Caterina è una giovane donna di poco più di trent'anni, con una vita ricca e piena. È laureata in medicina e innamorata del suo Jonata, con la quale ha una figlia. Pochi giorni dopo il matrimonio scopre di essere nuovamente incinta, ma giunge anche come un macigno il risultato delle analisi sul nodulo al seno: una forma tumorale estesa e molto aggressiva. Le viene proposto di interrompere la gravidanza per sottoporsi a cicli di chemio e radio terapia, ma Cate rifiuta, non vuole perdere il suo bambino e si affida alle cure e ad una prima operazione dello IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano. Il 12 Febbraio 2013 nasce Giacomo e poco dopo Cate viene dichiarata guarita. Dopo qualche anno il tumore si ripresenta in forma più aggressiva. Jonata e Cate organizzano molti pellegrinaggi a Lourdes e a Medjugorje coinvolgendo altri ammalati e le loro famiglie. La sua forza diviene per tutti un esempio su come affrontare la malattia, con letizia e certezza di un bene grande: l'Amore di Dio. L'8 febbraio 2019 Caterina abbandona questa terra. Il giorno del suo funerale, la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze è gremita di familiari, amici, conoscenti. La sua figura, continua a vivere nell'associazione nata suo nome ed è un punto di riferimento per migliaia di persone in tutta Italia e non solo.
Dieci esperienze, tutte differenti fra loro; quattro interviste a esperti con studi e competenze diversificati; una riflessione sul rapporto fra la Chiesa e una parte della comunità LGBTQ+. Ecco gli elementi chiave di questo libro, che non si limita a fare il punto della situazione, riportandone gli snodi giuridici, scientifici e teologici, ma indaga le problematiche e le incertezze dell'accoglienza pastorale verso le persone transessuali; invita a interrogarsi - come credenti, comunità e semplici cittadini - sulla necessità di approfondire esperienze e conoscenze senza pregiudizi, di mettere a fuoco prospettive altre, di rifiutare ricette preconfezionate a proposito di temi decisivi come la sessualità, l'orientamento sessuale, l'identità sessuale e quella di genere.
Luca Spazzini è stato cappuccino, missionario, medico. Medico "miracoloso"! Lui stesso non sapeva come, ma tante vite umane si sono salvate solo grazie a lui e, durante la sua epoca come primario dipendente statale, l'ospedale di Bokaranga (Centrafrica) aveva raggiunto quantità di pazienti spropositati alla possibilità di seguire tutti, anche considerando la sua figura esile e le sue forze fisiche, ma lui ci riusciva ugualmente. Nato a Sestri Ponente nel 1924, dopo una vita spesa in Centrafrica, si spegne a Genova nel gennaio 2014.
Un modello di fraternità inaudito, forse addirittura imbarazzante, perché nasce da un presupposto poco esplorato anche dalla teologia: Dio si è fatto fratello. Un presupposto trascurato fino a quando Charles de Foucauld ne ha fatto il punto focale di tutta la sua vita e della sua spiritualità. E lo ha fatto a partire dalla contemplazione della vita nascosta di Gesù a Nazaret. Mons. Pierangelo Sequeri, teologo di fama internazionale, spiega il senso e le implicazioni di questa inaudita fraternità per la vita della Chiesa di oggi e di ogni credente. Don Bortolo Uberti traccia poi possibili vie, seguendo l'esempio di san Charles, per abitare la storia da fratelli. Infine, il viaggio di Magdeleine Hutin, fondatrice delle Piccole Sorelle di Gesù, che ha superato muri e confini in forza di quella stessa fraternità.
In questo opuscolo, strutturato sotto forma di colloquio di Gesù con l'anima, don Dolindo offre a tutti il segreto per superare ogni tipo di tribolazione, sia spirituale che materiale. Gesù, pensaci Tu: è la giaculatoria che egli ripeteva spesso nelle intricate e dolorosissime vicende della sua vita sacerdotale, ed è il testamento lasciato in eredità a tutti coloro che intendono compiere un serio e proficuo cammino spirituale.
Il volume offre la prima biografia delle serva di Dio Maria Pia Brando, scritta dal postulatore della sua causa di beatificazione e canonizzazione: don Antonio Salvatore Paone. La vita di suor Maria Pia Brando continua a parlare a noi, uomini e donne di oggi, perché è una vita folgorata dal Cuore di Gesù che la invita a seguirlo, dicendole: «Impara da me!». E lei, nata a Mugnano (Napoli) nel 1851, questo fa per tutta la sua veloce e intensa esistenza, segnata dalla storia d'amore con Gesù che Amico, Maestro e infine Sposo le si mostra nel cuore sofferente dei poveri, nel volto triste delle orfane e degli ammalati, di tutti coloro che soccorre. In nome di questo amore, diventa serva degli ultimi e a tutti porta il Sacro Cuore di Gesù: ovunque si presenta annuncia che «il Cuore di Gesù è aperto per tutti, ma in modo speciale per gli ultimi»; e in nome di questo amore, insegna la via del perdono: perdono da chiedere a Dio e da donare ai fratelli senza nulla pretendere in cambio. Attraverso suor Maria Pia Gesù vuole continuare a insegnarci il segreto della gioia autentica, quella che segue la via del cuore, dell'amore vero; desidera ridare dignità a chi vive solitudine e abbandono.
Don Valentino Gambi (1913-2002), direttore delle Edizioni Paoline – le attuali Edizioni San Paolo – per oltre un trentennio (1952-1983), emerge dai suoi scritti come un vero e proprio editore di Dio, esperto in fatto di editoria cattolica e laica, nell’insieme e nei dettagli: nel suo discorso si presenta molto competente nel campo, per quanto riguarda la gestione in genere, i compiti, la tecnica, le scelte, le dinamiche di mercato, le attese del pubblico, la produzione, gli strumenti di diffusione. In questo ultimo ambito è particolarmente dettagliato e puntuale. L’“arte” del libraio, per esempio – egli sostiene –, richiede «particolari doti, non acquisibili scolasticamente se madre natura e un sincero spirito apostolico non le abbiano provvedute; doti mnemoniche, di fantasia associativa, di intuito psicologico, di suadenza, di discrezione, di misura, di umiltà, di aristocratica gentilezza, di pazienza, tanto difficili a trovarsi in una stessa persona!…».
Valentino Gambi, nato a Lozzo Veddasca (VA) nel 1913, entrato nella Pia Società San Paolo di Alba all’età di 12 anni, ordinato sacerdote nel 1937, dottore in Letteratura italiana nel 1942, fu direttore dal 1952 al 1983 delle Edizioni Paoline, le attuali Edizioni San Paolo. Morì a Roma il 25 gennaio del 2002.
Angelo De Simone è membro della Società San Paolo dal 1955, sacerdote dal 1970 e dottore in teologia dal 1977 (tesi: “La pastorale catechetica nel pensiero e nell’azione di don Giacomo Alberione”). Viceparroco negli anni 1972-1975, assistente scout per oltre un decennio, scrittore su tematiche che riguardano la catechesi e la spiritualità dei ragazzi, dei giovani, della famiglia, dei mass media, attualmente è redattore delle Edizioni San Paolo e collaboratore della rivista catechistica “Via Verità e Vita”. Ha pubblicato tra le altre opere: Come Francesco (1982), Gli uccellini sono fatti per volare (1988), Guida alla Liturgia delle Ore (1997), Bella la vita in tutte le stagioni (2002).
Antoni Gaudí è universalmente conosciuto. Le sue opere architettoniche, così innovative e contemporaneamente così legate a modelli antichi e a radici locali, fanno di lui un artista dall'impronta inconfondibile. Architetture di grande originalità, che comunicano il senso religioso che Gaudí aveva della vita e della natura e che gli hanno meritato la definizione di architetto di Dio. Le pagine di questo libro di J.J. Navarro Arisa, ricostruiscono la sua vita, per molti versi avvolta dal mistero, dal momento che quasi tutti i manoscritti, quaderni di appunti e disegni dell'artista sono andati perduti.
La serva di Dio Natuzza Evolo di Paravati, comune della Calabria, ha avuto per tutta la sua vita delle manifestazioni eccezionali avvicinabili a quelle di san Padre Pio da Pietrelcina. In particolare è stata soggetta a sudori di sangue che raccolti su teli o fazzoletti davano origine a scritte, immagini e simboli che richiamano sempre a Gesù. Il libro raccoglie una ampia selezione di questi eventi eccezionali spiegandoli dal punto di vista scientifico e religioso.
"Alberto Burzio (Barba Bertu) è un "talent scout" dei cuori e cerca cuori vivi, che battano col ritmo di Dio e della vita, all'unisono coi cuori degli altri, in particolare delle persone semplici, dei poveri. Scova dei cuori infiammati di carità, di servizio, di preghiera, nei posti più nascosti. Questa volta ha cercato nei corridoi delle case religiose e dei monasteri, luoghi di silenzio in cui non si trova gente che si impone, che dirige, che inventa, ma cuori che vivono semplicemente e con umiltà la vita che il Signore dona loro giorno dopo giorno. Alberto Burzio li fa parlare, raccontare, senza renderli protagonisti, magari colorando un po' dei tratti di vita che possono apparire sbiaditi. [...] Talvolta leggere una di queste storie può dare una risposta giusta a un interrogativo, a un dubbio, a una esitazione: sono vite vissute come quelle di tutti, ma nascondono una spinta verso la vita che in un mondo stanco sono integratori di sorriso alla Vita." (dalla prefazione di Padre Cesare Falletti.)
Come afferma l'autore nella premessa al libro, questo scritto non è una biografia ma sono semplici deduzioni ricavate dalla lettura della corrispondenza e dai documenti rinvenuti. Cecilia Cremonesi è la classica figura di donna aderente a quelle leggi divine che riescono a fare di una persona ordinaria una persona straordinaria. E questa è la strada da battere per giungere alla santità. Cecilia Cremonesi nasce il 13 maggio del 1921 e assapora subito l amaro calice del dolore: infatti due anni dopo la sua nascita muore la mamma. Si prenderanno cura di lei le sorelle più grandi. A 16 anni, Cecilia si scontra con un altro muro contraendo una malattia cosiddetta inguaribile. Seguiranno altri lutti e altre situazioni in cui la dimensione umana e spirituale verranno messe a dura prova. Ad ogni modo, l incontro con il beato Luigi Novarese consentirà a Cecilia di non vivere una vita passivamente da malata bisognosa solo di carità; la sua sofferenza diverrà base sicura del suo apostolato, trasformandosi in strumento di salvezza e attiva partecipazione al piano di Redenzione del Signore. Una testimonianza che diventa testamento spirituale laddove proprio Cecilia si rivolge a ogni ammalato dicendo: non soffrire passivamente, ma unisciti al sacrificio di Cristo e così potrai dare valore ad ogni attimo del tuo dolore; la sofferenza è una via sulla quale si può anche incontrare Dio.
Nino Baglieri, siciliano, in seguito a un incidente sul lavoro è vissuto per quarant'anni immobilizzato su una carrozzella senza poter muovere gli arti superiori e inferiori. Dopo un periodo di profondo sconforto, grazie all'aiuto dei familiari e al sostegno spirituale di giovani e adulti di varie realtà ecclesiali ha riscoperto il senso della vita e una fede forte e motivata, entrando a far parte della famiglia Salesiana come "volontario con Don Bosco". Una storia di disperazione e di speranza, di sofferenza e testimonianza, di impegno e di servizio... nonostante tutto.