Marcel Schwob ha scritto che se Boswell fosse riuscito a concentrare in dieci pagine la sua monumentale "Vita di Samuel Johnson", avrebbe dato alla luce l'opera d'arte tanto attesa. Quasi raccogliendo la sfida, Giorgio Manganelli scrisse nel 1961 questo trattatello, che rappresenta una 'biografia sintetica' e insieme un ritratto collettivo dove - sullo sfondo di una Londra torva e sordida, ma amatissima - accanto a Johnson figurano i suoi più cari amici: Richard Savage, scrittore fallito, sregolato e ribaldo, Topham Beauclerk, ilare e irresponsabile libertino, e naturalmente James Boswell, autore di un "calco letterario fedele fino alla allucinazione" del modo di essere del Dottore. Uomini dalla prensile passionalità, capaci di offrirgli un'immagine già vissuta e intellettualizzabile dell'esistenza: l'ideale per lui, che ambiva a essere "esperto e incorrotto". Ma il Johnson di Manganelli è ancora di più: il primo eroe di una civiltà di massa, un divo ammirato e amato per il fatto stesso di esistere, di conglomerare con la sua bizzarria e la sua sarcastica conversazione ascoltatori e spettatori. Ed è, anche, un perturbante alter ego, soprattutto laddove di Johnson appare nel lato più segreto: la malinconia, l'ipocondria, l'infelicità, fieramente combattute con il lavoro, con "i doveri dell'intelligenza, presidio della chiarezza interiore e dunque della moralità".
Il giuramento riveste un ruolo essenziale, in quanto "sacramento del potere", nella storia politica e religiosa dell'Occidente. Tuttavia, malgrado i numerosi studi di linguisti, antropologi e storici del diritto e delle religioni, manca una visione d'insieme del problema, che cerchi di dar ragione della funzione strategica che questa istituzione ha svolto all'incrocio di diritto, religione e politica. Che cos'è il giuramento, se sembra mettere in questione l'uomo stesso come animale politico? Da questa domanda deriva l'attualità dell'archeologia del giuramento proposta dal libro. Attraverso un'indagine di prima mano sulle fonti greche e romane, che ne mette in luce il nesso con le legislazioni arcaiche, la maledizione, i nomi degli dei e la bestemmia, Giorgio Agamben situa l'origine del giuramento in una prospettiva nuova, che ne fa l'evento decisivo nell'antropogenesi, ovvero nel diventar umano dell'uomo, iI giuramento ha potuto costituirsi come "sacramento del potere" perché esso è innanzitutto il "sacramento del linguaggio", in cui l'uomo, che si è scoperto parlante, decide di legarsi al suo linguaggio e di mettere in gioco, in esso, la vita e il destino.
Il questo libro l'autrice fornisce una descrizione psicodinamica dei meccanismi psichici coinvolti nell'infertilità. Presentando uno spaccato reale della vita di coppia attraverso una partecipazione empatica, non solo si descrive il vissuto emozionale che le coppie sperimentano quando attendono l'arrivo di un figlio, ma si cerca di fornire loro una via d'uscita per una vita serena.
Dopo quattro lunghi viaggi in Vespa attraverso 134 paesi, dopo più di 250.000 chilometri in sella alle sue due ruote, nel 2004 Giorgio Bettinelli decide di iniziare una nuova vita in Cina. Compra una casa sulla riva sinistra del Mekong, si sposa. Sembra l'avvio di una stagione della vita più sedentaria, o almeno più tranquilla. E invece il demone del movimento è di nuovo in agguato. Il quinto viaggio comincia nel maggio del 2006. Questa volta è un viaggio in un paese solo, ma toccherà tutte le trentatré realtà geografiche che compongono l'immenso mosaico cinese: un All China Tour su due ruote in cui con ironia, con affabilità, con annotazioni puntuali, Bettinelli fa immergere il lettore nel grande punto interrogativo rappresentato dalla Cina di oggi. Dai minuscoli villaggi di provincia agli immensi cantieri cittadini, dalle strade sconnesse ai modernissimi snodi autostradali, dai deserti sconfinati agli shopping malls all'occidentale. Sono diciotto mesi, 39.000 chilometri, per incontrare nuovi ricchi e contadini, burocrati e donne bellissime, vecchi e giovani, per sentire qualcosa degli infiniti sapori e colori, suoni e silenzi che cadenzano la vita di tutti i giorni nei territori dell'antico Impero Celeste. Per conoscere cosa c'è davvero dentro il nuovo miracolo cinese.
Il documentario offre una nuova prospettiva di lettura sui i fatti che più di 2000 anni fa sconvolsero il mondo. La vicenda di un predicatore che in una sola settimana passò dall’entrata trionfale a Gerusalemme ad una morte ignominiosa sulla croce. Hugh Boneville affermato attore (Downton Abbey, Paddington, Notting Hill, Monument Man per citare gli ultimi) e laureato in teologia a Cambridge, usa tutti gli strumenti investigativi e narrativi a sua disposizione per rivelare il contesto, i personaggi e la catena di eventi che hanno caratterizzato la Settimana Santa. Scopre una lotta di potere degna di un thriller politico, attraversato da intrighi, fanatismo, tradimento e terrore..
Nel 1988 usciva L'arte del cambiamento, il testo con il quale Giorgio Nardone introduceva quell'attività ventennale i cui risultati e successi sono raccolti e spiegati nel presente volume. Vent'anni durante i quali, mediante un sempre più consapevole uso terapeutico del paradosso, della credenza e della contraddizione - ossia delle logiche non ordinarie -, Nardone è giunto a individuare quelle costanti che permettono, caso per caso, di scegliere la strategia più adatta per affrontare e risolvere le più importanti patologie su scala individuale, di gruppo o aziendale. Un percorso in cui non si parte dall'astrattezza lineare di una teoria per procedere alle sue applicazioni, ma si opera nel modo esattamente opposto grazie a quella che Nardone definisce "consapevolezza operativa": è attraverso la soluzione che si perviene alla conoscenza di un problema. Alla base di ciò vi è l'accettazione della realtà come mutamento e della credenza, della contraddizione e del paradosso come dati di fatto sempre operanti nei processi mentali e quindi nei comportamenti; e sono proprio questi dati che, una volta riconosciuti, ci suggeriscono la strada più consona per la risoluzione dei problemi. La verità di una teoria si deduce dai suoi risultati; una psicoterapia che funziona è una buona psicoterapia.
Alcune strategie disponibili hic et nunc per costruire un tessuto sociale, dominato da un senso di civiltà e di democrazia che con l'evoluzione della scienza e della tecnica paradossalmente si sono andati affievolendo, sono contenute nei saggi che alcuni studiosi, secondo la propria specifica competenza disciplinare, hanno illustrato in questo volume, rivisitando alcuni classici della sociologia i quali ad ogni contributo hanno dato, attraverso le loro teorie, un'impronta di inequivocabile rilievo. Gli aspetti dinamici e relazionali di soggetti sociali che abitano nelle realtà globalizzate, ipertecnologiche e multiculturali, dominati dalla complessità e sprovvisti di strumenti adeguati al fronteggiamento delle problematiche che tale complessità inevitabilmente genera, sono stati considerati ed analizzati dagli autori, partendo da orientamenti diversi, per approdare alla formulazione di ipotesi possibili per la realizzazione di scenari futuri, edificabili partendo dallo sviluppo sostenibile delle coscienze risanate.
L'evento sismico del 1976, che segnò duramente il territorio friulano, sollevò tra le tante problematiche una questione architettonicamente significativa: il recupero dell'edilizia spontanea. Questo lavoro si presenta come un'indagine rigorosa del quadro assai complesso degli interventi per la ristrutturazione di quei manufatti appartenenti per storia e conformazione alla cultura locale. Il volume pone l'accento su quello che è stato e quello che è ad oggi il patrimonio recuperato, proponendo un'attenta analisi di carattere tipologico sui diversi manufatti. La ricerca, compiuta in relazione alle aree di afferenza dei diversi tipi edilizi, offre un panorama esaustivo sui costi degli interventi, sulle tecniche adoperate, oltre che sui percorsi conoscitivi di questo rilevante patrimonio e sulle ragioni che ne hanno giustificato la salvaguardia.
Relativamente giovane, la sociologia dell'ambiente ha interessi e confini ancora fluidi. Ciò spiega perché la manualistica disponibile sia spesso eterogenea. La nuova edizione di questo volume ne conferma la capacità di presentare un quadro ampio e ben articolato della materia. Sono delineati l'oggetto specifico della disciplina, le sue partizioni principali, le teorie più importanti, i metodi maggiormente utilizzati, i contributi più significativi, nella costante ricerca di un giusto equilibrio tra semplicità espositiva e rigore scientifico.
"Caro bimbo, ma quanto mi costi?" Alzi la mano quel genitore che non si è posto -almeno una volta nella vita - questa fatidica domanda. Del resto è inutile negarlo: non è solo il latte in polvere a costare di più in Italia. Da noi tutta la spesa per il bambino è più cara che nel resto d'Europa: dagli omogeneizzati alle pappe, dai pannolini ai vestitini, dai giocattoli ai prodotti per l'igiene, dai farmaci alle visite dei pediatri. Un'anomalia alla quale non si sottrae nemmeno il periodo della gravidanza, tra esami diagnostici, articoli premaman e corredino per il neonato in arrivo. Il motivo? Non volendo far mancare nulla ai nostri amatissimi frugoletti, anche di fronte a prezzi spropositati o ad aumenti ingiustificati, finiamo per non rinunciare all'acquisto. Complice la pubblicità che in questo senso gioca un ruolo fondamentale. Eppure basterebbero un po' di attenzione e le giuste informazioni per operare - anche nel campo degli acquisti per i più piccini scelte consapevoli e all'insegna del risparmio.<br/
Nasce a Busseto nel 1686, Buonafede Vitali, ma da lì parte e visita mezzo mondo, dall'Inghilterra alla Lapponia. Giovane istruito, si arruola nel Reggimento dei Dragoni come chirurgo militate, viene ferito in battaglia, lascia l'incarico e, con il soprannome dei senza nome, l'Anonimo, inizia a confezionare farmaci e a viaggiare, compiendo ricerche ed esercitando sulle pubbliche piazze l'onorato mestiere di medico saltimbanco. Buonafede è un commediante nato. Ha la medicina nel cervello, la chirurgia nelle mani, il teatro nel sangue e per attirare le folle, prima e dopo l'offerta dei suoi miracolosi medicinali, recita e fa recitare commedie. Questo gli procurerà notorietà e apprezzamento, ma anche l'ostilità e l'invidia di tanti colleghi. Eppure della sua arte si fidano i popolani e i potenti e le sue preparazioni, prescrizioni e operazioni non sono poi molto diverse da quelle praticate dai suoi contemporanei. Tuttavia una cosa c'è che distingue Vitali dalla medicina dell'epoca. Per la prima volta i suoi preparati a buon mercato rendono democraticamente accessibile a tutti ciò che è sempre stato monopolio di pochi: la cura.