Quando lo zio Tommy decide di accompagnare i suoi due nipotini, Lucy e Noah, a visitare il mitico museo Egizio di Torino, non ha la più pallida idea di quante insidie possano nascondersi tra vecchi reperti e sbiaditi geroglifici. Una guida scoppiettante, una cassiera scorbutica, una guardia misteriosa sono solo l'inizio di una storia avvincente che vede come protagonisti due fratelli sempre pronti a cacciarsi nei guai e un po' troppo disobbedienti. Cosa succederà nel cuore di una vecchia piramide? Età di lettura: da 8 anni.
Tra i membri del Corpo mistico di Cristo, Antonio Sicari sceglie dieci testimoni che concretizzano ai nostri occhi l'universale vocazione dei cristiani alla santità. Sono dei santi umili come Camillo de Lellis, il curato d'Ars, e Maria Goretti, che apparivano spregevoli ai sapienti di questo mondo: sono dei testimoni come Tommaso Moro, Massimiliano Kolbe ed Edith Stein che con il loro amore sconfissero l'odio; sono santi come Giuseppe Benedetto Cottolengo e Giovanni Bosco, la cui carità di fronte al bisogno diviene creatrice ed educatrice; è un santo universale come Francesco, la cui presenza più di ogni altra ricordava il Cristo in terra; è la sofferenza di Benedetta Bianchi Porro che ancora attende il riconoscimento da parte della Chiesa, ma la cui testimonianza già risplende per molti fedeli. Un percorso solo apparentemente arbitrario, quello di Sicari. I suoi ritratti delineano una corona di gloria a testimonianza della santità di Cristo e dell'inesauribile fecondità della Chiesa.
Chi è il barbone arrivato moribondo sul tavolo di un macellaio il 16 aprile 1783? La gente lo chiama subito santo, le alte sfere parlano di superstizione. È Benedetto Giuseppe Labre, un giovane francese cacciato da ogni convento a cui si è presentato come postulante, che ha tuttavia trovato Dio per le strade del mondo. Vive di elemosina, che distribuisce ai più poveri, gira come pellegrino per l'Europa, macina a piedi centinaia di chilometri e finisce a Roma sotto gli archi del Colosseo. Un clochard, ma quando prega diventa simile a Cristo, anche se non lo sa.
Il libro è un approfondito saggio sull'accompagnamento alla morte, che attinge alla filosofia, alla psicologia, alla spiritualità, alla medicina. L'autore contestualizza l'argomento delineando lo scenario socioculturale e socioistituzionale dello "stare accanto"; affronta il tema della sofferenza psicologica nella malattia cronica e terminale; analizza il concetto di "tempo della malattia", così come vissuto dal malato; si dedica al concetto di "cura" e del "prendersi cura", proponendo spunti di riflessione per chi sta accanto al malato, con l'individuazione di una sorta di decalogo che aiuti a passare dalla "prestazione" alla "relazione".
L'Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell'anno giubilare l'esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. Richiamando la Lettera di san Paolo ai Corinzi e gli scritti di santi come Teresa d'Avila e Ignazio di Loyola, monsignor Delpini spiega che "lo smantellamento della nostra superbia apre uno spazio in cui si fa percepibile in modo limpido che tutto è frutto del dono del Signore, potenza sua che si manifesta proprio nella nostra debolezza. Questo ci dona anche la chiarezza e il coraggio di dire “basta” a quanto fa dimenticare il dono del Signore o a quanto lo contrasta esplicitamente"
Nel 1980, divenuto da poco arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini scriveva la sua prima lettera pastorale, intitolandola La dimensione contemplativa della vita. Al centro appariva chiara per lui l'importanza di sottolineare una dimensione dell'esistenza che spesso si tende a dimenticare: silenzio, ascolto della Parola, adorazione, riflessione, meditazione... Le pagine raccolte in questo volume, a distanza di anni da quelle, ne riprendono l'invito e lo approfondiscono, offrendosi come una vera e propria guida alla preghiera silenziosa e a quella d'intercessione per gli altri. Troviamo qui un Martini profondo conoscitore della tradizione spirituale d'Occidente, capace di unire originalmente esegesi biblica e talmudica e approfondimento delle figure di mistici della statura di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce. Emerge, lungo le pagine, anche il Martini frequentatore della letteratura alta della modernità, da Dostoevskij a Etty Hillesum.
La seconda parte del racconto autobiografico della vita dell'autore Mario Lo Pinto, che dopo gli studi, si impegna nel mondo del lavoro e mette su famiglia. Rimane nel tempo la verifica della tenuta dell'esperienza cristiana che informa e da senso ad ogni vissuto.
Il titolo riprende la frase biblica: "Tirando le somme devo riconoscere che ho sempre avuto la tentazione di ridurre tutto alla mia misura. E invece: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio. Mi è stata versata in grembo una quantità esorbitante più di quella dei sacconi che riempivo fino all'orlo con il seme che usciva dalla sgranatrice".
Gli antichi dicevano che pregare è respirare. L'anima che non prega avvizzisce e muore. Che cos'è la preghiera? Per chi dobbiamo pregare? E perché? E poi, come? In questo ricco breviario spirituale sono raccolte le più antiche preghiere della tradizione biblica e cristiana. Un libro, che può diventare un prezioso compagno di viaggio, a cui attingere parole per ogni tempo e ogni occasione. Un vademecum per imparare a stare in compagnia dell'Altissimo attingendo alla sapienza dei Padri della Chiesa e dei Santi di ogni tempo.
All'inizio dell'Avvento la Chiesa celebra la solennità di Colei che ha preceduto l'incarnazione del Figlio di Dio come l'aurora che annuncia il sole. Questo libretto propone due schemi di preghiera che possono aiutare i singoli e le comunità a vivere con gusto e rinnovata fiducia la novena dell'Immacolata.
L'Autrice
Missionaria dell'Immacolata Padre Kolbe, mariologa, collabora con la Cattedre Kolbiana della Pontificia Facoltà Teologica san Bonaventura di Roma e con la rivista di studi kolbiani Miles Immaculatae.
Con questa lettera, l'Arcivescovo Mario Delpini, insieme ai Vescovi delle Chiese di Lombardia, desidera entrare in tutte le case della diocesi in occasione del Natale, per pregare insieme e condividere il desiderio di accompagnare ciascuno all'incontro gioioso e fecondo con Gesù. È un modo bello e originale per riconoscere nelle relazioni domestiche quel terreno buono dove fiorisce la vita e dove i piccoli e i più giovani sono accompagnati dai loro adulti di riferimento a esplorare la grandezza del mistero racchiuso nella propria esistenza. Alla fine di ogni capitolo i Vescovi consegnano una preghiera, da recitare in famiglia in qualche momento condiviso lungo il tempo che avvicina al Natale, che diventa augurio per una vita piena, dove l'incontro con Gesù apre nuovi orizzonti e consegna promesse di felicità inaudite. La speranza è che, anche grazie a questa lettera, grandi e piccoli si lascino interpellare da un Amico speciale che bussa alla porta del loro cuore e gli aprano, scoprendo come questo incontro sia portatore di libertà e capacità di amare.
Un messaggio universale di saggezza, serenità e introspezione per far fronte alle avversità di un tempo, quello attuale, estremamente difficile. Una mappa per orientarsi nella geografia del Vangelo così da scoprire, o riscoprire, qualcosa in cui credere. Anche a distanza di anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2012, i lettori del cardinal Martini, credenti e non, non cessano di rinnovare il proprio interesse verso i suoi scritti.
Come uscire dai percorsi fuorvianti del clericalismo? Come porre rimedio a pratiche e dinamiche ecclesiali difformi dall'insegnamento del concilio Vaticano II, per non dire, prima ancora, dallo spirito dei vangeli?
L'autore invoca un ritorno al vangelo attraverso una rinnovata lettura delle pagine del Nuovo Testamento. Un'attenzione minuziosa nell'accostare il testo e una fedeltà critica nell'interpretazione consentono di imparare a riconoscere le derive clericali.
Per la cura di questa patologia ecclesiale le Scritture offrono chiare indicazioni su temi imprescindibili nel contesto dell'odierna riflessione sinodale, quali l'uguaglianza e la diversità tra i battezzati, la compresenza di uomini e donne, la nomina dei pastori e l'esercizio dei ministeri. La buona notizia incarnata da Gesù e affidata alla chiesa apostolica è la sola che può custodirla dal ricadere negli abusi di potere e nelle distorsioni clericali che sfigurano il volto delle comunità cristiane.