
Alle origini della civiltà occidentale, i Greci svilupparono una vera e propria cultura del sogno. Per loro la vita notturna non era marginale e poco significativa, ma un messaggio capace di proiettarsi con forza sulla vita cosciente; a loro si chiedevano indicazioni su scelte da compiere, oracoli, persino miracolose guarigioni. Questo libro parla delle varie funzioni dei sogni nella civiltà greca, sino alla tarda antichità: dai sogni di Omero a quelli che progressivamente vennero studiati e descritti da filosofi , scienziati, poeti, interpreti professionisti di sogni.
L'autore
Giulio Guidorizzi insegna Teatro e drammaturgia dell’antichità all’Università di Torino. Nella collana Scienza e Idee ha pubblicato Ai confini dell’anima (2010).
"L'espressione 'cuori infranti' non è solo un modo di dire, ma un'immagine che rende perfettamente la sensazione anche fisica che vivono gli innamorati delusi. Certo, il cuore non si rompe, ma sembra stretto in una morsa, oppresso da un peso troppo grande per non temere che possa spezzarsi da un momento all'altro. In questo libro troverete gli stati d'animo più ricorrenti tra coloro che soffrono per amore: i sospetti, la gelosia, le domande assillanti ('Che cos'ha più di me?', 'Dove ho sbagliato?', 'È giusto restare amici?') le speranze rinate, le sospirate rappacificazioni... Troverete una mappa che vi indicherà il punto in cui siete nel vostro percorso di guarigione, suggerendovi, a ogni spostamento, la via d'uscita. Fino a quando un giorno, a sorpresa, vi sveglierete e scoprirete che ogni dolore è svanito." (Gianna Schelotto)
"Nella mia professione mi capita spesso di incontrare persone che hanno dei problemi di autostima, che soffrono perché non riescono ad amarsi abbastanza, e di conseguenza a farsi amare. Sono miei pazienti, persone che mi scrivono o che frequentano i miei gruppi. Per tutti loro, e per tutti quelli che patiscono questo disagio, ho deciso di riassumere in questo libro il mio pensiero sull'autostima, e la via per conquistarla. Ho diviso le mie idee in sette lezioni, sette messaggi chiave su cui riflettere. Ho scelto di riportare anche dei brani di conversazione con miei pazienti e dei miei incontri di gruppo, perché le domande, le obiezioni e i problemi esposti sono spesso comuni a molti e, immagino, anche al lettore. Per aiutare il nostro percorso verso l'autostima ho pensato fosse utile anche proporre dieci consigli di saggezza tratti dalle parole di maestri antichi o contemporanei, da visualizzare e ripetere come mantra. E infine, per concludere, una serie di piccoli esercizi. Per riconquistare, giorno dopo giorno, il piacere di stare bene con se stessi." (Raffaele Morelli)
"Il futuro di cui discuterò in queste pagine non coincide esattamente con il significato che gli attribuiscono psicosociologi, economisti, giornalisti e politici: la dimensione futura che cerco di indagare è di ispirazione psicoanalitica, è l'idea di ciò che auspicabilmente si riuscirà ad essere e fare in un tempo detto futuro. L'autentico desiderio potrà esprimersi ed essere realizzato nella misura in cui si saranno sviluppate le competenze necessarie. Parlerò quindi del progetto di crescita, di cambiamento, di realizzazione di ciò che si avverte come parte più autentica del sé, discuterò della fantasia concernente la propria evoluzione verso la pienezza delle capacità di amare e di farsi amare, di lavorare creativamente ottenendo il legittimo riconoscimento economico come espressione concreta dell'essere riusciti a rendersi socialmente visibili dopo la lunga fase di dipendenza dalla famiglia di origine. Proprio perché il futuro è sinonimo di crescita della parte più autentica di se stessi e promette la prosecuzione verso l'alto del processo di conoscenza delle proprie verità, vederlo appannarsi e sparire nelle nebbie di un contesto sociale, economico e culturale che si schiera contro la sua realizzazione, colpisce al cuore il sistema motivazionale e crea un lutto doloroso: assieme al futuro muore la speranza, l'autenticità, il piacere di vivere per crescere e diventare se stessi."
Questo volume raccoglie gran parte degli scritti e delle lettere sulla psicoanalisi di Umberto Saba. Come è noto, Saba è stato insieme a Svevo lo scrittore italiano che più precocemente si è interessato alla scienza freudiana. Ma per Saba, a differenza di Svevo, la psicoanalisi non ha soltanto costituito un interesse speculativo, bensì è stata un'esperienza esistenziale diretta (fu in analisi con Edoardo Weiss). Il nucleo centrale, e finora inedito, di questo libro è nel carteggio che tra il 1946 e il 1949 il poeta tenne con Joachim Flescher, psicoanalista e direttore, a quel tempo, di "Psicoanalisi", organo ufficiale della Società italiana di psicoanalisi. L'oggetto della discussione non è di quelli che permettono impassibilità e distacco da parte degli interlocutori, e soprattutto da parte di Saba. Come bene spiega nella sua lucidissima postfazione Arrigo Stara, curatore del volume, dopo un'iniziale disamina di questioni generali legate alla teoria freudiana, presto "nelle pagine che Saba scrive a Flescher, le memorie dell'infanzia, le immagini, le "storielle" e le argomentazioni ricavate dalla sua prima educazione sotto la tutela della legge ebraica materna (che veniva a spezzare il "paradiso" degli anni in cui era stato affidato alla balia) si affollano e danno corpo a quell'ostilità che, ancora come forma vuota, egli aveva riversato sullo psicoanalista; Flescher diventa a sua volta la sagoma, il bersaglio sostitutivo, sul quale ricadono-le accuse.
Gli alchimisti desideravano scoprire la formula della pietra filosofale e trovare così il rimedio che curasse le malattie fisiche e spirituali: allo stesso modo, Tara Bennett-Goleman spiega a tutti noi come possiamo raggiungere la giusta "alchimia emotiva" che ci consenta di vincere i momenti di confusione e dolore e conquistare la felicità. Fondendo le ultime scoperte delle neuroscienze e del cognitivismo con gli antichi insegnamenti del buddhismo, questo testo ci insegna a sottrarci alla morsa delle abitudini che ci impediscono di raggiungere il benessere interiore: per mezzo di agevoli spiegazioni e semplici esercizi pratici, l'autrice ci aiuta a identificare i comportamenti distruttivi e gli schemi emotivi in cui tendiamo a farci imprigionare, e soprattutto ci indica i metodi per calmare la nostra mente e giungere alla serenità spirituale. Prefazione del Dalai Lama
Funziona attraverso un cammino che si snoda in due tappe. Nella prima il lettore è accompagnato in un viaggio dove i puntuali e sorprendenti riferimenti scientifici - in particolare alle neuroscienze e alla biologia le suggestioni filosofiche e le immagini utilizzate costruiscono una comprensione profonda del fenomeno relazionale e fanno emergere quella "capacità empatica", che parte dal cervello prima che dal cuore, imprescindibile per una relazione di qualità. La seconda entra potentemente nella dinamica concreta, quella che viviamo nella vita di tutti i giorni in famiglia, sul posto di lavoro o anche solo con uno sconosciuto incontrato sul treno. Qui accompagna il lettore a costruirsi una mappa per muoversi con precisione verso la creazione di legami straordinari e per far crescere dentro di essi ciò che sta a cuore, in un'ottica di vittoria comune.
Nel raccontare gli efferati delitti che si è soliti attribuire ai "pazzi psicopatici", sentendosi virtuosi e immuni da cattivi pensieri, Simon non svela soltanto i misteri delle menti criminali, ma anche il lato oscuro presente in tutti gli esseri umani, uomini e donne, buoni e cattivi. Chi sono allora quei "pazzi", l'assassino di John Lennon, gli stupratori di Central Park, i serial killer sadici, gli adepti di sette apocalittiche e sataniche, ma anche i più "ordinari" genitori che picchiano e violentano i propri bambini, i preti molestatori, i professionisti che abusano delle clienti? L'autore racconta le loro storie, i loro demoni interiori, la sofferenza delle loro vittime, ma anche il modo in cui il crimine si può prevenire.
Daniel Siegel esplora il ruolo delle esperienze interpersonali nel plasmare i circuiti cerebrali. Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla vita di tutti i giorni, illustra le interazioni tra connessioni neurali e interpersonali nella prima infanzia; descrive in che modo forme di attaccamento non ottimali possano dare origine a problemi di memoria, di autoregolazione e di regolazione delle emozioni; fornisce spiegazioni convincenti su come le relazioni con gli altri alimentino i processi di integrazione e lo sviluppo della mente nel corso della nostra intera esistenza. Questa nuova edizione del volume tratta in modo estremamente aggiornato temi quali la neuroplasticità, l'epigenetica, la mindfulness e i correlati neurali della coscienza; inoltre fornisce indicazioni pedagogiche utili ed è completata da un nuovo glossario.
Durante un turno di notte in fabbrica, all'improvviso la paura. Proprio così, dal nulla. Come se gocciolasse dalla testa un brivido lunghissimo. E poi di colpo caldo, caldo fino quasi a smettere di respirare. Da quel momento il protagonista deve fare i conti con le crisi di panico, mentre la sua vita a poco a poco va in frantumi. Il suo rapporto con Lucia, il lavoro alla catena di montaggio, le amicizie: tutto salta in aria per il deflagrare continuo di quell'ordigno sempre innescato. Sarà l'incontro casuale con un anziano ex operaio e con uno psichiatra a spingerlo a risalire fino a monte quel fiume di terrore. Anche se farlo significherà scivolare spesso sul fango dei ricordi. Dopo aver raccontato con forza e leggerezza le emozioni adolescenziali, Christian Frascella torna con un romanzo in cui dimostra di avere la maturità, innanzitutto letteraria, per affrontare i propri fantasmi ed evocare quelli del lettore, in una seduta spiritica coraggiosa. Ci sono cose che puoi dire, e dire così, solo se le hai vissute.
In quest'opera Marshall Rosenberg delinea la sua teoria del cambiamento sociale e della giustizia riparatrice. Il cambiamento sociale "parte da noi": dal modo in cui comunichiamo, dalle intenzioni che abbiamo ogni volta in cui ci relazioniamo con qualcuno, dalle strutture organizzative che costruiamo e sosteniamo. Rosenberg ci insegna che creare una consapevolezza interiore basata sull'empatia è il primo e più importante passo per realizzare il cambiamento sociale in modo efficace.
Perché alcune persone riescono nella vita più di altre? È fortuna? Per Brian Tracy è semplicemente questione di autostima. In questo libro, partendo dallo studio di persone di successo, del loro modo di pensare e di comportarsi, spiega come sviluppare l'autostima, come incrementarla e preservarla. Grazie ai suoi consigli, chiari e immediati, sarà possibile mettere a fuoco i propri obiettivi, scoprire le proprie risorse e potenzialità, e soprattutto imparare a crederci.