
Questa guida aiuta il clinico a formulare la diagnosi psichiatrica in modo corretto, evitando trappole che possono indurre in errore. Il testo prende in considerazione i disturbi che più spesso si incontrano nella pratica clinica e per ciascuno di essi fornisce lo specifico codice ICD, una descrizione del prototipo, caveat, suggerimenti diagnostici e precise indicazioni per la diagnosi differenziale. Il libro si conclude con un indice analitico dei sintomi di più frequente osservazione e delle diagnosi a cui sono riconducibili. Alien Frances, clinico di grande esperienza, ha coordinato le task force del DSM-IV ed è noto per essere uno dei critici più severi del DSM-5. Questo libro rappresenta una lettura per tutti i professionisti della salute mentale che vogliono partecipare al dibattito contemporaneo su luci e ombre della diagnosi psichiatrica.
La fine di una relazione amorosa porta con sé conseguenze psicologiche importanti. Facendo parlare i protagonisti, l'autrice individua le ragioni che portano alla rottura, i modi in cui uomini e donne reagiscono alla separazione, le caratteristiche di chi riesce a uscirne bene, e per converso anche le ragioni che rendono durature e felici le coppie. Oggi in particolare si tratta di osservare l'impatto della crisi economica sulle giovani coppie, il ruolo dei social network, i mutamenti indotti dall'allungamento della vita, e cioè dalla presenza di genitori anziani e di figli e nipoti, e l'esperienza di separarsi, ma anche di amarsi, in età più avanzata.
Il titolo di questo libro raccoglie la tesi di Lacan della donna come non tutta in rapporto ai principi con cui il simbolico opera sul singolo individuo, all'Edipo, alla castrazione, al godimento che governa l'incontro tra i sessi.
Un testo sull'unita mente-corpo nella psicoanalisi. L'unita mente-corpo e un'idea acquisita e scontata e difficilmente viene avversata; ma come accade spesso per tutto quello che si da per acquisito, si corre il rischio di non tenerne piu conto, finendo per affermarla a parole e negarla nei fatti. Anche se si continuano a mantenere i due ambiti come se fossero separati e attinenti a due statuti diversi, quello biologico e quello psichico, non vuol dire che non si possa fa altro. Anzi, si moltiplicano i gia numerosi tentativi di raccordarli per rilevare le convergenze, le interferenze e le reciproche influenze, come sta facendo in parte la neurofisiologia. Sarebbero sufficienti queste annotazioni per accogliere con favore l'uscita di un nuovo libro su questi argomenti... "
L'uso della metafora, all'interno di una concezione simbolica di comunicazione e della cura, è una tecnica importante. Come utilizzarla e in che misura dipende dal singolo caso clinico, perché non è mai un'applicazione banale come se fosse la panacea di tutti i mali e necessita di un'elaborazione attenta e profonda. Questa pubblicazione vuole mettere al centro la capacità di intervenire in modo sistematico su tutte le funzioni mentali, concorrendo ad attivare tutte le risorse della nostra mente, verbali e non verbali, all'interno di un progetto di terapia. Un progetto che ha certamente come capisaldi fondamentali la diagnosi, la relazione, l'insight, la comprensione dei processi inconsci, il superamento delle resistenze al cambiamento e l'attivazione delle potenzialità personali. E soprattutto la consapevolezza che la Persona del terapeuta è il soggetto e il fondamento d'integrazione di modalità diverse di intervento secondo una logica multifattoriale di conoscenza degli elementi che concorrono al disagio e delle tecniche per affrontarli. Un libro a più voci risultato di anni di lavoro e di ricerche tra professionisti diversi, che vuole essere anche l'avvio di un percorso ancora più condiviso, che ora avvertono il bisogno e la necessità di andare oltre le barriere delle diverse scuole e di diversi approcci. La riflessione sulla Metafora esprime una ricerca sul piano clinico volta ad individuare modalità per comunicare con il paziente in modo efficace, facendo leva su tutte le sue risorse, anche con l'immaginazione ed il linguaggio simbolico. Un libro fondamentale per chiunque intenda affrontare le professioni di cura.
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Perché alcune persone godono di maggiore benessere psicologico e riescono a mantenerlo? Perché alcune persone riescono a raggiungere gli obiettivi che si prefiggono e altre no? Il presente testo si propone di rispondere a questi interrogativi fondamentali, evidenziando l'importanza dell'intelligenza socio-emotiva. Il lavoro è strutturato in una prima parte teorica, in cui viene presa in considerazione l'evoluzione storica del concetto di intelligenza, dalle teorie classiche ai principali modelli teorici dell'intelligenza emotiva, e in una seconda parte in cui sono trattati i campi di applicazione dell'intelligenza socio-emotiva. Il raggiungimento del benessere fisiologico e psicologico e il miglioramento della performance scolastica e lavorativa presuppongono infatti lo sviluppo di una competenza socio-emotiva. Il testo è rivolto a tutti coloro che operano in ambito lavorativo, scolastico e socio-educativo.
Lo psicoterapeuta è chiamato a sostenere le intenzionalità di contatto implicite negli schemi corporei del paziente, attraverso la creazione di una nuova storia relazionale. L'autrice espone quindi il legame esperienziale che esiste tra la relazione terapeutica e gli schemi corporei evolutivi del paziente. Se la terapia ha successo, la persona è libera di vivere una vita spontanea e creativa. L'opera è il frutto dell'esperienza di Ruella Frank, psicoterapeuta della Gestalt newyorkese, membro dell'Istituto fondatore della psicoterapia della Gestalt.
Il fondatore della "logoterapia e analisi esistenziale", nota in tutto il mondo come la "Terza Scuola Viennese di Psicoterapia", analizza in quest'opera il profondo rapporto esistente tra l'intervento psicoterapeutico e l'atteggiamento religioso della persona. Avvalendosi di numerosi casi clinici, egli dimostra in forma semplice e convincente l'esistenza di una spiritualità inconscia che talvolta può anche essere repressa. Nello stesso tempo apre squarci di notevole interesse sulla condizione di vuoto in cui può piombare chi si limita ad una visione riduttiva e immanente della vita e sulla conseguente necessità di un orientamento radicale verso quel significato ultimo che fonda e giustifica ogni autentica decisione umana.
II libro raccoglie le lettere che il fondatore della logoterapia ha scritto a parenti e amici dopo essere stato salvato dagli americani dai campi di concentramento nazisti. Ne viene fuori un racconto intessuto di esperienze terrificanti ma allo stesso tempo di grande umanità. Il lettore viene messo a confronto con la grande fede di Frankl e con la sua tenacia che gli ha consentito di sopravvivere alla follia di un sistema di massacro organizzato.
La risposta della logoterapia