Due ragazze si trasferiscono dall'Ucraina alla placida Novara per iniziare una nuova vita. Vengono accolte da due connazionali che promettono di prendersi cura di loro. Una è appena diciottenne, l'altra di trent'anni; il viaggio della speranza ben presto diventa un incubo: minacce di morte, vendita al miglior offerente, prostituzione a domicilio. Le giovani vengono segregate in una casa nei pressi del Lago Maggiore, di proprietà di un famoso avvocato della zona, e ricevono le "visite" di strani e facoltosi personaggi del luogo. I "clienti" sono pronti a sborsare fino a 300 euro per un incontro. Ma chi sono questi uomini? Cosa sono agli occhi delle due ragazze? Il libro nasce dalla testimonianza delle ragazze - che, tornate in patria, sono coperte da pseudonimo - e si sofferma sulla descrizione dei clienti, evidenziandone, a un tempo, mostruosità e normalità.
Un bambino insicuro, sfiduciato è quello che ogni genitore non si augurerebbe mai. Ma come fare con un figlio così? Come rafforzare le sue certezze? Riuscirà a cambiare a sviluppare quelle risorse di fiducia che ogni neonato porta con sé alla nascita? A queste domande il libro risponde secondo lo stile concreto e accessibile a tutti di questa collana: descrive chiaramente le problematiche prese in esame e dà preziose “dritte” ai genitori, chiamati a essere sostegno amorevole alla crescita dei propri figli.
Chi è prete? È colui che avanza "soprattutto incontro agli occhi che ti guardano". È "il virtuoso del primo passo". Colui al quale il sorriso "conferisce ogni diritto". Quello di penetrare il cuore degli uomini e di farvi entrare la parola di Cristo e la sua salvezza. Ma perché ciò sia possibile occorre che il prete avverta in sé, con forza, il "potere di Cristo". E dunque: "Vergogna ai codardi, agli uomini d'apparato, ai cacciatori di promozioni, agli ossequiosi per interesse, agli sdolcinati che inabissano la Chiesa sotto un ammasso di ipocrisia e di viltà!". Con il linguaggio ispirato del grande predicatore, padre Michel-Marie Zanotti-Sorkine, ex chansonnier nei cabaret di Parigi che all'età di ventotto anni abbandona le scene per vestire l'abito talare, scrive contro la tiepidezza dei sacerdoti responsabile dello scadere della fede nei cuori degli uomini. Nella sua parrocchia, in un quartiere multietnico di Marsiglia, la chiesa, un tempo vuota e destinata all'abbattimento, oggi si riempie di fedeli, gli adulti si fanno battezzare, altri si convertono. Il segreto di questa rinascita è semplice: predicare i grandi precetti della Chiesa, il dono di sé, la carità verso il prossimo e la fiducia in Dio. Questo, padre Michel-Marie, vuole trasmettere a noi e a quei sacerdoti che, troppo tiepidi nel praticare i precetti della Chiesa e l'insegnamento di Gesù, non si curano più dell'avvenire di Dio nelle anime.
Ricercatrice storico-archivista, Maria Procino Santarelli ha lavorato nello staff tecnico-organizzativo della compagnia "Il Teatro di Eduardo" e della "Compagnia di Teatro Luca De Filippo". Nel 1996 ha curato, insieme a Isabella De Filippo e Paola Ermenegildo, la mostra "Eduardo a Milano" al Teatro Lirico. Si è occupata dell'archivio De Filippo e ha pubblicato vari articoli sulla sua storia. In questo volume propone una nuova lettura dell'attività dell'autore-attore napoletano e ricostruisce, attraverso articoli, lettere inedite, testimonianze di collaboratori e tecnici, l'itinerario del capocomico e impresario che deve fare i conti con la realtà sociale e i cambiamenti istituzionali.
Il cardinale ha recentemente concluso il suo mandato di pastore alla guida della diocesi di Milano, ora affidata alle cure del card. D. Tettamanzi. Al di là della ordinarietà degli appuntamenti diocesani tradizionalmente previsti dal calendario, i suoi interventi del 2002 non potevano non risuonare all’orecchio degli uditori come di carattere straordinario, e non assumere i toni del testamento spirituale. Così ad esempio il discorso Paure e speranze di una città, rivolto al comune di Milano (28.6.2002), in cui, dopo aver ampiamente riflettuto sul tema della città nel contesto odierno, egli assicura la sua preghiera e il suo affettuoso interessamento per Milano «anche da luoghi più lontani, magari da quella città di Gerusalemme che riassume in sé le speranze, le sofferenze e gli ideali dell’intera umanità». O ancora l’intervento La Parola di Dio nel futuro dell’Europa all'incontro di studio “Cristianesimo e democrazia nel futuro dell'Europa” organizzato dalla rivista Il Regno (Camaldoli, 12.7.2002) e la Lettera ai genitori Per chi ama i suoi figli e il futuro della Chiesa (24.6.2002) sul ruolo della famiglia. I temi trattati dall’arcivescovo hanno comunque raccolto la sfida dell’attualità, come testimoniano l’omelia in occasione del convegno “Internet: un nuovo forum per proclamare il vangelo”, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI (10.5.2002) o il contributo al Convegno per la Giornata della solidarietà 2002 Flessibilità e precarietà del lavoro oggi (9.2.2002), in cui egli interloquisce con tutte le parti coinvolte nel rapporto di lavoro, dagli imprenditori al mondo sindacale.
Note sull’autore
CARLO MARIA MARTINI, gesuita, cardinale, dal 1980 al 2002 arcivescovo di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Docente di critica testuale al Pontificio istituto biblico, è stato rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Dal 1980 le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali (l’ultimo volume, relativo al 2001, porta il titolo Ricominciare dalla Parola), oltre a saggi di particolare rilievo come Per un’etica della pubblica amministrazione, 1992 (2a ed. accresciuta di Educare al servizio, 1987). Nel 2002 è uscito Parola alla Chiesa Parola alla città che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant’Ambrogio, tenuti dal cardinale durante il suo episcopato.
La novedad básica de esta obra radica en que las bienaventuranzas son estudiadas exclusivamente como maneras o modalidades de amor. «La pobreza, la mansedumbre, la misericordia, etc., todos estos sustantivos representan nada más que adjetivos del amor, el cual se revela como un amor pobre, manso, misericordioso, etc.». Ocho maneras de amor que engendran ocho formas de dicha, pues las bienaventuranzas constituyen, ante todo, un mensaje de felicidad. Cabodevilla insiste una y otra vez en el carácter paradójico de esta felicidad, inherente a unas situaciones o a unos estilos de vida que nunca dejarán de ser penosos, desgraciados y probablemente irrisorios. En la segunda parte del libro, dedicada a las bienaventuranzas en general, desarrolla más ampliamente el tema de la paradoja en cuatro títulos que son cuatro antinomias: «Dichosos los desdichados»; «Alegría en la tribulación»; «Plenitud de la ley y abolición de la ley»; «El que pierda su vida, la salvará». La obra se cierra con un canto al Hijo del hombre, «primer bienaventurado». Según el autor, la vida de Jesús constituirá siempre el único comentario necesario y suficiente a las bienaventuranzas.
Primera edición en rústica de la misma obra publicada en esta colección en tela (1ª ed., marzo de 1984).
La vida es una y tiene límites. La lectura de novelas los revienta y lo que era una se convierte en mil, infinitas. Ése es el mayor poder de la literatura y este libro nos hace participar de él. Lolita, Muerte en Venecia, El extranjero, Manhattan Transfer, Trópico de Cáncer y El tambor de hojalata son sólo algunas de las obras del siglo XX de las que nos habla Mario Vargas Llosa en estas páginas. Revela con sus palabras la íntima relación de su lectura con las posibilidades de ampliar nuestra experiencia vital.
A estos ensayos se añade un prólogo --con reflexiones lúcidas y apasionadas sobre el sentido de la ficción-- y un epílogo. Este espléndido cierre resulta una incitación y una seducción hacia el placer de leer, además de una inmersión en las opiniones del autor, uno de los escritores más geniales de nuestro tiempo, sobre la función de la literatura y el presente y el futuro del libro
In un regno lontano c'è un principe giovane e crudele che governa con pugno di ferro. È talmente cattivo che i suoi sudditi gli augurano tutti i giorni di sparire, di perdersi nei boschi e di non tornare più. E poi, un giorno, una vecchia strega lo trasforma in cane. Non in una bestia spaventosa: proprio in un cagnetto bastardo, costretto a vivere per strada e a sperimentare sulla sua pelle tutte le cattiverie che da uomo riservava ai suoi sudditi, finché non incontra una giovane donna e il suo bambino che gli insegneranno la più importante di tutte le lezioni. Età di lettura: da 8 anni.
Questo libro è un percorso che utilizza il linguaggio dell'arte come mediazione didattica e fornisce un piacevole e divertente strumento ludico per conoscere e approfondire la Bibbia attraverso molteplici codici comunicativi. L'itinerario è rivolto ai bambini dai 5 anni in su ed è uno strumento fruibile per insegnanti, catechisti, genitori e nonni che desiderano stimolare esperienze conoscitive e creative mediante la sperimentazione di materiali e tecniche diversificate, avvicinando e sensibilizzando anche i piccoli verso il gusto del bello.