
Due versetti di Paolo - 1Corinti 15,3 e Romani 3,25 - sono al centro di questa ricerca di storia delle idee. Se legati assieme, essi affermano che Gesù è morto per i peccati degli uomini e che la sua morte fu sacrificio espiatorio. Queste frasi vanno lette all'interno dell'intero corpus paolino, dove emerge anche un'altra cristologia, basata sul rapporto di contrapposizione tra il primo Adamo e l'ultimo Adamo, che si caratterizza per la sua obbedienza. In altri termini, con il metodo storico-critico la morte di Cristo non fu sacrificale, né in remissione dei peccati, mentre ciò si può affermare con il metodo tipologico. Poiché Paolo non utilizzerà mai più la frase di 1Corinti 15,3 e Romani 3,25 non è altro che una trasposizione del linguaggio del sacrificio del kippur sul sangue di Cristo, ne segue che questi è come il Propiziatorio, per la giustificazione di tutti gli uomini.
Nell’ambito del rapporto con le altre discipline, la funzione della Teologia spirituale è quella di ricondurre a unità i frammentati interessi degli insegnamenti teologici, colmando quel gap che spesso si frappone tra il tema di studio e l’esperienza concreta. Da questo punto di vista, la Teologia spirituale si presenta come vertice e sintesi della sistematica e come risorsa prima che può rendere il cristianesimo – come scriveva Karl Rahner – necessariamente mistico.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Il mistero trinitario è il cuore della fede cristiana. È nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che si viene battezzati e che si fa il segno della croce all’inizio della preghiera. Tuttavia, questo mistero ha conosciuto e forse continua a conoscere l’imbarazzante condizione di essere percepito come superfluo. In ragione di ciò, la sfida sempre nuova con la quale la teologia deve confrontarsi è quella di mostrare come il mistero trinitario sia fondamento della fede cristiana e centro dell’intera riflessione teologica.
Il testo offre gli elementi fondamentali per raccogliere tale provocazione, mostrando la feconda rilevanza del mistero trinitario.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto agli studenti di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Jean Paul Lieggi, presbitero della diocesi di Bari-Bitonto, è docente di Cristologia, Teologia trinitaria e Teologia patristica nella Facoltà Teologica Pugliese. Membro del consiglio direttivo dell’Associazione Teologica Italiana e socio corrispondente della Pontificia Accademia di Teologia, tra le sue pubblicazioni si segnalano: La cetra di Cristo. Le motivazioni teologiche della poesia di Gregorio di Nazianzo (Herder 2009), La sintassi trinitaria. Al cuore della grammatica della fede (Aracne 2016) e numerosi saggi su temi di cristologia, teologia patristica ed ecumenismo.
Il pluralismo religioso rappresenta uno degli elementi più importanti di un cambiamento in atto, non facile da interpretare, che richiede un ripensamento dell’autocomprensione del cristianesimo.
La prima parte di questo libro tratteggia la ricaduta del pluralismo nella riflessione teologica e nel suo metodo, individuando gli itinerari che hanno condotto all’elaborazione di idee-chiave per interpretare la relazione tra cristianesimo e religioni.
La seconda si concentra sull’esigenza di individuare le coordinate principali per svolgere il compito teologico che scaturisce da un confronto aperto e critico con la riflessione del pluralismo.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Sommario
Introduzione. 1. La teologia del pluralismo religioso: identità e metodo. 2. La teologia delle religioni. Un percorso storico. 3. La teologia delle religioni. Alcuni modelli interpretativi. 4. Teologia biblica delle religioni: l’Antico Testamento. 5. Teologia biblica delle religioni: il Nuovo Testamento. 6. La particolare universalità religiosa del cristianesimo. 7. L’evento Gesù Cristo e il pluralismo religioso. 8. Il compito della Chiesa tra dialogo interreligioso e cura della laicità. Considerazioni conclusive.
Note sull'autore
Carmelo Dotolo è professore ordinario di Teologia delle religioni alla Pontificia Università Urbaniana, dove è stato decano della Facoltà di Missiologia. Presidente della Società Italiana per la Ricerca Teologica dal 2004 al 2014 e rieletto nel 2019, è docente invitato all’Università di Urbino Carlo Bo. Alcune sue opere sono tradotte in inglese, spagnolo e portoghese. Fra le ultime uscite: Teologia e postcristianesimo. Un percorso interdisciplinare (Queriniana 2017); Dio, sorpresa per la storia. Per una teologia post-secolare (Queriniana 2020).
Percepire il mondo come un dono gratuito, rileggere nella propria storia i segni di un Dio che si è fatto prossimo, riconoscere un fratello nel volto dell’uomo che incontriamo sulla nostra strada, sperare nelle difficoltà perché si è ascoltata una promessa: di queste e di altre dimensioni del vivere parla l’'antropologia teologica. Accogliendo ii contributo della Scrittura e di alcuni passaggi decisivi avvenuti nella storia del cristianesimo, il testo presenta tematiche fondamentali della persona umana, nel continuo tentativo di coniugare l’esperienza vissuta con la dottrina cristiana e, in particolare, cattolica.
In questo percorso vengono rilette alcune parole classiche della teologia, come peccato, grazia, salvezza, soprannaturale ed escatologia, per metterne in luce gli elementi essenziali e differenziarli da una serie di accezioni storicamente datate e lontane dalla sensibilità odierna. Il riferimento costante alla vita di Gesù e all’opera dello Spirito permette inoltre di approfondire prospettive che talvolta sono dimenticate nella predicazione e nella prassi ecclesiale, come le promesse del regno di Dio, l’importanza dell'impegno politico e la mistica a cui è chiamato ogni credente.
FABRIZIO RINALDI è docente di Teologia sistematica alla Pontificia Università Gregoriana e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell'Emilia, di cui è direttore dal 2017.
Collabora stabilmente con la rivista Tredimensioni. Tra le sue pubblicazioni: Vocazione cristiana come dialogo. Tra teologia è psicologia (EDB 2017) e Sequela di Cristo tra fede e prassi. Il contributo di E. Schillebeeckx (GB Press 2019).
Per tutto il XX secolo la catechesi e la sua riflessione scientifica - la catechetica - hanno ricercato le vie più adatte per collaborare alla conversione missionaria. Una conversione richiesta dall'evidente trasformazione del ruolo della religione nelle culture contemporanee, soprattutto in Europa. Di conseguenza anche la formazione cristiana è stata invitata a rinnovarsi nel metodo, nell'annuncio, nella relazione con le culture, nel processo di proposta e iniziazione cristiana. Il concilio Vaticano II ne ha sollecitato diversi approfondimenti, che riguardano l'educazione dei cristiani, l'annuncio permanente della fede, l'accompagnamento della sua maturità, l'inserimento vivo dei battezzati nella Chiesa. Questi approfondimenti hanno seguito le diverse stagioni della receptio conciliare. Dapprima si è proposta la catechesi evangelizzatrice con lo scopo di dare nuovo alimento alla tradizione e alla vita di fede delle comunità cristiane; successivamente si è preferito un impianto missionario finalizzato a dare sostegno alla nuova evangelizzazione per rafforzare la domanda di sacramento. Oggi si è alla ricerca di una visione che si concentri soprattutto sui processi interiori e spirituali della persona a cui si rivolge il messaggio cristiano. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Il volume propone i contributi offerti al convegno «Educazione, paideia cristiana e immagini di Chiesa», organizzato dal Dipartimento di Storia della Teologia della Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna e ispirato al documento della Conferenza Episcopale Italiana «Educare alla vita buona del vangelo». Il testo mette a fuoco la pratica di educare «tra Chiesa e mondo», nella concretezza della responsabilità della formazione del popolo di Dio. Severino Dianich e Paolo Boschini si soffermano sull'orizzonte della ricerca, mentre Miche-Yves Perrin e Maria Teresa Moscato prendono in esame l'opera di Henri Irénée Marrou e di Agostino di Ippona. Marco Settembrini, Giancarlo Giuseppe Scimè, Davide Righi, Fabrizio Mandreoli e Sergio Parenti approfondiscono le dinamiche presenti nelle Scritture di Israele, in Basilio di Cesarea, nella Chiesa siriaca tra il VI e il IX secolo, nella scuola di San Vittore a Parigi nel XII secolo, nelle premesse medievali della modernità. Infine, Tullio Citrini e Ilaria Vellani analizzano rispettivamente la formazione del clero e l'operato di Lazzati.
Convinto che la Bibbia dichiari l’imminente fine del mondo, il diciottenne americano Charles Taze Russell organizza, verso il 1870, un gruppo di studenti che oltre mezzo secolo dopo assume il nome di Testimoni di Geova.
Per molti anni i seguaci utilizzano Bibbie protestanti. Poi, a cominciare dagli anni Cinquanta, pubblicano, in volumi separati, la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, riunita in un solo volume nel 1967 e in seguito rivista. Nel 2017 esce una versione un po’ rivoluzionaria rispetto alle precedenti, quella attualmente in uso.
L’ambizione di Battista Cadei è di presentare, proprio a partire da un confronto sulla Bibbia, alcuni aspetti della fede cattolica messi a confronto con la dottrina e le prassi dei Testimoni di Geova. «Quando si avvia un dialogo, non si sa dove condurrà», precisa l’autore. «Potrebbe smarrirsi tra le nebbie del sincretismo, incagliarsi nelle secche dello scetticismo o finire in rovinose collisioni. Ma la realistica considerazione dei rischi non giustifica l’ancorarsi sulle proprie sicurezze ignorando i travagli e le eventuali grida di aiuto dei nostri fratelli in umanità».
Come i due che lo hanno preceduto, il saggio appartiene all'ambito del rapporto tra vita intellettuale e vita spirituale. La finalità che lo caratterizza è quella di tracciare un itinerario che porti ad approfondire ulteriormente l'intimo nesso tra cristologia e contemplazione mediante un approccio, argomentativo e affettivo, ai due aspetti del mistero del Signore Gesù menzionati nel titolo. La loro mutua convergenza merita di essere considerata e vagliata attentamente, soprattutto per le positive ricadute in ordine all'esperienza spirituale, all'affettività e alla formazione integrale del cristiano.
La trattazione mette in luce che la vita in Cristo, condotta secondo lo Spirito, genera un unico desiderio dalle molte sfaccettature: entrare nella sfera della sua affettività, lasciarsi conquistare dal suo amore e affascinare dalla sua bellezza, assecondarne l'azione pedagogica e salvifica, condividerne i sentimenti e lo stile di vita, diventare conformi a lui, collocando sempre, al centro di tutto, il Vangelo.
La tessitura degli argomenti avviene accostando alla trattazione teorica la testimonianza di maestri e testimoni vissuti in periodi storici diversi. Una certa attenzione è riservata al contributo della scuola francescana e, in particolare, al pensiero di san Bonaventura. È preso in considerazione anche il ruolo esemplare della beata Vergine Maria, dei martiri e dei santi: la loro testimonianza fa risplendere la santità e la bellezza del Signore Gesù in mezzo al mondo.
Ogni capitolo si chiude con un invito a sostare in preghiera, quale parte integrante del progetto teologico e formativo messo in opera dall'autore. I testi proposti conducono a interiorizzare la riflessione e a tradurne l'intimo significato spirituale sotto forma di lode e di invocazione rivolte a Dio uno e trino.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Introduzione. I. Un progetto teologico e formativo. 1. Il variegato "mondo" dei sentimenti. 2. Per una lettura teologica dei sentimenti del Signore Gesù. 3. Ammirare e narrare la bellezza del Signore Gesù. 4. Sensibilità affettiva ed esperienza spirituale. 5. Alla scuola della beata Vergine Maria. 6. La «bellezza» della santità cristiana. Parte prima. «Venite e vedrete (Gv 1,39)». II. La vita in Cristo. Esperienza e conformità. 1. La «grazia» della conformità. 2. Il fondamento cristologico dell'agire virtuoso del cristiano. 3. Nell'attesa del compimento: l'unione sponsale. III. Entrare nei «sentimenti» del Signore Gesù. 1. «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5). 2. L'esempio di Cristo Gesù secondo Fil 2,6-8. 3. La «povertà» del Signore Gesù Cristo secondo 2 Cor 8,9. 4. I «sentimenti» di Gesù verso il Padre: tra dedizione, affidamento e obbedienza. 5. I «sentimenti» di Gesù verso la gente: un'indagine alla luce delle beatitudini. 6. I «sentimenti» di Gesù verso i discepoli e i Dodici. IV. Ammirare la bellezza del Signore Gesù. 1. La bellezza che proviene dall'Amore. 2. Una bellezza che chiama e conquista. 3. Una bellezza che rivela la bellezza del Padre. 4. Una bellezza che salva e dona bellezza. 5. Affascinati dalla bellezza dello Sposo. Parte seconda. In comunione con la beata Vergine Maria, i martiri e tutti i santi. V. «Ecco tua Madre!» (Gv 19,27). 1. Maria modello insuperabile della contemplazione di Cristo. 2. I misteri della vita nascosta di Gesù. 3. Maria donna dal cuore umile e sapiente. 4. I misteri della vita pubblica di Gesù: a Cana e presso la croce. 5. LaTota pulchra. 6. Aprire il cuore alla gioia ispirata dal Magnificat. VI. La «bellezza» della santità cristiana. 1. Il martirio «prova suprema di carità» (LG 42). 2. «Tu sei bellezza»: l'esperienza di Francesco d'Assisi. 3. S. Bernardino da Siena: «sentire» la passione di Cristo. 4. Charles de Foucauld: «la misura dell'imitazione è quella dell'amore». 5. Madeleine Delbrêl: partecipare alla vita di Gesù per partecipare alla sua carità. 6. Santa Gianna Beretta Molla: «l'amore è il sentimento più bello che il Signore ha posto nell'animo degli uomini». Conclusione.
Note sull'autore
VINCENZO BATTAGLIA, frate minore, insegna da oltre trent'anni alla Pontificia Università Antonianum in Roma. È titolare della cattedra di cristologia e attualmente decano della Facoltà di teologia e presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. La sua bibliografia comprende molti articoli e contributi ad opere in collaborazione su temi di cristologia e di mariologia. Il presente volume completa una trilogia tematica con Cristologia e contemplazione. Orientamenti generali, EDB, Bologna 1997, e Il Signore Gesù Sposo della Chiesa. Cristologia e contemplazione 2, EDB, Bologna 2001. È inoltre autore di Gesù Cristo luce del mondo. Manuale di cristologia, Antonianum, Roma 2007.
Rivolto in primo primo luogo a formatori ed educatori e strutturato come percorso teorico-pratico, questo libro può essere utile anche a coloro che desiderano conoscersi meglio, lavorare sul proprio vissuto emotivo e giungere a una maggiore libertà interiore. L'esposizione degli argomenti, pur non ignorando del tutto alcune considerazioni di ordine teologico e filosofico, si concentra soprattutto sui processi e sui dinamismi psicologici che determinano l'interiorizzazione dei valori e su come essi possano interagire con i dinamismi più familiari della vita spirituale, così come essa è intesa nella prospettiva cristiana. Prefazione di Amedeo Cencini.
L'imperativo di mettere il vangelo al centro dell'azione e della parola della chiesa ha permesso a quest'ultima di iniziare un processo di cambiamento e aggiornamento, nella linea del concilio Vaticano II. In questo cammino è prioritario ascoltare tutti, specialmente chi sta ai margini della società e delle comunità ecclesiali, perché è a partire da lì che emergono esigenze spesso dimenticate e perché proprio nel volto di chi è altro da noi appare spesso quell'immagine di Dio che sostiene la nostra comune umanità. Le opere di misericordia «dar da mangiare» e «dar da bere» sono finalizzate prima di tutto a sostenere questa misteriosa presenza di Dio nel mondo.
Rivolto a formatori e operatori vocazionali, questo libro suggerisce itinerari di discernimento in contesti formativi che richiedono di associare la maturazione spirituale e vocazionale ai processi di crescita psico-educativa. A cominciare dalla centralità dell'ascolto della voce di Dio, l'autore evidenzia come il compito educativo di ogni percorso di comprensione consista nell'integrare l'ideale vocazionale con la realtà psichico-affettiva della persona. In questa prospettiva, la consapevolezza delle risorse umane e l'attenzione alle competenze relazionali alimentano la capacità di scorgere i segni della «chiamata» attraverso un continuo atteggiamento di vigilanza e di consapevolezza sul significato vocazionale della propria esistenza. I nove capitoli del volume, organizzati come un percorso di verifica e di accompagnamento psicologico nella crescita della persona, servono a guidare il lettore in tale prospettiva. A partire da una concezione educativa della fede, il volume evidenzia gli aspetti propositivi delle crisi evolutive, che emergono soprattutto quando occorre prendere decisioni importanti che impegnano in un progetto di vita.