Versione Pilgrim (Pellegrino) rispetto all'edizione in cofanetto, questa nuova versione ha la copertina morbida, il peso è dimezzato, il formato è ridotto. Nonostante la riduzione di formato, il testo resta comunque facilmente leggibile.
L’incarnazione di Dio hic et nunc costituisce il culmine della storia della salvezza. Nel cristianesimo, inoltre, «storia della salvezza» e «geografia della salvezza» sono entrambe essenziali e qui in Terra Santa se ne ha l’evidenza, giacché senza geografia non vi è storia e se si prescinde dal luogo svanisce l’evento.
Qui appare chiaro come il cristianesimo non sia un’ideologia, né un mito, né propriamente un messaggio, bensì innanzitutto l’incontro con una Persona Vivente che coinvolge e trasforma totalmente l’esistenza.
Venire in Terra Santa, toccare i suoi luoghi, significa dunque sperimentare «il Luogo» stesso.
Basterebbero queste parole per risaltare l’importanza di questa Guida di Terra Santa. Bibbia, archeologia, catechesi.
È necessario accogliere il mistero della Terra Santa così com’è, abbracciarla nelle sue ferite, che possono essere trasfigurate solo dall’amore di Dio e mai dalla sola giustizia umana.
Questa terra, però, non è solo luogo di conflitti, ma è anche la culla della cultura occidentale e, in gran parte, anche di quella orientale, e per noi cristiani è ancora di più: è la terra in cui è germogliata la nostra salvezza.
Se da un lato, quindi, essa sembra essere ormai senza speranza per le insanabili contese di cui è teatro, dall’altro rimane paradossalmente il centro che dà vita e speranza a molti, e specialmente a ebrei, cristiani e musulmani: «Tutti là sono nati», tutti là siamo nati.
Gli autori di questa Guida di Terra Santa, d. Germano Lori e d. Francesco Giosuè Voltaggio, che ormai da molti anni vivono in Terra Santa e servono la nostra Chiesa locale, hanno compiuto un encomiabile sforzo nel ritradurre tutte le fonti dalle lingue originali, nell’inserire le ultime acquisizioni esegetiche e archeologiche, come anche nel fornire spunti catechetici preziosi per i pellegrini che vogliano fare un’«immersione» nei luoghi santi. A tal fine si sono appoggiati sul lavoro di generazioni di archeologi e di studiosi dei luoghi santi, tra cui spiccano in primissima linea i padri francescani, verso i quali mostrano un grande debito di gratitudine, essendosi formati anche alla loro «scuola»...
La Terra Santa, infatti, lungi dall’essere un posto qualunque, è il luogo in cui ha avuto origine la nostra fede, in cui affondano le nostre radici…
La presente Guida è un validissimo aiuto per far gustare al pellegrino tutto il sapore dei luoghi santi e degli eventi accaduti in essi, facilitandogli l’incontro con il Signore e attualizzando quegli eventi per la sua vita di oggi.
Leggere la Bibbia in Terra Santa non è come leggerla altrove: qui le Scritture «si aprono» e nasce gradualmente un rapporto speciale con i luoghi menzionati in esse, finché, quasi senza accorgercene, quei nomi geografici, che spesso ci sono suonati così astrusi, si legano a un luogo preciso e a un’esperienza viva di fede, è come se acquistassero un «volto». Non si tratta più di realtà lontane, bensì concrete e familiari. I luoghi santi rimangono dunque un segno fondamentale della fede e la testimonianza di quanto Dio ha compiuto con il popolo d’Israele, come anche con la vita, morte e resurrezione di Gesù e con la prima Chiesa ai suoi primordi.
In Terra Santa si impara a guardare, ascoltare, meditare, «ruminare» il significato profondo e misterioso del passaggio di Cristo, si apprende a mettersi sulle sue tracce.
(Dalla presentazione di Pierbattista Card. Pizzaballa)
Germano LORI, presbitero della Diocesi di Medellín (Colombia), fidei donum al Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Vive in Terra Santa, dove è prefetto degli studi del Seminario Redemptoris Mater di Galilea e dello Studium Theologicum Galilaeae, sul Monte delle Beatitudini. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico ed è esperto del metodo di Analisi Retorica Biblica Semitica.
Francesco Giosuè VOLTAGGIO, presbitero della Diocesi di Roma, fidei donum al Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Vive in Terra Santa, ove è professore stabile allo Studium Theologicum Galilaeae e professore invitato allo Studium Biblicum Franciscanum, e dirige un centro di studi sulle origini cristiane a Gerusalemme. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico e targumico, essendo specialista dell’aramaico targumico.
Mattia D'AMBROSI, sposato e padre di quattro figli, è laureato in Lettere e in Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Macerata. Docente di letteratura italiana e storia nelle scuole superiori, ha collaborato negli anni a diverse pubblicazioni in campo biblico. È impegnato, insieme a sua moglie, nella catechesi di giovani e adulti.
L'autore sonda la profondità degli eventi che seguirono la nascita di Gesù: la sua vita nella Santa Famiglia di Nazaret, le vicissitudini vissute da quest'ultima a Betlemme, in Egitto e a Nazaret, il ministero di Giovanni il Battista. Lungi dal voler colmare le lacune dei Vangeli, intendiamo piuttosto gustare, per ognuno dei temi sopra elencati, i testi biblici e i luoghi geografici, l'ambiente e le tradizioni, in altre parole tutto quanto costituisce l'humus vitale in cui è fiorita la nostra salvezza. Si approfondiscono le testimonianze letterarie e archeologiche, attingendo alle sorgenti della nostra fede. La nostra salvezza, infatti, è storica. Dio è entrato nel tempo e nello spazio: in Cristo il Regno dei Cieli è disceso sulla terra e si è "nascosto" nelle pieghe dell'umanità. Cercare, per quanto possibile, di meditare la vita nascosta di Cristo nella Santa Famiglia di Nazaret significa addentrarsi nel Santo dei Santi dell'Amore di Dio, che "ha messo la sua tenda in noi" (Gv 1,14). Nel progetto di Dio, il nascondimento è già Rivelazione e questo ha delle risonanze esistenziali immense: ciò che è nascosto, quotidiano, apparentemente banale nella nostra vita, in Cristo può divenire pieno di Dio.
Vademecum per insegnanti e genitori.
In questo volume si presenta l'inedita traduzione italiana del Targum Jonathan del primo e secondo libro dei Re. Si è voluto fornire uno strumento agevole a coloro che sono interessati ad approfondire una ramificazione del pensiero e della prassi del Giudaismo e a trarre profitto per una migliore comprensione della Scrittura. I targumim rappresentano, infatti, un importante testimone di come le antiche comunità ebraiche interpretavano i testi biblici. Si è scelto di premettere alla traduzione un'introduzione che accompagni anche i meno esperti a comprendere i dati essenziali della letteratura targumica in generale, per poi avere chiare le principali caratteristiche di 1–2 Re secondo la traduzione aramaico-targumica. Nella traduzione a seguire, sono graficamente messe in risalto le differenze rispetto al testo ebraico, in modo che si possa individuare immediatamente l'originalità della versione targumica. Se in certi casi la fraseologia in italiano sembra troppo letterale, è proprio perché si è voluto offrire una resa che permetta di cogliere la forza delle espressioni originali. In nota, sono infine presenti anche rimandi tecnici che rendono possibili confronti con altre fonti e approfondimenti con distinti rappresentanti dell’omiletica e dell’interpretazione biblica.
Il Targum
Un targum, al plurale targumim, è una traduzione in aramaico, eseguita da ebrei, durante il periodo rabbinico, di libri della Bibbia ebraica. Se i più antichi manoscritti a disposizione, che riportano testi completi sono di epoca medievale (XII sec.), è consolidato che tutti i targumim contengono materiale predatato alla loro forma scritta finale, essendo frutto di un lungo periodo di composizione e redazione. Sorti e sviluppatisi tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C., nel contesto sinagogale e accademico, trovarono il loro ambito di utilizzo sia durante il servizio cultuale che nelle istituzioni educative. È plausibile che i targumim nacquero in sinagoga, come traduzioni orali a fianco del testo sacro ebraico, ed è altrettanto ragionevole che, come opere letterarie, sorsero nelle case di studio, basandosi su ciò che sarà denominato Testo Masoretico.
L'universo femminile nella Bibbia è elemento fondamentale nelle corso della storia della salvezza. Le donne nella Bibbia hanno un ruolo essenziale nella manifestazione della volontà di Dio. A tutti i livelli e in ogni aspetto: la donna nelle Sacra Scrittura è madre, regina, serva, discepola... e corredentrice. Grandi studiosi biblisti raccontano, in questo volume, il ruolo significativo di alcune figure di donne presenti nella sacra Scrittura. Tra questi menzioniamo Gianfranco Ravasi, Mimmo Battaglia e Gaetano Castelli.
Personaggio cruciale e misterioso al contempo, uomo di intelligenza, forza e volontà fuori dal comune, Saulo di Tarso, meglio conosciuto come Paolo, fu colui che raccolse l'irripetibile magistero di Gesù di Nazareth e lo canonizzò, forgiando il Cristianesimo per come lo conosciamo oggi. Fine mediatore da un lato, ma decisionista politico dall'altro, Paolo seppe traghettare un'esperienza spirituale in un'istituzione storica giunta più o meno immutata fino ai nostri giorni, assurgendo così a figura fondamentale di tutto il mondo cristiano. In questo suo nuovo libro, al contempo saggio e narrazione, quindi sicuramente ascrivibile al genere della narrative non fiction, Corrado Augias ci offre una cronaca meravigliosamente raccontata: con la sua capacità di ricostruire e analizzare la Storia e la sua attitudine divulgativa, Augias ripercorre la vicenda di Paolo, nei momenti topici della sua vita pubblica e religiosa che ce lo hanno fatto conoscere come l'uomo che "inventò il Cristianesimo".
Shaul/Paolo ha avuto un'importanza tale che alcuni lo hanno addirittura considerato il vero fondatore del Cristianesimo. In questo volume viene proposta un'interpretazione del pensiero e dell'opera dell'Apostolo che è in accordo con la più recente linea di studi paolini, secondo la quale Shaul non è un convertito ma un convertitore. Egli viene chiamato ad essere profeta, vuole raggiungere i popoli fino ai confini del mondo e raccoglierli prima della venuta di Gesù alla fine dei tempi, che ritiene imminente. Indossate le vesti di un nuovo Geremia, Shaul svolge la sua missione per inserire i pagani nella storia della salvezza. Il suo compito è la conversione messianica delle genti nel breve tempo che resta.
Grazie ai suoi insegnamenti preziosi e fuori dagli schemi, in questi anni Alberto Maggi è riuscito a conquistare decine di migliaia di lettori credenti e non credenti, al punto da essere oggi riconosciuto come una delle voci più spiazzanti e insieme più incisive della Chiesa. "Brutto come il peccato" raccoglie alcune delle sue riflessioni più profonde e originali sulla fede e sull'importanza di vivere la propria vita in modo autentico: lungi dal presentarsi come un maestro esemplare, padre Alberto cerca di trasmettere in queste pagine la straordinaria attualità del messaggio evangelico attraverso uno stile personale inconfondibile, contraddistinto da grande chiarezza. Nel notare come la Chiesa abbia adottato per secoli un linguaggio per molti versi antitetico a quello del vangelo, ricorrendo a termini e formule dottrinali che esprimono le dinamiche del potere, che separano e dividono, che giustificano l'esclusione e creano distinzioni, padre Alberto ci invita a riscoprire la semplicità, il pragmatismo e la coraggiosa schiettezza delle parole di Gesù, con l'obiettivo di realizzare, ciascuno nel proprio piccolo, un ideale umano, prima ancora che cristiano, di comunione e unità.
Sandali e bisaccia, abbigliamento essenziale per chi fa strada. Metafore dell’essere itinerante, straniero e pellegrino. Anche il pastore ha un rapporto singolare con la strada. E non tanto con le vie larghe e spaziose, quanto piuttosto con i sentieri, le valli, le strade sassose dei monti. La strada è il grande scenario della cura pastorale di Gesù. Camminano dietro a lui uomini e donne attratti dalla bella notizia del Vangelo. Il cristianesimo è essenzialmente hodos, via dell’Amore che si prende cura.
Informazioni sugli autori
Elena Bosetti, suora di Gesù Buon Pastore, è docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Modena. Membro del Settore di Apostolato Biblico nazionale della CEI, è attivamente impegnata in varie forme di servizio alla Parola. Per Cittadella Editrice ha scritto Sandali e bisaccia. Percorsi biblici del prendersi cura e ha curato con A. Colacrai il volume Apokalypsis. Percorsi nell’Apocalisse di Giovanni (in onore di Ugo Vanni), Assisi 2005.
Molti oggi pensano spontaneamente Satana come un piccolo demone rosso con le corna, una coda appuntita e un forcone in mano. Questa visione del diavolo, in realtà, si è sviluppata nel corso di molti secoli e sarebbe risultata estranea agli autori dell'Antico Testamento, dove la figura dell'Avversario fa la sua prima comparsa. I primi testi che menzionano Satana - anzi, nell'Antico Testamento si dice sempre «il Satana» - lo ritraggono come un agente di Dio incaricato di fare giustizia dei malfattori. Nel corso del tempo, però, quella figura evolve e viene considerata più come un nemico di Dio che come sua longa manus. Alla fine questa mutazione, su Satana ricadrà la colpa di tutta una serie di problemi. Ryan Stokes spiega magistralmente lo sviluppo della tradizione su Satana nelle Scritture ebraiche e nella letteratura del primo giudaismo, descrivendo i processi interpretativi e creativi che hanno trasformato un agente di Dio nell'arcinemico del Bene. Esplora come l'idea di una figura celeste quale Satana sia stata innestata nel problema del male e sia stata caricata della colpa di tutto ciò che va storto nel mondo. Svela le molteplici sfumature di fenomeni quali la tentazione, il peccato e il male potenzialmente fatale che, sin dai tempi antichi, hanno afflitto l'umanità. E che ancora oggi sono tra noi. Si tratta di una monografia scientifica sulla storia delle credenze su Satana: questa indagine aggiorna in modo importante i lavori preesistenti, soprattutto per quanto riguarda la comparsa della figura di Satana nel contesto precristiano. Prefazione di John J. Collins.
I Vangeli sono da trattarsi solo come racconti gnoseologici, congegnati per rispondere alle domande chi è Gesù e come riconoscerne l'identità, oppure anche quali veri e propri racconti di risoluzione, rispondenti alla domanda che cosa succede con la storia di Gesù? Riconoscibili quali racconti di ricerca, sono di fatto qualificabili anche in relazione agli effetti/affetti suscitati dalla singolare missione di Gesù. L'analisi di circa sessanta episodi, tra Vangelo di Luca e Atti, mostra come il profilo della tipologia e della synkrisis, che si propone di correlare strettamente episodi in rapporto alla storia di Gesù o alle vicende della chiesa apostolica primitiva, valga pure per la dimensione di ricerca, cui non solo Gesù, ma anche i discepoli missionari dopo la sua risurrezione si ritrovano sottoposti volta per volta. Lo studio adotta il metodo narrativo, intento a evidenziare il conflitto dei punti di vista, in quanto produttori di tensione narrativa.
Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.