Questa agile raccolta propone una selezione di brevi pensieri di Agostino d'Ippona tratti dalle sue opere più famose. Il grande dottore della Chiesa ci raggiunge con la ricchezza della sua riflessione spirituale e la profondità della sua instancabile ricerca di Dio. Accanto alle sue parole più celebri sono presenti anche citazioni meno conosciute, tutte accomunate dall'intento di proporre stimoli di maturazione interiore e spunti per la preghiera su diversi temi quali: amore per Dio, conversione, gioia, amore per gli altri... Una snella selezione del pensiero di sant'Agostino da portare sempre con sé. 4a edizione, rinnovata veste grafica
La dottrina della creazione non appartiene ai classici temi di controversia interconfes-sionale, ma ciò non significa che si tratti di una questione secondaria. Al contrario essa permea tutto il pensiero di Lutero ed è basilare non solo per la sua visione del mondo, della politica e dell’etica, ma anche per temi così centrali come la giustificazione, i sa-cramenti e l’escatologia. Il presente volume indaga la rilevanza della creazione nelle sue forme di creatio prima, continua et nova, con l’intento di aprire nuovi orizzonti di com-prensione della teologia luterana. Il commento ai primi sette giorni della creazione (Genesi 1,1 - 2,3) all’interno del grande ciclo di "Lezioni sulla Genesi", a cui Lutero ha dedicato gli ultimi dieci anni della sua vi-ta (1535-1545) e che rappresenta in qualche modo una somma della sua teologia, è qui tradotto in italiano per la prima volta. Firmano come autori Franco Buzzi, Michele Cassese, Mirjam Jekel, Dieter Kampen, Dietrich Korsch, Markus Krienke, Stefano Leoni e Lubomir J. Žak. La traduzione delle "Lezioni sulla Genesi" di Lutero è di Nico De Mico con introduzione e note di Franco Buzzi.
Le sette armi spirituali di Santa Caterina de’ Vigri (Caterina da Bologna) è un caposaldo della letteratura femminile in italiano volgare. Un riferimento per la spiritualità francescana e non solo. Da questa versione in lingua corrente, che comprende una biografia coeva e una raccolta di miracoli della Santa, ne emerge la grande attualità. Un evergreen della fede, alla portata di chiunque si incammini, per dirlo con l’autrice, sulla via «della vera religione». Caratteristiche che vanno estese alla figura di Caterina, con la sua esperienza mistica, la vittoria contro il male, la sobria vita spirituale e l’evidenza del suo corpo incorrotto, col quale il lettore, può confrontarsi fisicamente e spiritualmente. In una visione, Dio stesso invita Caterina a comprendere bene le parole che un angelo le sta annunciando: "Et gloria Eius in te videbitur", "In te si vedrà la gloria di Dio". Così, a secoli di distanza questo libro è, se vogliamo, l’indicazione certa che non c’è strada che conduca a Dio, che l’uomo non debba percorrere nella sua divina unità di spirito e corpo, di fatiche e gioia eterna.
Le omelie su Isaia di Origene fanno percepire la profondità dirompente dell’anticipazione dell’incarnazione del figlio di Dio e della rivelazione trinitaria già contenute in germe nell’opera del profeta. Le omelie su Isaia di Origene, tradotte da Girolamo, costituiscono uno straordinario documento dell’interpretazione del profeta. Pubblicate insieme ai pochi frammenti superstiti dell’esegesi origeniana a Isaia, considerato una sorta di quinto vangelo dai primi fedeli di Gesù, si concentrano soprattutto su Isaia 6,1-10, la visione dell’Altissimo circondato dai due serafini, profezia del mistero trinitario. Le altre omelie approfondiscono il mistero del Dio fatto uomo, che viene come dono dall’alto a condividere la carne e il sangue degli uomini.
Non sono molti gli autori della letteratura cristiana antica che, come Agostino, possono vantare anche oggi un seguito così largo e fecondo. Non è solo perché egli si trova all’incrocio di tante strade della teologia e della filosofia su cui ha lasciato la sua originale impronta. È anche perché alcune sue opere continuano ad esercitare un particolare richiamo, per il dono che hanno di saper sempre parlare in modo nuovo all’intelletto e al cuore. Nel novero di tali scritti ci sono indubbiamente Le Confessioni: un libro di grande intensità spirituale e umana, che questa edizione aiuta a scoprire in tutta la sua ricchezza e profondità.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Un'appassionata riflessione sulle possibilità e i limiti della condizione umana. Il dialogo contro i Pelagiani testimonia il coinvolgimento di Girolamo nella lotta contro Pelagio. Questi sottolineava l'impegno della creatura umana nel cammino verso la santità al punto da essere avvertito come negatore della Grazia. Il testo è di estremo interesse perché dà all'argomentazione pelagiana una risposta diversa da quella, destinata a maggior fortuna, proposta da Agostino. Il prologo alla traduzione del De Spiritu Sancto di Didimo contiene elementi che rimandano all'atteggiamento polemico tenuto da Girolamo nei confronti di Ambrogio di Milano.
Il testo propone una rilettura della speranza cristiana alla luce del pensiero di Tommaso d'Aquino, seguendo il metodo del realismo critico tomista e l'etica delle virtù. L'obiettivo è chiarire se la speranza sia passione o virtù, distinguendo tra dinamica umana e dimensione teologale. Il lavoro si articola in tre tappe fondamentali: i fondamenti dell'etica tomista; l'analisi della speranza come passione e virtù; le implicazioni antropologiche e teologiche. Considerando l'essere umano come pellegrino, homo viator, la proposta etica tomista è quella di "essere per la speranza". Centrale è il dialogo tra fede e ragione, in cui filosofia e teologia cooperano nella comprensione dell'uomo e del suo cammino verso Dio.
Sono qui raccolti e rielaborati alcuni studi nati intorno alla pubblicazione delle fonti del carisma monastico-eremitico camaldolese, edite da Àncora con il titolo: Camaldoli: solitudine e comunione. Coniugare una considerazione storica del significato di quei testi (e dell'immaginario ideale che hanno prodotto) con una prospettiva attualizzante consente di mettere in luce la valenza ecclesiale di quel carisma, che va ben oltre la pur variegata esperienza degli eremiti. Le considerazioni qui proposte consentono così di riflettere non solo sul rinnovato interesse oggi per questa forma di vita cristiana, ma anche sul suo possibile valore di segno per il mondo, in quanto espressione emblematica della dialettica tra singolarità e pluralità che è propria di ogni ricerca umana e spirituale. Anche in questo senso si può intendere la definizione della cella come un "mondo in miniatura".