La vita corre, e spesso sono le mille esigenze quotidiane a decidere per noi. Per questo Anselm Grün propone una riflessione per ogni giorno dell'anno per aiutarci a guardare in una luce diversa gli impegni e le realtà che ci circondano. In questa sorta di diario l'Autore propone per ogni mese dell'anno un tema specifico che, da un lato, corrisponde al corso naturale delle stagioni e, dall'altro, tiene conto dello svolgersi dell'anno liturgico. Questo itinerario in 365 tappe è una palestra di vita bella, autentica fiduciosa... e di fede matura, per imparare a immergere sempre di più la vita nello Spirito di Gesù e vivere così in modo nuovo, più consapevole. Ogni giorno, anche quello apparentemente più insignificante può essere guardato con occhi nuovi.
Filippo Meda (1869-1939), avvocato, giornalista, politico, ebbe un ruolo pari o di poco inferiore a quello di Luigi Sturzo nel portare i cattolici italiani alla partecipazione alla vita pubblica italiana. Seguace di don Albertario, cercò di realizzare un partito di ispirazione cattolica, autonomo e aconfessionale, ancora prima di Sturzo. Fu deputato e, nel 1916, il primo cattolico a divenire ministro del regno d'Italia. Nel dopoguerra fu tra i fondatori dell'Università cattolica. Aderì al partito popolare, pur mantenendo sempre una sua posizione particolare. Ministro ancora con Giolitti, rifiuto più volte di divenire presidente del consiglio. Di fronte al fascismo consigliò dapprima una posizione cauta attesa e si ritirò poi nel silenzio quando il regime fece tacere la sua rivista "Civitas", uscendone solo nel 1927 per difendere in tribunale Alcide De Gasperi.
Una biografia ricca di documenti fotografici, un documento per conoscere un vero testimone di santità. Pier Giorgio Frassati, giovane torinese beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990, impegnato nell'Azione cattolica e nella Fuci, amante della montagna, ha cercato in tutta la sua vita il rapporto diretto con il Signore, diventando un gigante della fede e della carità. Una vita breve ma proiettata verso la perfezione della santità, verso la fonte della vita, che è Dio.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 295a.
Giorgio La Pira [Pozzallo (RG) 1904 - Firenze 1977] è stato un protagonista della vita del Novecento italiano e non soltanto; docente universitario in mezzo ai giovani, uno dei padri della Costituzione italiana, deputato e sottosegretario, sindaco di Firenze attento alle attese della povera gente, instancabile fautore di un dialogo di pace fra Est e Ovest, fra Nord e Sud del mondo negli anni ancora dominati dai muri e dai blocchi ideologici.
Questo profilo biografico intende documentare come tutte le scelte di Giorgio la Pira, nei diversi passi e ambiti della sua vita, siano state dominate dalla profondità e dalla forza della fede che lo animava e lo motivava. Sorprendente uomo di azione, politico onesto e competente, amico dei poveri, sfuggente a tutti gli schemi precostituiti, è stato contemporaneamente uomo di contemplazione, convinto che la preghiera è in ogni epoca storica la forza capace di trasformare il mondo.
Settimane 1-8, anno dispari. Un sussidio completamente nuovo, frutto della collaborazione di diverse competenze: i numerosi autori sono esperti nel campo dell'esegesi, della litu rgia e della spiritualita, rappresentati in diverse sensibilita culturali e spiritauli. Il loro impegno comune e`quello di convergere tutti insieme verso una spiritualita biblica, sia personale sia comunitaria, che si incarni nella vita degli uomini e delle donne di ogg
Giorgio del Giglio (ca. 1520-1579), originario della piccola isola dell'arcipelago toscano, fu di volta in volta soldato, ambasciatore, negoziatore, spia, interprete, mercante di schiavi e persino schiavo lui stesso. Catturato sette volte dai pirati barbareschi, rinnegò la fede cristiana due volte. Trascorse più di dieci anni nell'Impero ottomano, dove affermò di aver svolto molte missioni per il sultano Solimano il Magnifico e più tardi per il duca di Firenze, Cosimo de' Medici. Percorse in lungo e in largo il Vicino e il Medio Oriente, e si dice che si sia spinto fino alla Cina. I suoi favolosi diari di viaggio sono in parte autobiografia, in parte enciclopedia, in parte cartografia, in parte controversia religiosa. Proprio come Carlo Ginzburg aveva tratto dall'oblio il suo mugnaio del XVI secolo ne "Il formaggio e i vermi", Florence Buttay ridona vita a questa figura di impostore, che vendeva i suoi servizi di spia al migliore offerente e sognava la concordia religiosa in piena Controriforma. Ci racconta le tribolazioni di un frontaliere del Rinascimento, sempre in cerca di una identità tra le due sponde del Mediterraneo, tra Oriente e Occidente, che non manca di evocare Leone l'Africano di Natalie Zemon Davis.
L'opera ricostruisce il contributo offerto da Giorgio Nebbia, chimico e merceologo, divulgatore e militante ambientalista, al dibattito sui limiti della crescita a partire dagli anni Settanta del secolo scorso. La prima parte tratteggia la biografia e la ricchissima produzione saggistica di Nebbia, mentre la seconda è un'antologia dei suoi scritti più significativi. Il filo conduttore è l'intreccio tra le motivazioni scientifiche e quelle sociali che ne sorreggono il percorso nei decenni. Le prime si basano sulla ricerca originale del merceologo, centrata sullo studio del metabolismo delle merci con l'obiettivo di applicare le leggi biofisiche allo studio dell'economia, svelando così i limiti naturali della crescita. Nel contempo, la sensibilità acquisita dal cattolicesimo conciliare e dalla migliore cultura del comunismo italiano lo portano a considerare la crisi ecologica inscindibilmente legata alla crisi sociale. Temi, oggi, di grande attualità.