La fatica della determinazione di una forma ecclesiale adeguata all’annuncio del Vangelo deriva, anche nel contesto italiano, dallo scarto tra il principio teologico della portata universale della fede e il dato sociologico di una fede che, a causa della trasformazione culturale in atto, non è più patrimonio di tutti.
La tesi tenta di accompagnare questo travaglio ecclesiale a procedere dall’ipotesi di una riabilitazione della figura del cattolicesimo di popolo. La sua riconduzione alla sola realizzazione storica che esse ha assunto nel tempo della civiltà parrocchiale e la sua svalutazione a fenomeno puramente sociologico non consentono di cogliere la specialità del suo dinamismo: proporre l’esperienza cristiana come ripresa interpretante delle forme antropologiche elementari.
Il pensiero teologico e spirituale di Nicola Cabasilas si presenta come un modello paradigmatico per ripensare l'esperienza dei sacramenti dell'iniziazione cristiana. Il battesimo, la cresima e l'eucaristia non sono una realtà statica, ma fortemente dinamica; atti ciascuno a realizzare attraverso la propria specificità e dono di grazia la nostra umanizzazione, ossia la nostra unione con Cristo. I sacramenti sono anzitutto una esperienza dell'agire di Dio, in Cristo, per opera dello Spirito Santo, ma anche il luogo della nostra risposta filiale a un dono di amore che sempre ci precede, ci accompagna e ci guida.
La misericordia di Dio non è un concetto astratto e inafferrabile. Nel libro dell'Esodo la Bibbia ci mostra come essa si inscriva all'interno di un racconto, toccando la vita degli uomini e del popolo. La rivelazione del Sinai è la rivelazione del Nome divino, che vuol dire presenza di Dio nella storia e nel futuro del popolo. Il Signore è il Dio che è con me, che dai cieli si china per camminare al mio fianco.
La morte si presenta come una tematica che inquieta e insieme affascina: basti pensare alla sua presenza in film, musiche, romanzi. Nello stesso tempo viene sempre più rimossa dall'immaginario quotidiano, considerata come un accadimento che riguarda solo altri. In queste pagine dopo aver presentato alcune conseguenze di questa rimozione, si cercano di delineare i possibili passi che caratterizzano l'elaborazione del lutto, prendendo spunto da un testo letterario, il "Diario di un dolore" scritto da C.S. Lewis in seguito alla morte della moglie. In questo piccolo libro, l'autore, oltre a indicare il valore terapeutico della scrittura, riconosce che per il lavoro del lutto sono indispensabili due cose: un punto fermo, l'esperienza di senso, che la morte scuote ma non può distruggere, e la vicinanza al dolore altrui.
Abramo è un uomo come noi. La verità per la nostra salvezza è che tutti noi siamo Abramo e le sue stesse difficoltà e contraddizioni abitano il nostro cuore. Il percorso di Abramo è il nostro. Abramo ha una famiglia problematica? Anche noi abbiamo relazioni complicate che ci precedono e che ci seguono, che costruiamo davanti a noi con i figli e i nipoti, siamo inseriti nello stesso cammino. Abramo riceve la Parola: va', esci dalla tua terra... verso il paese che ti indicherò... Anche noi riceviamo la stessa Parola: va', parti, renditi autonomo. Anche noi sappiamo che l'unico modo per vivere è uscire e separarci, poiché la separazione è il meccanismo attraverso il quale Dio crea la vita.
Il libro raccoglie ventiquattro saggi di filosofia analitica del diritto positivo articolati in quattro parti. Ad essi si aggiunge un'introduzione nella quale sono delineati due modi complementari di concepire e praticare la filosofia del diritto positivo: (a) come metagiurisprudenza; (b) come laboratorio concettuale (costruzione di concetti). Le Lezioni costituiscono un esempio di filosofia del diritto positivo in entrambi i significati indicati, guardando soprattutto al linguaggio giuridico, alle posizioni giuridiche soggettive e ai diritti, alle norme giuridiche e all'ordinamento, all'interpretazione e all'applicazione.
MiFID II è chiara: le banche devono garantire e dimostrare che i consulenti finanziari siano in possesso delle conoscenze e competenze necessarie allo svolgimento del servizio. Il principale interesse tutelato è quello del cliente, che si trova a dover investire in strumenti finanziari sempre più complessi e innovativi. È dunque necessario "garantire la protezione degli investitori". Il consulente svolge un ruolo chiave nel proteggere gli investitori, guidandoli verso le corrette soluzioni di investimento. Il cliente però deve avere fiducia, fondata anche su dimostrate conoscenze e competenze dell'interlocutore. Questo libro - scritto da professionisti che vantano oltre venti anni di esperienza nella formazione dei collaboratori delle banche - è un contributo al processo di verifica e rafforzamento delle conoscenze e delle competenze del personale bancario addetto al servizio di consulenza. I contenuti sono coerenti con le linee guida di ESMA.
Nell'ultimo biennio il diritto del lavoro italiano ha subito significative modifiche a opera della articolata riforma legislativa conosciuta con il nome di Jobs Act. Il volume è finalizzato a illustrare le principali novità previste dalla riforma, nonché il coordinamento delle disposizioni di legge con quelle della contrattazione collettiva nazionale del settore del Credito Cooperativo. Fra gli argomenti illustrati ampio spazio è dato alla disciplina degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, e, in particolare, al Fondo di solidarietà per il sostegno dell'occupabilità, dell'occupazione e del reddito del personale del credito cooperativo, nonché alla disciplina della tutela contro la disoccupazione involontaria (NASpI, ASDI e DIS-COLL), concludendo con una breve disamina delle politiche attive per il lavoro.
Che succede quando un bambino adottato domanda alla sua mamma se anche lui, come i suoi amichetti, è nato dalla sua pancia? Cosa prova un papà adottivo quando suo figlio inizia a chiedere, a voler sapere, a reclamare con fiduciosa attesa e sorprendente speranza i dettagli della sua storia?
Queste pagine raccolgono l’esperienza di due genitori alle prese con la necessità di raccontare al loro bambino malgascio come sono andate le cose per filo e per segno. Un’esperienza, comune a tutti i genitori adottivi, che chiama inevitabilmente a rapporto tutto l’ingegno e la tenerezza possibile, ma anche la franchezza e la lealtà. Ogni famiglia adottiva ha la sua personale bibliografia fatta di diari, album, libri artigianali e fiabe inventate,
scritte, disegnate, ritagliate e incollate. A volte, a raccontare a questi bimbi la loro storia sono degli scoiattoli che vivono nel bosco, altre volte sono le foto di un viaggio avventuroso intrapreso da due impavidi eroi, che hanno solcato oceani e cavalcato draghi per andare a prendere una principessina… Ogni famiglia personalizza la cosa come meglio può, perché ogni famiglia ha le sue risorse, le sue peculiarità, la sua storia.
E allora leggeremo le emozioni di una mamma e di un papà, le notti passate a lavorare alla stesura di una fiaba, le tazze di caffè d’orzo… vedremo i disegni e gli snodi che anche il piccolo Matteo ha visto, ha letto, ha scrutato per trovarci dentro quella cosa tanto semplice quanto difficile: la verità.
È una proposta di «lettura orante della Parola» nata a poco a poco in un contesto di animazione pastorale e spirituale, nell'ambito di una comunità parrocchiale. Con un ritmo di incontri bimensili, facendo uso di simboli e di icone, con il supporto di un piccolo gruppo musicale e con una buona dose di costanza e di creatività, l'esperienza si è consolidata creando un modello interessante. Ciò che caratterizza queste proposte di lectio divina è la continua attenzione a una lettura biblica che, mentre ha il rigore dell'esegesi seria e il linguaggio spirituale sostanzioso, diventi un incontro vitale e orante con le Sacre Scritture, capace di trasformare la mente e il cuore. Riflessione e attualizzazione, canto e orazione, diventano scuola di comunione e contemplazione.
Destinatari
Indicato per la lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità È di grande utilità anche per la preghiera e la meditazione personale.
Autore
Bruno Secondin, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di teologia spirituale all'Università Gregoriana di Roma. È autore di una ventina di libri sulla spiritualità, la vita consacrata e le nuove esperienze ecclesiali. Tra i suoi libri recenti: La spiritualità nei ritmi del tempo (1997); Abitare gli orizzonti (2002); La lettura orante della Parola. «Lectio divina» in comunità e in parrocchia, 2 voll. (2001-2002); Come pioggia di primavera. «Lectio divina» per la Quaresima e la Pasqua (2003).
L'opera espone tutti gli scritti di san Massimiliano Kolbe, distinti per tipologia (esercizi spirituali, meditazioni, appunti di cronaca, articoli, scritti inediti personali e giuridici, invenzioni) con le testimonianze più significative del Processo di Canonizzazione del martire di Auschwitz. I testi sono proposti in ordine cronologico nell'ambito della singola tipologia. Il lettore avrà la possibilità di avere accesso agli elementi portanti della spiritualità del santo, ma anche alla capacità organizzativa nel suo fare missionario, nonché alla qualità delle sue relazioni interpersonali. Leggendo queste pagine, è possibile apprezzare la santità e l'umanità di Kolbe, il cui esempio risulta poderoso, non solo per aver dato la vita al posto di un fratello in Auschwitz, ma anche per un cammino d'amore che ne caratterizza l'intera esistenza.
Facendo progredire il suo magistrale lavoro alla ricerca del Gesù storico, Meier affronta in questo attesissimo volume il tema controverso delle parabole. E lo fa con lo stesso rigore e la stessa penetrazione che hanno guadagnato ai suoi testi precedenti l'elogio della critica e il successo del pubblico. Dei quattro enigmi fondamentali che Meier ha individuato - l'atteggiamento di Gesù verso la Legge, il suo uso delle parabole, il modo in cui descriveva se stesso, i suoi ultimi giorni a Gerusalemme - questo volume affronta quindi di petto il secondo tema, ingaggiando un vero e proprio corpo a corpo. In genere gli esegeti operano in base al presupposto che le parabole narrate nei vangeli possano essere sostanzialmente attribuite al Gesù storico. Il volume di Meier mette in discussione questo consenso generalizzato. Sostiene infatti che nessun criterio di storicità può fornire ragioni convincenti per assicurare che una determinata parabola abbia avuto origine sulle labbra del Gesù storico. Noi non disponiamo cioè di argomenti fortemente positivi a favore della storicità delle parabole (il che non dimostra automaticamente che non siano autentiche!). Per Meier, alla fine, solo quattro parabole - quella del Granello di Senape, quella dei Vignaioli Malvagi, quella dei Talenti e quella del Grande Banchetto - possono rivendicare validamente la propria autenticità ed essere attribuite al Gesù storico con sufficiente certezza.