Un invito alla lettura quotidiana della Bibbia
Uno strumento di comunione spirituale intorno al testo biblico
Un lezionario ecumenico di passi biblici e meditazioni giornaliere
Paolo Ricca
ha insegnato Storia del cristianesimo presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma. Ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Facoltà teologica dell’Università di Basilea, con una tesi diretta dal prof. Oscar Cullmann. La Facoltà di Teologia dell’Università di Heidelberg gli ha conferito la laurea honoris causa. È stato spesso ospite della trasmissione radiofonica di Rai 3 Uomini e profeti. Ha insegnato come professore ospite presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma.È direttore della Collana «M. Lutero - Opere scelte» della Claudiana, di cui ha curato i seguenti volumi: Gli articoli di Smalcalda. I fondamenti della fede (1537-38) (1992), La libertà del cristiano (1520) (2005), Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca (1520) (2008), Le Resolutiones. Commento alle 95 Tesi (1518) (2013), L’autorità secolare, fino a che punto le si debba ubbidienza (1523) (2015) e Da monaco a marito. Due scritti sul matrimonio (1522 e 1530) (2017).
In tutto il mondo la stupidità dilaga, e in particolare domina in Italia, soprattutto in Sicilia, ormai universalmente nota come Stupidistan. Patty Carnemolla, maldestra dog sitter romana, una notte ci si trova catapultata con l'inganno, e si risveglia in mezzo a mucchi di spazzatura, bambini che fumano sigarette Tabacco Siciliano e adulti obesi completamente ipnotizzati da schermi e slot-machine. All'urlo di "Uniti si vince!", gli abitanti di Stupidistan hanno abolito scuole, tasse e tutte le regole; mangiano solo carne, consumano solo bevande dolci e gassate e si spostano solo a motore. Vegetariana, mediamente alfabetizzata e non fumatrice, Patty viene internata in manicomio, dove incontra altre persone come lei che hanno rinunciato a lottare e custodiscono gelosamente gli ultimi libri rimasti sull'isola. Patty invece rifiuta di arrendersi, sa che i libri rendono invincibili, e possono darti la pazienza e il coraggio di rimediare ai disastri della stupidità.
L’arrivo del nuovo pastore, John Meredith, vedovo con quattro figli, sconvolge la quiete di Glen St. Mary e della famiglia Blythe. Le piccole disavventure domestiche e i tanti momenti di gioia si arricchiscono dell’incontro con Jerry, Faith, Una e Carl. Tra giochi travolgenti, confidenze e amicizie destinate a durare per sempre, l’adorata Valle dell’Arcobaleno vedrà nascere anche un inaspettato nuovo amore.
«Chissà che tipi sono quei Blythe» disse Faith Meredith, che li aveva visti alla stazione. «Hanno un’aria che mi piace».
Providence, 1904. Un vascello nero come la notte attracca al porto ma nessun marinaio scende per rifocillarsi nei locali di Lower South, il quartiere malfamato della città. Alla locanda dello Swearing Parrot si comincia a vociferare che sia una nave fantasma e Julius, giovane e intraprendente figlio della cameriera, è deciso a vederci chiaro. Insieme all'inseparabile amica Vicky, non sospetta ancora di trovarsi di fronte al primo di una serie di oscuri eventi che nemmeno la più fervida immaginazione potrebbe concepire... Tranne forse quella di Howard, l'enigmatico ragazzo che Julius conosce il primo giorno nella nuova scuola di College Hill. Insieme ai fratelli Chester e Harold, Howard vuole fondare un'agenzia investigativa per risolvere casi insoliti, come quello del Vecchio Terribile, il proprietario di un villino maledetto a cui nessuno osa avvicinarsi. C'è un nesso tra la nave fantasma e il malvagio abitante del villino, teatro di efferati delitti? La risposta spalancherà un abisso di incubi e misteri insondabili... Età di lettura: da 11 anni.
I Romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «L'impero romano, - scrisse Seneca, - ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana... Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto è il risultato di commistioni e di innesti». I Greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli Ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, Cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «Noi siamo stati sempre qui, - dicevano, - la nostra gente è nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi è la nostra legge a imporlo, ma i veri Ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente». I Romani non pensavano cosí. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.
Nell'epoca di una grandiosa metamorfosi della condizione umana, la persona sembra ridiventata problema a se stessa. Il testo assume questo compito urgente e tenta di porre nuovamente la domanda sul senso dell'essere persona. Un'ontologia fenomenologica che permette di tracciare le linee di una vita interiore per l'educazione e la pedagogia contemporanea e sulla quale s'innesta una lettura ulteriore, più radicale dell'esperienza, il cui principio è espresso dall'affermazione la persona è paradigma dell'essere: la persona è tensione a diventare sestese, ad essere in prima persona o come spirito, consapevole di sé e libero; é la forma più intensa dell'essere, il suo significato primo.
La preghiera è un sussurro che tesse misteriose trame: dalla bocca della mamma e del papà all'orecchio del figlio.
É una voce che traccia cammino e ci conduce lontano, verso la scoperta di misteriosi orizzonti.
Insegnare la preghiera del Padre Nostro é molto più di un esercizio di memoria: é nutrire di cielo la vita di un figlio, fargli dono di un pane buono per il cammino della vita.
Una riflessione di ordine sapienziale sulla condizione della città contemporanea che si situa sullo sfondo del cammino recente dell’Azione cattolica italiana, che ha esplorato tematiche quali la popolarità, la fraternità, la sinodalità, il discernimento, tutte legate alle dinamiche urbane e sociali.
L’autore ha raccolto una serie di lectio rivolte agli Adulti e agli Adultissimi di Ac, frutto di un discernimento che, a partire dal testo biblico, in dialogo con alcune analisi psicologiche e sociologiche, interroga la città per smascherarne modelli disfunzionali e, soprattutto, per cogliere le spinte dello Spirito.
L’esercizio di discernimento che ne deriva è, oggi più che mai, necessario per sostenere passioni veraci per il bello, il vero e il buono delle città che abitiamo.
Il volume, destinato agli studenti dei primi anni di Giurisprudenza, viene aggiornato ogni anno per seguire le vicende che sono sempre attuali e costituiscono sempre una fonte di riflessione sull'adattamento del Diritto costituzionale alla realtà. È un testo ben collaudato (arrivato alla XXI edizione), che descrive il funzionamento delle istituzioni costituzionali italiane, con frequenti riferimenti storici e comparatistici agli altri ordinamenti e, in particolare, all'ordinamento europeo. È scritto in un linguaggio volutamente semplice, attento a definire sempre i termini tecnici che sono indispensabili: esamina le istituzioni centrali e periferiche della Repubblica, i rapporti con l'Unione europea, il sistema delle fonti del diritto, l'organizzazione della giustizia e della Corte costituzionale, i diritti e le libertà fondamentali. Il testo è supportato da un sito in cui lo studente può trovare tutto il materiale necessario allo studio.
Contro Apione (latino Contra Apionem o In Apionem). Lo storico giudeo del I secolo, Flavio Giuseppe, scrisse contro Apione per combattere il tratto antiebraico scritto dal grammatico romano e commentatore omerico, Apione (di origine egiziana). Apione aveva composto un trattato contro gli ebrei nel mezzo della crisi sorto nella capitale dell'Egitto, Alessandria, nel primo terzo di quel secolo. Aveva servito come delegato ufficiale dell'imperatore per conto dei suoi compagni alessandrini. Alcuni egizi aristocratici avevano risentito dei tentativi ebraici di ottenere maggiori diritti in concomitanza con la loro cittadinanza alessandrina dall'imperatore romano Gaio (Caligola). Il conflitto ha provocato grandi sommosse (38-41 d.C.) durante le quali il quartiere ebraico della città di Alessandria fu bruciato. Subito dopo la morte di Caligola, l'imperatore Claudio soppresse i disordini con un duro rimprovero ad entrambe le parti in un decreto il cui testo è conservato fino ad oggi (P. London 1912).
"22 gennaio. Ogni essere umano è paragonabile a una goccia d'acqua, e quella goccia cadrà esattamente nel luogo previsto per lei dai decreti dell'Intelligenza cosmica, affinché possa realizzare il suo compito. In un modo o nell'altro, ogni goccia d'acqua deve sacrificarsi per dissetare chi ha sete, rinfrescare chi è accaldato, lavare chi si è sporcato nel compiere il lavoro della giornata, irrigare il campo seminato... Sì, sono numerosi i sacrifici che possono essere chiesti all'acqua: entrare nella preparazione del pane, servire per cucinare il cibo o anche per diluire del veleno... In tutti i casi essa non deve ribellarsi, ma accettare. Quando avrà portato a termine la sua missione, potrà risalire in cielo per ritrovare la propria trasparenza. Lo stesso vale anche per l'essere umano."