
I tre saggi contenuti in questo volume costituiscono una tappa sulla via della comprensione antropoanalitica delle forme schizofreniche di esistenza e del loro andamento esistenziale. Siccome la pluralità di strutture delle possibilità d'essere dell'esistenza può essere anche designata con l'espressione francese "condition humaine", anche per il lettore che non ha una preparazione filosofica sarà chiaro fin dall'inizio che i temi concernono l'uomo puramente in quanto uomo.
Sono qui, per la prima volta, presentati insieme in lingua italiana cinque importanti contributi di Ludwig Binswanger, lo psichiatra svizzero fondatore della Daseinsanalyse. L’incessante lavoro di scavo dell’autore è finalizzato a restituire alla psichiatria tutto il suo fondamento “umano”. Come tale, nelle intenzioni di Binswanger, la psichiatria avrebbe dovuto costituirsi in quanto “scienza dell’uomo” come essere-nel-mondo e come progetto.
Questa interpretazione del fenomeno psicopatologico è ancora profondamente attuale e non smette di stimolare tanto l’uomo di scienza quanto lo psicologo, il filosofo e chiunque voglia confrontarsi con l’universo della sofferenza mentale.
Ludwig Binswanger (1881-1966), fondatore della Daseinsanalyse, è autore di una serie di scritti annoverati tra i classici della riflessione psichiatrica del XX secolo.
Di particolare rilievo è anche il carteggio con Sigmund Freud, pubblicato nelle nostre edizioni (Lettere 1908-1938, 2016).
Nel volume sono riportate le esperienze più significative e consolidate che rappresentano la moltitudine degli interventi terapeutici che si svolgono in Italia da molti anni a favore dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Nell'ambito dell'acceso dibattito, il fatto che il Presidente dell'ISS prof. Enrico Garaci abbia specificato che le linee guida non siano prescrittive ma siano una raccomandazione, ha permesso la riattivazione di un dialogo che garantisce la proficuità dell'apertura scientifica. L'On. Paola Binetti, in qualità primariamente di neuropsichiatra infantile, ha promosso l'incontro di diverse scuole di pensiero per far sì che tante esperienze pluridecennali non venissero accantonate e che i genitori continuassero a esercitare la libertà di scelta. Il convegno di cui il presente volume è una testimonianza, si è posto l'obiettivo primario di rispondere alla complessità del disturbo autistico dando voce a quanti si impegnano quotidianamente nell'ambito riabilitativo. Oltre agli interessanti contributi di ordine scientifico, come per esempio quello di Gabriel Levi, sono presenti riflessioni di più ampio respiro che coinvolgono temi di bio-etica, come il contributo di Marianna Gensabella Furnari.
Il libro raccoglie i contributi di vari esperti, elaborati dopo l'approvazione della legge n. 134/2015 sull'autismo, che si pongono sostanzialmente due obiettivi: mettere a fuoco i quesiti che con maggiore frequenza riguardano il tema dell'autismo, cercando di comprendere perché sia indispensabile parlare di autismi o, comunque, di Disturbo dello Spettro Autistico (OSA) e di ragionare su ciò che oggi realisticamente si può e si deve fare per migliorare la qualità di vita delle persone comprese nello spettro autistico. Nel libro vengono presentati tempi e modi dei diversi interlocutori che si interfacciano con la persona con OSA: la famiglia, la scuola, i centri specializzati per la sua presa in carico, il mondo del lavoro e del tempo libero. I vari autori si pongono davanti alla realtà dell'autismo con il giusto livello di problematicità. Dalla lettura dei vari contributi emerge con chiarezza che l'unico modo per costruire, a livello personale, un rapporto efficace con una persona che rientra nello spettro autistico, è aiutarla a superare la sua tendenza alla frammentazione, imparare a rispondere alle sue sollecitazioni in modo verbale e non verbale, ricorrendo al linguaggio corporeo, a quello dei simboli e delle parole, dando risposta alle domande implicite nelle sue osservazioni, cogliendo i significati che si intuiscono e offrendo le necessarie rassicurazioni sul piano affettivo ed emotivo.
Il libro presenta la conversazione di due autori che parlano di Dio e dell umano soffrire da prospettive diverse ma forse non così distanti, facendo interagire psiche e spirito, psicologia e Bibbia, Gesù di Nazaret e la nostra storia. Nessuno dei due pretende di dare risposte defi nitive o categoriche, ma piuttosto di stimolare la rifl essione su una tematica complessa e sempre aperta. Le opinioni e le posizioni degli interlocutori si intercalano, si confrontano e si arricchiscono mutuamente. Ed è ciò che offre maggior interesse alla rifl essione e conferisce al volume originalità. Il lettore non solo è chiamato all ascolto dei due autori, ma si sente invitato a entrare pienamente nella discussione.
"Se solo avessimo avuto a disposizione questo libro quando stavamo male a causa dell'ansia e dello stress! Be', adesso c'è e speriamo che possa aiutare molte persone che, come noi, non riescono a capire che devono smettere di fare quello che stanno facendo e fermarsi a riflettere sulla direzione che sta prendendo la loro vita. Durante quei mesi difficili, un medico ci dette il consiglio di scrivere le nostre esperienze, lo abbiamo fatto e ci ha fatto bene, ma non pensavamo che le avremmo condivise con qualcuno. A un certo punto alcuni dei nostri amici hanno letto questi diari e ne sono rimasti molto colpiti. È stato in quel momento che abbiamo capito che ciò che avevamo scritto avrebbe potuto aiutare altre persone che si trovavano ad affrontare i nostri stessi problemi. La nostra speranza è che possiate fermarvi in tempo, prima che la corsa folle generata dal micidiale cocktail di ansia e stress vi porti a toccare il fondo, come è accaduto a noi. Provate a leggere questo libro lentamente. Finite un capitolo, assimilatene il messaggio e pensate all'effetto che può avere sulla vostra vita. Se invece preferite, potete anche concentrarvi maggiormente sui capitoli che fanno più vibrare le vostre corde interiori. Il messaggio che vogliamo darvi è semplicemente questo: è giunto il momento di migliorare la vostra vita! Buona lettura." (Susan e Mats Billmark)
I nuovi media, in particolare Internet e il cellulare, svolgono un ruolo importante nella vita dei giovani e aprono a un mondo di relazioni che offre opportunità di crescita senza precedenti. Un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove, tuttavia, possono trovare spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi. Se da un lato la rete dà spazio allo scambio, dall'altro rischia di divenire luogo della solitudine che relega in secondo piano la dimensione fisica, il dialogo verbale e non verbale, la trasmissione delle emozioni tipica dei veri rapporti interpersonali. Nascono al contempo nuovi fenomeni come il cyber bullismo, le molestie, le "droghe sonore", che sono frequenze scaricabili da Internet a basso costo capaci di agire sul cervello sollecitando l'attività cerebrale in modo simile alle sostanze stupefacenti. Oppure la diffusione di siti, blog e forum di persone accomunate dalla stessa ossessione per il cibo e colpite da anoressia o bulimia. Siamo di fronte a nuovi modi di apprendere: più per immagini che per concetti, più attenti al concreto che a ciò che sembra astratto, più per logiche binarie che razionali. Prefazione di Luca Pisano.
Manuale teorico e pratico su come aiutare i bambini a sviluppare il proprio potenziale intellettuale ed emotivo nei primi sei anni di vita, un'ispirazione montessoriana per un manuale agile adatto ai nuovi tempi ed equilibri delle famiglie. Per comprendere come sostenere lo sviluppo del cervello del bambino nel periodo più importante della sua vita, il testo affronta i temi fondamentali del percorso educativo pedagogico illustrando per ogni argomento i meccanismi di funzionamento del cervello: vengono proposti giochi ed esempi di dialoghi e interazioni tra bambini e genitori, illustrazioni, schemi.
Spesso definita dagli adulti in termini 'deprivativi' (gli adolescenti 'che non') o negativi (bulli, inattivi, prepotenti ecc.), questa generazione di adolescenti sembra mancare di risorse e competenze. Ma è davvero così? Questo libro cerca di rispondere alla domanda, presentando alcuni dati emersi dalla prima rilevazione della ricerca longitudinale Generazione Z, promossa dall'Istituto Toniolo di Studi Superiori in 36 scuole distribuite sul territorio nazionale, che ha coinvolto circa 6000 studenti. L'indagine, grazie al Positive Youth Development Approach, si propone di guardare alle risorse e alle capacità degli adolescenti piuttosto che ai loro limiti. Risorse e capacità che possono emergere anche grazie al contesto in cui nascono e crescono. In particolare, in questa fase della ricerca, sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti: la presentazione dell'approccio teorico; il contributo che gli adolescenti sentono di poter dare alla famiglia, alla scuola e alla loro crescita; il contesto scolastico; l'uso dei media; i comportamenti a rischio 'tradizionali' (abuso di alcool, rapporti sessuali non protetti ecc.); lo studio delle lingue straniere. Chiudono il lavoro alcune indicazioni pedagogiche e riflessioni psicologiche sui risultati emersi.
La facilitazione ha a che fare con i gruppi e le comunità, con le dinamiche che normalmente accadono quando le persone si mettono insieme per realizzare qualcosa e sperimentano la fatica del progettare e giungere alla fine di un processo. Interviene non sul cosa fare ma su come fare, perché tutti siano partecipi e protagonisti fino alla fine del processo deciso e avviato. In questo senso trova campi di applicazione ampi: è facilitazione ciò che supporta la naturale evoluzione di un processo, sia personale che collettivo. Forse è un'arte, forse una disciplina, forse una scienza sociale. Di certo è un metodo che rende fluida la comunicazione e i processi decisionali, integrando le capacità di ognuno: testa, cuore, mani ed energia! Questo manuale, e le carte della facilitazione, sono dunque uno strumento per imparare a stare insieme affrontando le difficoltà e i conflitti, costruendo spazi sicuri di dialogo e confronto collettivo dai quali possano emergere soluzioni condivise e innovative. Un progetto che nasce dalla convinzione della necessità di diffondere la facilitazione in Italia oggi: nelle scuole, nei gruppi informali, al lavoro, all'interno di associazioni e istituzioni.
Femmine e maschi frequentano la scuola insieme fin dai primi anni di vita, ma durante il percorso le loro strade tendono progressivamente a separarsi, come se seguissero dei bivi obbligati che indirizzano le prime verso ambiti di studio di tipo umanistico e i secondi verso percorsi di tipo tecnologico-scientifico. Talvolta, però, in questo quadro così ordinato accadono degli imprevisti che smontano la rigidità di schemi precostituiti: ci sono ragazze che decidono di addentrarsi in percorsi socialmente ritenuti "maschili" e ragazzi che si insinuano in percorsi socialmente intesi come "femminili". La ricerca descritta nel libro presenta le storie di giovani donne e giovani uomini che operano decisioni anticonformiste, ancora considerate "coraggiose", "diverse", quando invece andrebbero ricomprese nella normalità. Le riflessioni educative proposte dalle autrici mirano a perimetrare e decostruire le gabbie di genere nelle quali possono risultare intrappolati studentesse e studenti nel momento cruciale in cui scelgono la loro trafila formativa, ma ambiscono anche a delineare nuove piste per orientarsi consapevolmente, sulla base dei propri reali interessi, curiosità, desideri: fuori dalle gabbie di genere.
Un manuale che aiuta i genitori a comprendere i propri figli e a costruire con loro un buon rapporto. I problemi trattati sono quelli più comuni: come porre fine ai capricci prima ancora che inizino, come curare la timidezza dei piccoli, i problemi dei genitori singles, l'uso della televisione, l'educazione alimentare e infine una semplice ma efficace strategia per salvaguardare il proprio spazio di coppia.

