
Nel 1859 L'origine delle specie di Charles Darwin scosse il mondo dalle fondamenta. Darwin sapeva benissimo che la sua teoria dell'evoluzione avrebbe provocato un terremoto, ma non avrebbe mai potuto immaginare che, un secolo e mezzo dopo, la controversia avrebbe continuato a infuriare. L'evoluzione è considerata un «fatto» da tutti gli scienziati autorevoli, e per la verità anche dai teologi più illuminati, eppure milioni di persone continuano a negarla o per ignoranza o per obbedienza a una religione, con risultati inquietanti.
Richard Dawkins si inserisce nel dibattito in corso e fornisce un'esauriente panoramica delle prove scientifiche dell'evoluzionismo, prendendo in esame le varie discipline, dalla chimica alla biologia, dall'embriologia alla paleontologia, e le moderne strumentazioni che contribuiscono a confermare sotto molteplici profili la realtà dell'evoluzione e, dopo aver sfatato la leggenda degli anelli mancanti (in realtà ne mancano sempre meno...), conduce il lettore lungo l'affascinante itinerario di studi aperto da Darwin.
E lo fa scavando in una miniera di evidenze scientifiche: analizza gli esempi viventi di selezione naturale e i reperti fossili, gli orologi naturali che hanno segnato le tappe del lungo processo evolutivo e le complesse fasi di sviluppo dell'embrione, le dinamiche della tettonica a placche e i meccanismi della genetica molecolare. Per giungere a una conclusione incontrovertibile: «Non è un caso che ci ritroviamo appollaiati su un ramoscello sottile in mezzo al rigoglioso, fiorente albero della vita. Non è un caso, bensì la diretta conseguenza dell'evoluzione per selezione naturale non casuale».
Mentre in tutto il mondo è in atto il tentativo di minare alla radice l'autorevolezza della scienza, con Il più grande spettacolo della Terra Dawkins sceglie di partecipare alla battaglia contro ogni vecchia e nuova forma di oscurantismo riproponendo la lucida visione delle leggi della vita che porta il nome di uno dei più grandi scienziati di ogni tempo.
Il tema dell'evoluzione non perde d'attualità nella discussione pubblica di qua e di là dell'Atlantico. L'autore del volume, che in questa edizione aggiornata tiene conto delle ricerche più recenti, ci introduce ai fondamenti della teoria dell'evoluzione - formulata per la prima volta da Charles Darwin un secolo e mezzo fa - aiutandoci a coglierne il nocciolo, che risiede in tre spinte concomitanti: la variazione, la trasmissibilità di una parte di questa variazione di generazione in generazione, l'azione della selezione naturale nel contesto ecologico. Ripercorre poi gli altri meccanismi che oggi integrano il nucleo darwiniano della teoria - dalle derive alle migrazioni, dalle simbiosi agli sconvolgimenti della biosfera - fino alla svolta imprevedibile della storia naturale: la comparsa di Homo sapiens, un ramoscello nel ricco "cespuglio" degli ominidi.
Telmo Pievani insegna Filosofia della Scienza presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca ed è coordinatore scientifico del Festival della Scienza di Genova. Tra le sue recenti pubblicazioni: "Creazione senza Dio" (Einaudi, 2006), "In difesa di Darwin" (Bompiani, 2007), "Nati per credere" (con V. Girotto e G. Vallortigara, Codice Edizioni, 2008).
All'alba del nuovo millennio, quali sono le condizioni del pianeta Terra? Una rassegna di 170 fotografie illustra lo stato del pianeta, secondo un andamento binario che racconta da un lato le meraviglie del mondo, gli splendidi paesaggi naturali, dall'altro l'interazione uomo-natura e le contaminazioni che quest'ultima ha subito.
Un viaggio attraverso i continenti, dall'Alaska al Brasile, passando anche nella Nuova Caledonia, proprio per documentare come il Coeur de Voh, la foresta a forma di cuore resa celebre dalla foto di Arthus-Bertrand Yann, sia ormai bruciata e ridotta a un cumulo di rami secchi.
In che modo dunque l'opera dell'uomo sta incidendo negativamente, incrinando gli equilibri naturali e deturpando i paesaggi? Il volume di notevole impatto visivo segue il pensiero di Al Gore, premio Nobel per la pace nel 2007, il cui messaggio è quello di considerare il mutamento climatico come il pericolo reale per la sorte del pianeta, e inserisce un cambiamento di prospettiva nei confronti della salvaguardia della Terra e del risparmio energetico.
La sensibilizzazione al problema passa attraverso gli splendidi scatti di Luca Bracali, supportato nell'editing dal fotografo cileno Patricio Estay, che documentano gli scempi dell'umana mano
Un testo di studio sul dialogo possibile fra le scienze fisiche e matematiche e la fede.
Quando un cane si rotola sull’erba appena falciata diciamo che è felice. Quando invece si accascia a orecchie basse sul pavimento dopo avere ricevuto un rifiuto diciamo che è abbattuto. Ma la sua gioia e la sua delusione corrispondono davvero a ciò che noi umani intendiamo quando usiamo queste parole? Fino a che punto il cane è simile all’uomo?
Sì, perché il luogo comune in cui si rischia di cadere è sempre lo stesso: proiettare sul nostro cane sensazioni ed emozioni che in realtà appartengono a noi. L’antropomorfismo a ogni costo è il rischio che un etologo non vuole correre: per questo la «sfera emotiva» degli animali scivola in secondo piano rispetto all’analisi dei comportamenti.
In questo che ormai è considerato un grande classico, Jeffrey Masson si è concentrato sull’esplorazione del misterioso universo interiore del «nostro migliore e più sincero amico», infrangendo così un tabù. E lo ha fatto da pioniere, con gli strumenti che la professione di psicoanalista gli ha insegnato a usare. Attingendo al mito, alla letteratura, agli studi scientifici – da Senofane a Voltaire, da Freud a Lorenz, da Thomas Mann a Kundera – ma soprattutto alle storie personali e a quelle degli amanti dei cani.
Racconti che divertono, che commuovono, che descrivono «i moti del cuore» canino: gratitudine, lealtà, solitudine, delusione, aggressività, malinconia, sogni, percezione delle altre specie – esseri umani inclusi. C’è la storia di Dudley, ex randagio che durante un terribile incendio in California si rifiuta di allontanarsi dalla sua padrona morta asfissiata dal fumo; quella di Bobbie, capace di tornare a casa percorrendo tremilaseicento chilometri dall’Indiana all’Oregon in un inverno glaciale; quella di Hachi-Ko, l’akita diventato eroe nazionale giapponese (e protagonista del nuovo film con Richard Gere), che per dieci anni ogni sera si reca alla stazione per aspettare il padrone ormai deceduto. Ma soprattutto ci sono Sima, Sasha e Rani, i tre cani di Masson – veri protagonisti del libro. Un omaggio dell’autore alla loro emozione per eccellenza: l’amore, su cui i cani, diversamente da noi, non mentono mai.
TUTTE LE CURE
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Seguire la crescita e lo sviluppo del bambino, mese per mese
Gestire i problemi di sonno, pianto e allattamento
Affrontare le complicazioni e le emergenze in caso di malattia
Cosa fare in caso di gemelli, nati prematuri o bimbi con necessità particolari
Preparare pappe gustose seguendo i principi base di una sana alimentazione
Autore dell'Enigma dei numeri primi
L'avventura di un matematico nei segreti della simmetria
Un viaggio emozionante in un mistero della matematica e nella mente di uno dei suoi più brillanti divulgatori.
Un affascinantissimo libro: non sarò mai capace di trovare il prossimo numero primo ma mi sono sorpreso a sfiorare vertigini metafisiche.
— Umberto Eco su L'enigma dei numeri primi
Nel 1770, il quattordicenne Mozart si trovava in Italia per un giro dell'Europa assieme a suo padre. Il Giovedì Santo, andò ad assistere alla funzione celebrata nella Cappella Sistina per ascoltare il celebre Miserere di Allegri, l'incantevole pezzo corale che, per esplicito decreto del papa, poteva essere eseguito solo a Roma durante la Settimana Santa. Il ragazzo ne rimase talmente colpito che, tornato nel suo alloggio, si mise a sedere e scrisse di getto, basandosi su quanto ricordava, l'intero spartito a nove voci. Fu solo la prodigiosa memoria del giovane musicista a rendere possibile questa impresa? Ne Il disordine perfetto, Marcus du Sautoy mostra che l'atto di ricrearlo non fu tanto un merito della sua memoria, quanto piuttosto una conseguenza della straordinaria capacità di Mozart di cogliere la struttura logica interna della composizione, di catturarne la simmetria e di sfruttarla per ricostruire il pezzo a partire da quegli elementi che gli erano rimasti impressi. Ma quello di Mozart è solo uno degli infiniti esempi della potenza della simmetria, una caratteristica che pervade e anima ogni aspetto del mondo naturale e umano: dalle molecole esotiche di carbonio alle pietre di Stonehenge, dai mosaici di Alhambra ai codici informatici, dai coralli del Mar Rosso ai solidi platonici, dai virus alla musica fino al funzionamento stesso della mente umana, che sembra programmata per cercare ovunque le tracce di questo contrassegno essenziale della realtà. Nel suo libro, du Sautoy ci propone un viaggio nell'universo della simmetria e delle sue varie sfaccettature che è, al contempo, un viaggio nell'avvincente lavoro svolto dalla matematica per comprenderla, interpretarla e classificarla — soprattutto negli ultimi due secoli, dalle ricerche di Galois all'Atlante di Cambridge, fino all'incontro con il Mostro, un «atomo di simmetria» che esiste in uno spazio di 196.833 dimensioni. E, nell'intreccio di questi due aspetti, l'autore ha modo di presentare anche il suo personale cammino in questo mondo, offrendoci un'esperienza concreta di che cosa significhi fare matematica. «La scienza» afferma l'autore «ha a che fare con la scoperta, ma anche con la comunicazione. È difficile dire di avere un'idea se non si è in grado di risvegliare questa stessa idea nella mente di un altro.»
Questo libro piacevolissimo esplora una delle
domande più affascinanti e cruciali della fisica
fondamentale: perché la matematica è così
efficace nel descrivere la natura?
David Gross, premio Nobel per la Fisica 2004
La matematica è un prodotto dell’ingegno umano o una sua scoperta? E se si tratta di invenzione, come può rispecchiare così bene le regole di funzionamento del mondo? Su queste domande gli studiosi riflettono da sempre: da Pitagora a Einstein, fino ai giorni nostri. Più le nostre conoscenze scientifiche si sviluppano e più ci rendiamo conto che formule elaborate dalla ricerca pura, anche molto prima che se ne intravedesse un uso pratico, descrivono con precisione le leggi dell’universo. La matematica sembra essere addirittura in anticipo sulle altre scienze: onnipresente e onnisciente. Qual è il mistero di tanta “irragionevole efficacia”? Mario Livio ripercorre con vivace curiosità le avventure, i pensieri e gli accesi dibattiti delle grandi menti del passato: geni che non a caso furono insieme matematici e mistici, astronomi, fisici, sociologi e alchimisti. Secoli di interrogativi, conclude l’autore, ci hanno regalato almeno una certezza: se Dio esiste, di sicuro è un matematico integralista.
Il titolo del libro è ispirato all’espressione schietta e liberatoria di un’anziana signora che stringeva fra le braccia il suo cagnolino reduce da un rischioso intervento. Per lei, il suo beniamino non era solo fonte di compagnia, ma anche un’inesauribile elisir di giovinezza e di buonumore.
In effetti, nella nostra epoca così segnata dall’individualismo, dalla competizione sfrenata e dalla solitudine, gli animali da compagnia, sono fonte di appagamento, serenità ed affetto disinteressato.
Che cosa sarebbe oggi l’uomo se non avesse vicino gli animali?
Grazie alle storie narrate dall’autore è possibile cogliere tutto il lato «umano» degli animali e i grandi benefici che ci donano. Abbiamo molto da imparare dai nostri amici a quattro zampe: non finiranno mai di stupirci e chissà che cos’altro ancora sarà scoperto nello studio del loro comportamento.
Lo scopo di questo breve volume è guidare lo studente che si accinge a intraprendere un curriculum di studi scientifico nell'acquisire il linguaggio e il rigore di ragionamento matematico, indispensabili a chi voglia occuparsi e dedicarsi a una scienza. Il volume quindi non vuole presentarsi come un manuale ma come un invito a capire perché le cose debbano essere fatte in un certo modo se si vuole che abbiano un certo valore scientifico. Nella trattazione si evitano quindi definizioni complesse e alcune dimostrazioni di teoremi preferendo spiegare il motivo e la ragionevolezza di certe scelte, ricorrendo spesso a controesempi e, talvolta, a considerazioni di "buon senso". Altro grande pregio della presente opera è l'enorme corredo di esercizi, svolti e non svolti, di diversi gradi di difficoltà. Essi costituiscono uno strumento indispensabile per lo studente che, attraverso tentativi ed errori, voglia appropriarsi del linguaggio e del metodo matematico.
Perché esiste l'universo? Chi siamo? Da dove veniamo? Perché ci siamo? Tali sono le domande alle quali l'uomo tenta di rispondere da sempre. Gianpaolo Benincasa ripropone queste problematiche spaziando in tutti i campi della scienza, dalla fisica alla biologia, dalla chimica alla cosmologia, esplorando tutto il mondo della Natura, dall'elemento più semplice (un sasso) a quello idealmente più complesso (la mente e il cervello di Einstein). Questi temi vengono affrontati in modo razionale e in opposizione al cosiddetto pensiero comune facendo tabula rasa delle molteplici credenze irrazionali che ostacolano la comprensione del nostro universo. Convinto che la vera conoscenza dell'universo necessiti dell'elaborazione di una fisica del tutto nuova, l'autore presenta originali e ardite ipotesi scientifiche sul tempo e sullo spazio, la cui natura viene profondamente mutata o addirittura annullata, anche se si riallacciano a teorie fisiche già esistenti e attualmente dibattute.
La genetica è da sempre argomento tabù per i non esperti: chi, ad esempio, saprebbe spiegare che cos'è il DNA? O che cosa sono le cellule staminali? A queste e altre domande risponde questa singolare favola scientifica che, attraverso gli esilaranti dialoghi di tre personaggi immaginari, affronta con un linguaggio chiaro i temi più controversi del dibattito scientifico attuale. Un libro che parla della vita con l'amore dello scienziato, e che costringe a riflettere su cosa sono l'eredità biologica e quella culturale, la malattia e la salute, su quello che l'uomo può o non può fare, in un mondo in cui il progresso non smette di offrire sempre nuove, allettanti e controverse possibilità.