
Il progetto Scarcerando, attivo sul territorio dell'ASL 3 di Monza, affronta il tema della salute mentale in carcere, intervenendo per mantenere la continuità terapeutica dei detenuti con sofferenza psichica e attivare il percorso di reinserimento sul territorio per le persone giunte a fine pena. Una serie di interviste restituisce il punto di vista dei diretti interessati.
Il volume affronta il tema della comunicazione interculturale nella prospettiva psicosociale articolandosi in due parti. La prima parte è dedicata ai processi cognitivi e motivazionali che entrano in gioco nelle relazioni tra gruppi e alle possibili differenze culturali che emergono nel modo di affrontarli. Nella seconda parte vengono presi in considerazione gli aspetti relativi al contesto, alla relazione e al comportamento di comunicazione. Sulla base del lavoro di alcuni tra i più noti psicologi sociali emerge con chiarezza come la distanza sociale tra il proprio gruppo e il gruppo esterno influenzi le modalità dello scambio comunicativo, intrecciandosi con la tipologia di relazione che lega i due gruppi: una relazione di tipo competitivo può generare incomprensione e difficoltà comunicative anche tra gruppi che condividono molti aspetti culturali.
In base all'età si decide chi deve studiare, chi deve votare, chi deve guidare, chi deve lavorare, chi deve smettere di lavorare e tante altre cose complementari. L'età è un criterio di giudizio primario: categorizza le persone, marchia le nostre relazioni. Gli stereotipi e i pregiudizi legati all'età sono duri a morire e pervadono ogni aspetto della vita sociale. Ne fanno le spese soprattutto i più anziani e i più giovani, compresi i bambini e gli adolescenti, che nel confronto con l'individuo adulto sono considerati manchevoli, difettosi, insomma imperfetti. Ma è possibile contrastare i pregiudizi d'età e arginarne le conseguenze negative?
IL DIZIONARIO RACCOGLIE 250 VOCI, 40 TECNICHE E PIU`DI 30 METODI QUALITATIVI PRESENTATI E ILLUSTRATI DA ESEMPI METTENDO COSI`A DISPOSIZIONE LA QUASI TOTALITA DELLE TECNICHE E DEI METODI QUALITATIVI OGGI DISPONIBILI. NELLE SCIENZE UMANE E SOCIALI, LA RICERCA DEL SIGNIFICATO E`FONDAMENTALE; PER QUESTO MOTIVO NECESSITA DI STRUMENTI APPROPRIATI, E CIOH DEI METODI QUALITATIVI". UN METODO Q UALITATIVO DI RICERCA E`UNA STRATEGIA CHE COMBINA DIVERSE TECNICHE DI RACCOLTA E DI ANALISI DEI DATI CON LO SCOPO DI ESPLICITARE LA COMPRENSIONE DI UN FENOMENO. LE TECNICHE QUALITATIVE SONO LE DIVERSE OPERAZIONI E MANIPOLAZIONI, MATERIALI E/O INTELLETTIVE, DESTINATE AD AIUTARE IL RICERCATORE NEL SUO COMPITO DI FAR EMERGERE I SIGNIFICATI DEI FENOMENI PSICOLOG"
LA SPINTA CHE AGISCE SU QUALCUNQUE LIVELLO COMPORTAMENTALE INTIMO O ESTERIORE, SI RIPERCUOTE INESORABILMENTE SU TUTTI GLI ALTRI E LA SUA SORGENTE, IN DEFINITIVA, SI SITUA NEL SOCIALE.
Un testo sul trauma, da Freud alla Shoah. Dopo la formulazione, verso la fine dell'Ottocento, della teoria freudiana della seduzione, subito ritrattata dallo stesso Freud, e dopo i famosi scontri fra quest'ultimo e Ferenczi, che del trauma come realta' rimarra' convinto, e' necessario aspettare piu' di un secolo per arrivare ad una ridefinizione del trauma nei suoi elementi di realta' effettiva oltre che fantasmatica, di breccia aperta nella struttura psichica dell'individuo, di superamento irreparabile di una soglia, provocato appunto da eventi reali. In mezzo, c'e' la tragedia della Shoah, insieme agli altri genocidi e alle tante atrocita' di cui il secolo appena trascorso si e' macchiato...
L'autrice propone un metodo integrato per la cura dei disturbi gravi di personalità e dei disturbi narcisistici, ponendo l'accento sulla disregolazione affettiva che è alla base dei vari tratti disfunzionali e dei sintomi corporei di queste patologie. Ogni capitolo presenta un caso particolare illustrato dall'inizio alla fine del trattamento e mostra in dettaglio come lavorare con gli specifici problemi e sintomi che sorgono in questi pazienti e che attaccano il corpo, dalla bulimia all'autolesionismo, dalla diffusione di identità sessuale alla reazione psicosomatica. Si propone innanzitutto una revisione dell'eziopatogenesi dei disturbi di personalità, illustrando come alla base delle dinamiche patologiche vi siano traumi interpersonali a partire dai primi anni di vita. Il corpo riceve ampia attenzione nel trattamento, nelle sue complesse interazioni di corpo-mente-cervello, ed è visto come il principale tramite dello sviluppo relazionale disfunzionale.
Clara Mucci mostra qui come la resilienza possa essere strutturata per creare individui e società più forti, a fronte di circostanze di vita sempre più traumatiche e stressanti, svolgendo un'accurata analisi di pratiche, processi e caratteristiche umane che aiutano la nostra capacità di resistere, adattarci o contrastare la traumatizzazione, anche la più estrema. Tali caratteristiche entrano in gioco nel punto di contatto tra vulnerabilità e resilienza e consentono di comprendere i meccanismi che soggiacciono alla resilienza stessa. Ogni capitolo prende in esame le componenti necessarie per il suo rafforzamento: attaccamento, connessione, memoria, testimonianza, sviluppo e pratica di attività artistiche e creative. Il libro esplora anche gli effetti positivi sul trauma dell'impegno morale, dell'altruismo e della terapia psicodinamica intergenerazionale, dimostrando che i sentimenti di compassione, nonché l'uso di strutture simboliche di ordine superiore, come l'arte e la creatività, contribuiscono a rafforzare la resilienza e la solidarietà sociale.
Integrando analisi psicoanalitiche contemporanee, studi classici sul trauma, recentissimi dati neurobiologici sull'attaccamento disorganizzato e ricerche sul trauma individuale e su quello sociale massivo, Clara Mucci delinea una innovativa clinica del trauma basata su un concetto di psicoanalisi come pratica sociale di testimonianza e su una nozione etica e relazionale del processo di cura. Largamente interdisciplinare, corredato di un'ampia bibliografia internazionale e arricchito da una riflessione teorica sofisticata ma sempre concretamente ancorata alla pratica, il volume indica strade nuove per la psicoterapia di uno degli eventi più disconosciuti della nostra società, a livello familiare, intergenerazionale, politico e sociale. Viene inoltre ipotizzato un "al di là del trauma", una possibile interruzione nella catena delle identificazioni traumatiche tra una generazione e l'altra, un "andare oltre" la posizione interna di vittima e di persecutore, processo che l'autrice definisce "perdono" come integrazione intrapsichica delle scissioni interne, senza alcuna accezione religiosa, identificando nella resilienza la capacità del sopravvissuto di superare la disumanizzazione e l'esperienza del male. Questo "al di là del trauma" consiste in una profonda riparazione del soggetto come del tessuto sociale ferito, che permette al sopravvissuto di superare la disumanizzazione subita e l'esperienza del male.
Questo volume lancia una sfida - e gli autori la vogliono rilanciare a genitori e figli adolescenti, ma non solo: più le scelte di vita sono sane, maggiore è la soddisfazione circa la propria vita e minore è il disagio psicologico sperimentato. Se è vero che l'adolescenza, in particolare, è un periodo in cui si impiantano abitudini che tenderanno a permanere o a riaffiorare per il resto della vita - e con cattive abitudini intendiamo azioni che contribuiscono a una precoce mortalità adolescenziale, a disabilità da incidente, a suicidi, violenze, depressione, uso di alcool e altre sostanze psicoattive, malattie sessualmente trasmissibili, e a un'ampia gamma di fattori che minacciano la salute per tutto il corso della vita -, il lavoro di costruzione di buone abitudini è estremamente importante, seppur particolarmente delicato e complesso, dai 13 anni di età. Agli adulti il compito di favorire questo processo di sensibilizzazione degli adolescenti. Il tipo di comunicazione che il genitore o l'educatore ha con l'adolescente, per essere efficace, deve essere sostanzialmente "informativo" e a questo serve il presente volume, elaborato a partire da una ricchissima e aggiornata bibliografia scientifica.

