
II libro raccoglie le lettere che il fondatore della logoterapia ha scritto a parenti e amici dopo essere stato salvato dagli americani dai campi di concentramento nazisti. Ne viene fuori un racconto intessuto di esperienze terrificanti ma allo stesso tempo di grande umanità. Il lettore viene messo a confronto con la grande fede di Frankl e con la sua tenacia che gli ha consentito di sopravvivere alla follia di un sistema di massacro organizzato.
La risposta della logoterapia
Questo volume raccoglie 28 conversazioni del fondatore della logoterapia, Viktor E. Frankl, tenute alla radio austriaca e riprese successivamente dalla radio della Germania del Nord. Esse rappresentano qualcosa di eccezionale nella letteratura psichiatrica del nostro tempo. Ci introducono nella moderna psichiatria e sono un valido aiuto per quanti si pongono interrogativi a causa di problematiche psicologiche e stati di sofferenza. Il linguaggio chiaro, la spiegazione di difficili contesti con esempi precisi e l'impegno umano dell'autore rendono questa pubblicazione un validissimo strumento di autoformazione.
Un’opera fondamentale del fondatore della logoterapia, in una edizione e traduzione rinnovata. Una interpretazione memorabile del soffrire umano.
Dalla quarta di copertina:
L'opera di Viktor Frankl affronta in maniera affascinante e profondamente umana il tema della libertà in stretto collegamento con la realtà tragica, ma pur sempre intimamente vissuta, della sofferenza. Una sofferenza autentica, però, è sempre "per amore di" qualcuno. Ed ecco il passaggio, dopo l'esame critico di varie scuole psicologiche e sociologiche, a Dio come interlocutore silenzioso ma presente, muto ma attivo, dell'uomo che, non fermandosi al contingente, al limitato, al condizionato, si proietta fondamentalmente al di là di se stesso, con un atteggiamento "autotrascendente" che gli consente di superare il facile rischio dell'antropocentrismo narcisistico e infantile.
Una delle opere più complete, ricca di parti inedite, di Frankl Viktor, fondatore, dopo Freud e Adler, della "Terza scuola viennese di psicoterapia". Tra i libri di Frankl ricordiamo "Alla ricerca del significato della vita" e "Uno psicologo nei lager".
Solo i "consumatori" della cultura - scrisse Gabriel Marcel nella prefazione all'edizione francese - potrebbero scambiare questo libro per un'ulteriore e ormai tardiva testimonianza sui campi di concentramento. C'è molto di più: avendo vissuto personalmente l'estrema abiezione dei Lager, l'autore insegna che se vivere è sofferenza, sopravvivere è trovare il senso di questa sofferenza. È questa l'esperienza che lo condusse alla scoperta della logoterapia, il trattamento psicoterapeutico che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Frankl, credente e ottimista, che a sedici anni interessò Freud, il quale ne pubblicò un saggio sul Giornale internazionale di psicanalisi, con olfatto sano annusa il senso della vita anche là dove lo si nega, e invita a vincere nell'oggi, insieme con il relativismo ideologico assolutista, che è stato il "male del secolo XX", ogni cieco determinismo scientifico-naturale, difendendo la libertà umana in una splendida fenomenologia dell'amore. Di una felicità narrativa quasi insospettabile in uno psichiatra, il libro è stato tradotto in tutto il mondo (oltre 10 milioni di copie vendute) ed è stato dichiarato per quattro volte libro dell'anno dalle università degli Stati Uniti.
"Uno psicologo nei lager", la rinomata opera di Viktor Frankl, è ora disponibile in una nuova edizione Young Adult. Questa edizione de "L'uomo alla ricerca di senso" di Viktor Frankl include il suo racconto autobiografico integrale, approfondimenti sulla logoterapia, immagini, lettere, discorsi, una cronologia della sua vita e un glossario. Questo libro non è solo un racconto, ma un viaggio nell'animo umano, un'esplorazione della resilienza e del potere dell'autodeterminazione. Attraverso il suo sguardo acuto e la sua esperienza diretta nei campi di concentramento nazisti, Frankl ci guida in un mondo dove la lotta per la sopravvivenza si intreccia con la ricerca di un significato più profondo dell'esistenza. L'uomo alla ricerca di senso va oltre la semplice narrazione degli orrori dell'Olocausto; è una riflessione intensa su come trovare una ragione di vita anche nelle circostanze più avverse. Con uno stile che tocca il cuore e la mente, Frankl ci mostra che, anche di fronte all'inimmaginabile, l'uomo può trovare un senso, una direzione, e soprattutto, una speranza. L'opera di Frankl è un invito a riflettere sulle domande più profonde dell'esistenza. Indispensabile per chi cerca ispirazione, coraggio e una nuova prospettiva sulla vita. È una bussola per chiunque desideri trovare orientamento nelle sfide quotidiane e un inno alla capacità umana di trascendere la sofferenza attraverso la ricerca di un significato.
Viktor Frankl, psichiatra, fu deportato nel settembre del 1942 a Theresienstadt, in Boemia, per poi essere trasferito ad Auschwitz, a Kaufering III e quindi a Türkheim. Scampò alla morte, ma perse le persone più care. Rientrato a Vienna dettò in soli sette giorni le sue memorie. Ciò che ne scaturì è questo libro. Non è un trattato, ma neppure un semplice memoriale della deportazione. È un documento umano di straordinario valore, il cui successo non è dovuto tanto all'oggetto del discorso, quanto alla particolarissima prospettiva con cui viene affrontato e al profondo messaggio che trasmette: la vita vale la pena di essere vissuta in qualunque situazione e l'essere umano è capace, anche nelle peggiori condizioni, di "mutare una tragedia personale in un trionfo". Proprio questo aspetto costituisce uno dei motivi della inossidabile attualità dello scritto di Frankl: esso, infatti, pur narrando i tragici eventi a cui si riferisce, li trascende per incentrarsi sull'esplorazione della natura umana e delle sue potenzialità. E, in questo senso, ciò che dice vale non solo per l'esperienza della detenzione, ma anche per tutte le altre "situazioni-limite" (la sofferenza, la malattia, la disabilità, il lutto, ecc.) che sfidano la capacità umana di resistere e di sopravvivere. Ognuno di noi, pertanto, può trovare in questo libro un riflesso di sé: non necessariamente di ciò che è stato, ma magari di ciò che può diventare nonostante gli "urti" della vita, opponendosi al proprio destino e dominandolo dall'interno. Leggere Frankl è un'esperienza di rivelazione: ci induce a scoprire i lati migliori di noi.