
Questa biografia presenta il grande generale e l'uomo privato alle prese con il conflitto tra ideali e realtà storiche in un epoca di rotture e nuovi orizzonti. Il volume non è solo una "Vita" di Napoleone ma anche la rivisitazione delle interpretazioni che gli storici ne hanno dato in questi due secoli.
Cola di Rienzo (1313-1354) fu uomo di vasta cultura, oratore con grandi capacità di persuasione e importante uomo di governo, che con il titolo di "tribuno" tentò di riformare le istituzioni di Roma in senso popolare. Dopo vicende di grande portata storica e straordinarie peripezie, la sua vita si concluse tragicamente nel corso di una sommossa popolare. Il presente volume racconta una nuova vita di Cola di Rienzo alla luce delle più recenti ricerche storiche. Il primo capitolo è dedicato a Roma e al tempo in cui visse il protagonista; nei capitoli centrali è raccontata la storia della sua vita, mentre nell'ultimo capitolo si indaga il modo in cui si è andata costruendo l'idea del "personaggio" Cola di Rienzo nel corso dei secoli.
"Retorica della guerra" è una riflessione sulla guerra come fenomeno di comunicazione degradata, ridotta al suo livello più basso: il confronto violento. Dietro all'incapacità di dialogo nella comunicazione bellica si affaccia la differenza di modello culturale che impedisce la comprensione. I contendenti combattono due guerre diverse, perché diverse sono le autorappresentazioni che se ne fanno.
Questo libro illustra i cinquant'anni di regno del piú importante zar, durante il quale la Russia si trasformò in una monarchia potenzialmente europea. Pietro non fu affatto uno zar onnipotente che riformò da solo il suo paese, ma agí affiancato (e ostacolato) da una schiera di potenti aristocratici, che riuscí a domare politicamente per poter raggiungere i suoi obiettivi. Egli riuscí a imporsi con la sua levatura politica su un'élite litigiosa e potente anche ricorrendo a compromessi, nuovo equilibrio di potere e una concezione nuova ed europea della politica. L'autore di questa biografia ci svela le lotte intestine dell'aristocrazia russa e la vittoria finale della famiglia di Pietro e dei boiari suoi alleati.
Il concetto di ospitalità racchiude degli aspetti erotici; soddisfa infatti il desiderio di essere accolti ma anche quello di dare e ricevere. Fin da Omero è possibile ripercorrere diverse concezioni di ospitalità e diverse strategie di seduzione dell'ospite. L'atto di ospitare racchiude mille turbamenti, offrendo un'ampia casistica erotica, dalla seduzione al traviamento. L'ospitalità kafkiana ha aspetti angoscianti nella forzata convivenza in famiglia fra esseri incompatibili e dove si finisce per essere reciprocamente sgraditi ospiti. Un viaggio nella letteratura, in cui a ogni stazione c'è un ospite, attivo o passivo, che l'autore esamina per ricostruire un interessante "bestiario" delle tipologie incontrate.
Protagonista di una stagione di eccezionale rilievo nella storia d'Europa, Federico II è stato e continua ad essere oggetto di interpretazioni antitetiche: sovrano illuminato, capace di destreggiarsi e imporsi nella complicata realtà politico-sociale dell'Europa del '200, per alcuni; è stato, secondo altri, un "imperatore medievale", intollerante e poco lungimirante. Stürner riallaccia i fili della memoria dell'intera vicenda federiciana: dalle origini - l'eredità normanna e quella sveva e l'intricata vicenda familiare ai complicati, e spesso aspri, rapporti tra il papato e l'impero, rimuovendo le stratificazioni mitologiche e ideologiche che nei secoli hanno avvolto la figura di Federico II, alterandone la fisionomia. Quella di Wolfgang Stürner è l'opera più completa e aggiornata sull'imperatore svevo, svincolata dalle secche delle strumentalizzazioni ideologiche, unanimemente apprezzata per il rigore storico e filologico, il puntuale utilizzo del vastissimo deposito di fonti e letteratura, l'antidoto migliore contro ogni forzatura interpretativa. Completa l'edizione italiana una importante introduzione di Ortensio Zecchino.
Eugenio Di Rienzo indaga, anche attraverso una ricca rassegna di documenti mai pubblicati in edizioni italiane, la delicata e ancora molto dibattuta questione dei rapporti tra Napoleone III e l'Italia. Napoleone III esercitò una formidabile influenza in tutta Europa: la sua azione diplomatica in politica estera condizionò e favorì un nuovo equilibrio tra le varie potenze nazionali, che si sarebbe mantenuto sostanzialmente immutato fino al primo conflitto mondiale.