
Il volume contiene una raccolta di saggi che indicano nuove piste di ricerca e di rivalorizzazione di aspetti già noti ma non ancora considerati sul Filioque. Nell'anno 1014 l'imperatore Enrico II introdusse tale clausola nell'uso liturgico del Credo anche a Roma. L'inserimento romano segnò la definitiva consacrazione della formula che in seguito sarà anche definita come dogma di fede dai Concili ecumenici. Il millenario 1014-2014 di quell'importante momento nella storia del dogma è passato inosservato così la Facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" di Roma ha deciso di dedicarvi il proprio convegno annuale che ha studiato il Filioque sia da un punto di vista storico, patristico, teologico, ecumenico, sia da un punto di vista filosofico, liturgico e morale. La riapertura del dossier sul Filioque richiama la questione ecumenica del dialogo con gli ortodossi rilanciato da papa Benedetto XVI e continuato oggi da papa Francesco.
Don Antonio Margaritti è stato un presbitero della Diocesi di Crema, uomo di rara intelligenza e sensibilità ha speso tutta la sua vita nel servizio del ministero sacerdotale con la sollecitudine e l'umiltà che lo caratterizzavano.
Edoardo Benvenuto (1940-1998) ha esercitato la sua singolare intelligenza in campo tecnico-scientifico e insieme nella ricerca teologica: un connubio di interessi piuttosto raro che gli ha aperto prospettive originali su entrambi i terreni.
Questo libro mette a fuoco specificamente il suo contributo alla riflessione teologica recente, sottoponendo all'esame di pensatori diversi le intuizioni estreme da lui affidate al breve testo Imago Dei: una rilettura dell’esperienza di fede e dell’economia della salvezza di sorprendente novità.
A dieci anni dalla sua morte, filosofi e teologi, pensatori politici e moralisti, si misurano con questa provocazione restituendone la presenza ancora viva e stimolante.
Completa il volume una sezione documentaria, ricca di notizie e testimonianze sulla vita, l’opera, il retaggio intellettuale e spirituale di quest’uomo straordinario.
Contributi di: Gianni Baget-Bozzo, Paolo Barabino, Antonio Becchi, Giovanni Bianchi, Giampiero Bof, Massimo Cacciari, Sandro Carbone, Massimo Corradi, Federico Foce, Andrea Grillo, Roberto Masiero, Graziella Merlatti, Carlo Molari, Stella Morra, Luisa Muraro, Salvatore Natoli, Giannino Piana, Lorenzo Prezzi, Giordano Remondi, Piero Stefani, Mario Tronti, Giuseppe Trotta, Piersandro Vanzan, Vincenzo Vitiello
Alla fine del 1992 veniva presentato alla Chiesa e al mondo il Catechismo della Chiesa Cat­tolica (= CCC). Tradotto in innumerevoli lingue, il CCC rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza della catechesi cattolica. Come punto di arrivo, costituisce una sintesi aggiornata, organica, completa ed essenziale della coscienza di fede della Chiesa dopo la grande catechesi del Concilio Vaticano li. Come punto di partenza, il CCC è ormai un riferimento imprescindibile per l’aggiornamento e l’elaborazione dei catechismi inculturati delle chiese locali.
A cinque anni dall’originale francese – con le contemporanee edizioni italiana e spagnola – e in corrispondenza con la pubblicazione dell’editio typica latina, vengono qui raccolti alcuni studi di commento e di analisi del CCC articolati in due sezioni. Nella prima, oltre a un in­quadramento di storia della catechesi e di storia della redazione (Amato, Gianetto), vengo­no offerte alcune prospettive di lettura: approccio biblico (Cimosa), uso dei Padri (Bergamelli), esigenza d’inculturazione (Montani), individuazione di alcune dinamiche proprie dei CCC (Bissoli) e, infine, una prima sintesi del vivace dibattito catechetico-pastorale provocato dal CCC (Biancardi).
L’amplissima seconda parte contiene alcuni saggi di valutazione contenutistica di carattere sistematico su Dio (Palumbieri), l’uomo (Palumbieri), la fede (Maffei), la creazione e il pec­cato originale (Gozzelino), Gesù Cristo (Caviglia), la Chiesa (Gallo), Maria (dal Covolo). Questa parte è completata da studi d’indole liturgica (Triacca, Cuva, Sodi), morale (Carlotti, Merlo, Gatti, Turek) e spirituale (Gambino).
Il volume viene completato da uno studio aggiornato sulla storia della redazione dell’editio typica latina (Martinelli), che riassume il lavoro svolto dalla Commissione Interdicasteriale, istituita nel marzo del 1993 e incaricata della revisione e della promozione del CCC.
Resta valido il giudizio formulato sul CCC dal card. Joseph Ratzinger: «L’accoglienza riser­vata al testo, mentre ha rafforzato i “legami dell’unità nella fede apostolica” tra tutti i disce­poli dei Signore, ha contribuito a dare risposte chiare a quanti desideravano conoscere il pensiero della Chiesa sui problemi essenziali della vita».
Il presente volume si propone di offrire una riflessione sistematica sulle virtù (innanzitutto le virtù della religione, della fede, della speranza e della carità) tenendo conto della rinnovata attenzione odierna a questo aspetto dell'etica, e riservando uno spazio sufficiente alla dimensione storica, indispensabile per una esauriente comprensione. Il discorso si muove su un orizzonte esplicitamente teologico, e l'ermeneutica delle fonti (Scrittura, Tradizione, Magistero, ricchezze della vita ecclesiale) è condotta con un metodo interdisciplinare attento ad un dialogo convergente tra discipline teologiche e antropologiche.
Il contenuto di questo volume, in memoria di Riccardo Tonelli, è stato pensato per offrire una panoramica sintetica di tematiche per “fare pastorale giovanile oggi”, volendo così rimarcare la dedizione mai cessata e sempre aggiornata per questo compito da parte di Riccardo Tonelli.
Di qui la logica nella distribuzione degli argomenti. Apre un quadro storico. Con la voce nodi e scelte, che costituisce la seconda parte, si è nel cuore di quella che oggi forma una delle questioni cruciali della PG: quale rapporto fra teologia, antropologia e pedagogia nella teorizzazione e nella prassi di PG. La terza parte si spinge a delineare alcune prospettive di lavoro e, per una visione più adeguata su come viene realizzata la PG oltre l’Italia, si propone una rassegna bibliografica ragionata di PG in Germania, Spagna e America latina. Come parte finale si è voluto radunare in maniera articolata la vasta bibliografia di Riccardo Tonelli.
Merito di Don Riccardo Tonelli è stato quello di porsi come iniziatore di una maniera rinnovata di dare l’annuncio evangelico ai giovani. “Non avrò mai ringraziato abbastanza Don Riccardo per la grande lucidità nella lettura della vita dei giovani e dei modelli di pastorale che sono nati in questi anni. Nella Pastorale giovanile italiana è stato sicuramente un riferimento, una colonna, un maestro di pensiero, uno stimolo continuo e un passaggio obbligato per pensarla, proporla e progettarla” (Mons. Domenico Sigalini, dalla presentazione).
Gli autori che hanno dato il loro contributo sono esperti riconosciuti di PG, che con lui hanno avuto rapporti di amicizia e di collaborazione. Il volume ha il pregio di toccare questioni oggi diventate vitali nell’ambito della Pastorale giovanile.
Volume a cura di Cesare Bissoli e Corrado Pastore
Il volume raccoglie una presentazione del tractatus “De diligendo Deo” di Bernardo di Chiaravalle. Si pongono in luce alcuni aspetti specifici: l’appartenenza del testo al processo di rinnovamento culturale e spirituale della Chiesa del XII secolo, il tema dell’amore preveniente di Dio, come principio ineludibile dell’umana risposta di carità, e l’articolata struttura retorica del dire teologico dell’abate di Clairvaux. Ci si sofferma dettagliatamente su quest’ultimo aspetto, per dimostrare come l’eleganza formale del testo non sia un espediente meramente estetico di ispirazione cortese o di imitazione classica, quanto un elemento intrinseco della teologia mistica.
Se la teologia, secondo la migliore tradizione patristica, si pone come dinamismo esperienziale della presenza e dell’amore di Dio, solo un ‘dire’ teologico nobile, e artisticamente elaborato, può essere davvero adeguato alla profondità del contenuto. Il rivestimento formale letterario e retorico è, dunque, per il santo monaco cistercense non un ornamento estrinseco del contenuto riflesso, quanto l’espressione più autentica del suo incontro col mistero di Dio in Cristo e lo ‘spazio letterario’ da offrire al lettore per la possibilità di questo incontro. Solo così il teologo compie un servizio autenticamente testimoniale: egli scrive per obbedire ad un mandato ecclesiale e nel desiderio di servire la Chiesa, accompagnando la comunità dei credenti a scoprire, custodire ed annunciare la divina carità.
Occorre riconoscere che la fede cristiana e la sua educazione hanno una forma propria dove l’espressione non identifica l’aspetto esterno, ma l’intima configurazione, ciò che rende riconoscibile l’originalità rispetto a cui, quindi, l’espressione pubblica deve essere coerente e conseguente. Qual è questa matrice? È il Cristo, dall’incontro con il quale prende forma la sequela che diventa ragione di vita, come ricorda Papa Francesco nella Evangelii gaudium al n. 7, citando un passo della Deus Caritas Est di Papa Benedetto al n. 1: “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva”».
(dalla prefazione di Giuseppe Mari)
«Il libro, di cui ho l’onore di scrivere la postfazione, ha il merito di riproporre la questione dei fondamenti o, come Sala dice, del nucleo generativo della pastorale giovanile. La sua proposta costituisce un contributo prezioso all’interno del percorso di pastorale giovanile che la Facoltà di Teologia dell’Università va elaborando; tale contributo vuole raccogliere, rilanciare e integrare la riflessione sulla pastorale giovanile che ha segnato il cammino dell’Università, che ha avuto come protagonisti diversi docenti e che ha potuto beneficiare, in particolare, dell’apporto, di ispirazione, di interpretazione, di coordinamento, del compianto prof. Riccardo Tonelli».
(dalla postfazione di Salvatore Currò)
Rossano Sala, salesiano dal 1992 e sacerdote dal 2000, ha ottenuto la Licenza e il Dottorato in Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano sotto la guida del prof. Pierangelo Sequeri. Ha pubblicato Dialettica dell’antropocentrismo. La filosofia dell’epoca e l’antropologia cristiana nella ricerca di H.U. von Balthasar: premesse e compimenti (Glossa, Milano 2002) e L’umano possibile. Esplorazioni in uscita dalla modernità (LAS, Roma 2012).
Attualmente è Docente Straordinario di Pastorale Giovanile presso la Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana di Roma. È anche Direttore della Rivista «Note di Pastorale Giovanile», che da oltre cinquant’anni accompagna in Italia la riflessione intorno ai temi dell’educazione e dell’evangelizzazione dei giovani.
Il sinodo è una grande occasione per l’integrazione dei giovani nella vita ecclesiale. Perché si realizzi bisogna avvicinare e incontrare i giovani nelle loro attuali situazioni esistenziali. La grande opportunità che non si deve sprecare è quella di sintonizzarsi sui bisogni nuovi che stanno emergendo e che evidenziano una crescente necessità di interiorizzazione e di ricerca di valori umani spirituali contro l’asfissiante prevalenza di valori materiali. Bisogna riuscire a intercettare queste esigenze e aiutarli a fare scelte significative che possano facilitare l’esperienza di Dio nella vita quotidiana.
Solo intercettando la ricerca di Dio “nascosta nelle domande di senso, di pienezza, di intensa umanità” si potrà cogliere la sensibilità umana aperta alla trascendenza. Se con i giovani si riuscirà ad avere fiducia, attenzione, ascolto e “uno sguardo profondo per scrutare l’animo giovanile dietro un’apparenza che nasconde tesori di interiorità e un’inedita attesa di Dio”, si potrà educare alla fede.
La presente proposta metodolgica, fedele al solco tracciato dalla storia della letteratura teologico-spirituale, si colloca decisamente nell'ambito della teologia della vita cristiana, in dialogo intra e interdisciplinare con le scienze umane per dare un nuovo impulso all'attività evangelizzatrice di una "Chiesa in uscita" capace di abbracciare l'intera esistenza umana. Lo stile di presentazione è correlato al pubblico di riferimento del presente volume: studenti e docenti interessati allo studio delle fonti della spiritualità cristiana. Ai primi cinque capitoli, che affrontano in modo ragionato la questione metodologica, seguono altri quattro che approfondiscono questioni specifiche: il rapporto tra santità e spiritualità; la lettura dei testi spirituali; il profilo teologo della spiritualità e le prospettive della spiritualità. Le appendici conclusive sono strumenti pratici che concretizzano ciò su cui precedentemente si è ragionato.
Per i cristiani credere vuol dire accogliere la relazione che il Crocifisso risorto ci offre mediante il suo Spirito. La testimonianza qualifica la vocazione missionaria che il Testimone fedele (cfr. Ap. 1,5) conferisce a quanti lo seguono, affinché in ogni tempo e di principio a tutti, venga data la possibilità di accedere a questa esperienza di salvezza. Le mediazioni che compongono la testimonianza non prendono il posto dell'evento che la fonda; nemmeno, però, gli rimangono strumentalmente esterne, perché l'evento non si dà al di fuori delle sue appropriazioni. L’indagine qui dedicata al dinamismo testimoniale è marcatamente riflessiva, come si addice all'accademia, senza però rifugiarsi nell'astrazione, perché nell'analisi della forma veritativa specifica della testimonianza, ne va della figura stessa della Chiesa e della intelligibilità del suo discorso pubblico. Dalla Prefazione di Massimo Epis