"Il Natale del 1833" prende avvio dall'omonima lirica del Manzoni, abbozzata quasi di getto sull'onda del dolore causatogli dalla morte della prima moglie e rimasta incompiuta nonostante i ripetuti tentativi per ultimarla. Il protagonista è proprio lui, Manzoni, esplorato nel suo dramma d'uomo e in una "crisi di fede entro la fede" divenuta crisi creativa e preludio al suo silenzio di scrittore. Pomilio, mentre ne ricrea la vicenda in un libero gioco di verità e d'invenzione, ci offre un Manzoni più vero, forse, del vero, facendone in realtà la metafora d'una condizione dell'artista diviso nell'intimo tra sfide poetiche e ritrosie morali fino a mancare un possibile capolavoro. Il tema profondo del libro è però ancora un altro, ed è condensabile in una domanda ineludibile e sempre attuale: "Perché il dolore nel mondo nonostante Dio?". Il discorso sul Manzoni si trasforma così in un'alta meditazione intorno al mistero della sofferenza, e implicitamente intorno al divino. Prefazione di Salvatore Silvano Nigro. Con un saggio di Carlo Bo.
Attraverso esercizi che si ispirano alle tecniche orientali di meditazione, l'autore insegna a raggiungere i silenzi e i misteri più profondi dell'animo umano.
I ricordi scolastici, a volte poco piacevoli, ci hanno abituato a pensare che la filosofia sia di casa tra volumi polverosi e nei pensieri astratti di studiosi lontani dalla realtà. Maria Bettetini, con piglio divertito e rigore scientifico, riporta finalmente il pensiero filosofico alla dimensione che fin dall'antichità le è propria: un benefico esercizio della mente, utile per affrontare anche i problemi di tutti i giorni. Intrecciando le nostre vite con quelle, spesso molto ordinarie, dei filosofi, ci stupiremo forse nel ritrovare molti dei vizi e delle debolezze che ci contraddistinguono. Ma in questo divertente dialogo a distanza scopriremo anche l'importanza di porre le domande giuste, prima di cercare frettolose risposte. Un invito a scoprire la bellezza con cui la filosofia può colorare le nostre vite, in cui può accadere di sorprendere Aristotele nella cucina di casa, dialogare con Agostino sotto l'ombrellone, e persino incontrare Hegel in coda al supermercato.
Con uno stile che colpisce per la schiettezza e la trasparenza, Mario Melazzini ripercorre la sua personale esperienza nella lotta contro la SLA. Da quando i sintomi della malattia si fanno presenti con i primi segnali, a quando la malattia si trasforma in un'alleata per tutelare quanti ne sono affetti e per provocare riflessioni sul significato della vita, sui concetti di normalità e malattia, sull'impegno dello Stato accanto a chi è indebolito dalla prova. Un percorso che intreccia silenzi imposti e necessari, lotte interiori ed esteriori, relazioni infrante e ritrovate. Il lettore non riesce a chiudere questo libro senza custodire qualche interrogativo nel cuore per crescere insieme all'autore e ai malati di SLA.
La parola "misericordia" attraversa tutta la Sacra Scrittura fino ad assumere un volto, quello di Gesù Cristo, che muore per riconciliarci con il Padre. I pontefici si sono sempre soffermati su questo tema, fino alla decisione di papa Francesco di indire un Anno giubilare dedicato proprio alla Misericordia. L'itinerario proposto si articola in due sezioni: un Rosario meditato, che offre la possibilità di scelta fra varie riflessioni per ciascun mistero (i testi sono tratti dal magistero della Chiesa), e una Veglia di preghiera centrata sulla Parola di Dio e sul magistero.
In un piccolo paese disteso nel verde e al sole, sul tetto di un palazzo alto alto, una bella mattina di primavera nasce Cipì, un passero che si dimostra subito curioso e coraggioso, impaziente di scoprire il mondo, a cominciare dal buco fondo e nero che altro non è se non il camino del palazzo.
Iniziano così le avventure di questo insolito eroe, che lo porteranno a fronteggiare grandi pericoli, come il gatto, un cacciatore e il misterioso signore della notte, ma anche a conoscere la sua compagna Passerì e un gran numero di amici: passeri, farfalle, il sole, le nuvole, la pioggia… insomma, tutta la natura con l'eterno ciclo delle stagioni.
Manca ancora un mese a Natale, ma a Procolo Jovine, titolare del miglior ristorante di Bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della Costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall’altro lato della piazza, dove c’era una profumeria, Procolo nota una nuova insegna – “Experience” – che promette “percorsi emozionali in cucina”. Una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. E quel qualcosa prende presto il volto di Jacopo Taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanità in tv, “colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccalà”. Un uomo bellissimo e, ça va sans dire, il sogno proibito di ogni donna. Per Procolo il suo arrivo è un oltraggio, un insulto, una sfida. Di più: un atto di guerra. Con la sapienza di uno chef stellato, Franco Di Mare mette in scena una brigata di personaggi irresistibili le cui bassezze e genialità sono quelle di tutti noi. Perché la cucina è vita, e la vita è fatta di gioie, grattacapi, rivalità e grandi amori.
All’interno di questo piccolo volume è presente la Lettera pastorale del vescovo di Faenza il cui tema centrale, in occasione del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, è la Misericordia di Dio. Al suo interno, oltre all’indicazione dei luoghi giubilari, è presente la preghiera del Santo Padre per l’Anno Santo.
Questo libro attraversa la storia, le religioni, le diverse culture. Fa il punto sul movimento mondiale che ha portato il pianeta, oggi, in maggioranza, a rinunciare alla pena capitale. L'autore, con la Comunità di Sant'Egidio, ha avuto un ruolo personale in questo cambiamento epocale. Un libro sulla vita, l'arte di vivere che si scopre assieme alle famiglie delle vittime, ai condannati, agli innocenti, mentre si fa un viaggio in luoghi sconosciuti. E leggere è quasi un'avventura: dentro il braccio della morte in Texas, nel sistema giudiziario e nelle sue contraddizioni, nella vita di un condannato a morte innocente, il numero 100 in America. Scritto in presa diretta, "Life" è anche un resoconto dettagliato del ruolo che l'Italia e l'Europa hanno in questa intelligente diplomazia umanitaria.
La tradizione chiama Maria "Madre di misericordia". Negli eventi della vita di Gesù e di Maria, che il santo Rosario propone, Dio manifesta la sua tenerezza di Padre e il suo irrefrenabile desiderio che ogni uomo si salvi e giunga alla sua piena realizzazione. Assorto in questo percorso interiore, nel cuore di chi prega nasce un'intima consolazione che fonda e sostiene la pace del cuore. Nell'Anno Santo straordinario della Misericordia, il sussidio offre la possibilità di rileggere i misteri del Rosario come eventi e doni di misericordia. Per ciascun mistero viene offerto un brano biblico, una breve meditazione che aiuta a interpretare l'episodio ricordato come evento di misericordia, una semplice preghiera litanica per cantare la misericordia di Dio e un'orazione conclusiva nella quale si chiede a Dio, per ogni fedele e per la Chiesa tutta, la grazia e la gioia di vivere quanto meditato, affinché la preghiera trasformi la vita.
Educare significa aiutare ogni persona a esprimere il meglio delle proprie potenzialità. Un tale compito, sempre complesso, si misura oggi con un quadro socio-culturale particolarmente difficile, affollato da fattori ed esigenze molteplici. Questo volume esplora l'intero orizzonte del processo educativo, trattandone le dinamiche, i fattori, i contesti con attenzione tanto alle sue dimensioni classiche (educazione intellettuale, morale, estetica, fisica, tecnologica, professionale) quanto alle cosiddette nuove educazioni (ambientale, alla pace, alla salute, alla comunicazione). Particolare spazio è dedicato all'educazione interculturale e inclusiva, dimensioni trasversali e ormai strutturali in scenari sociali interessati da una irreversibile multiculturalità. Scuola e famiglia, i due agenti principali del processo educativo, trovano in questo libro ampio materiale di riflessione e valide coordinate di azione, utili a sostenere il difficile ma appassionante compito.
Era la "stracciarola" più famosa di Roma. La sua bottega di vestiti usati si trovava nei pressi di Campo dei Fiori. Erano gli anni Settanta, e nessuno immaginava che Mara Venier sarebbe diventata ciò che è oggi: una delle personalità della tv italiana. In questo libro Mara racconta com'è andata. Ma attenzione: il lettore non si aspetti una classica autobiografia. Questo no, non è quel tipo di libro. Si tratta piuttosto di un libero girovagare tra luoghi, personaggi e aneddoti della sua vita, tra i quali emergono prepotentemente le memorie dell'infanzia: Mara, veneziana di nascita, cresce a Mestre in un contesto popolare, con una madre molto bella e un padre, ferroviere, dolcissimo. Di quegli anni evoca con commozione le scorribande con i ragazzini tra le case del quartiere, le pittoresche litigate in famiglia, i primi amori dell'adolescenza. Fil rouge del racconto sono le sue ricette: Mara è una cuoca di talento e cucina per gli amici, per i suoi amori, ma anche per rievocare il passato. I dieci piatti raccolti in appendice sono tutti legati a un momento della sua vita: il baccalà mantecato dell'infanzia, la lasagna con cui suggella la fine di un amore, l'amatriciana che accompagna un'amicizia speciale. Fino alla pasta e fagioli con cui conquista l'ultimo, grande amore della sua vita. Ricette e affetti inevitabilmente si intrecciano.