
Il presente lavoro analizza "fatti" accaduti nell'ultimo decennio del ventesimo secolo e nel primo decennio del ventunesimo. Eventi e comportamenti rilevanti riportati dai quotidiani che hanno coinvolto, e anche sconvolto, l'opinione pubblica ponendo drammatici interrogativi sul piano concreto dell'educazione e della prevenzione. Partendo da questi fatti il libro offre criteri interpretativi e indicazioni operative con particolare attenzione ai problemi dell'affettività, ai rapporti interpersonali e alle relazioni familiari.
"Aut aut" è una rivista bimestrale di filosofia fondata da Enzo Paci nel 1951. Attraverso la pubblicazione di materiali, saggi e interventi fornisce un quadro aggiornato del dibattito filosofico e culturale di oggi. La rivista si rivolge in modo speciale agli studenti e agli studiosi di cose filosofiche, ma anche a coloro che si occupano di problemi connessi con la psicologia, e a tutti gli operatori del mondo culturale, letterario, artistico e politico, che hanno a cuore una riflessione sulle loro pratiche.
In base all'età si decide chi deve studiare, chi deve votare, chi deve guidare, chi deve lavorare, chi deve smettere di lavorare e tante altre cose complementari. L'età è un criterio di giudizio primario: categorizza le persone, marchia le nostre relazioni. Gli stereotipi e i pregiudizi legati all'età sono duri a morire e pervadono ogni aspetto della vita sociale. Ne fanno le spese soprattutto i più anziani e i più giovani, compresi i bambini e gli adolescenti, che nel confronto con l'individuo adulto sono considerati manchevoli, difettosi, insomma imperfetti. Ma è possibile contrastare i pregiudizi d'età e arginarne le conseguenze negative?
A fronte delle continue proposte di aumentare le pene, di incrementare la presenza e la visibilità delle forze di polizia e di adottare una politica di rigore nei confronti del degrado e delle inciviltà, di cui gli stranieri sarebbero i principali portatori, la sensazione per chi studia la "questione criminale" è che pochi opinion leader possiedano una conoscenza approfondita del campo penale, vale a dire di quella rete di istituzioni e di varie forme di relazioni supportate da agenzie, ideologie, pratiche discorsive, tra cui i saperi criminologici, sociologici, psichiatrico-forensi. Il dibattito pubblico si sviluppa infatti attorno a espressioni che, sebbene richieste dal codice politico bipartisan e invocate dalle proteste di piazza (mediatica), non sono in grado nemmeno di cogliere quali siano i problemi di insicurezza, convivenza e ordine caratteristici della vita nelle città. Questo libro intende contrastare la tendenza diffusa ad adagiarsi su soluzioni preconfezionate in un dibattito pubblico sclerotizzato, fornendo in modo semplice e chiaro alcuni spunti di riflessione sulla dimensione penale che possono essere utili come armamentario argomentativo per chi si interessa di politica. È un saggio di "criminologia politica", che approfondisce i fondamenti delle attuali politiche di sicurezza allo scopo di orientarle in senso democratico, in funzione di un progetto di società civile e aperta che sappia andare oltre la dimensione della paura nella convivenza.
Il libro esplora il rapporto tra i nove differenti tipi di personalità dell'enneagramma e l'intelligenza emotiva. La sintesi fra questi due strumenti costituisce il metodo Awareness to Action, una tecnica innovativa che i due autori propongono per diventare più efficienti nel lavoro e più flessibili nelle relazioni e nella vita. Quando proviamo ad attuare un cambiamento, in ambito professionale, personale e relazionale, dobbiamo sormontare un fattore essenziale, vale a dire i nostri pensieri e comportamenti abituali. Questi derivano dal nostro tipo di personalità, influenzano le nostre competenze emotive e si consolidano in specifiche forme di resistenza. Il metodo Awareness to Action esamina le strategie che adottiamo per affrontare la vita e l'impatto che le stesse hanno sulla nostra realizzazione. Affrontando temi come la costruzione delle relazioni, la risoluzione dei conflitti e lo sviluppo personale, il libro si rivolge non solo a chi vuole raggiungere una più profonda conoscenza di sé e incrementare il proprio potenziale, ma anche a manager responsabili delle risorse umane. "La vostra personalità è la faccia che indossate in pubblico, è un modo per semplificare e organizzare la vita".
Che ne sarebbe di una famiglia se a reggerne le redini fossero i figli, anziché i genitori? Cosa accadrebbe se fossero loro i responsabili del menage domestico e di decidere ciò che i genitori devono fare? Quali regole adeguerebbero a proprio piacimento? E quanto si dimostrerebbero coerenti i genitori costretti al ruolo di figli? Ecco un libro che racconta di frigoriferi vuoti, pance che brontolano e auto rimaste a secco; ma anche di libertà, responsabilità e fiducia. Jochen Metzger, assieme a moglie e figli, si avventura in un singolare esperimento in prima persona. Per un mese il comando della sua famiglia passa nelle mani della figlia Lara, 13 anni, e del figlio Jonny, 10. Spetta a loro gestire la cassa di famiglia, decidere cosa si mangia a pranzo, quando i genitori possono guardare la tv e a che ora devono andare a letto. Papà Jochen e mamma Helga non possono né imporre loro divieti o regole, né ribellarsi. Persino marinare la scuola è permesso. L'autore e la moglie non sono né hippy, né sostenitori di sistemi antiautoritari, tantomeno convinti che i bambini debbano essere i detentori del potere in famiglia. Si mettono alla prova, e mettono alla prova i loro figli. Giorno dopo giorno, viene raccontata ogni esperienza e ogni reazione ai vari problemi via via incontrati. L'obiettivo è di capovolgere l'idea che spesso i figli hanno dei genitori, facendo loro capire che anche gli adulti si trovano ad affrontare difficoltà e insicurezze, che gestire una famiglia è un compito arduo...
Le passioni e i desideri sono le guide fondamentali della vita. Il corso della vita di ciascuno di noi è segnato, infatti, da ideali, ambizioni, sogni romantici, illusioni di sicurezza, di libertà e potere, di invulnerabilità. Sogni e aspirazioni disegnano la storia universale, incrociando o separando i destini di ogni persona. Eppure, esiste un agente comune che riguarda tutti e corrisponde al bisogno di amore, di risposte affettive e legami significativi soddisfacenti. Ma, allora, se è condiviso il desiderio di amare ed essere amati, perché i rapporti sono così complicati, a volte impossibili? Cosa accade tra le persone quando la relazione s'inceppa? La complessa realtà sociale non facilita la vita di coppia e le interazioni quotidiane: nei rapporti tra le persone spesso si aprono interrogativi e conflitti che rischiano di provocare squarci esistenziali e portano ad allontanarsi reciprocamente. Questo libro individua gli elementi utili per evitare sprechi di affettività e per affrontare i problemi che riguardano i legami che a tutti appaiono come irrinunciabili. Inoltre, queste pagine suggeriscono un percorso di riflessione e ricerca sulle condizioni che possono favorire la qualità dei rapporti quotidiani per tutelare le nostre istanze affettive. Nell'infinito gioco di nessi, le azioni che portano a stringere o sciogliere legami, che rendono sostenibili i nostri e altrui desideri, non ci sollevano, in nessun modo, dalle responsabilità che abbiamo per costruire e conservare o viceversa.
La vita emotiva e sentimentale durante la prima infanzia è stata oggetto di numerosi studi nell'ambito, soprattutto, della ricerca psicologica e psicoanalitica. L'autore, medico psichiatra, basandosi sulla lunga esperienza clinica, ripropone una ricostruzione della sfera affettiva del bambino (0-4 anni) che sia percorribile e comprensibile da tutti, particolarmente dai genitori. Il profilo dello sviluppo affettivo del bambino viene costruito seguendo passo dopo passo il manifestarsi dei sentimenti, dall'interesse per il mondo circostante (0-3 mesi) al fiorire dei primi sentimenti di amore (2-7 mesi) all'emergere del senso dell'io (9-18 mesi) fino all'organizzazione della vita sentimentale (30-48 mesi).
I confini separano le nazioni e gli organismi, rappresentano lo stato identitario per affermare serenamente la propria individualità e rispettare quella degli altri. L'ambito di sovranità dell'Io consente di differenziare, tramite il Sé, l'identità soggettiva tra il mondo interno e l'ambiente oggettivo esterno. Nello scambio terapeutico intersoggettivo, i confini sono più aperti e permeabili favorendo l'alleanza clinica trasformativa per autoregolare una corretta gestione della tenerezza e dell'aggressività. L'autocontenimento e la fermezza dei confini privati limitano possibili reciproche azioni invasive, riparando anche da eventuali comportamenti violenti.
L'instabilità della società moderna, resa ancor più aspra dalla crisi economica, ha effetti particolarmente destabilizzanti sulla vita erotica e affettiva. Il volume delinea un percorso che evidenzia l'importanza del corpo e attraversa le tappe fondamentali della rivoluzione freudiana e post-freudiana, fino all'impatto dei nuovi media e di Internet sull'erotismo e sui rapporti di coppia. Il libro indica una via d'uscita nella ricerca di valori fortemente condivisi e di una dimensione ludica della sessualità. in cui la condizione della donna possa esprimersi pienamente.
Il difficile mestiere delle professioni d'aiuto: l'assistente sociale, l'insegnante, lo psicologo, l'infermiere, ma anche l'avvocato, il poliziotto, il prete ed il giornalista sono coinvolti per eccellenza nelle relazioni umane, strutturando e destrutturando legami con i quali bisogna lavorare in modo impegnativo e difficile. L'instaurazione di legami sbagliati potrebbe condurre ad esiti nefasti. Un libro sul "terapeuta", inteso nella forma generica di "colui che aiuta", rivolto a tutti coloro che affrontano quotidianamente relazioni umane difficili e particolari.
Questo libro intende porsi come sistematizzazione della nosografia psicopatologica secondo l’approccio narrativo (narrative-based). Seguendo tale impostazione, la narratività è uno strumento di comprensione di quel testo particolare che è il discorso del paziente. Rifacendosi a varie impostazioni, il volume cerca di ridisegnare il quadro del funzionamento psichico e dei disturbi mentali, visti come ‘alterazioni’ di una trama più generale. In questo libro l’Autore fa ovviamente riferimento alla prevalente sintomatologia psichiatrica, ai vari disturbi, sapendo che questi vanno a inserirsi in un tipo di organizzazione individuale che egli chiama ‘funzionamento’, nozione che permette di comprendere quale sia l’atteggiamento dell’individuo di fronte al mondo, come il soggetto agisca e faccia funzionare il suo corpo, le relazioni di cui fa parte, gli affetti: l’essere-nel-mondo di ogni persona influenza il funzionamento mentale e il relativo quadro che può essere letto, compreso e trattato. È per questo che il libro vuole rappresentare anche un utile manuale d’intervento “narrative-based”, non limitandosi solo all’esposizione teorica.
Silvio Ciappi, psicopatologo clinico e forense, è docente di psicologia e sociologia della devianza presso l’Istituto Progetto Uomo della Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha all’attivo oltre cento pubblicazioni in tema di psicologia giuridica, psichiatria forense, criminologia e sociologia della devianza. Già magistrato onorario ed esperto criminologo presso la Corte d’Appello di Firenze, è membro dell’American Psychological Association (APA), del Mental Health, Law and Policy Institute del Dipartimento di Psicologia della Simon Fraser University (Vancouver, BC Canada) ed esperto della Commissione Europea e di altre organizzazioni internazionali in tema di prevenzione dei comportamenti devianti. Ha svolto studi e ricerche in USA e in Canada ed è visiting lecturer presso prestigiose istituzioni accademiche internazionali.