Come andrà a finire? Con preoccupazione o curiosità, questa domanda ricorre nella vita quotidiana come nelle discussioni filosofiche. In questo libro ci si interroga sul destino dell'universo e si cerca di rispondere a diversi livelli, a partire dal minuscolo pianeta roccioso che occupiamo e che vive grazie al suo Sole, fino all'intero, maestoso, probabilmente infinito cosmo che possiamo osservare con potentissimi telescopi. La cosmologia e l'astrofisica ci consentono oggi previsioni affidabili: sappiamo ad esempio che il Sole evolve e che, tra circa un miliardo di anni, l'aumento graduale del suo flusso di energia renderà impossibile la vita sulla Terra. E noi, ammesso che riusciremo a perpetuarci così a lungo, potremo emigrare verso altri mondi? E quale sarà il destino della nostra Galassia? Un cosmologo di fama internazionale risponde, discutendo criticamente il grado di affidabilità delle possibili ipotesi. Perché ciò che è davvero importante non è solo la risposta, ma anche ciò che si impara cercando di rispondere.
"Cosa mi attirava di Molière, nelle sue prime farse e soprattutto ne Il medico per forza? La figura del ciarlatano, i meccanismi del potere, un uomo che finge di essere ciò che non è e induce tutti gli altri a crederci. Poi ho aggiunto la realtà odierna del nostro Paese. [...] La satira di Molière mette bene in luce come il potere (che può essere anche nelle mani di un finto medico) non solo si approfitta del più debole, ma lo convince anche che si stia lavorando per lui, e bene!"
Tutto quello che è importante conoscere per partecipare attivamente all’Eucaristia e per farne il culmine e la fonte della vita cristiana
1. Storia
Alle origini. L’Eucaristia nella Bibbia
Battesimo, Cresima, Eucaristia. Diventare cristiani nei primi secoli
Celebrare e vedere. L’Eucaristia nel medioevo e nell’età moderna
Dopo Lutero. L’Eucaristia tra Riforma e Controriforma
Eucaristia e Chiesa rinnovate. Il Vaticano II e la riforma liturgica
2. Celebrazione
Festa e Messa. L’Eucaristia, “cuore” del Giorno del Signore
Gesti e parole. La preghiera dei fedeli e il canto dell’assemblea
Hoc est enim corpus meus. La presenza reale del sacrificio di Cristo
Iniziare, celebrare, finire. I riti in cui è strutturata la Messa
Luoghi per celebrare. Altare, ambone, sede, tabernacolo...
Ministeri e ministri. Celebrante, lettore, ministranti, cantori, ministri straordinari dell’Eucaristia...
3. Pietà eucaristica
Non solo Messa. Il culto eucaristico fuori della Messa
Oggi vengo a casa tua. La comunione ai malati e la Messa alla tv
Processioni. Portare Gesù per le strade (e lasciarsi guidare da Lui)
Quarantore e Congressi Eucaristici
Rivivere la Pasqua nell’anno liturgico: la domenica e il Corpus Domini
4. Eucaristia oggi
Segni, immagini, simboli. Introdursi all’Eucaristia attraverso l’arte
Tre atteggiamenti fondamentali. Preparazione, partecipazione, silenzio
Una traccia per l’adorazione personale
Vocabolarietto dell’Eucaristia
Zip. Suggerimenti per approfondire
Paolo Sartor ha conseguito la licenza in teologia con una tesi sull’omelia oggi e il dottorato con una ricerca sulla catechesi nel catecumenato francese del XX secolo. È responsabile del «Servizio per il catecumenato» della diocesi di Milano, coordinatore del «Centro per la Parola e la Liturgia» e docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Pubblicista, dirige la rivista Ambrosius ed è autore di alcuni contributi su periodici di pastorale e liturgia. Ha scritto Vivere la Pasqua dei cristiani. Introduzione alla mistagogia (con F. Margheri e S. Noceti).
Una sorta di viaggio alla riscoperta della spiritualità presente in tutte le predicazioni di Carlo Maria Martini, per lasciarsi nuovamente rapire da parole di incredibile forza e fascino. Il volume è strutturato in due parti: nella prima viene analizzato il passaggio dalle predicazioni montiniane a quelle martiniane e il rapporto tra lectio divina e omelia; nella seconda vengono invece riportati i testi di quindici predicazioni inedite particolarmente significative tenute dal Cardinale nella Città Santa.
Vagabondando per il mondo, per un improbabile Ente nazionale della cinematografia popolare, il nostro eroe cerca di trarre buona materia di documentari nel profondo Sud americano, fra i mercati di Marrakech, sulla Transiberiana e in Carelia. Gli rispondono buffi e tragici personaggi, tutti molto compresi nell'esercizio universale dell'arte di arrangiarsi e del campare. Paolo Nori, nato nel 1963, vive a Bologna. Ha pubblicato "Le cose non sono le cose" (Fernandel 1999), "Bassotuba non c'è" (DeriveApprodi 1999, poi Einaudi 2000), "Spinoza" (2000), "Diavoli" (2001), "Grandi ustionati" (2001) e "Si chiama Francesca, questo romanzo" (2002), tutti negli Einaudi Stile libero.
L'intervento militare americano in Iraq ha messo a nudo l'impotenza dell'Onu. Conoscerne le ragioni vuol dire comprendere i conflitti che dividono il nostro mondo. Lo fa in questo libro, documentato e scevro da pregiudizi, ricco di testimonianze inedite, uno dei più lucidi corrispondenti italiani da New York. Paolo Mastrolilli ha conseguito un Master in Giornalismo alla Columbia University di New York grazie a una borsa di studio della Commissione Fulbright e una del Rotary International.
Un moderno e simpatico galateo" che con tono amichevole e mai saccente da consigli utili per imparare a comportarsi con gentilezza, cortesia e garbo. "
Sempre più spesso si sente parlare di innovazione come vantaggio competitivo, di creatività come caratteristica del made in Italy. In genere siamo in grado di riconoscere un prodotto creativo - nell'arte, come nella musica o nel design - ma quali sono i processi che lo hanno generato? La psicologia cognitiva ha cercato di rispondere a questa domanda.
Nel corso dell'età moderna si hanno nella Chiesa cattolica vivaci discussioni circa il significato e l'uso del denaro. L'autore si sofferma in particolare su una chiave di lettura illuminante, quella del prestito a interesse. Attraverso di essa è possibile cogliere non solo aspetti specifici di una questione dalle molteplici sfaccettature, ma anche, tra irrigidimenti e segnali di apertura, più generali elementi per la conoscenza delle traiettorie della Chiesa moderna, alla difficile ricerca di un'identità. In ultima analisi, al cuore della questione, nel quadro della necessità per il cristiano di osservare i precetti della Chiesa, vi sono interrogativi e opzioni intorno al valore della creatività e della libera iniziativa dell'uomo.
Nella "Filosofia della musica moderna" Adorno stabiliva la polarità Schönberg-Stravinskij, che diventava poi la tensione tra il Buono e il Cattivo, dove a Stravinskij toccava il ruolo del Cattivo, fonte di ogni aberrazione. Nel 1972 il compositore e critico Paolo Castaldi pubblicò sulle pagine dello "Spettatore musicale", rivista di breve durata e alta qualità, questa "riflessione su Stravinskij". Non cancellò affatto la polarità, ma la ribaltò completamente.