
Vietato lamentarsi recita il cartello che papa Francesco ha appeso alla porta del suo studio. Quel cartello è un'idea di Salvo Noè, che ne ha fatto dono al Papa. Il cartello, vero e proprio monito a vivere al meglio la propria vita, nasce dal lavoro di psicologo e psicoterapeuta svolto da Noè e ora è anche un libro. Vuoi respirare un?aria nuova? Cerchi quella serenità e quella calma che aiutano ad affrontare meglio gli ostacoli e gli imprevisti della vita? Attiva nella tua vita più entusiasmo, più gratitudine e più responsabilità, per sviluppare le tue potenzialità e il desiderio della gioia di vivere. Pur riconoscendo le difficoltà, non credo che tu possa trovare la soluzione nel lamento, bensì nella voglia di agire per cambiare in meglio la tua condizione. Quindi smettila di lamentarti e cambia in meglio la tua vita e quella degli altri!
Viktor Frankl, medico e psichiatra, visse e si formò in quella Vienna che aveva visto nascere la psicoanalisi di Sigmund Freud e la psicologia individuale di Alfred Adler. La sua logoterapia è considerata la terza scuola viennese di psicoterapia. Viktor Frankl ha attraversato tutto il XX secolo, ha vissuto una vita piena, tragica (sopravvisse all'Olocausto nel quale persero la vita tutti i suoi cari), e al tempo stesso esaltante ed esemplare, e ha creato un movimento di pensiero e una tecnica terapeutica.
Viktor E. Frankl (1905-1997), fondatore della logoterapia e analisi esistenziale, "terza scuola psicoterapeutica viennese" dopo la psicoanalisi di Freud e la psicologia individuale di Adler, è stato uno straordinario testimone del Novecento: psichiatra e filosofo, sopravvissuto a quattro campi di concentramento, ha diagnosticato in modo pionieristico il fenomeno del "vuoto esistenziale" e ideato una terapia incentrata sull'attivazione delle risorse "noetiche" della persona umana e sulla "forza di resistenza dello spirito". Questo volume costituisce una presentazione sistematica e attuale del suo pensiero, ne esplora le radici biografiche e culturali, ne spiega i fondamenti antropologici e ne illustra i più significativi settori applicativi. Medici e psicologi, psicoanalisti e psicoterapeuti, educatori e insegnanti, formatori e responsabili delle risorse umane possono trovare in questo libro uno strumento chiaro e fondato per approfondire il significato e la portata innovativa di un approccio che, in ogni situazione dell'esistenza, si confronta con l'esigenza più radicale insita nella natura umana: quella di trovare un senso alla vita.
Viktor E. Frankl (1905-1997) è il fondatore della scuola psichiatrica conosciuta come "logoterapia e analisi esistenziale". Internato per tre anni nei lager nazisti, ebbe modo di comprovare durante la prigionia l'efficacia delle intuizioni avute precedentemente: solo chi ha dinanzi a sé un compito da portare a termine può trovare la forza per superare qualsiasi situazione, anche la più ignobile e degradante. Vale a dire: non è quanto avvenuto nell'infanzia a determinare, come sostiene Freud, il nostro comportamento presente, ma il senso che attribuiamo alla nostra esistenza. Ecco allora che compito della logoterapia è aiutare l'uomo angosciato a scoprire la sua personale vocazione, calata nella situazione storica in cui vive e per questo unica e originale. Eugenio Fizzotti, allievo diretto e massimo conoscitore di Frankl, introduce qui al suo pensiero, evidenziando come la logoterapia e analisi esistenziale non costituisca un sistema chiuso, ma uno sforzo ben riuscito e continuamente suscettibile di nuove acquisizioni: sempre attuale proprio perché aderente all'uomo.
Una logica diversa fondata sul dialogo e l'accoglienza dell'altro. La logica dominante nella cultura e nella società contemporanee è quella dell'aggressività. Risulta vincente chi sa prevalere sull'altro, sa imporre con forza e determinazione le proprie idee, le proprie scelte, la propria volontà, nel lavoro e nella vita personale, in famiglia e con chi si ha attorno. Ma è così? Questo atteggiamento ha favorito una cultura dello scontro e del conflitto.Partendo dalla sua lunga esperienza di psicologo, attraverso riflessioni, aneddoti personali e brevi storie, l'autore propone al lettore di impostare i rapporti interpersonali su una logica diversa fondata sul dialogo e l'accoglienza dell'altro, la comprensione del suo punto di vista e delle sue ragioni. Con grandi benefici per la vita relazionale e il benessere psico-fisico.
In una società sempre più frenetica l'ansia è il fenomeno che più condiziona negativamente la vita emozionale, lavorativa e sociale delle persone. Appoggiandosi alle più recenti ricerche in campo neuroscientifico e all'apparato teorico dell'intelligenza emotiva, Michele Cucchi - psichiatra specializzato nello studio e nella cura dei disturbi emotivi - descrive le principali difficoltà vissute da chi soffre d'ansia e spiega come affrontare le molteplici forme che questo fenomeno può assumere: dall'ansia generalizzata alla timidezza patologica, dalla paura di trovarsi in pubblico ai disturbi causati da traumi specifici, dagli attacchi di panico alle ossessioni, l'autore indaga i disagi più diffusi nella nostra società e offre indicazioni pratiche per intraprendere un efficace percorso di cura. Grazie ad agevoli spiegazioni ed esempi concreti tratti dalle esperienze dei suoi pazienti, Cucchi ci insegna a governare e sconfiggere quel malessere quotidiano che paralizza le vite di molti, aiutandoci a ritrovare l'equilibrio necessario ad affrontare al meglio la vita.
Il libro nasce dall'esperienza diretta dell'autrice, impegnata dal 2008 in varie attività per la lotta contro le malattie mentali e che ha lottato lei stessa, per anni, contro un lungo periodo di depressione. La sua risalita è iniziata quando ha accettato di farsi aiutare da chi le vive accanto. Ne è nato così un libro che presenta, con delicatezza, i sintomi e gli effetti della "malattia del nostro tempo", da cui è possibile uscire cominciando a sconfiggere il silenzio, la gabbia in cui ci si chiude senza più voglia di vivere. Una "guida pratica" per comprendere le numerose facce della propria depressione, i fattori scatenanti, le diverse manifestazioni, i traumi delle ricadute e i consigli per riprendere in mano la propria vita. Ma anche un aiuto concreto per quanti vivono a contatto con i depressi, suggerendo come superare le difficoltà di comunicazione e avviare insieme un percorso di guarigione.
Ansia da prestazione, spinta al successo, perfezionismo: tutti sintomi della nostra epoca. Sempre più persone temono di non essere all'altezza delle crescenti richieste in ambito professionale e privato. La paura di fallire annienta il loro senso di autostima e le priva della gioia di vivere. Cosa ci può aiutare a limitare la paura di non riuscire in quello che facciamo? Come possiamo gestire in modo più adeguato le aspettative che gli altri nutrono nei nostri confronti? E cosa ci insegna a modulare le richieste che facciamo a noi stessi? In questo manuale l'esperto psicoterapeuta Hans Morschitzky illustra cosa si nasconde dietro le paure più frequenti di fallire e ci incoraggia a essere più consapevoli delle capacità e dei punti di forza, ma anche dei difetti e delle debolezze che ci contraddistinguono. A differenza di altri terapeuti, non invita a negare la paura, ma ad affrontarla e accettarla, senza dimenticare che a volte è proprio lei l'ingrediente segreto per risultati eccezionali. Dopo aver raccontato la «biologia» della paura, i quattro livelli (del pensiero, delle emozioni, fisico e dell'azione) su cui essa agisce, i blocchi da essa provocati e le varie modalità con le quali si manifesta, Morschitzky affronta nello specifico la paura dell'insuccesso, analizzandone le origini e le conseguenze (tendenza a prorogare o a evitare, perfezionismo, sviluppo di dipendenze, disturbi psicosomatici, sindrome del burn-out e depressioni).
Il libro vuole essere uno stimolo affinché le persone timide e chiuse si trasformino, nel tempo, in persone con una sana autostima e leader efficaci.
Gli autori ritengono che la timidezza e la chiusura non siano tendenze caratteriali e naturali su cui non si possa far nulla. Jung disse che noi ereditiamo una certa propensione all’introversione o all’estroversione, spetta alla famiglia, alla scuola, alla chiesa e a tutte le agenzie educative fare in modo che si arrivi a una equilibrata educazione in cui l’introversione, la capacità di essere in contatto col proprio mondo interno, e l’estroversione, la capacità di essere in rapporto con gli altri, siano ugualmente valorizzate.
Va da sé che la timidezza e la chiusura eccessive segnalano che la persona ha ricevuto un’educazione eccessivamente rigida che si è cristallizzata, il che vuole anche dire che le figure autoritarie sono state interiorizzate nel super io, l’istanza morale, e che da lì continuano a reprimere l’io e il corpo, vietando alla persona di esprimere ciò che sente e ciò che pensa: psicologicamente, fisicamente, ma anche spiritualmente.
Il testo è corredato da esercizi autoformativi.
Punti forti
La possibilità di modificare eventuali aspetti della personalità, come l’eccessiva timidezza e la difficoltà di rapporto con altri. Migliorare la propria leadership se si è in autorità.
L’opportunità di una autoformazione, anche in età adulta.
Destinatari
Educatori, genitori, responsabili di gruppi, nonché tutti coloro che vogliono migliorare se stessi ed essere di aiuto agli altri.
Autori
Gianni Bassi e Rossana Zamburlin, entrambi psicologi, hanno fondato a Milano nel 1989 il «Centro Studi Psicanalisi del Rapporto di Coppia». Coordinano e conducono la scuola di psicanalisi della persona per counsellor, psicologi e medici. Dirigono il Master in «Psicologia della coppia» per psicoterapeuti, psicologi e medici. Autori di numerosi libri di successo, tra cui La comunicazione nel rapporto di coppia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20084; I sentimenti nel rapporto di coppia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20062. Come essere un buon capo, (con M. Brambilla).