
I genitori di adolescenti sono molto più soli di quanto non lo fossero quando i figli erano bambini. Né la scuola, né i servizi, né i mass media sembrano in grado di aiutarli nell'affrontare quella "zona d'ombra" rappresentata dall'adolescenza dei propri figli. Questo libro si rivolge loro e descrive il potenziale educativo che si sprigiona quando i genitori, invece di isolarsi nella propria insicurezza, si lasciano aiutare a ricercare nelle loro emozioni le risposte sollecitate dal profondo cambiamento dei loro ragazzi.
Un nuovo campo del sapere si è venuto costituendo negli ultimi trent'anni; quello degli studi sul genere o "gender". Ne sono oggetto e tematiche portanti i rapporti tra genere, corpo, sessualità e soggetto riarticolati e ridefiniti con strumenti di analisi interdisciplinari. I saggi qui raccolti, scritti tra il 1987 e il 1998, riattraversano momenti e testi fondanti del pensiero sul genere, soffermandosi in particolare sui punti di snodo, di impasse e di svolta.
Nel testo vengono raccolte alcune idee teoriche frutto di un grosso impegno di analisi della letteratura (di Psicologia evolutiva e Psicologia sperimentale) e di osservazioni dirette sui bambini. Non si pretende di analizzare le componenti psicologiche, fisiologiche, biologiche, evolutive del bambino, ma di dare un suggerimento di riflessione a chi quotidianamente si occupa di psicologia e psicoterapia dell'età evolutiva. Il bambino viene qui considerato al centro dei processi esperienziali e relazionali che vedono il suo organismo continuamente in contatto con l'ambiente e il metodo elettivo principale di analisi adottato è quello dell'osservazione.
Qualunque cosa sia la felicità, è accanto a te o, per essere ancora più precisi, dentro di te. Tu però non lo sai: non la riconosci e per di più la immagini distante e difficile da raggiungere. E così rinunci, lasci perdere, ti adagi, ti adegui e poco alla volta la vita perde colore, sapore e odore. La strada per la felicità è in realtà molto più breve e semplice di quello che comunemente crediamo. A farcela sembrare lunga e difficile sono i pregiudizi e i luoghi comuni su noi stessi e sulla vita, pregiudizi che assorbiamo dall'esterno e che accettiamo passivamente. Fin da quando eravamo piccoli ce ne hanno propinati di tutti i tipi. Questo libro raccoglie i più diffusi - che sono nel contempo i più pericolosi e i più difficili da estirpare - e li analizza brevemente affinché ciascuno possa capire quanto certe presunte verità granitiche siano in realtà inconsistenti, e come terribili spauracchi che ci hanno tenuto in scacco per anni si rivelino, a un veloce esame, mostri di fumo, da spazzare via con un semplice soffio. E fornisce consigli pratici per aiutare ciascuno a muoversi in autonomia verso il benessere. Ecco allora che le cose si possono chiamare con il loro vero nome, che il dolore ha un senso, che ogni giorno può portare i suoi frutti, che le soluzioni vengono a galla, i problemi trovano la giusta collocazione, i talenti emergono, la spontaneità prende il posto del calcolo, i rapporti si animano, i sentimenti si liberano dalla patina uniforme e triste dei conformismi. E il cuore può battere al suo ritmo.