Il manuale ripercorre in modo sintetico, ma scientificamente documentato, il vasto panorama delle esperienze spirituali nate e immerse nella vita evangelica di Francesco e Chiara d'Assisi. La circolarità tra spiritualità e storia consente di superare una visione autoreferenziale della vicenda francescana per coglierne il nesso con i grandi mutamenti generali, nella convinzione che la spiritualità sia l'esperienza di contagio che un determinato carisma produce nel tempo. Questo primo volume offre alcune chiavi di lettura dell'esperienza spirituale del Santo di Assisi, esamina il rapporto tra i francescani e la società urbana e affronta il «lungo XIV secolo» che va dalla morte di Bonaventura da Bagnoregio allo scisma d'Occidente. La sintesi proposta dalla Chronica XXIV Generalium consente inoltre di indagare le proposte spirituali delle Osservanze francescane maschili e femminili, mentre il capitolo finale suggerisce alcune letture di vicende francescane nel passaggio tra medioevo ed età moderna.
La contestazione cattolica esplosa dopo il Concilio vaticano II scosse in profondità l'intera Chiesa, con tensioni che fecero apparire prossima una lacerazione insanabile dei due esiti estremi, scisma e abbandono. Tra gli anni Sessanta e Settanta, i numerosi gruppi del dissenso cattolico progressista, come i meno diffusi circoli tradizionalisti, si caratterizzarono per il loro radicalismo politico e religioso, con iniziative spesso clamorose che si alimentarono e diffusero a contatto con le manifestazioni del sessantotto. Il libro ricostruisce, anche attraverso documenti inediti, le vicende dei gruppi cattolici che in Europa occidentale e, in particolare, in Italia intesero rivoluzionare il presente per costruire la Chiesa e la società del futuro. Si trattò di una stagione di conflitti, breve e intensa, che non fu senza conseguenze: l'onda lunga delle trasformazioni maturate in quegli anni, attraverso traiettorie anche molto diverse, è arrivata fino ad oggi.
Il problema del rapporto col potere politico è una costante nella storia della Chiesa. Nel Novecento il problema ha manifestato profili nuovi, conseguenti ai due diversi volti assunti dallo Stato: ideologico nelle grandi dittature, secolarizzato e laico nelle democrazie pluraliste. Il confronto con queste due diverse espressioni ha provocato nell'esperienza giuridica della Chiesa rilevanti modificazioni per la codificazione canonica e la pratica concordataria. In particolare, se il codice canonico del 1917 risulta costruito sul paradigma del rapporto con uno Stato caratterizzato dalle pretese giurisdizionalistiche, la codificazione del 1983 segna l'affronto della Chiesa con il secolarismo e l'insinuante tentazione laicistica, talora ammantata delle vesti della laicità. Quanto ai concordati, si nota una metamorfosi profonda rispetto alla tradizione forgiata dal Concordato napoleonico del 1801. Essa attiene ai soggetti contraenti, ai contenuti delle disposizioni, ai beneficiari di queste. In sostanza questi accordi internazionali tendono a divenire una delle espressioni d'elezione di una Chiesa che rivendica per tutti, e non solo per sé, la libertà religiosa individuale, collettiva, istituzionale e che tende a rivestire a livello planetario il ruolo di "difensore d'ufficio" dell'uomo.
Il buddhismo è una delle “grandi religioni” del mondo e le dottrine che si rifanno direttamente o indirettamente a Buddha contano numerosi seguaci anche in Occidente. Il fascino culturale (e la moda) di quest’Oriente “sereno e pacifico” è enorme; personaggi dello spettacolo, del cinema e dello sport ne sono testimonial imitati; e talora vi è persino chi cerca di mediare tra buddhismo e fede cattolica. Pochi però sanno che di fatto il buddhismo è “ateo” e meno ancora ne conoscono il volto oscuro: una dimensione esoterica, rappresentata soprattutto dal tantrismo tibetano, che ha nel Dalai Lama la sua guida. È un mondo fatto di pratiche aberranti e sconvolgenti. Il quaderno illustra e distingue l’incompatibilità esistente tra buddhismo classico e cristianesimo, e la pericolosità del buddhismo tantrico.
Il pensiero di Ketteler è fondamentale per cogliere la nascita delle sfide politiche del mondo attuale. Il volume si propone di presentare la genesi e l'evoluzione della sua filosofia, nel crocevia del dibattito ideologico e nella fondazione dello Stato moderno. La sua diffusione offrirà nuovi stimoli all'interpretazione del ruolo della riflessione etica nella ricomposizione della trama della convivenza pubblica nell'era post-ideologica.
Aperto ancora da un saggio interpretativo e chiuso da una prosopografia dei personaggi e delle istituzioni più rilevanti dei tre tomi procurata da Alessandro Angelo Persico e Goffredo Zanchi, il volume dedicato agli anni 1913-1914 conclude il trittico dei contributi di Angelo Giuseppe Roncalli a «La vita diocesana». Dopo il volume borromaico e il tomo centrato sul confronto con il moderno, "Anni di prova" testimonia il declino dell'attività di Roncalli redattore. Questo declino fu giustificato dal contesto generale e dalle circostanze particolari nelle quali il segretario di Radini Tedeschi si trovò a vivere. Il contesto generale è quello che portò allo scoppio del primo conflitto mondiale; la rapida accelerazione degli eventi - che sembrò in un primo momento non toccare l'Italia - si saldò alle circostanze particolari del declino fisico del vescovo di Bergamo. Il futuro papa Giovanni XXIII aveva scritto molto negli anni in cui l'attività del suo vescovo fu più intensa, poiché egli non poteva sapere che a tale attivismo sarebbe seguito un progressivo esaurimento. Le pagine della «Vita diocesana» dedicate alla morte di Radini mostrano fino a che punto gli anni 1913 e 1914 siano stati per Angelo Roncalli davvero "Anni di prova", a conclusione di una esperienza redazionale che fu anche una esperienza umana, destinata a segnare in profondità il punto di vista roncalliano sulla realtà.
Il libro delinea la storia di Radio Vaticana, dalla sua origine alla fine della seconda guerra mondiale. Seguendo il triplice filone della diplomazia, della propaganda, dell'apostolato, fa emergere così, da una prospettiva inedita, il complesso rapporto che la Santa Sede intrattenne con i totalitarismi e con le democrazie, e il suo atteggiamento nei confronti della Shoah e dell'antisemitismo. Attraverso la ricostruzione dei testi delle trasmissioni nelle diverse lingue, sono approfondite le relazioni dell'emittente con i pontefici e la Curia romana, caratterizzate fra l'altro dagli spazi di autonomia che alcune rilevanti figure di speaker radiofonici seppero conquistarsi.
Dettagli
Nuova edizione aggiornata a Papa Francesco.
“Un volume in cui l’autore è riuscito a dire «tutto», o quasi, quello che c’era da dire in breve (Paolo Marangon, storico e saggista).”
Uno strumento di studio e consultazione che fornisce una grande quantità di date, nomi, eventi, ma anche un primo inquadramento storico.
Studiosi e studenti di storia del Cristianesimo e/o della Chiesa, ma anche amatori di "cose storiche" che vogliono un compendio facile da consultare.
Descrizione del libro
Nuova edizione, con nuovo titolo, dell'apprezzata "Sintesi di storia della Chiesa" (2007), in versione riveduta e aggiornata: 21 capitoli per 21 secoli di storia del Cristianesimo, con particolare riferimento alla realtà italiana. Caratterizzato da un'esposizione sintetica e rigorosa, è strumento intelligente e pratico per gli studenti di storia del Cristianesimo e/o della Chiesa; utile compendio per gli "addetti ai lavori"; efficace guida per chiunque volesse avvicinarsi per la prima volta a un percorso storico bimillennario. Un dettagliato indice dei nomi aiuta la consultazione del volume.
Martin Lutero (1483-1546) può essere considerato uno degli uomini più influenti della storia moderna, nella misura in cui principalmente a lui, al suo pensiero e alla sua azione, risale la Riforma protestante: una grande e duratura frattura all'interno della Chiesa, che è stata anche una grande frattura culturale in Europa e in generale nel mondo cristiano. Il volume di Kaufmann, a partire dalla ricerca più recente, presenta la figura di Lutero sia sotto l'aspetto biografico-storico, sia sotto l'aspetto intellettuale. Religioso, predicatore, docente universitario, autore di pamphlet contro la Chiesa cattolica e di opere teologiche che ebbero enorme diffusione in Germania, traduttore della Bibbia in tedesco, dichiarato eretico e condannato dalla Chiesa, Lutero elaborò un'originale e severa religione "riformata" che l'autore presenta esponendo i contenuti delle sue opere principali e collocando l'elaborazione luterana nel contesto storico e culturale del suo tempo.
Cesura fondamentale nella storia tedesca del Cinquecento, la Riforma protestante apre anche una nuova era nella storia dell'intero continente europeo, l'età moderna. L'unità della cristianità era stata la principale caratteristica dell'Europa preriformistica: in quella unità avevano trovato il loro punto di contatto la chiesa e il mondo, la religione e la politica. I limiti di quella coesione finiranno per innescare il conflitto interno al mondo critiano. La figura e il pensiero di Lutero, la pubblicazione delle tesi luterane nel 1517, i contrasti con l'impero e con il papato, la guerra dei contadini, la diffusione del movimento riformatore nelle città, l'adesione dei principi tedeschi, la pace di Augusta del 1555: sono i passaggi fondamentali di un processo storico che vede ridelinearsi il rapporto tra religione e società, stato e chiesa, per sfociare nel definitivo tramonto del mondo tardomedievale.
Nei tre secoli circa che vanno dall'ingresso del cristianesimo nell'impero alla conversione di Costantino, il rapporto tra la nuova religione e il potere politico appare articolato e complesso: i cristiani furono spesso avvertiti come pericolo e fonte di instabilità per la pax romana, rappresentando una minaccia alla legittimità del potere costituito. Ciononostante, diverse furono le occasioni di confronto e di scontro tra le due culture - pagano-imperiale e cristiana - dando vita a relazioni multiformi che, anziché di rigida opposizione, furono portatrici di ostilità e pacificazioni, intessute tanto di persecuzioni quanto di incontri costruttivi e possibilità di convivenza. Marta Sordi presenta la capacità del primo cristianesimo di confrontarsi con le altre religioni e culture dell'impero, e di esprimersi ugualmente tanto nei periodi di pace quanto in quelli di ostilità, dando vita a un'esauriente sintesi storica che ben ricostruisce la complessità di un'epoca in cui i cristiani non conobbero unicamente martirio e vita clandestina, né tranquilla pace turbata solo qua e là da marginali episodi di persecuzione.
Il volume presenta le vicende della Chiesa dal VII al XIII secolo. Sette secoli di storia della Chiesa ripercorsi per offrire sia agli studenti universitari sia agli studiosi e ai cultori della materia, uno strumento utile a orientarsi nelle vicende che riguardano l'espansione del cristianesimo nel continente europeo fino alle soglie dell'età moderna. L'attenzione alle istituzioni e agli avvenimenti va di pari passo con una visione il più possibile globale, che tenga conto delle chiese orientali e del movimento missionario, e con una attenzione specifica alle forme di vita cristiana popolare e ai percorsi della pastorale. Si è scelto di stabilire come inizio del "Medioevo" il secolo VII, perché punto di svolta a motivo dei cambiamenti che avvennero nella centralità del cristianesimo: l'Impero Bizantino, il sorgere dell'Islam e la critica fase attraversata dalle chiese d'occidente. Il volume si conclude con l'analisi dei decenni che vanno dal Secondo Concilio di Lione fino alla fine del pontificato di Bonifacio VIII, quando già si delinearono profonde mutazioni nel ruolo istituzionale della Chiesa e nella mentalità del mondo ecclesiale.