
Autobiografia del sottotenente Nicola Rossi, nel periodo in cui fu prigioniero dei Tedeschi, durante la seconda guerra mondiale. Con il diario del sottotenente Nicola Rossi continua la pubblicazione di diari e memorie sulla seconda guerra mondiale, con l'intento di contribuire ad una lettura dal basso" del conflitto. Questa collana propone infatti una visione del conflitto attraverso testimonianze di individui che si trovarono coinvolti in tale evento, spesso senza comprenderne le motivazioni, uomini comuni che furono costretti a dover subire decisioni prese da altri, a volte con conseguenze drammatiche per la loro stessa esistenza. La testimonianza lasciataci da Nicola Rossi, ufficiale di complemento romano e studente universitario, copre un arco di tempo limitato, dall'8.9.1943 all'aprile 1945 ed e riferita esclusivamente al periodo in cui l'Autore fu prigioniero dei Tedeschi. "
La descrizione di un pranzo a casa di Clearco, uno dei più ricchi e voluttuosi cittadini di Atene, attraverso il quale si possono ricostruire le usanze e le tradizioni greche a tavola.
Questa è la storia scioccante di come furono concepiti i forni crematori e le camere a gas che permisero l'eliminazione di oltre un milione di persone durante l'Olocausto. Alla fine dell'Ottocento, la Topf e figli era una piccola e rispettata azienda a conduzione familiare con sede a Erfurt, in Germania, che produceva sistemi di riscaldamento e impianti per la lavorazione di birra e malto. Negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia, la ditta divenne leader nella produzione di forni crematori e, con l'avvento della seconda guerra mondiale, si specializzò nella pro-duzione di forni "speciali", destinati ai campi di concentramento. Du-rante i terribili anni dell'Olocausto, la Topf e figli progettò e costruì i forni crematori per i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Belzec, Dachau, Mauthausen e Gusen. Gli uomini che concepirono queste macchine di morte non furono ferventi nazisti mossi dall'ideologia: a guidare i proprietari e gli ingegneri della Topf e figli furono piuttosto l'ambizione personale e piccole rivalità, che li spinsero a competere per sviluppare la migliore tecnologia possibile. Il frutto del loro lavoro riu-scì a superare in disumanità persino le richieste delle ss. Ed è per questa fervente dedizione al lavoro che i fratelli Topf passarono alla storia con infamia. Il loro nome è ancora impresso sulle fornaci di Auschwitz.
Racchiudere la storia della Russia in un unico volume significa raccontare, in poche centinaia di pagine, il passato e il presente di una zona vasta un sesto della superficie terrestre; un territorio multietnico in cui si parlano oltre cento lingue; una civiltà che ha prodotto una cultura sfaccettata, di straordinaria ricchezza e di grande influenza; una struttura militare e politica di primo piano sullo scacchiere mondiale. È quello che Roger Bartlett riesce a fare in quest'opera che dalle lontane origini perse nell'Alto Medioevo giunge fino a oggi, offrendo un'ampia prospettiva sullo sviluppo storico della Russia, e concentrandosi sulle origini della cultura politica della nazione e sul ruolo della grandissima maggioranza contadina nell'impero prima russo e poi sovietico.
Per molti secoli la considerazione e la condizione dei bambini è stata molto difficile, anche in una società, come quella medievale, che era costruita attorno al messaggio evangelico. Il "se non ritornerete come bambini- di Gesù risuonava dalle Sacre Scritture, ma sembrava non penetrare negli animi degli adulti, quando si rivolgevano al mondo dell'infanzia. Il libro ci fa comprendere il perché di tante difficoltà per i piccoli e come si sono create le premesse per la loro comprensione e il loro apprezzamento come persone. L'autore ci accompagna in un percorso affascinante: all'ascolto di pensatori autorevoli (Agostino, Ambrogio, Anselmo di Canterbury...), papi e educatori, fino a Tommaso d'Aquino e Bonaventura... ispiratori di Dante Alighieri anche su questo tema. Senza dimenticare san Francesco e la sua speciale attenzione per l'infanzia. «Gli adulti hanno paura dei bambini. Senza dubbio, possono dissimulare o travestire in mille modi quella paura: da affetto, da cura, da preoccupazione, da severità. E sanno anche dominarli: terrorizzandoli, seducendoli, corrompendoli, violentandoli, ingannandoli, obbligandoli, trascurandoli. Quel che resta più difficile, tuttavia, è prenderli per quello che sono...» Dalla prefazione di Franco Cardini.
Oggi siamo di fronte a una svolta nella rivalità storica che da più di due secoli vede le due 'capitali d'Italia' affrontarsi in una dialettica irrisolta: un contrasto fondato sul mito efficientista di Milano baluardo di una diversa italianità, immagine rovesciata di una Roma centro dell'incompetenza amministrativa e regno degli arcani della politica. Lo scandalo di Tangentopoli ha reso inutilizzabile l'idea della 'capitale morale' e Milano fatica a ritrovare un'immagine ben definita di sé. Roma invece, malgrado le insistite polemiche contro la 'capitale ladrona', è riuscita ad accreditarsi davanti all'opinione pubblica nazionale come mai era accaduto dopo il fascismo.
Gli Etruschi mantengono tuttora il fascino intatto di una civiltà che, prima dei romani, ha connotato con la sua presenza buona parte del territorio italico dal IX al I secolo a.C. Molto si è appreso da quando Massimo Pallottino inaugurò, settant'anni fa, una nuova disciplina, chiamata Etruscologia. I risultati delle ultime scoperte hanno messo in discussione vari aspetti delle origini, della storia, dell'organizzazione, della produzione, della religione, dell'arte degli Etruschi, e dei loro rapporti con i popoli italici, con Roma, l'Oriente e la Grecia. Profondi sono stati, inoltre, i progressi relativi alla lingua e alla lettura dei testi, non solo per le nuove scoperte, ma per gli accresciuti strumenti di studio e il chiarimento di diverse ipotesi. Il presente manuale, rivolto agli studenti universitari ma anche al vasto pubblico dei non specialisti, fornisce un quadro completo sulla vita della popolazione più conosciuta dell'Italia preromana. La storia degli Etruschi è innanzitutto la storia di città diverse, unite solo dalla lingua e dalla coscienza di un'origine comune, secondo il modello greco. Ogni città conduce una propria politica e conosce un proprio sviluppo specifico. Curato da Gilda Bartoloni, il manuale si avvale dei contributi dei più autorevoli docenti di Etruscologia e Antichità Italiche, ed è articolato in due parti