Rinnovare lo studio della storia della Chiesa
Un nuovo mosaico mediorientale tra Hezbollah, Israele e Siria
Condonare il debito dei paesi insolvibili: scandalo o buonsenso?
Il panafricanismo: utopia o realtà?
Conversione di Paolo o vocazione?
Il segreto di Emmaus: perché Cleopa (Lc 24,18)?
L'interiorità come via a Dio. Un confronto tra B. J. F. Lonergan e A. J. Heschel
Papa Francesco in Corsica
La narrativa di Balzano e il suo ultimo romanzo, Bambino
"Aux portes de l'Europe" e "Où tout ensemble ne ferait qu'un"
Post-religiosi, atei, materialisti: nell'infinita gamma degli atteggiamenti dell'Occidente secolarizzato verso la religione sembra manchi solo quello più semplice: credere. È ormai una scelta marginale, in via d'estinzione? Niente affatto, tanto è vero che il bisogno di Dio sembra tornare alla ribalta ovunque nel mondo, in modi anche drammatici. Perché? È opinione comune che la religione sia stata inventata dagli uomini per autoconsolarsi della propria condizione mortale. Ma se le cose stanno così, come mai tutte le religioni hanno sempre offerto ai fedeli e ai non-fedeli scenari inquietanti, dal giudizio finale al paradiso e all'inferno? Il fatto è che la religione, nel momento in cui risponde alla domanda sul senso della vita, riguarda la nostra libertà, perché della libertà è l'ultima difesa e non la soppressione. Ecco perché il ritorno a Dio è necessario al fine di contrastare il totalitarismo in tutte le sue forme. Se è vero che la religione non può essere tenuta fuori dalla sfera pubblica, riflettere sulla sua opportunità significa riflettere sulla giustizia, che è ciò da cui si dispiega, secondo la lezione del pensiero antico da Parmenide in poi, l'ordinamento stesso del mondo e del nostro stare insieme come umani. Uno dei nostri maggiori filosofi si interroga e ci interroga sulla necessità della religione prima ancora che sul bisogno di essa, avendo il coraggio di prendere le distanze da figure mai come ora oggetto di discussione e al centro del dibattito: Nietzsche e Heidegger. E lo fa da laico, consapevole che laico non è chi rivendica la propria indifferenza nei confronti della religione ma al contrario chi la prende sul serio, riconoscendo che i contenuti essenziali con cui è chiamato a fare i conti, le ragioni per cui si vive, vengono proprio da lì. Un percorso incalzante e profondo che fa appello alle conclusioni di poeti e scrittori non meno che a quelle dei filosofi - Hölderlin e Dostoevskij su tutti -, intreccia alla religione il discorso sul sacro e mette in guardia dai pericoli del relativismo e dell'etica utilitaristica. Al cuore, una domanda cruciale: davvero possiamo fare a meno della verità sull'uomo e sul mondo che solo la religione è in grado di comunicare?
Il libretto Adorando si compone di due momenti distinti: il primo consiste in dieci esercizi che l’anima vuole compiere davanti al Tabernacolo per porre se stessa alla Presenza nel colloquio silenzioso con Dio; il secondo momento si compone di tre movimenti che l’adorazione fa compiere all’anima ormai innamorata e pronta alla missione.
Assaporando ogni giorno la dolcezza, la gioia e il beneficio di questi esercizi dell’anima, le Figlie di Maria Santissima Regina delle Madri, con la pubblicazione di queste pagine, hanno desiderato condividere con altri un tesoretto ricevuto in dono dal loro Padre spirituale a beneficio di molte anime e per la maggior gloria di Dio.
Tema portante dell'agendina tascabile Paoline per il 2023: bellezza. Persone, cose, ambienti, pianeta, fauna, flora... tutto porta con sé una bellezza che necessita di occhi che la sappiano vedere. Nelle pagine, giorno per giorno si riporta il santo - o i santi e i beati - di cui la Chiesa celebra la memoria liturgica. Messaggi e frasi tratti da autori classici e contemporanei.
Le figure bibliche, gli episodi evangelici, il senso delle feste, la riscoperta della Santa Messa: le omelie di don Gino Tedoldi affrontano queste e altre tematiche, in maniera chiara e concreta, nella convinzione che la fede ci fornisca davvero gli strumenti per affrontare e combattere le paure della vita e le tenebre del mondo. Se la società presenta soluzioni ingannevoli e invita a conformarci alle mode della nostra epoca, è invece necessario ribadire l'importanza della predicazione e dell'annuncio, affinché la parola possa illuminare la vita delle persone e cementare la vita di una comunità. Perché solo la Chiesa è il luogo in cui si realizza la comunione e ci si può scoprire veramente fratelli, aprendosi al messaggio di Cristo.
La traduzione qui offerta è letterale e mira a una resa il più fedele possibile del testo siriaco. Nel confronto con il testo greco non abbiamo segnalato le varianti che possono derivare dalla diversità delle costruzioni sintattiche nelle due lingue. Allo stesso modo non abbiamo segnalato come varianti la diversa posizione delle parole all0interno della frase, l'uso delle congiunzioni, dell'articolo e dei pronomi, le espressioni idiomatiche, le proposizioni circostanziali, ecc...
Il libro è uno strumento per studenti universitari che si avvicinano per la prima volta ai temi della gestione delle istituzioni pubbliche o di scienza dell'amministrazione con un taglio economico-aziendale. La finalità didattica è sostenuta da alcune caratteristiche: linguaggio preciso; capitoli brevi; sequenza logica pensata per corsi universitari di 6/8 crediti; presenza di supporti per lo studio e ricco elenco di esempi attuali che permettono al testo di essere molto esemplificativo. Lo spettro dei temi indagati è molto ampio, per permettere allo studente di avere una comprensione ampia sulle caratteristiche delle istituzioni pubbliche, sulle specificità manageriali e sulle traiettorie di cambiamento in corso. L'approccio pedagogico prevalentemente adottato è di natura induttiva: partendo dall'analisi di casi, problemi pubblici o evidenze quantitative si cerca di concettualizzare e costruire la teoria interpretative e le correlate suggestioni di management e di policy.
I quattro amori che l'autore distingue nell'animo umano sono l'affetto, l'amicizia, l'eros, la carità. Ognuno di essi, preso singolarmente, è stato trattato piuttosto spesso: da san Bernardo a san Paolo, da Ovidio a Stendhal. Più difficile, invece, è trovare chi li abbia considerati insieme. Lewis l'ha fatto. Egli vede ciascuno dei "quattro amori" emergere nell'altro, ci mostra come uno possa anche trasformarsi nell'altro, ma non perde mai di vista la reale e necessaria differenziazione tra loro. L'autore delle "Cronache di Narnia" sa essere lucido e vigoroso nell'incidere queste fondamentali linee dell'animo umano e il risultato è un ritratto parlante dell'unico e profondo desiderio di felicità, in cui ciascuno sarà indotto a ritrovare familiari somiglianze.
L'oggetto dell'area finanziaria del management viene comunemente identificato, in letteratura, nella gestione del fattore capitale in riferimento sia alla fase dell'acquisizione, sia alla fase dell'utilizzo, superando una primordiale accezione limitativa e subordinata dell'area di competenza, confinata ai soli problemi di finanziamento dell'impresa. Viene attribuita infatti all'area di competenza della funzione finanziaria, intesa come sub-sistema del management, ogni decisione che abbia per oggetto la gestione di flussi di risorse di capitale. E ciò in riferimento ai processi che ne alimentano l'origine (fonti) e alle decisioni che ne orientano l'utilizzo (impieghi), considerati, i due momenti, in un processo di valutazione integrata.
Vittorio Sgarbi chiude la sua trilogia del Rinascimento, dopo Leonardo e Raffaello, con il racconto impetuoso della vita e delle opere di Michelangelo Buonarroti. La parabola di un artista predestinato - narrata da Vasari nelle Vite con l'ammirazione che già suscitava nei contemporanei - capace di realizzare tra Firenze, Bologna e Roma una sequenza di capolavori che lo affermano come un maestro assoluto, venerato, copiato, rispettato per tutti i secoli a venire, fino ai giorni nostri. Le parole di Sgarbi guidano lo sguardo alla ricerca delle fonti e delle consonanze che le opere, opportunamente interrogate, ci suggeriscono: così sentiamo nostro il dolore muto e senza tempo della Madonna della Pietà vaticana, la forza interiore del David, proviamo la stessa vertigine provata da Raffaello nella Cappella Sistina, di fronte al gesto assoluto che unisce e allontana Dio e l'Uomo. Ancora vibriamo dell'energia che la pietra trasmette ai Prigioni, al Mosè, all'estremo abbraccio tra la madre e il figlio nella Pietà Rondanini. E in questo viaggio Michelangelo non ci appare mai solo: egli studia e rivoluziona la lezione dei maestri del passato - Masaccio, Donatello, Antonello da Messina -, si confronta con gli artisti coevi - Niccolò dell'Arca, Bellini, Mantegna -, e dialoga con i pittori e scultori successivi su cui eserciterà la sua influenza, dai manieristi che ne subiranno il mito a Tiziano, Caravaggio, Picasso, Pollock, fino all'arte contemporanea. Vittorio Sgarbi insegue Michelangelo nello stupore della bellezza, indaga le ombre della sua personalità inquieta, e pagina dopo pagina la storia del più grande di tutti diventa una storia che ci riguarda, il racconto del genio che ha mostrato al mondo l'anima dell'uomo. "Michelangelo evoca fantasmi. Nelle sue opere non c'è soltanto la bellezza e la pienezza della forma, ma anche il tentativo di cogliere uno stato d'animo e uno spirito che sono dentro la scultura e la pittura. Questa è la sua grandezza, la sintesi formidabile del Rinascimento".
Confezione autoesponente con cavalletto contenente il libro Stencil di Natale e il calendario dell'avvento 3D a soggetto "Adorazione dei pastori di Gerrit van Honthorst noto anche come Gherardo delle Notti "formato 41,9x34,2cm.