
Quello che si dice per la guerra, cioè che sia troppo seria per lasciarla fare ai generali, lo si può dire ormai anche della scienza: è troppo importante per lasciarla nelle mani degli scienziati. Il dibattito sulla scienza, e in particolare sulla biologia e la medicina, chiama sempre più spesso in causa le opinioni di politici e cittadini, sia per quanto riguarda le scelte personali di vita quotidiana, sia per le regole da applicare alla ricerca scientifica e all'uso di tecniche già esistenti. Attraverso le pagine di questo libro, il lettore incontrerà i princìpi base della biologia molecolare, analizzerà il panorama delle biotecnologie e darà uno sguardo ai possibili sviluppi scientifici che si profilano all'orizzonte. Il grande protagonista è il DNA, che viene presentato di volta in volta in coppia con processi ben noti a tutti, come la crescita, lo sviluppo e l'invecchiamento. All'interno di questa trama narrativa, vengono presentate le grandi sfide della scienza come la genomica e la proteomica, e questioni più spinose come la clonazione, l'ingegneria genetica, gli alimenti geneticamente modificati.
Il parto è certo una nuova fase della vita per la donna, alla quale spesso essa è impreparata, priva com'è di modelli comunitari e familiari tipici delle società del passato e priva d'altro canto di una specifica e competente assistenza da parte del settore pubblico di uno stato moderno. Non ci si meraviglia della crescita statistica delle depressioni post-partum, dei casi di rifiuto psicologico o fisico dei neonati da parte delle madri, delle crisi tra la donna e il suo partner che arrivano a conclusione (con una separazione o con un divorzio) generalmente un anno dopo la nascita di un figlio ma che si creano e affondano le radici nel periodo immediatamente seguente la nascita di questo, come effetto di un'elaborazione e una maturazione incompleta, di una depressione non veramente superata.
Ci sono eventi che incuriosiscono l'uomo fin dall'antichità e pongono quesiti ai quali studiosi e scienziati da sempre cercano di dare risposta. Andrea Frova, nella rubrica "L'occhio di Galileo" del mensile "Newton", illustra da anni i meccanismi che regolano i fenomeni della natura, prendendo spunto da episodi di vita quotidiana che si trovano davanti agli occhi ma passano inosservati. Si parla quindi dei grandi eventi terrestri e cosmologici, così come di quelli ultrapiccoli all'interno dell'atomo e della materia; si discute delle attività umane, dallo sport alla percezione delle immagini e della musica. Onde, luce, suono, energia, calore, fuoco, atomi, elettroni sono i principali attori di questo viaggio attraverso il pensare e il ragionare di stampo galileiano, rivolto a iniziati e non.
Come fa Superman, con un solo balzo, ad arrivare sul tetto di un edificio di trenta piani? Cosa dice, dell'eroe dei fumetti, questo salto di 200 metri? Quasi tutto. Basta applicare le leggi di Newton: per sfidare la gravità, saltando cosi in alto, Superman, se pesa 100 chili, deve avere una velocità iniziale di oltre 200 chilometri l'ora e, dunque, applicare al salto una forza di oltre 25 tonnellate al secondo. Impossibile per un terrestre, ma non per chi è nato su Krypton, che ha una gravità maggiore. Kakalios spazia dalla meccanica quantistica, alla termodinamica, alla relatività, alla fisica dei solidi... altrimenti come spiegare in che modo l'Uomo Invisibile riesce a passare attraverso i muri?
In un mondo in cui lo sviluppo tecnologico esercita un impatto sempre più forte sulla società, sulla salute e sull'ambiente, va messa in conto la necessità di una gestione trasparente e democratica delle decisioni che riguardano la scienza e la tecnologia. In biomedicina, per esempio, è ormai evidente un problema di integrità della ricerca scientifica, al punto che si è resa necessaria una "metaricerca" compiuta da scienziati indipendenti che analizzano l'attività sperimentale effettuata o commissionata dall'industria. Spesso tali contro-analisi evidenziano gravi manipolazioni a carico di studi scientifici i cui risultati possono essere successivamente utilizzati a fini di policy. Oggi tuttavia il problema investe anche il sistema che produce innovazione per l'agricoltura e l'alimentazione. L'agricoltura industriale ha evidenziato limiti enormi, perché dipende dall'alto consumo di combustibili fossili e dallo sfruttamento incondizionato di risorse naturali non rinnovabili. I costi economici, ambientali e sociali provocati dalla completa separazione tra produzione agricola, vocazione del territorio e saperi tradizionali ricadono sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera agro-industriale, ossia gli agricoltori e i consumatori. Il volum dà la misura e la profondità di questi scenari, lasciando chiaramente trasparire non solo l'urgenza ma anche la reale convenienza di un'inversione di rotta nelle politiche che riguardano la scienza, la sicurezza alimentare e la salute.
Lo scienziato, inventore e divulgatore James Lovelock, autore della celebre ipotesi di Gaia secondo cui la Terra è un immenso organismo vivente capace di autoregolazione, è da sempre un punto di riferimento dell'ambientalismo internazionale. Con il suo ultimo libro, "The revenge of Gaia" (2006), che sta suscitando un aspro dibattito, Lovelock è entrato in modo dirompente nella discussione sulla crisi ambientale: ha delineato scenari inquietanti per il futuro della Terra e ha auspicato un ritorno del nucleare, in quanto fonte energetica sicura e rispettosa di Gaia. "Solo l'atomo ci può salvare" è incentrato sulla figura di Lovelock e sulle sue proposte di politica ambientale. Ricostruisce il rapporto, complesso e ambiguo, tra lo scienziato inglese e gli ambientalisti. Analizza con estrema chiarezza le sue valutazioni dello stato della Terra e del riscaldamento globale alla luce dell'ipotesi di Gaia. Esamina in maniera efficace le sue tesi sullo sviluppo sostenibile e sui pregi e difetti delle diverse fonti di energia oggi a disposizione. Discute i suoi giudizi sul nucleare, sulle scorie e sull'incidente di Chernobyl.
A partire dagli anni Ottanta l'arte bonsai ha preso piede in Italia e si è diffusa, acquistando qualità e prestigio al punto da rendere l'Italia la prima nazione europea nel settore. La curiosità del pubblico verso i segreti della coltivazione di alberi in vaso è sempre crescente grazie anche all'interesse mostrato dall'Occidente verso le arti e le culture orientali. Questo testo costituisce un quadro veloce, schematico, ma completo, del mondo del bonsai; la sintesi esaustiva e la chiarezza esplicativa lo rendono il punto di riferimento più immediato ed efficace di cui si possa disporre. Più di cento disegni e un inserto fotografico a colori spiegano dettagli tecnici e interventi di manutenzione, guidati da descrizioni precise che accompagnano il lettore verso aspetti botanici, tecnici, estetici e culturali in grado di fornire una panoramica globale e immediata dell'arte bonsai.
La teoria della salutogenesi esposta i questo libro mette in rapporto stress e risorse. I suoi assi principali sono l'orientamento prioritario alla salute, alle risorse e alle capacità reattive anziché al rischio e alla delega. Da quest'idea nasce un modello di assistenza alla gravidanza e alla nascita, che coinvolge nuovamente come protagonisti la donna e l'uomo nel dare la vita, e ridisegna la professione dell'ostetrica come persona di cura e di accompagnamento in quegli eventi critici.
Un viaggio nel pianeta ambiente e nelle sue molte contraddizioni, compiuto da un protagonista.
Un libro-intervista, raccolto da Folco Quilici, che costituisce un manifesto contro ogni ideologia e propone una rivoluzione copernicana, che ponga l'uomo, le sue esigenze ed il suo benessere al centro del sistema. Altero Matteoli prende spunto dagli anni trascorsi alla guida del Ministero, non per rivendicare i suoi meriti, ma per proporre pacatamente, com'è nell'indole di chi ha trascorso gran parte della propria avventura politica all'opposizione - a destra, nella sua Toscana, tradizionale roccaforte della sinistra - una formula capace di far superare il bagaglio di pregiudizi ideologici, che hanno fatto della questione ambientale un terreno di scontro e di sterili contrapposizioni, bloccando di fatto lo sviluppo.
La difesa dell'ambiente -sottolinea con forza Matteoli - va perseguita non come un bene in sé; non si tratta di andare alla ricerca di un'età dell'oro perduta vedendo, come Rousseau, nel progresso il veleno della società . Si tratta invece di perseguire le condizioni di vita migliori per l'uomo, attraverso la conservazione di quel contesto ambientale ad esso necessario. In questo senso la tutela dell'ambiente si trasforma in un'opportunità, per cogliere la quale tutte le posizioni politiche dovrebbero convergere (pp. 112).
Altero Matteoli è nato a Cecina, in provincia di Livorno, l'8 settembre 1940, è sposato ed è padre di due figli. Ministro dell'Ambiente nel 1994 e nel 2001, con i tre governi Berlusconi, ha salito tutti i gradini della carriera politica, da consigliere comunale a consigliere provinciale, a parlamentare nazionale, passando nelle elezioni del 2006 dalla Camera dei Deputati al Senato, dove è stato eletto Presidente dei Senatori di AN. Attualmente è anche Presidente dell'Associazione ambientalista «Ambiente e/è Vita».
Come è possibile parlare di scienza quando in ballo ci sono i sentimenti? La scienza è una materia oggettiva, da sempre considerata altra cosa rispetto ai sentimenti. Tuttavia la parte più intima dell'essere umano, la coscienza, è un dato oggettivo, biologico: chi potrebbe negarne l'esistenza? E chi potrebbe negare l'esistenza del rapporto che c'è tra corpo e pensiero? Non è forse vero che quando siamo imbarazzati arrossiamo, quando ci emozioniamo ci viene la pelle d'oca? Questo volume ha l'arduo compito di dare dignità scientifica al problema della coscienza e di dimostrare che tra letteratura e scienza non sempre può esserci una netta distinzione. L'obiettivo degli autori è quello di fondare una nuova scienza che si pone a metà strada tra due mondi, quello letterario e quello scientifico, con la consapevolezza che ciò che li accomuna è l'uomo.
Il paesino di Downe, nel Kent, ospita Down House, la Casa dei Darwin. Oggi è un museo, alla periferia sudorientale di Londra, ma nel 1842 si trovava a due ore di carrozza dalla capitale, "all'estremo limite del mondo". Charles Darwin vi giunse con la moglie Emma Wedgwood, in attesa del terzo figlio, e non se ne andò più. Sul terreno della casa c'è ancora il Sentiero Sabbioso, sul quale Darwin passeggiava ogni giorno, meditando e tentando di venire a capo dei molti problemi che la sua teoria della selezione naturale gli poneva. Su quei prati sono cresciuti i suoi numerosi figli, tra i quali la piccola Annie, la più amata. E proprio Annie, morendo a dieci anni, ebbe forse un ruolo importante nell'elaborazione del pensiero metafisico del grande naturalista inglese. L'interpretazione radicalmente naturalistica del male, del bene, della sofferenza o del posto per nulla privilegiato dell'uomo nella natura, sono il frutto del suo lavoro teorico e sperimentale, ma in parte anche della sua vita privata. Questo libro è una biografia intima di Darwin, della piccola Annie e dell'intera "tribù" dei Darwin-Wedgwood, scritta da un loro diretto discendente. Ma è anche un affresco a tutto tondo dell'Inghilterra vittoriana, con le sue poesie, le sue chiese, i suoi paesaggi, l'incedere tumultuoso della scienza e dell'industria e i contrasti che certe idee, proprio come quella "pericolosa" di Darwin, hanno portato nelle coscienze dell'epoca. Per giungere fino a noi, ancora sature della loro dirompente carica innovativa.