
La storia dell'impero romano è fatta anche di personaggi più adatti alla commedia che alla storia. Tale fu Nerone, che sarebbe certamente divenuto un attore come tanti, se il destino non lo avesse voluto imperatore. I suoi eccentrici tentativi di coniugare le due carriere gli valsero aspre critiche e alla fine gli costarono la vita. Nella sua breve e vivace biografia Jürgen Malitz descrive vita e personalità di questo imperatore dalle malefatte leggendarie, che è entrato nella storia come archetipo del tiranno capriccioso e narcisista. Un capitolo finale ripercorre la fortuna di Nerone nella cultura successiva.
Indomabile, solitaria guerriera, Matilde di Canossa (1046-1115) fu la donna più potente del suo tempo. È il tempo delle lotte per la supremazia sul mondo cristiano fra il papa e l'imperatore, il tempo dei tradimenti, delle scomuniche e dei perdoni tra personaggi come Enrico IV, Ildebrando di Soana, Bonifacio di Canossa. È il tempo delle battaglie e delle guerre feroci, dei lunghi viaggi attraverso paludi e foreste, dei matrimoni combinati e delle regine ripudiate. Ferri disegna il ritratto di una grande, tormentata personalità femminile, costantemente divisa tra la nostalgia per la vita quieta del monastero e l'esercizio del potere.
Giovanni Gentile è il padre della riforma della scuola nella quale hanno studiato generazioni di italiani. Filosofo, senatore, ministro, intellettuale militante fu mosso dall'intento di "trovare un percorso ideale e storico unitario in grado di dare agli italiani un nuovo senso di appartenenza a una cultura comune e condivisa". Un percorso intrapreso dapprima con Croce, con "La critica" e numerose iniziative editoriali, poi con il fascismo di cui fu il costruttore, insieme a Mussolini, e il massimo organizzatore culturale. Dopo l'8 settembre diede la sua adesione alla Repubblica sociale e rimase a Firenze dove fu ucciso da un gruppo di partigiani nell'aprile del 1944.
Comunemente ritenuto l'uomo della conservazione e della violenza, Silla non esitò in realtà a democratizzare lo Stato negli apparati e nelle modalità di funzionamento, aprendo il senato ai questori e allargandolo ai cavalieri, limitando gli arbitri, ponendo i consoli uscenti sotto il controllo dei nuovi eletti, combattendo abusi e sperperi, moralizzando - in una parola -la vita pubblica. Grande generale, tra i maggiori della Repubblica con Scipione e Cesare, egli fu l'uomo dei valori tradizionali, pronto a ritirarsi non appena compiute le sue riforme; utopico e disinteressato, il suo progetto si servì però di ogni mezzo, anche del terrore più estremo.
La vita del Petrarca fu come un moto continuo, un continuo vagabondare, una ricerca sempre insoddisfatta della pace e del riposo. "Confronta i viaggi di Ulisse con i miei: a parte la celebrità del nome e delle imprese, egli non errò più a lungo di me". In questa ricca biografia del Petrarca, Dotti racconta le inquietudini di quei giorni, come sono nate le opere latine e la poesia volgare e come leggerle nella tradizione letteraria italiana ed europea del Trecento.
Volontario nella Prima guerra mondiale, aviatore, amico di D'Annunzio e suo compagno nel volo su Vienna del 1918, Aldo Finzi fu protagonista di varie imprese sportive e corridore motociclista. Fedelissimo di Mussolini, diventò sottosegretario agli Interni nel 1922, vicecommissario all'Aeronautica nel 1923 e quindi presidente del CONI. Nel momento di maggior fortuna, fu travolto nel 1924 dal delitto Matteotti. Era innocente, ma fu costretto dal Duce ad abbandonare ogni incarico. Internato perché contrario alla guerra, dopo l'8 settembre 1943 appoggiò le formazioni partigiane. Arrestato dai tedeschi il 28 febbraio 1944, fu rinchiuso a Regina Coeli. Dopo l'attentato di via Rasella, finì nella lista di Kappler e il 23 marzo fu trucidato alle Fosse Ardeatine.
Accade a volte, per un caso o forse per un imperscrutabile destino, che le menti migliori di un'epoca si concentrino in un unico luogo, facendolo diventare così il centro del mondo. Negli anni venti e trenta del Novecento questo luogo fu Parigi, "il posto migliore dove essere giovani ", la città ideale per "vivere da geni". Qui si ritrovarono Hemingway e Fitzgerald, Pound e Eliot, Faulliner e Auden, Apollinaìie, Breton, Gide, Gertrude Stein, Beckett, Benjamin e Valéry. E più tardi Sartre, Simone de Beauvoir, Lacan e lui, James Joyce, alla ricerca di un editore per il monumentale romanzo che stava terminando. Il loro punto d'incontro era una piccola libreria in rue de l'Odèon, Shakespeare and Company, fondata da una giovane americana approdata alla Ville Lumière nel 1916, appassionata di letteratura e tenace sostenitrice di nuovi talenti: Sylvia Beach. Fu lei a intuire con lungimiranza il genio di Joyce e a pubblicarne l'opera capitale, "L'Ulisse", che molti illustri editori avevano in precedenza bollato come "incomprensibile" e "oscena". Ma Sylvia fu per Joyce molto più che una semplice editrice: a lui consacrò i dieci anni migliori della sua vita, incoraggiandolo, finanziandolo e promuovendolo presso il pubblico e la critica.
Breve ed essenziale biografia di Francesco Moscati, padre di Giuseppe, il medico santo del quale ADP gia pubblicato due volumi. Viene presentata in queste pagine la biografia di Francesco Moscati, padre di Giuseppe, il medico santo esempio di fede per tutti i cristiani. Secondo la testimonianza di Nina Moscati Giuseppe era il ritratto fisico e morale di nostro padre". L'autore dimostra che egli oltre a lasciare la sua impronta sul volto del medico santo, ha anche contribuito a plasmarne il carattere e lo spirito "
Breve e documentata biografia di Nina Moscati, sorella di Giuseppe, il medico santo. Dopo la biografia sul padre di Guseppe Moscati, l'autore pubblica ora un profilo della sorella del medico santo. Egli ha conosciuto direttamente Nina Moscati e l'emozione dell'incontro con Lei e ben viva in ogni pagine del presente volume.
Sono passati ormai dieci anni dalla scomparsa di Alain Daniélou e queste memorie, qui proposte in versione integrale, sono forse la migliore testimonanza di un uomo che, al di là delle opere che ci ha lasciato, si era consacrato completamente all'arte di vivere. Oltre alle avventure e ai resoconti dei viaggi intorno al mondo, il lettore troverà in queste pagine anche riflessioni importanti sul rapporto tra Oriente e Occidente e sul destino del nostro mondo, che egli osservava da un punto di vista d'eccezione, senza mai giocare a fare il profeta o il guru.
"Come posso amare questo trono.", sussurra Umberto mentre passa accanto alla sala ammantata di cupo rosso con in fondo il piccolo trono dorato dei Savoia. Parole bisbigliate sperando di non essere ascoltato. È il 10 maggio del 1946, quando Umberto diventa Re Umberto II di Savoia. In questo racconto, narrato in prima persona, le illusorie promesse, gli affetti e i rimpianti del "re di maggio" attraverso preziose testimonianze e documenti storici inediti.