
"Mi piace l'idea di provare a raccontare alcune esperienze che mi sono capitate in più di vent'anni di lavoro, di incontri, di emozioni. Di spiegare le ragioni per cui, secondo me, il mondo del sostegno è una specie di "caos calmo", un ossimoro disordinato e lento, generativo e immobile, difficile da vivere e magnifico, spaventoso e intrigante, per il quale niente è semplice o scontato, niente è uguale due volte di seguito. Nemmeno aprire la porta ed entrare in classe al mattino: tutto è sempre una nuova scoperta. Mi piace l'idea di raccontare in questo libro la scuola, così come l'ho vissuta e la vivo io, e il lavoro dell'insegnante di sostegno e di arrivare alla conclusione che, almeno per ciò che mi riguarda, non ho assolutamente intenzione di cambiare mestiere. Credo proprio che non lo farò mai."
Il volume si sofferma su alcune questioni educative che il fenomeno della migrazione solleva, con particolare attenzione alla formazione di un'inedita "costellazione" di famiglie migranti. Il testo analizza le difficoltà di queste famiglie e la trasformazione della genitorialità in terra straniera. L'interrogativo di fondo è quali strade siano percorribili per le organizzazioni di servizio e le agenzie educative con cui i minori di seconda generazione e le famiglie "della migrazione" entrano in contatto. La riflessione pedagogica dello studio rappresenta un tentativo di delineare nuove possibilità di incontro, presupponendo come non sia pensabile esplorare un progetto migratorio tralasciandone il sotteso progetto esistenziale. Destinatari di questo lavoro sono quanti a vario titolo (pedagogisti, psicologi, assistenti sociali, insegnanti) si confrontano ogni giorno con le difficoltà affrontate dalle famiglie migranti che vivono nel nostro territorio, e sono interessati ad approfondire la rilevanza delle questioni pedagogiche e delle nuove sfide educative che le famiglie "della migrazione" ci pongono.
I bambini colpiti dal mutismo selettivo normalmente si esprimono ad alta voce solo in un ambiente familiare e, appena escono di casa, si chiudono in un silenzio d'inquietudine. La caratteristica fondamentale di questo disturbo è la persistente incapacità - nonostante lo sviluppo del linguaggio sia adeguato all'età - di parlare in situazioni sociali specifiche come a scuola. Questo libro è il primo in lingua italiana interamente dedicato al mutismo selettivo e alle pratiche di comportamento da adottare. Un genitore, per quanto possa amare suo figlio, non sa e non capisce l'ansia profonda e il turbamento che tormentano il suo bambino, perché il bambino stesso non ne è consapevole, non riesce a percepirli, ad analizzarli e ad esprimerli a parole. Molti dubbi e incertezze che spesso ostacolano la corretta interpretazione dei comportamenti dei bambini, verranno chiariti in queste pagine con un linguaggio semplice e con spiegazioni essenziali, fornendo una chiave di ascolto per entrare nel loro mondo interiore e comprenderli e sostenerli in questa loro battaglia. Purché sia chiara una premessa: non è detto che dietro il mutismo selettivo ci sia sempre una condizione di disagio, abuso o trauma. I protagonisti sono spesso bambini ipersensibili, estremamente fragili e ricettivi, limitati nella parola da un esasperato stato d'ansia. Sfogliando il racconto di una giornata della piccola Katie si coglieranno tutte le difficoltà, i differenti aspetti della lotta e dei successi.
Questo libro è il bestseller internazionale di Kevin Hogan, Body Language Expert e Unconscious Influence Expert per la ABC, Fox, BBC, The New York Times, The New York Post e decine di riviste come Forbes, Investors Business Daily, e Cosmopolitan. Ha insegnato Persuasione e Influenza alla University of St. Thomas Management Center e ha lavorato per Microsoft, Starbucks, 3M e tantissime altre società di Fortune 500.
Luigi De Simone (medico e neuropsichiatra) e padre Gianpaolo Pagano (domenicano e biblista) presentano in queste pagine un interessante tentativo di lettura di alcuni episodi della vita di Gesù riportati nei Vangeli (le tentazioni, i miracoli, i talenti, le donne) cercando di tenere insieme il loro dato teologico ed esegetico e il loro possibile apporto alle scienze umane quanto ai risvolti psicodinamici che essi innescano. Le due voci, camminando in parallelo, a volte concordi, altre meno, ricercano sempre il dato di verità racchiuso nel testo che non può che essere sempre un dato di verità sull'uomo e per l'uomo. L'intenzione degli autori dei Vangeli e quella di Gesù qui descritte - la prima studiata dall'esegeta, la seconda approcciata in modo laico dallo psichiatra - offrono uno sguardo più ampio sul panorama cristiano abitato dal Gesù della storia, che passò per le strade di Galilea sanando e guarendo le ferite degli uomini e che è lo stesso Cristo della fede unico e solo salvatore del mondo.
Famiglia, scuola, formazione, ricerca si presentano spesso come mondi separati ed estranei. Il libro tenta invece un'operazione unificante, mettendo al centro del processo educativo il percorso di autocoscienza che si genera nella memoria e nell'intersoggettività, nell'integrazione di linguaggi e codici diversi, nella rielaborazione riflessa sui ruoli, le funzioni, le relazioni educative. Ne emerge uno stile formativo fondato sulla comunicazione, l'ascolto, lo sforzo di tradurre in esperienza didattica attiva le suggestioni della ricerca autobiografica e introspettiva in educazione.
Un manuale conoscitivo e pratico che affronta il tema dei disturbi alimentari dal punto di vista psicoanalitico spiegando come la “parola essenziale”, parola dell’Altro e per altri, parola intensa, narrazione viva restituisca soggettività e cura. Ciò include la narrazione fiabica come via elettiva per la guarigione. Il testo è rivolto a persone che soffrono di questa complessità, a genitori, psicologi, insegnanti e a tutti coloro che vogliono comprendere meglio se stessi e l’Altro/altro.
Beatrice Balsamo vive a Bologna, è psicologa delle narrazioni e psicoanalista. Insegna all’Università statale di Bologna, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in Scuole di psicoterapia, Psicologia delle narrazioni: Letteratura – fiabico – cinema. Da trent’anni si occupa di disturbi del comportamento alimentare, con approccio psicodinamico. Promuove gruppi di analisi rivolti ai soggetti coinvolti in tale complessità, ma aperti a tutti, attraverso la fiaba, la letteratura, il cinema. Ha pubblicato Eccesso e difetto nella nutrizione e nella comunicazione – Fiabe e oralità (Giunti, 1991), La parola del narrare e dell’incontro (Effatà, 2001), Il mistero comunicante (EDB, 2003). Presiede l’Associazione “Psicologia Umanistica e delle Narrazioni. Psicoanalisi – Arte – Scienze Umane”.