«Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove: ospedale, parrocchia e territorio in dialogo sinodale per chi soffre». Con questo titolo vogliamo declinare un'istanza urgente della Chiesa del nostro tempo. Si tratta di un autentico cammino da percorrere insieme, trovando il coraggio di superare vecchi schemi e ricercando instancabilmente una novità pastorale. Tutto ciò è richiesto particolarmente a noi, assistenti spirituali, (cappellani, religiosi e religiose), operatori sanitari e volontari della pastorale della salute. A noi che siamo stati particolarmente colpiti e feriti dall'esperienza della pandemia, a noi che abbiamo visto saltare tutti i nostri modelli pastorali, tutto quello che eravamo abituati a fare quotidianamente nei luoghi di cura. La sfida pertanto non è quella di tornare indietro, riproponendo vecchi schemi ormai superati, ma quella di procedere con novità e coraggio, esprimendo un modo nuovo di essere e servire. Questo è ciò che il Signore oggi, attraverso la sua Chiesa, ci chiede per continuare a fare di bene in meglio, quello che da sempre cerchiamo di realizzare accanto ai malati, alle famiglie, ai curanti. L'invito, quindi, è quello di proseguire il cammino mostrando al prossimo sofferente il volto di un Dio che fa nuove tutte le cose.
Sono passati settant'anni dalla morte di Gabrielle Bossis, il suo diario vive ancora di luce intensa. La Luce della presenza intima e discreta di Gesù. Una storia che nasce tardi nella vita di Gabrielle a 60 anni su un piroscafo verso Il Canada. Per Lui i sessant'anni di Gabrielle non sono poca cosa, infatti non esita a chiamarla "mia Figliolina". Le Sue parole, sempre intime e confidenziali, come sussurrati all'orecchio di Gabrielle, sono rispettosi delle vicende quotidiane ma spesso così forti nella richiesta d'amore che è difficile sostenerne il peso. Un diario da maneggiare con cura. Da leggere quando vogliamo sentire la Sua voce. Accanto alle date c'è uno spazio per scrivere le nostre di date... Perché Lui ha parlato a Gabrielle ma parla anche a noi. Aprite a caso il diario quando avete bisogno o desiderio di sentire la sua voce. Non resterete mai delusi. Accompagna il diario una breve biografia di Gabrielle scritta da Lucia Barocchi. Le foto che corredano il libro sono del suo album originale trovato nella sua casa di Le Fresne in Francia. Questo diario è una porta di accesso al cuore di Cristo.
Ci sono parole sottili, parole d'ombra, parole che sono trappole per il vento. Ci sono parole potenti, non per la quantità, ma per la loro forza, parole che accompagnano il seme, parole che si siedono senza far rumore. Le parole che troverete qui, non sono diverse dalle quattro o cinque parole imparate da bambino, parole necessarie per dire i pochissimi cardini su cui la vita si muove. Ho provato a masticarle per esprimere il grido di tutti coloro che parlare non possono.
Viviamo oggi nella società più sicura e tutelata di sempre. Eppure, mai come oggi siamo assillati da preoccupazioni, ansie, angosce, timori, paure. La paura è una struttura fondamentale dell'esistenza: quella reale ci difende da possibili pericoli personali e collettivi. Oggi però esistono infinite forme di paura, molte delle quali indotte, "derivate". Il volume offre 31 meditazioni nelle quali, sociologi, psicologi, grandi saggi e maestri di spiritualità ci aiutano a scoprirle, analizzarle, superarle, per vivere un'esistenza più consapevole e serena. Le preghiere offerte dopo ogni riflessione, intendono infondere coraggio mediante la forza anti-panico più potente al mondo: la fede nel Signore risorto.
Da sempre l'umanità è abitata da un sogno, lo stesso di Dio: essere felice! Eppure, "l'idea" di Dio quasi mai è associata alla felicità, anche se Gesù, parlando di Dio molte volte la evoca: racconta di un Dio che ama i suoi figli e li ha creati perché siano felici. La felicità di donne e uomini è il motivo stesso della venuta del Figlio di Dio nel mondo. Perché allora non considerare i Vangeli come autentiche mappe per la caccia al tesoro della felicità? È proprio dai Vangeli, infatti, che i tredici capitoli di questo libro attingono le caratteristiche della felicità. La felicità è una scelta, è la pienezza di quella gioia di cui il cuore ha bisogno, non è solitaria, è contagiosa e mette in circolo energie in grado di cambiare il mondo. Dalla felicità dipende la qualità della vita. Siamo fatti per lui, ecco il segreto della felicità! Dio desidera la tua felicità perché... Dio è felicità!
Questo libro nasce nell'ambito di una collaborazione ultradecennale con l'Aeronautica Militare Italiana nel supporto dei piloti nel loro iter addestrativo al volo, con l'obiettivo di descrivere un nuovo modo di guardare alla psicoterapia. Lo psicoterapeuta, allo stesso modo dell'istruttore, infatti, deve accompagnare il paziente insegnandogli quelle manovre necessarie a superare il problema che lo ha condotto a chiedere aiuto, offrendogli un nuovo significato della propria sofferenza o della propria sintomatologia e addestrarlo per un reale cambiamento dello stile comportamentale. L'autrice, come psicoterapeuta clinica che da oltre un ventennio opera quotidianamente, e grazie all'esperienza maturata negli anni in cui ha collaborato nell'ambito dell'addestramento al volo, ci ricorda che noi esseri umani possediamo molte più risorse di quello che pensiamo. Il volo, assunto qui a modello di psicoterapia, ci può insegnare che attraverso un addestramento mirato si possono superare molti limiti legati alla nostra condizione umana, raggiungendo traguardi incredibili. Attraverso le storie cliniche e i percorsi terapeutici, il volume testimonia che la guarigione psichica oggi è finalmente una realtà. Dai pazienti che hanno vissuto traumi infantili gravi e profondi e dall'esperienza personale dell'autrice impariamo che le ferite psichiche possono essere la strada per arrivare a essere persone speciali, ricche di doni e di carisma.
L'autore, a partire da un approccio filosofico, si inoltra nei luoghi della spiritualità e della teologia cristiana per attualizzarne aspirazioni e contenuti nel solco della contemporaneità. A partire dalla crisi della parola e dal recupero del suo significato biblico e metafisico, egli si inoltra così nell'indagine della sua possibile manifestazione esistenziale, storica e quotidiana. Il rapporto fra tradizione e attualità, le suggestioni del Gesù storico, la considerazione della natura umana fra nichilismo e speranza, l'ineffabilità e la trascendenza del divino, il mistero trinitario nella sua declinazione inclusiva, le possibilità di un recupero maturo della dimensione devozionale e affettiva, sono solo alcuni fra i temi affrontati. Sullo sfondo, il sogno di un superamento degli integralismi incombenti, e la considerazione del pluralismo come dono in funzione di una superiore unità.
"Pochi sanno chi sia il vescovo e che cosa faccia e, se posseggono alcune nozioni, esse sono vaghe e molto imprecise. Ciò anche perché spesso i vescovi, loro malgrado, vengono sottratti alla gente dai molteplici impegni, che li fanno apparire più burocrati che pastori. Queste pagine, parlando del vescovo, raccontano la Chiesa. Perché soltanto dove c'è il vescovo c'è la Chiesa, la comunità cristiana che vive con la gente e per la gente, annunciando e vivendo la gioia del Vangelo. Ecco allora che diventa interessante capire chi è il vescovo e che cosa fa. Con il presente libro vorrei avvicinare il vescovo alla comunità e la comunità al vescovo affinché ne derivino una reciproca edificazione nella testimonianza della fede, della speranza, della carità e un rinnovato impulso a vivere nella nostra Chiesa la sinodalità come importante forma di testimonianza e di missione." (Cristiano Bodo, vescovo). Prefazione di Luciano Pacomio.
La lectio divina, ripercorrendo il Vangelo secondo Luca, traccia un cammino prodigioso: ritrascrive da vicino l'itinerario che appartiene all'esperienza di fede di ogni credente e che va dall'ascolto, alla conoscenza, per giungere alla maturità dell'amore.
L'argomento scelto per questo studio è vasto, per l'estensione temporale in cui è destinato a svolgersi, e articolato per le inevitabili connessioni che esso mantiene con le diverse esperienze coinvolte nella sua rappresentazione e che l'autore riassume nel concetto di "Pensiero". Si trattava di definire una realtà, il "Pensiero", percepita come qualcosa di ormai separato dalla mente che lo elabora. Il pensiero si esprime attraverso la parola che diviene la voce del vero. La parola è rivelazione del pensiero che viene ordinato, vivificato, articolato dalla parola. Il libro segue il lungo corso del pensiero umano, comunicato e rappresentato dalla parola, e ci introduce in un mondo vastissimo e affascinante, che come un fiume scorre dalla sorgente fino al mare.
Monsignor Giuseppe Anfossi, con quest'ultima opera, ci parla in maniera magistrale e allo stesso tempo in modo semplice e agevole delle vocazioni adulte, ovvero di quelle persone che hanno già percorso un tratto di vita ricco e intenso e che scoprono, in età adulta, la chiamata a seguire il Signore. Il vescovo emerito di Aosta quindi passa in rassegna i ricordi degli anni in cui venne istituito un Seminario Regionale Piemontese per le Vocazioni Adulte. Richiamando esperienze di vita, fa riflettere il lettore sull'importanza delle vocazioni adulte, percorso umano e spirituale ancora oggi attuale e certamente da trasmettere alle nuove generazioni.