R. Meir diceva: «Chi si occupa dello studio della Legge per se stessa, consegue molte cose; non solo: è degno del mondo intero. È chiamato amico e amato; egli ama Dio, ama le creature, rallegra Dio, piace ai suoi simili. La Legge lo riempie di umiltà e di timor di Dio, lo rende capace di essere giusto, pio, onesto, fedele; lo allontana dal peccato e lo avvicina alle buone azioni. Chi si occupa della Legge ne ha consiglio, sapienza, senno e fermezza, come è scritto: “Mio è il consiglio e il buon senso, mia è l’intelligenza e la forza”. Essa gli dona la regalità, il dominio e la profondità nel giudizio; a lui si rivelano i segreti della Legge. È simile a una fonte che s’ingrossa e a un fiume che non si esaurisce. Egli diviene umile, longanime e perdona le offese. Essa lo ingrandisce e lo eleva su tutte le opere».
Ebrei e Cristiani sono alla ricerca della Sapienza. Pirqê Abot non è un trattato teologico nel senso stretto del termine. Abbiamo detto che si occupa principalmente di massime etiche, anche se è bene ricordare che nessuna distinzione netta tra teologia ed etica era possibile alla mente rabbinica. La Torah, nel suo senso più ampio di «insegnamento divino», è il principale concetto teologico in Abot.
Sono note le non poche difficoltà teoriche e pratiche cui da decenni va incontro la realizzazione dell’autorevole invito rivolto dal Concilio Vaticano II: «Si promuova molto una congrua conoscenza delle lingue della Sacra Scrittura e della Tradizione». A tale desiderio e necessità vuole rispondere Theotókos, questo originale tentativo di introdurre allo studio del greco biblico-patristico facendone cogliere la bellezza e assaporare il gusto. Lo studente percorre un viaggio ideale e avvincente, punteggiato di soste e dialoghi, e quasi senza accorgersene, assimila vocaboli isolati e in contesto, espressioni e intere frasi o proposizioni. Il sussidio ha cura di proporre non solo l’apprendimento dei vocaboli, ma introduce progressivamente lo studente alle regole grammaticali e, dove richiesto o opportuno, alle nozioni fondamentali di sintassi che permettono di progredire nella conoscenza e nella percezione gustosa e gratificante della lingua greca (G. Claudio Bottini, ofm, Preside emerito dello Studium Biblicum Franciscanum – Gerusalemme).
Cme può Mosè essere definito ""uomo di Dio"" (Dt 33,1), "uomo di fiducia" "Nm 12,7), il "servo del Signore" (Dt 34,5), il profeta più grande in Israele (cf. Dt 34,10-12) e, allo stesso tempo, essere dichiarato così colpevole da meritare l'esclusione dalla Terra Promessa (cf. Nm 20,12) e una morte prematura al di qua del Giordano (cf. Dt 34,5)? L'estromissione dalla terra, dunque, indica il fallimento della sua vita e della sua vocazione? Il presente volume intende offrire una nuova luce a tali interrogativi molto dibattuti dagli esegeti di ogni epoca. Esso muove da un esame complessivo dei testi biblici relativi alla tematica e si avvale di metodologie esegetiche che consentono di studiare i singoli racconti nel loro sviluppo narrativo, focalizzandone la forza comunicativa.
Il libro presenta la conversazione di due autori che parlano di Dio e dell umano soffrire da prospettive diverse ma forse non così distanti, facendo interagire psiche e spirito, psicologia e Bibbia, Gesù di Nazaret e la nostra storia. Nessuno dei due pretende di dare risposte defi nitive o categoriche, ma piuttosto di stimolare la rifl essione su una tematica complessa e sempre aperta. Le opinioni e le posizioni degli interlocutori si intercalano, si confrontano e si arricchiscono mutuamente. Ed è ciò che offre maggior interesse alla rifl essione e conferisce al volume originalità. Il lettore non solo è chiamato all ascolto dei due autori, ma si sente invitato a entrare pienamente nella discussione.
Come può essere plausibile chiedere a un giovane che è attratto verso lo stesso sesso e che è anche un cristiano pieno di zelo, che deve dire per sempre no al sesso? Come può essere plausibile chiedere a Jane, una donna di mezz'età che ha ritrovato una famiglia grazie alla relazione con un'altra donna, di rinunciare a una tale relazione che le ha portato così tanta gioia? E come si può continuare a insistere sul fatto che l'insegnamento della Bibbia (la sua etica sessuale) indica che il sesso è solo per il matrimonio tra un uomo e una donna, e che quindi entrambi dovrebbero rimanere single o celibi? Questo libro parla di come rendere plausibile questo tipo di vita cristiana per loro, per altri come loro e per il resto di noi.
I racconti della pecorella smarrita, la moneta perduta e il figliol prodigo sono il cuore del Vangelo. Se solamente si fossero conservati questi passaggi
biblici nella storia, sarebbero bastati per contemplare il vero volto di Dio, la missione di Gesù, così come il nostro processo di salvezza e la meta della vita cristiana: essere misericordiosi come il padre lo è stato con i suoi due figli.
Descrizione di "BIBBIA IERI E OGGI (2019). VOL. 14"
• dossier tematico
• studi biblici
• bibbia e cultura
• Letteratura
• storia e archeologia
• argomenti esegetico-spirituali
• Proposta di arricchimento culturale sulle tematiche che attraversano la Bibbia
• Ricco apparato critico ed interessanti rimandi di approfondimento
• Brillante e diffusa iconografia
• Ogni fascicolo ha 64 pagine a colori
Destinatari
• Appassionati e cultori del mondo biblico
• Animatori di gruppi biblici
• Catechisti e insegnanti di religione
• Amanti della Bibbia e desiderosi di migliore comprensione
I sentimenti allo scoperto: gestione del potere e affettività
Che importanza hanno la gestione delle emozioni, il legame tra rabbia e perdita di status e la capacità di interpretare la leadership come sintesi virtuosa di tratti umani e religiosi? Considerare la vicenda di Saul e Davide aiuta molto anche la riflessione sul potere in generale e nella chiesa.
Opera di uno degli esponenti maggiori della ricerca sul giudaismo del secondo tempio, il saggio di James VanderKam corona una vita di studi dedicati a uno dei più importanti ritrovamenti archeologici e letterari dell'età moderna. Nel suo agile volume l'autore illustra l'apporto dei rotoli del Mar Morto allo studio critico delle Scritture ebraiche e cristiane: dall'autorevolezza dei libri biblici e cosiddetti «parabiblici» all'interpretazione e il commento del testo delle Scritture e alle controversie fra i grandi gruppi giudaici dei tempi di Gesù.
Il libro di Ezechiele è capostipite di quella letteratura apocalittica che percorre Antico e Nuovo Testamento. Ha lasciato ampia traccia nell’immaginario cristiano, ha ispirato letterati e artisti fino al presente. Ma può essere ancora orientamento per gli uomini del nostro tempo? Certo, gli avvisi del profeta sono rivolti al popolo d’Israele in una circostanza storica ben precisa: la cattività di Babilonia. Ma la Bibbia non è un libro morto né la sua lettura semplice atto culturale, lo Spirito Santo si rende presente e ci fa comprendere ogni cosa. Il biblista Umberto De Martino, con un insegnamento paziente, paragrafo dopo paragrafo, offre gli strumenti ermeneutici, la mediazione culturale perché l’antico libro possa essere decifrato e applicato a noi nella sua sostanza religiosa e rivelata.
All'inizio del Nuovo Testamento, Gesù entra in scena facendo sua la nostra povera storia: ne passa in rassegna i volti, le pagine, gli snodi e, abitandola, la trasfigura in storia della salvezza. Così si apre la "buona notizia": Gesù è il Dio con noi, il suo volto si intreccia con quello di molti altri nella storia, i suoi piedi si posano su una strada che altri hanno percorso offrendo un orizzonte totalmente diverso.