
Uno slancio, un voto, un'ineffabile speranza, o semplicemente la voce degli orizzonti: qualunque cosa vi abbia fatto decidere, eccovi qui, pronti a partire per Compostela... Una moltitudine prima di voi ha percorso lo stesso viaggio, e tanti altri vi seguiranno, per questo non sarete soli. Nell'entusiasmante racconto di queste pagine, all'esperienza contemporanea del cammino fatta in prima persona dagli autori, si aggiungono cinque eccezionali compagni di strada: un monaco francese del xii secolo, sciovinista e pieno di verve; un camminatore di Fiandra della fine del Quattrocento, grande amatore della buona tavola; un sacerdote bolognese del Seicento, accompagnato da un amico pittore; un giovane sarto del Settecento, disinvolto e curioso di tutto; e infine un ragazzino del XVIII secolo: quando ha annunciato la sua decisione di camminare fino a Compostela, i suoi genitori lo hanno preso per matto, una «testa vuota», ma Jean ha fatto fagotto e, in compagnia di tre amici, è partito di nascosto. È fragile di salute, senza denaro e con pessime calzature. Ma è di quelli che non si fermano. Eccoli dunque i vostri compagni di viaggio, condividerete con loro le fatiche e i pericoli di questa grande avventura, il sole, la pioggia, il vento, gli incontri enigmatici con i lupi e le improvvise e inaspettate meraviglie, insieme a una folla eterogenea di abili mercanti e ladri astuti, prostitute e predicatori ispirati, uomini, donne e bambini, che nel corso dei secoli si sono riversati sui quattro cammini che conducono alla città di San Giacomo. E ora: in marcia! Con una nota di Enzo Bianchi.
Dalla cima del Monte Bianco fino alle ultime isole che guardano verso le coste africane, l'Italia ci regala paesaggi unici e inconfondibili: straordinarie vallate, affascinanti castelli, mari da sogno, splendide chiese, monasteri segreti e maestosi. Che dire poi delle sue città? Piazze sulle quali si affacciano gioielli dell'architettura di tutti i tempi, vicoli fatti per passeggiare tra balconi fioriti e botteghe artigiane, musei nati per raccogliere e tramandare la nostra storia e i tesori dell'arte. Borghi dimenticati dalle guide, centri turistici più o meno noti, città d'arte e di cultura, metropoli: ovunque in Italia c'è un angolo da scoprire, vivere, osservare, assaporare. Eccoli allora, i 1001 luoghi da non perdere, le 1001 esperienze da non mancare: 1001 appuntamenti con l'arte e la storia, il calore delle tradizioni, i sapori nostrani e le suggestioni di una natura meravigliosa che non smette mai di stupire. Scoprire e amare l'Italia, tra città d'arte e meraviglie della natura, borghi dimenticati e tesori sconosciuti Tra i 1001 luoghi da non perdere: lungo la costa dei trabocchi: Vasto (Abruzzo); nel dedalo dei sassi di Matera (Basilicata); Gerace, la Firenze del Sud (Calabria); suggestioni medievali a Sant'Agata dei Goti (Campania); il borgo fortificato di Vigoleno (Emilia Romagna); Cividale del Friuli, città fondata da Giulio Cesare (Friuli Venezia Giulia); il Giardino di Ninfa a Sermoneta (Lazio); lo spettacolare castello di Dolceacqua (Liguria); la casa del Vate: il Vittoriale a Gardone Riviera (Lombardia); la città ideale: Urbino (Marche); Pietracupa, la Betlemme del Molise (Molise); le cattedrali sotterranee di Canelli (Piemonte); gli enigmi di Castel del Monte (Puglia); le tombe dei giganti di arzachena (Sardegna); i mosaici di piazza Armerina (Sicilia); Scansano, la patria del Morellino (Toscana); l'abbazia benedettina più alta d'Europa: Malles (Trentino-Alto Adige); città di vino, olio e vivere slow: Torgiano (Umbria); i vini più alti d'Europa di Morgex (Valle D'Aosta); la casa di Tiziano a Pieve di Cadore (Veneto).
Il pellegrinaggio aiuta la fede, e il cibo che consumiamo durante la strada è parte di un significato più ampio. I cammini verso la Terra Santa, sulla via Francigena puntando a Roma, lungo i sentieri che conducono a Santiago o ai grandi santuari mariani, sono segnati da storie e sapori: tra hummus e scalogni, gnocchi di castagne e sciroppi, torte dolci e salate delle più diverse tradizioni gastronomiche si cammina anche stando in cucina. Così è l'annuncio del Vangelo, itinerante e saporito, e ogni mettersi in viaggio, anche solo con la fantasia. Se per ogni itinerario la meta è fondamentale, anche il cibo che lo accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione. Partiamo per questo nuovo viaggio, noi viaggiatori nell'anima.
Roma, capitale d'Italia e "Città Eterna", sembra perennemente in bilico tra giudizi diametralmente opposti. Per secoli, viaggiatori illustri come Goethe, Stendhal, Andersen e Shelley hanno celebrato la storia e i monumenti dell'Urbe insieme alla dolcezza dei paesaggi della Campagna Romana. Questa guida è un invito a esplorare la città per scoprirla nel modo più ecologico, e cioè a piedi. Alcuni itinerari sono a tema, come quelli dedicati al Barocco, alla Repubblica Romana o ai palazzi del potere. Altri prevedono passeggiate in aree verdi più o meno note, all'interno o immediatamente all'esterno del Raccordo Anulare. Per chi ama passeggiate più impegnative, non mancano i suggerimenti per gite fuori porta, verso i laghi e le montagne che distano solo poche ore da Roma e che offrono percorsi per qualche ora di buon trekking. Esplorare a piedi la Capitale? Si può fare! Hanno scritto dei suoi libri: «Un libro pieno di curiosità, idee e aneddoti.» Il Venerdì «Itinerari insoliti tra cammini e sentieri, alla scoperta di meraviglie nascoste.» Il Messaggero «Chi ha in programma un viaggio, dovrebbe portare con sé questa ricca guida per scoprire un territorio di tesori e angoli incantati.» Famiglia Cristiana «Una nuova guida per chi vuole scoprire passo dopo passo le bellezze nascoste del nostro paese.» Starbene.
Cosa sarebbe Catania senza la tradizione di sant'Agata e la speranza in colei che può fermare la lava dell'Etna? O San Giovanni Rotondo senza padre Pio? O, ancora, Bonaria senza il miracolo del mare? O Roma senza Santa Maria Maggiore, basilica figlia di un sogno e di un prodigio? E cosa sarebbe l'Italia tutta senza questi luoghi? Di certo un Paese più povero dal punto di vista spirituale e storico, meno ricco nel suo immenso bagaglio di tradizioni, di riti, di cultura. Da Courmayeur a Padova, da Assisi a Napoli, da Loreto a Vibo Valentia, "Guida ai miracoli d'Italia" ci accompagna alla scoperta di oltre cinquanta luoghi ora molto noti, ora meno conosciuti, illustrando dinamiche e protagonisti dei tanti eventi "miracolosi e prodigiosi" che si sono verificati entro i nostri confini in duemila anni di storia. Un modo originale per approcciare le meraviglie d'Italia e per scoprire una volta in più che, ovunque si guardi, il nostro Paese rivela tanto eventi che smuovono il soprannaturale quanto infinite meraviglie tutte terrene, naturali e artistiche.
"Per trovare Dio bisogna prima essersi 'persi'. È quando siamo smarriti, spogliati di certezze rassicuranti, che siamo pronti a guardarci dentro, a ritrovarci-. Così Massimo Orlandi sintetizza un ideale che, se è certamente cristiano, non smette di trovare eco in ogni coscienza, anche non credente. Le storie umane e cristiane sono, infatti, tutte percorsi unici e affascinanti, quando abbiano al centro la volontà di un cammino alla ricerca di senso e, insieme, la consapevolezza di una fragilità da ammettere e con la quale fare i conti. Proprio da una fragilità (anzi da molte) Romena è nata: la fragilità di un prete che si rimette in gioco, di giovani che scommettono su una strada scoscesa, di adulti che accettano la propria imperfezione e, nonostante questo, non temono cammini non scontati. Dal 1991, da allora, la Fraternità di Romena è un punto di incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove, nel pieno rispetto delle storie e delle differenze individuali, avere la possibilità di rientrare in contatto con sé stesso e, se vuole, con Dio. Il presente libro racconta, attraverso la voce appassionata di uno dei fondatori, la storia di questa straordinaria esperienza spirituale che si offre come un vero "porto di terra- per chiunque abbia occhi capaci di cercare il cielo.
Itinerari mozzafiato per scoprire le montagne più sorprendenti e più belle del mondo Le Dolomiti, montagne belle, sorprendenti e inserite nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO, sono conosciute in tutto il mondo. Ai piedi delle Tre Cime, della Marmolada e di decine di altre vette straordinarie si snodano sentieri di grande fascino. I più noti, a luglio e agosto, sono molto frequentati. Questa guida presenta al lettore anche molti itinerari meno conosciuti, che permettono di camminare tranquillamente. Nel volume vengono descritti decine di classici percorsi in direzione dei rifugi, molte passeggiate verso eremi e castelli e le salite verso vette faticose ma facili come lo Sciliar, il Sassopiatto, il Col di Lana e il Piz Boè. Molti itinerari sono di media lunghezza, ma vengono suggeriti anche dei percorsi brevi, accessibili alle famiglie con bambini piccoli e agli escursionisti meno giovani. In molte aree sono presentati anche dei sentieri adatti alle belle giornate di primavera e d'autunno. Oltre alla descrizione pratica, per ogni sentiero è presente un'introduzione che presenta i motivi d'interesse, le eventuali difficoltà e le curiosità più intriganti. Non resta che mettersi in marcia! Tutto ciò che c'è da sapere sui più suggestivi sentieri delle Dolomiti Tra i luoghi descritti nella guida:, Bolzano e la Bassa Atesina, Bressanone e la Val di Funes, Tires e Carezza, L'Alpe di Siusi e lo Sciliar, La Val Gardena, La Val Badia e la Valle di Marebbe, La Val Pusteria e la Valle di Braies, Trento e la sua conca, Le Dolomiti di Brenta, La Val di Fassa, La Val di Fiemme, Il Primiero e le Pale di San Martino, Belluno, Feltre e le Dolomiti Bellunesi, L'Agordino e la Valle del Cordevole, La Val Fiorentina e la Val di Zoldo, Cortina e la Valle del Boite, Il Cadore e il Comelico, Le Dolomiti Friulane e l'Alpago.
Il viaggio che questa guida ci permette di compiere alla scoperta di uno dei territori meno noti d'Italia parte dal capoluogo, capitale del cuore di tutti gli abruzzesi, ferita nel 2009 da terremoto ma oggi risorta e ancora più bella. L'Abruzzo è una regione in cui su tutto vince la natura, con tre parchi nazionali che tutelano gran parte delle montagne e il mare preservato da un'area marina protetta e una riserva naturale regionale. Ma il suo patrimonio passa anche attraverso la street art, le eccellenze dell'artigianato tradizionale e della tavola, dove non mancano mai arrosticini e vino Montepulciano d'Abruzzo.
Siamo un'umanità che per un verso è in trappola e per l'altro in fuga. Un'umanità che, nella condizione più agiata, conosce al massimo il turismo, ma che ha perso la cognizione del viaggio e certamente, almeno in larga parte, anche la percezione del valore del pellegrinaggio, della ricerca, dell'incontro, dell'attesa di una svolta. Un pellegrinaggio non è un viaggio qualsiasi, non è esperienza di pura conoscenza di luoghi particolarmente importanti per la loro storia religiosa o il loro valore artistico. Esso ha, paradossalmente, le caratteristiche che lo inseriscono nella prospettiva di un'esperienza di ritorno. Non si tratta di un ritorno al passato. Non bisogna pensare a una dinamica regressiva di rifiuto della vita e della storia. "Tornare" non significa "tornare indietro", bensì risalire all'essenziale, a ciò che ci riguarda profondamente e ci invita a una condizione più vera.
L'itinerario ripercorre le tappe dell'Italia napoleonica lasciando in sottofondo i campi di battaglia e restituendo, piuttosto, la fitta rete dei luoghi della memoria: monumenti, edifici, ma anche tracce di civiltà materiale. Accanto all'Italia di Napoleone vi fu, però, anche un'Italia dei Bonaparte (i Napoleonidi, come furono chiamati), che popolarono l'Italia della Restaurazione assai più della Francia. Molte città furono luogo d'azione dei fratelli di Napoleone e dei loro figli, così come delle sorelle Elisa, Carolina e Paolina. Non solo Roma e Firenze, ma anche Trieste, Bologna, Macerata, Viareggio, Senigallia e altre città ancora videro nascere e morire ville e palazzi dei Bonaparte. Una presenza giunta sino agli anni Venti del Novecento e che rese l'Italia - dopo la Francia - il paese più napoleonico d'Europa.
Partire da Roma per raggiungere Gerusalemme, fin dal Medioevo, costituisce il coronamento di un percorso di vita. Il presente volume è il diario del Cammino svolto dall'autore sulle tracce di Gesù storico, dentro la lacerazione dello Stato di Israele, nel cuore del conflitto permanente con i palestinesi. Per capire la Shoah bisogna respirare la polvere del deserto lungo la valle del Giordano; per interiorizzare il grido di dolore del popolo palestinese bisogna provare l'esperienza del checkpoint in Cisgiordania ed entrare alle tre del pomeriggio a Gerico. Antonello Menne ha voluto ascoltare il racconto delle due fazioni e capire le ragioni del conflitto. Ma soprattutto, con i suoi compagni pellegrini, ha voluto "sentire" il respiro di Gesù che, cacciato dalla sinagoga di Nazaret, intraprese il percorso a piedi fino a Gerusalemme per compiere il disegno divino e realizzare la più grande rivoluzione della storia dell'umanità.
Quando si parte per un cammino a piedi è inevitabile ritornare all'essenziale: si impara a spogliarsi delle cose che non sono davvero necessarie e ci si rende conto che in fin dei conti basta veramente poco per stare bene. Questo è il diario di un viaggio che ha segnato nel profondo una ragazza. È la testimonianza di un itinerario che, attraversando la metà settentrionale del Portogallo e una parte della Galizia, giunge alla famosa cattedrale di Santiago di Compostela, mèta e sogno di tantissimi pellegrini che ogni anno decidono di intraprendere un'esperienza mistica, religiosa e d'introspezione. È il racconto di un Cammino che già dalle prime tappe si rivela un grande insegnamento di vita. Un viaggio che è anche un'esperienza di crescita personale che porta non solo al raggiungimento della mèta prefissata, ma soprattutto alla comprensione e accettazione di sé stessi, alla scoperta di un profondo senso di gratitudine nei confronti della vita e ad una maggiore consapevolezza. La strada, pertanto, non termina alla cattedrale, ma va oltre e prosegue dritta al cuore. Nelle ultime pagine si trovano pochi ma utili consigli per chi decide di intraprendere il Cammino; una mini guida pratica che l'autrice avrebbe voluto leggere ma non ha mai trovato.