
Un libro pensato e scritto per le vittime di abuso narcisistico, per chi ha subìto l'abuso senza nemmeno rendersene conto, per chi ha sofferto a causa di un inganno scientemente perpetrato. L'abuso psicologico narcisista è manipolazione attraverso precise tecniche per sottomettere e controllare. Per anni la violenza narcisistica è stata confusa con la violenza domestica. Da essa, invece, differisce profondamente e da qualche anno costituisce un campo di studi a sé. Oggi si parla di "Relazioni sentimentali patologiche", con specifiche caratteristiche sia dell'abusante, della vittima, che delle tecniche della violenza stessa. Un testo che parla alle donne, ma vuole raggiungere e dialogare con psicoterapeuti, medici, avvocati e giornalisti. Con coloro che si relazionano quotidianamente con le vittime per questioni professionali.
«È un'ingiustizia però!». A chi non è mai capitato di identificarsi un po' con Calimero, di ritrovarsi in questo tenero personaggio che si sente trascurato, ignorato e maltrattato? E chi non conosce almeno un (o una) brontolone «di professione» che passa il tempo a lamentarsi? Saverio Tomasella, psicanalista francese, ha studiato quella che ha ribattezzato come «sindrome di Calimero» in tutte le sue sfaccettature. Perché bisogna prima di tutto distinguere le lamentele motivate da difficoltà reali da quelle pesanti e distruttive, proprie di chi vive i piccoli problemi di tutti i giorni come delle ingiustizie nei suoi confronti (il classico «Ce l'hanno tutti con me!»). In questo libro Tomasella si rivolge sia ai Calimero che non vogliono più sentirsi vittime impotenti delle situazioni, sia a tutti quelli che non ne possono più di ascoltare proteste e recriminazioni altrui, e spiega come identificare le cause dell'insoddisfazione per combatterle meglio, in che modo reagire alle ingiustizie per consolare e mettere finalmente a tacere il pulcino piccolo e nero che c'è in noi (o negli altri). Perché la soluzione esiste. Anche Calimero può ritrovare la gioia di vivere!
Il furbo che scavalca la coda, l'imbroglione di turno, il carrierista senza scrupoli sono tutte modalità con cui l'egoismo fa capolino nella nostra giornata e sembra ricordarci che l'altruismo è solo un'illusione, destinata a dissolversi nel confronto con la cruda realtà. Eppure l'altruismo è alla base della vita e la rende possibile in tutte le sue forme; mentre l'egoismo non è affatto il motore della vita, ma la sua distruzione. Quando facciamo del bene a qualcuno gratuitamente, senza calcoli o secondi fini, stiamo bene, anche se abbiamo sacrificato qualcosa di noi stessi. Ma perché essere altruisti fa stare bene? Nel libro si cerca di rispondere a questo interrogativo, mostrando la potenza del principio dell'altruismo a livello biologico, storico-sociale e psicologico; ma anche dando la parola a coloro che lo hanno criticato, spesso in maniera brillante e arguta. Se l'immagine dell'uomo "naturalmente egoista" ha avuto un successo enorme e duraturo, è perché mette in guardia da una concezione discutibile di altruismo. Contrariamente alle apparenze, l'altruismo autentico è la caratteristica che contraddistingue la persona matura, animata dal desiderio del bello e del gratuito. È la capacità di compiere qualcosa per cui valga la pena di essere vissuti.
ll tema della violenza di genere è di bruciante attualità e dolorosa realtà per troppe donne che, prima di essere vittime di violenza, sono vittime del silenzio, dell'invisibilità e della cultura dominante, fondata sulla negazione delle donne come soggetti, sul dominio dell'Altro e sul "consumo" dei corpi femminili e degli esseri umani in generale.
ll nostro impegno come professionisti della psicologia e della psicoterapia, oltre che nel campo clinico, nelle case di accoglienza per le vittime di violenza e nei centri di ascolto, si colloca anche nel produrre stimoli culturali e nuove chiavi di lettura del rapporto tra i generi, per lavorare alla radice del fenomeno della violenza sulle donne.
In un mondo fortemente stimolato e frammentario i legami rischiano di essere superficiali e spezzarsi con leggerezza. Diviene allora urgente avere una chiara idea su chi siano la persona e la coppia, così come è fondamentale capire come costruire dinamiche fra le persone che resistano al tempo e che portino alla maturità. Il percorso di crescita affettiva nella coppia, durante il fidanzamento e poi nel matrimonio, è indispensabile per vivere in una realtà complessa come quella presente. Con questo libro ci si augura di gettare un po' di luce su tale complessità, in modo da far emergere sempre più la bellezza dello stare insieme come coppia e nel comprendere che la vocazione al matrimonio è la chiamata alla personale realtà familiare, cellula della più grande famiglia umana.
Un manuale per diventare buoni compagni di viaggio di chi cresce. A partire dalla saga di Harry Potter il libro presenta spunti di riflessione per genitori, insegnanti e tutti gli educatori che, attraverso idee e comportamenti, possono incidere sulla vita dei più piccoli. Se "La più grande delle magie. Dalla saga di Harry Potter un aiuto per realizzare chi siamo veramente" rappresenta un itinerario di crescita per aiutare i ragazzi (e non solo) a comprendere come dar forma alla propria identità, con questo Manuale viene offerto agli educatori uno strumento per accompagnare quel percorso, attraverso una lettura in chiave psico-pedagogica di alcuni personaggi, così come sono narrati nel corso dei 7 libri usciti dalla penna di J.K. Rowling.
Per anni non solo il pensiero comune ma anche gli scienziati hanno pensato che le nostre funzioni mentali, con il trascorrere del tempo, non facessero che deteriorarsi. Ma le più recenti ricerche hanno dimostrato che non è affatto vero. È falso che le nostre funzioni declinino gradualmente con il passare degli anni, anzi: per molti versi è vero il contrario. Il cervello maturo è più flessibile e adattabile di quello di un giovane, non ha affatto smesso di crescere, di svilupparsi, di rigenerarsi, può contare sul bagaglio di conoscenze e di esperienze acquisite e sa utilizzare meglio emotività e intuizione. Grazie a illuminanti esempi e testimonianze, nonché a una serie di pratici suggerimenti, l'autore insegna a integrare pensiero e conoscenza per sfruttare al meglio la propria mente matura e allenarsi a vivere una vita sempre più piena e soddisfacente.
Nessuna società si può permettere di trascurare benessere, simpatia, empatia, gentilezza e solidarietà tra i suoi membri. Sono atteggiamenti difficilmente misurabili ma ognuno sa cosa vuoI dire vivere la vita di tutti i giorni in un clima disteso e amichevole, in cui ci sentiamo accettati e al sicuro, oppure no. Capita a tutti di stare male per uno scontro con le persone a cui si vuole bene. Quando questo accade, si ha l'impressione che le buone intenzioni non servano, e che la felicità ci sfugga di mano. Poi ci accorgiamo che il problema è di comunicazione, e forse soprattutto di comunicazione con noi Stessi. In questo libro Ludovica Scarpa dimostra il "potere terapeutico" della comunicazione quotidiana sulla stabilità e sulla continuità affettiva, fonte primaria di benessere, fiducia e sollievo, e ci fornisce inoltre una serie di "modelli mentali" che ci aiuteranno a gestire in modo più equilibrato la nostra emotività per riuscire a voler bene con consapevolezza, ad amare accorgendoci di come assegniamo valore a chi per noi ne ha.
È innegabile che il progressivo affermarsi del pensiero kleiniano nelle società psicoanalitiche europee (molto meno negli Usa) ha pagato un certo prezzo in termini di rigore di pensiero. Certe parti della teoria di Melanie Klein paiono infatti aver subito una revisione, perlopiù tacita. La riproposizione che qui viene offerta del lavoro della psicoanalista austro-britannica ci presenta, in un percorso che attraversa i luoghi centrali del suo pensiero, una lettura che colloca Melanie Klein tra i pensatori più rilevanti - non solo all'interno della disciplina psicoanalitica - del moderno e della sua crisi.
Attraverso un approccio storico ed epistemologico, il volume esamina i problemi legati alla comprensione dei disturbi emotivi e del rapporto tra emozioni e malattia. Gli autori propongono la revisione di alcuni schemi interpretativi e il superamento di importanti ostacoli teorici propri della psichiatria e della medicina psicosomatica alla luce dei concetti della biologia evoluzionistica. Vengono discusse altresi' le nuove interessanti possibilità esplicative legate all'applicazione del darwinismo e della medicina genetica nello studio delle patologie psichiatriche e psicosomatiche.