
Il termine "Rinascimento" ha un'origine relativamente recente: si è affermato intorno alla metà dell'Ottocento per opera di storici francesi e tedeschi che hanno identificato in un periodo della storia europea, e in particolare italiana, una rinascita culturale e politica, contrapposta ai "secoli bui" del Medioevo. Ma, come ci illustra il grande storico Eugenio Garin, questa interpretazione è stata per molto tempo fuorviante: il Rinascimento è stato essenzialmente un'enorme rivoluzione culturale, nata in un contesto di crisi. In quest'opera Garin prende in esame i principali elementi culturali che caratterizzano il Rinascimento: dalla riscoperta dei classici latini e greci allo sviluppo delle scienze, dalla filosofia alla politica.
Frutto di una ventennale ricerca sull'industria meccanica, il libro affronta la storia dei mutamenti organizzativi e produttivi nei due grandi stabilimenti della Fiat del Lingotto e di Mirafiori, tra la grande guerra e i primi anni sessanta. Ai capitoli sull'organizzazione produttiva della Fiat fa da "contrappunto" un capitolo sulla fabbrica come struttura collettiva alla quale, dopo l'estate del 1943, si affidano compiti estranei alle ordinarie funzioni.
Questo libro ebbe origine da una serie di lezioni che Reischauer, tenente colonnello nell'esercito degli Stati Uniti, tenne durante la Seconda guerra mondiale. "Storia del Giappone" è una ricostruzione storica dell'impero del Sol Levante, dalle origini fino alla nascita della moderna monarchia costituzionale. Il volume è diviso in tre parti: la prima descrive il Giappone tradizionale, gli influssi della ben più alta civiltà cinese e la lunga e complessa stagione feudale; la seconda si occupa dell'ascesa del militarismo, dalla nascita del moderno stato fino alla Seconda guerra mondiale; la terza parte prende in considerazione la rinascita del primo dopoguerra, il radicale cambiamento del ruolo del Giappone negli affari mondiali.
Questo libro è l'opera di uno storico di destra - se pure questo termine ha ancora un senso - che, basandosi su un imponente materiale di documentazione, ricosruisce oltre mezzo secolo di vita italiana. Un libro dove al pessimismo per il crescente disinteresse dei cittadini nei confronti della politica si alterna l'ottimismo per la libertà ormai divenuta parte integrante del nostro DNA. Una ricostruzione politica ma anche sociologica ed economica.
In principio era la fame, ovvero la politica a tavola dall'immediato dopoguerra a oggi. Dalla frugalità dei padri fondatori al patto della crostata, dalle polpette di De Gasperi all'apoteosi di Vissani, cinquant'anni di storia del nostro paese "consumati" con le gambe sotto il tavolo nei palazzi (e nei casotti) del potere. In mezzo ci sono l'Italia in pasta e stracci del '48, l'America nutrice del piano Marshall, la falce e il tortello, forchettoni democristiani, il miracolo italiano, scioperi della fame in tutte le salse e digiuni pannelliani. Un libro salato scritto con il sorriso sulle labbra.
L'India è il secondo paese più popoloso del mondo, è la più grande democrazia esistente, ha un'antica e complessa civiltà. Nonostante grandi problemi di povertà e analfabetismo, ha un'economia che, negli anni '90, si è sviluppata al ritmo del 6/7 per cento l'anno. Questo libro, che narra gli avvenimenti accaduti fino ai nostri giorni, vede la storia dell'India come parte della storia del mondo; la narrazione, condotta con un linguaggio semplice, è organizzata intorno ad alcuni temi fondamentali che mettono ordine in avvenimenti apparentemente contradditori.

