
"Chi è Stato?". Chi sono gli uomini che rappresentano al meglio lo Stato e "fanno funzionare l'Italia"? Quale il loro itinerario di formazione umana, intellettuale e professionale? Quali sono gli aspetti cruciali di alcune funzioni chiave dello Stato? Quale è il rapporto tra la carenza diffusa di senso dello Stato, la decadenza della politica, la crisi delle classi dirigenti e la caduta del senso civico? Cosa sta alla base di fenomeni come la guerra alla "Casta" e il "grillismo" e come reagire? Quali sono gli effetti dell'abbattimento del valore del merito e della concorrenza e quali sono le risposte possibili? Sono queste alcune delle domande cui il libro decisamente unico nel panorama editoriale italiano - offre risposte nuove e molto significative. Un libro un po' saggio, un po' pamphlet, un po' manuale, scritto con linguaggio plastico, a volte tagliente ma sempre lineare e comprensibile al largo pubblico, che accompagna il lettore fino al "cuore dello Stato" e alla scoperta dei nuovi fermenti della società italiana.
I valori tradizionali, frutto della millenaria storia giudaico-cristiana, sono sotto assedio e c'è in atto un tentativo di scardinarli per lasciare spazio al "progresso". Nulla di nuovo sotto il sole. Da sempre chi si ribella a Dio, e alle leggi della natura, ritiene di poter costruire un mondo più bello e più giusto, ma il primo passo, indispensabile, verso la costruzione del nuovo mondo è la distruzione dell'esistente. Il nostro tempo è testimone del tentativo di liquidazione non solo di una civiltà millenaria, ma anche del concetto stesso di democrazia. La guerra culturale in atto in Europa e nel mondo nasce dall'ideologia socialista. I numi tutelari della nuova rivoluzione radical-marxista sono due: la scienza e la giustizia. L'ideologia socialista ha sempre visto nella scienza un alleato naturale perché convinta che dalla scienza sarebbero giunte quelle verità capaci di scardinare le superstizioni religiose. Una volta piegata la scienza all'ideologia, resta un altro ostacolo da superare: la percezione profonda del popolo. Per far progredire il progetto si è resa necessaria la scesa in campo del potere giudiziario. Si ripropone allora l'inquietante quesito che Igor Shafarevich, dissidente matematico russo, poneva nel suo libro Il Fenomeno Socialista: "È bastata l'esperienza della Russia? È bastata per il mondo intero e specialmente per l'Occidente? Saremo in grado di comprenderne il significato? O il genere umano è destinato a passare attraverso questa esperienza su una scala immensamente più vasta?".
"Un personaggio nel teatrino della politica italiana". Ecco come spesso Francesco Cossiga si è definito. Questo volumetto raccoglie le battute che il Presidente Emerito della Repubblica ha "recitato" sui giornali in interviste o articoli di proprio pugno: un copione paradossale e spesso contradditorio fatto apposta per un personaggio che può interpretare la giovane Cassandra, profetessa condannata a non essere mai creduta, e la vecchia Pizia, nota veggente che molto fiuto ebbe nel predire le disgrazie dei potenti dell'antichità. E i potenti italiani? Riuscirà davvero il nostro "ex" per eccellenza a indovinarne il futuro?
Prendendo le mosse dalla ricostruzione del sistema politico italiano all'indomani della caduta del fascismo, il libro analizza il processo di formazione e di trasformazione della Democrazia cristiana nel delicato passaggio tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. L'avvento di De Gasperi alla guida del partito, e la sua successiva nomina alla presidenza del Consiglio, avrebbero fortemente ancorato l'evoluzione della dialettica interna al partito dei cattolici alle esigenze della stabilizzazione repubblicana. L'unità politica dei cattolici, garantita non solo da riferimenti ideali, ma anche da logiche di difesa del sistema, avrebbe definito i confini all'interno dei quali il confronto tra le diverse tendenze del cattolicesimo politico si sarebbe articolato. Con il 1953 gli equilibri sarebbero cambiati. Iniziava la sperimentazione di un modello di partito nuovo: nel rapporto tra la società e le istituzioni, e nel diverso ruolo che i partiti andavano conquistando, le correnti democristiane diventavano i canali attraverso i quali mantenere la centralità di tutto il partito, in una logica di gestione del potere che avrebbe finito, con il tempo, per modificare anche le ragioni della spinta unitaria.
II libro raccoglie le lettere che il fondatore della logoterapia ha scritto a parenti e amici dopo essere stato salvato dagli americani dai campi di concentramento nazisti. Ne viene fuori un racconto intessuto di esperienze terrificanti ma allo stesso tempo di grande umanità. Il lettore viene messo a confronto con la grande fede di Frankl e con la sua tenacia che gli ha consentito di sopravvivere alla follia di un sistema di massacro organizzato.
Cosa lega la mafia alla 'ndrangheta e alla camorra? Si tratta solo di atteggiamenti culturali o di vere o proprie organizzazioni con tanto di gerarchle, cerimonie di affiliazioni, regolamenti interni ecc. ? Questo libro di Enzo Ciconte ricostruisce la storia delle tre più potenti organizzazioni criminali italiane (senza tuttavia tralasciare le altre) dimostrando come vi siano alla base dei caratteri comuni che consentono di considerarle come un unico fenomeno che si esplia secondo modalità e forme diverse.
Un vero e proprio manifesto per una nuova Italia. Lamberto Dini traccia un percorso preciso attraverso una Carta dei valori dei liberaldemocratid con proposte concrete. In un paese in cui tanti si dicono liberali, ma frenano le liberalizzazioni e imperversano con le lottizzazioni, Dini indica una vera mappa per una via liberaldemocratica per un paese attorcigliato nelle rendite, nei corporativismi, nei privilegi, negli sprechi grazie all'opera di buona parte delle classi politiche. Un vero e proprio progetto per sradicare la partitocrazia e liberare la crescita.
Come ha fatto Veltroni, tutt'altro che un homo novus, a guadagnare una popolarità tale da essere prima segretario del Pd e poi candidato premier? Ciò che ha reso attraente e spendibile la sua immagine è stata l'esperienza da sindaco di Roma. La credibilità della sua "novità" si è basata quasi interamente sul cosiddetto "Modello Roma", la formula coniata da Goffredo Bettini, eminenza grigia della politica capitolina. Ma quella sperimentata in Campidoglio con Veltroni sindaco è stata effettivamente un'amministrazione esemplare? Questo libro affronta in modo irriverente, ma non preconcetto, numerosi aspetti del governo veltroniano: dalla gestione del decoro urbano alla creazione dei famosi eventi (Telecomcerto, Notte Bianca, Festa del Cinema etc.), dalla pulizia della città alla crescita economica in controtendenza rispetto al resto d'Italia, dal nuovo volto architettonico della Capitale all'amministrazione del patrimonio comunale, dai servizi pubblici alla città "riqualificata". Il "Modello Roma", da estendere nel messaggio veltroniano a livello nazionale, si rivela in quest'analisi un caso di amministrazione molto tradizionale, non priva di tipici vizi italiani, resa "esemplare" grazie a un'instancabile azione di promozione mediatica. Nell'uso dei media, secondo Marcucci, il segretario del Pd si dimostra un maestro, superando ormai anche il suo avversario, Silvio Berlusconi.
La dura frontiera tra università e lavoro e il ruolo dei "contrabbandieri". Un mondo del lavoro chiuso nella "fortezza dei garantiti". Una legislazione "mangiagiovani". La lunga attesa della rivoluzione del merito. Il peso delle bardature del sindacalismo all'italiana. Il deserto del mercato del lavoro e i giovani tuareg. Le opportunità delle "aziende a rete". Una concorrenza malata. Questi e molti altri sono gli spunti di un libro-miniera, dal quale il lettore può trovare nuovi filoni di pensiero, nuove opportunità, nuove scoperte. Un libro che aiuta ad "amare il lavoro".
C'era una volta la politica, potente, arrogante, carnefice. Ma oggi è solo un'illusione ottica. "Politica Ground Zero" è il viaggio di un giovane manager tra le macerie della politica, in Italia e nel mondo. È un viaggio "sentimentale": dominato dall'amore verso la politica, dalla delusione per i suoi tradimenti, dal desiderio di un'altra politica. Ma per sognarla servono occhi nuovi. Quelli di Emma Bonino, Gabriella Giammanco, Linda Lanzillotta, Beatrice Lorenzin, Marianna Madìa, Giorgia Meloni, Alessia Mosca, Stefania Prestigiacomo: otto donne impegnate nella politica italiana che accompagnano l'autore nel suo viaggio, e lo rendono, per molti versi, unico.
II partito fondato dal PM di Mani Pulite rappresenta un fenomeno nuovo rispetto alla forma-partito così come è venuta a proporsi in Italia dai primi anni '90. A caratterizzarne il cammino vi è un vivere a metà tra l'istanza movimentista e l'ambizione di una forma-partito compiuta (con i caratteri propri di una visione generale ed un'aspirazione a fare sintesi degli interessi molteplici della società italiana). Ne viene fuori una forma-partito che, per l'attitudine mostrata di saper interagire con le comunità della Rete e con il nuovo atteggiarsi dei movimenti d'opinione, sta disegnando probabilmente una modalità nuova di produrre politica e rappresentanza sulla scena italiana.

