
Opera magistrale che, attraverso una metodologia innovativa, offre un’ampia e profonda prospettiva sulla storia e la teologia della missione per il XXI secolo, articolando una riflessione critica in cui la missione risulti tanto radicata nel contesto quanto fedele alla tradizione cristiana.
Dalla quarta di copertina:
Teologia per la missione oggi offre un’ampia e profonda prospettiva sulla missione per il XXI secolo. I due missiologi, Stephen Bevans e Roger Schroeder, a partire dal loro impegno missionario personale e attraverso una metodologia storico-teologica innovativa, conducono a constatare che la Chiesa nasce dalla missione e si va configurando per la sua fedeltà ad essa.
Lungo i tempi e gli spazi, con la guida di quest’opera, diventiamo testimoni e compagni di modelli di missione, di agenti e protagonisti, e di grandi personalità che hanno incarnato la missione dando configurazione alla Chiesa nei duemila anni di cristianesimo.
L’opera si articola in tre parti. La prima parte espone i fondamenti biblici e teologici della missione. La seconda parte individua le costanti nel contesto, descrivendo i modelli storici della missione: nella Chiesa primitiva, nel movimento monastico, nell’età delle scoperte, nell’età del progresso, nel XX secolo con l’emergere del cristianesimo mondiale. La terza parte trae le conclusioni illustrando una teologia per la missione oggi: missione come partecipazione alla missione del Dio unitrino; missione come servizio liberatore del Regno di Dio; missione come annuncio di Gesù Cristo salvatore universale; missione come dialogo profetico.
Ôªø Prefazione di Justo Gonz√°lez, storico e teologo cubano-americano.
«Opera magistrale, che situa la teologia della missione all’interno di una storia globale della missione della Chiesa»
(Peter C. Phan, Georgetown University)
«Questo libro è destinato a diventare un classico della teologia della missione, come l’opera di David Bosch, La trasformazione della missione»
(Hwa Yung, Centro per lo studio del cristianesimo in Asia, Singapore)
«Un libro esaustivo sulla storia e la teologia della missione, che fornisce le indicazioni necessarie per articolare una teologia contemporanea della missione: radicata nel contesto e fedele alla tradizione cristiana»
(José de Mesa, Università De La Salle, Filippine)
Già annunciata da Giovanni Paolo II, dal 4 al 25 ottobre 2009 si è svolta la II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Dopo un’apposita consultazione, Papa Benedetto XVI ha voluto che tale assise affrontasse il tema: La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,13.14). Molteplici sono le ragioni della sua importanza, non ultima la crescente rilevanza assunta dal dinamismo della Chiesa in Africa nell’orizzonte della Chiesa universale. Gli Atti di questo Sinodo costituiscono il primo strumento per conoscere il presente e il futuro della vita delle Chiese particolari in Africa (valori coltivati, difficoltà incontrate, aspirazioni, progetti ecc.). Il volume consente di seguire l’iter dei lavori sinodali, dal momento dell’annuncio del tema fino alla promulgazione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus.
I contenuti sono distribuiti in sei sezioni:
1. Annuncio e preparazione del Sinodo (storia e significato dell’istituzione sinodale; i Lineamenta; lo Instrumentum laboris);
2. L’inizio del Sinodo: temi e problemi;
3. In ascolto dei Padri (le prime 14 Congregazioni Generali; la Relatio post Disceptationem);
4. Il frutto pastorale (Nuntius e Propositiones);
5. Il Sinodo come evento;
6. L’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus (consegnata alla Chiesa da Benedetto XVI nel novembre 2011).
Il Sinodo dei Vescovi è un’istituzione permanente fondata dal papa Paolo VI il 15 settembre 1965, con la Lettera Apostolica Apostolica sollicitudo, per mantenere viva l’esperienza collegiale che, raggiungendo la sua manifestazione più alta nel Concilio, rende i membri del Corpo episcopale partecipi in gerarchica comunione della sollecitudine della Chiesa universale. Si tratta di un organismo che, favorendo la comunione dei Vescovi tra loro e con il Romano Pontefice, aiuta il Vescovo di Roma con il consiglio per la salvaguardia e l’incremento della fede e dei costumi, come pure per l’osservanza e l’incremento della disciplina ecclesiastica, per lo scambio di informazioni ed esperienze, per la comune ricerca di soluzioni pastorali adeguate e per lo studio dei problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo.
Descrizione dell'opera
Al cuore della produzione teologica di Severino Dianich sta indubbiamente la Chiesa, la sua ragion d'essere e la sua missione, la domanda sulla sua origine e sulla sua natura, l'interrogativo sulla sua vita e i suoi soggetti. Ecclesiam intelligere riassume l'impegno speculativo nella ricerca e un coinvolgimento esistenziale e pastorale sempre ragionato. La miscellanea comprende 38 contributi di discepoli, amici e colleghi, che evocano diversi ambiti su cui si è mossa la ricerca teologica di Dianich: ecclesiologia, cristologia, riflessione su teologia e arte.
La prima parte, «Apprendere dalla storia», è articolata in due sezioni dedicate rispettivamente alle radici bibliche e alla Tradizione ecclesiale. La seconda parte, «Interpretare il presente», è ancora articolata in due sezioni.
Sommario
Prefazione (A. Plotti). Introduzione. I. APPRENDERE DALLA STORIA. RADICI BIBLICHE. L'idea di «popolo» nel libro della Sapienza. Spunti per una riflessione ecclesiologica (L. Mazzinghi). Gv 21,1-14: accenni di ecclesiologia narrata (F. Belli). Oltre ogni limite. Comunicazione del vangelo e comunione universale nell'episodio di Cornelio (At 10,1-11,18) (R. Filippini). «Eletti e amati da Dio» (1Ts 1,4). Definizione ecclesiologica (G. Barbaglio). Daniele 7 e l'enochismo più antico. Qualche confronto (P. Sacchi). La sconfitta che l'amore ha trasformato in gloria. Riflessioni sul Messia sconfitto (C. Molari). TRADIZIONE ECCLESIALE. Florilegio su presbiteri e presbiterio nelle riletture delle Pastorali (T. Citrini). Un protagonista della riforma gregoriana: Bruno di Segni (D. Vitali). Una nuova ricezione dell'unione di Firenze del 1439 per una riconciliazione fra Oriente e Occidente (G. Cereti). Per una Chiesa santa e cattolica? Prime riflessioni sull'ecclesiologa di Filippo Melantone (R. Burigana). La chiesa e la Trinità nell'opera di Carlo Passaglia (1812-1887) (G. Canobbio). Emilio Sanesi e la storia del seminario di Cestello. Voci dallo Studio teologico fiorentino (C. Nardi). L'ecclesiologia montiniana fra Journet, De Lubac e Congar (G. Cioli). Sulla teologia dei laici. La lezione di Newman secondo Guitton (M. Vergottini). La rilettura del concilio Vaticano II: il Sinodo 1985 (G. Colombo). Ernesto Balducci e la pace. Realismo storico, utopia rivoluzionaria, profezia evangelica dalla Pacem in terris alla prima guerra del Golfo (L. Martini). Il sinodo di Firenze (1988-1992). La fase preparatoria: presupposti teologico-pastorali (G. Aranci). Verso un modello ecumenico di chiesa. La riflessione di Wolfhart Pannenberg (S. Noceti). La chiesa come sacramento? Sacramentalità e rappresentanza simbolico-reale della chiesa secondo Eberhard Jüngel (A.M. Fortuna). II. INTERPRETARE IL PRESENTE. FORME ECCLESIALI. Lo Spirito e la Parola. Interpretare la Scrittura nella chiesa (P.G. Paolini). Creatura Verbi: possibilità e limiti di una nozione ecclesiologica (A. Maffeis). Sul luogo ecclesiale della conoscenza di Dio Trinità (P. Coda). La missione della Catholica come «kènosi» e «splendore» dello Spirito (B. Forte). La nozione teologica di «missione». Contributo per una valutazione critica (G. Colzani). La spiritualità diocesana è spiritualità di comunione. E viceversa? (A. Staglianò). Annotazioni sul cristianesimo: il gravame di un termine (G. Ruggieri). La teologia del prete in un mondo che cambia (F.G. Brambilla). Questione chiusa e questioni aperte sul sacerdozio ministeriale (C. Militello). CONFLUENZE DI ORIZZONTI. La filosofia della religione oggi tra indifferenza religiosa e fondamentalismo (A. Fabris). Etica ed ecclesiologia. Una nota in prospettiva ecumenica (S. Morandini). Annuncio cristiano - teologia morale - chiesa (E. Chiavacci). La teologia morale al concilio: un rinnovamento «anacronistico»? (B. Petrà). La diplomazia pontificia: il senso di un servizio ecclesiale (C. Fabris). Il pensiero escatologico di Hans Urs von Balthasar (G. Frosini). Esperienza estetica e teologia: la dimensione veritativa dell'arte (G. Bof). Per una teologia critica dell'esperienza estetica (A. Rizzi). L'opera incompleta. Rito, arte e teologia (T. Verdon). Teologia sistematica, domani (L. Sartori). Bibliografia di Severino Dianich. Tabula gratulatoria.
Note sui curatori
SERENA NOCETI è docente di teologia sistematica presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Firenze e la Facoltà teologica dell'Italia centrale. È vicepresidente dell'Associazione Teologica Italiana. Ha pubblicato con Severino Dianich, di cui è stata assistente, Trattato sulla Chiesa.
GIANNI CIOLI è docente di teologia morale delle virtù presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale, all'interno della quale ha diretto il primo Master in teologia e architettura di chiese. È direttore della rivista Vivens homo.
GIACOMO CANOBBIO, laureatosi in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1977, è docente di teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sede di Milano, e presso lo Studio teologico Paolo VI del Seminario di Brescia. Dal 1995 al 2003 è stato presidente dell'Associazione Teologica Italiana.
Terzo e penultimo di quattro volumi, il testo è organizzato per lemmi come un dizionario, ma si propone di essere un significativo esperimento che rivisita e attualizza la concettualità della teologia cristiana per favorire un confronto con la cultura contemporanea. Un libro che rende disponibili le forme e le strutture essenziali di una scienza religiosa responsabile e aperta al futuro, fornendo un servizio prezioso sia alla ricerca teologica sia al dialogo con la filosofia e le scienze.
Dalla quarta di copertina:
L’opera, I concetti fondamentali della teologia, si articola in quattro volumi. Non si tratta propriamente di un dizionario teologico, anche se è scandita in ordine alfabetico, ma di un significativo esperimento che rivisita e attualizza, con tutti i sussidi della scienza moderna, la concettualità della teologia cristiana.
Ogni voce è affidata a uno specialista, generalmente di lingua tedesca, che presenta, in una monografia di sintesi, storia e teoresi della concettualità teologica, esposta, analizzata e contestualizzata in forma nuova, con ricca e aggiornata bibliografia internazionale.
L’opera rende un servizio prezioso alla ricerca teologica, ma anche al dialogo con la filosofia, con le scienze e con la cultura contemporanea, rendendo disponibili le forme e le strutture essenziali di una coscienza e di una scienza religiosa, responsabile e aperta al futuro.
Il nome del suo autore è la migliore presentazione per quest’opera di immediata consultazione, alla portata di tutti e nel contempo di grande rigore scientifico. Dopo il grande successo del Dizionario di Teologia, tradotto in 8 lingue, Vorgrimler ne presenta qui una completa rielaborazione: i lemmi sono cresciuti da 644 a 891, anche nello sforzo di riflettere il progresso della teologia degli ultimi 40 anni. In ogni lemma l’approfondimento procede per gradi: si spiega dapprima il significato e la provenienza del concetto, viene presentato il contenuto biblico, filosofico e sistematico, e infine sono suggeriti gli sviluppi storici e della teologia contemporanea.
Il taglio del dizionario è espressamente ecumenico, con particolare attenzione al rapporto tra ebrei e cristiani e al dialogo della teologia con le scienze umane.
Note sull'autore
Herbert Vorgrimler (1929), studia filosofia e teologia a Freiburg i. Br. e a Innsbruck, è ordinato sacerdote nel 1958. A Innsbruck consegue il dottorato con Karl Rahner, con cui lavora dal 1950 al 1984, dedicandosi, tra l’altro, alla stesura del Lexikon für Theologie und Kirche, Konzilausgabe mit Kommentaren, Questiones Disputatae, Dialog-Zeitschrift. Nel periodo 1968-1972 è professore di dogmatica alla Facoltà teologica di Lucerna; dal 1968 al 1974 è collaboratore dell’arcivescovo di Vienna, card. Franz König, al Pontificio Segretariato per i non credenti; nel 1972 succede a Karl Rahner alla cattedra di dogmatica e di storia dei dogmi dell’Università di Münster. Nel 1994 si ritira dall’insegnamento e dal 1995 è membro del gruppo di lavoro «Problemi dell’ebraismo» della Conferenza episcopale tedesca. Tra le sue opere ricordiamo Kleines Konzilskompendium (Piccolo compendio del concilio), in collaborazione con K. Rahner, giunta nel 2000 alla 28a ed.; Kleines theologisches Wörterbuch (Piccolo vocabolario teologico), in collaborazione con K. Rahner, (161988); Karl Rahner verstehen. Eine Einführung in sein Leben und Denken (Capire Karl Rahner. Un’introduzione alla sua vita e al suo pensiero) 1988; Geschichte der Hölle (Storia dell’inferno) 21994; Wegsuche. Kleine Schriften zur Theologie (Cercare la strada. Piccoli scritti di teologia), 2 voll., 1997s.
Questo volume analizza il fenomeno della spiritualità del Sangue di Cristo, sempre più diffusa nella Chiesa postconciliare e profondamente radicata nella rivelazione e nella tradizione cristiana. L'analisi storica, che prende le mosse dai testi biblici, aiuta a comprendere anche la spiritualità moderna, a partire dalla figura di san Gaspare del Bufalo, fondatore dei missionari del Preziosissimo Sangue, fino al Concilio Vaticano II e alla sua ricezione articolata e problematica. Nello specifico, la ricerca esamina la spiritualità del sangue di Cristo secondo padre Winfried M. Wermter, religioso, dottore in teologia, specialista in spiritualità, guida di esercizi spirituali e missionario. Il tema, centrale per la sua esperienza e per la sua ricca e complessa dottrina teologico-spirituale, viene da lui approfondito durante i quasi cinquant'anni del suo servizio sacerdotale. Prefazione di Paolo Martinelli.
Questo trattato, proposto in edizione aggiornata e significativamente ampliata, intende offrire un chiaro punto di riferimento per approfondire le delicate questioni della teologia trinitaria. Si rivolge al pubblico dei lettori con due attenzioni fondamentali: offrire una sufficiente informazione sui principali dati neotestamentari, della tradizione e del magistero della Chiesa, nonché dei principali contributi sistematici sul tema; articolare l'abbondante materiale in una sintesi coerente che mostri la relazione che lega le diverse questioni e la loro cruciale attualità.
Secondo di quattro volumi, il testo è organizzato per lemmi come un dizionario, ma si propone di essere un significativo esperimento che rivisita e attualizza la concettualità della teologia cristiana per favorire un confronto con la cultura contemporanea. Un libro che rende disponibili le forme e le strutture essenziali di una scienza religiosa responsabile e aperta al futuro, fornendo un servizio prezioso sia alla ricerca teologica sia al dialogo con la filosofia e le scienze.
Dalla quarta di copertina:
L’opera, I concetti fondamentali della teologia, si articola in quattro volumi. Non si tratta propriamente di un dizionario teologico, anche se è scandita in ordine alfabetico, ma di un significativo esperimento che rivisita e attualizza, con tutti i sussidi della scienza moderna, la concettualità della teologia cristiana.
Ogni voce è affidata a uno specialista, generalmente di lingua tedesca, che presenta, in una monografia di sintesi, storia e teoresi della concettualità teologica, esposta, analizzata e contestualizzata in forma nuova, con ricca e aggiornata bibliografia internazionale.
L’opera rende un servizio prezioso alla ricerca teologica, ma anche al dialogo con la filosofia, con le scienze e con la cultura contemporanea, rendendo disponibili le forme e le strutture essenziali di una coscienza e di una scienza religiosa, responsabile e aperta al futuro.