dei "nuovi arrivati". Per rinnovare gli studi interdisciplinari sulle famiglie contemporanee (family studies) è necessario indagare non solo i modi con cui impariamo a stare insieme nell’ambito della vita domestica e affettiva, ma anche i modi con cui studiamo insieme le famiglie all'interno dei luoghi istituzionali della formazione e della ricerca (scuole, università, associazioni). Vincenzo Rosito ricostruisce accuratamente alcuni scenari emergenti per la vita familiare: la riorganizzazione delle forme di parentela, le implicazioni della mobilità umana nella vita intima delle persone, l'importanza del lavoro di cura e di riproduzione sociale nella riconfigurazione degli affetti e dei sistemi economici. Questo libro apre scenari inediti e suggerisce modelli utili per aggiornare il lavoro comune, non solo quello di ricercatrici e ricercatori, su come apprendere e studiare oggi con le famiglie.