
Scritti negli anni della disputa tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, il Tractatus de potestate regia et papali di Giovanni Quidort di Parigi e il De ecclesiastica potestate di Egido Romano sono tra i maggiori contributi medievali alla storia del pensiero politico. Nello scontro, ma anche nel dialogo, tra concezioni diverse del potere, in un fitto reticolo di rimandi comuni e di autorità intellettuali richiamate o contestate, prendono forma domande differenti sui limiti del potere, antropologie in conflitto, nuove metodologie e si mettono alla prova strumenti concepiti nei variegati contesti concettuali del sapere accademico medievale. Ne scaturisce un lavoro interpretativo ed esegetico che mette ordine nei vasti materiali giuridici, teologici, filosofici, armonizzandoli in teorie politiche nuove, articolate e coerenti.
Dopo il crollo delle "Twin Towers" a New York, l'11 settembre 2001, il "ritorno della religione" sulla scena mondiale ha coinciso con un conflitto teologico-politico che non si è ancora spento. Dall'avanzata dei settori radicali dell'Islam, alla reazione teocon, ai settori ultraortodossi in Israele, all'induismo nazionalista, il vento del "Dio degli eserciti" è chiamato ad alimentare il fuoco di identità antagoniste. Lo "scontro di civiltà" diviene uno scontro "teologico-politico". La critica all'integralismo trova il suo modello originario nel cristianesimo il quale, con il Concilio Vaticano II, riattualizza l'antico paradigma paleocristiano culminante nella "Città di Dio" di Agostino.
Il tema proposto in questo volume riprende una problematica presente negli ultimi convegni programmati, in ambito italiano, circa l'identità della teologia spirituale oggi. Grandi studiosi di oggi tentano di dare una risposta alla domanda: "Quale teologia spirituale?". Quattro teologi approfondiscono il rapporto tra spiritualità, mistica e santità; ossia tra teologia del vissuto cristiano, teologia della vita mistica e santità come teologia.
Il volume offre al lettore i frutti della accurata indagine sulle testimonianze del Processo canonico di S. Maria Domenica Mazzarello, confondatrice con don Bosco dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La conoscenza e l’approfondimento della figura spirituale dei fondatori e delle fondatrici è di grande importanza per la comprensione dell’identità dei membri di un Istituto religioso. Per la specifica missione ricevuta da Dio, i fondatori diventano insostituibile punto di riferimento, “regola vivente” e modello di santità, per i discepoli. La ricerca si concentra sulla santità, elemento che riteniamo radicale e centrale nella vita di Maria Domenica Mazzarello. La fecondità della sua vita e della sua missione ecclesiale nasce esattamente dal peculiare tipo di santità che ella ha realizzato: si tratta di scoprire non ciò che Maria Domenica ha fatto per Dio, ma ciò che Dio ha realizzato nella sua via e come ella si sia lasciata abitare e trasformare dalla grazia, diventando riflesso della bontà di Dio, vangelo vivente per le sorelle e le giovani del suo tempo e oltre il suo tempo. Cogliere teologicamente la missione e la forma di santità è dunque compito di straordinaria importanza, non solo per la comprensione personale della Santa mornesina, ma anche per la retta interpretazione ed attuazione della sua eredità spirituale.
Dizionario essenziale, pratico, enciclopedico, con voci monografiche alfabetiche e con piano di lettura sistematica mediante pratici rimandi. Come tutti i Dizionari delle Edizioni San Paolo è uno strumento di cultura: si legge, si consulta, ci istruisce. 1468 nomi di persone, luoghi, parole difficili, temi tipici, ecc.
Una vera Teologia mistica, concepita da p. Charles André Bernard secondo un unico progetto. Pubblicata postuma, si presenta come il frutto finale di un grande teologo che ha esplorato i mistici cristiani vivendo contemporaneamente un'esperienza altrettanto continua di direzione spirituale. Vengono presi in considerazione e discussi gli studi più recenti sulla mistica (dom Stolz, Maréchal, Bouyer, Mouroux.); inoltre, pur limitando esplicitamente il suo studio «alla mistica riconosciuta nella Chiesa cattolica», l'Autore fa numerosi riferimenti illuminanti all’Oriente cristiano e alle mistiche non-cristiane.
Il volume comprende uno scritto-intervista in cui l'Autore presenta il suo pensiero, rimasto sconosciuto perché pubblicato nel 1996 in lingua romena, e la bibliografia completa delle sue opere.
Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato in filosofia e quello in teologia, per molti anni - dal 1961 al 1998 - ha insegnato all'Università Gregoriana, formando molti futuri docenti. Professore di teologia, ha dedicato tutte le sue forze allo studio e all'insegnamento della spiritualità, esplorando in pratica tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l'esperienza spirituale. Il frutto di questo sforzo ininterrotto è rappresentato da numerose pubblicazioni: in particolare il trittico costituito da Teologia simbolica (1984), Teologia affettiva (1985) e Teologia spirituale (1982; 20026), che raccoglie l'insieme dei temi della spiritualità cristiana; inoltre La preghiera cristiana (1976), La spiritualità del Cuore di Cristo (1989), Sofferenza, malattia, morte e vita cristiana (1990) e molti articoli di rilievo in riviste specializzate e in opere in collaborazione.
P. Bernard ha dedicato gli ultimi anni della vita alla stesura della sua opera maggiore, Il Dio dei mistici: I. Le vie dell'interiorità (1996); II. La conformazione a Cristo (2000); III. Mistica e azione (2004). Nel volume conclusivo, Teologia mistica, che esce postumo, l'Autore abbandona la prospettiva fenomenologica dei tre precedenti per formulare una teologia mistica che affronta l'insieme dei problemi posti dalla vita mistica cristiana.
Figura, pensiero e insegnamento di P. Bernard sono ora diventati oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità è nata a Roma nel 2002 l'Associazione internazionale "Amici di Padre Bernard" (e-mail: asspbernard@unigre.it).
Il presente volume è più che una raccolta degli Atti di un Simposio: costituisce un ritratto che presenta una duplice valenza. Quanti hanno conosciuto p. Bernard di persona, confratelli, collaboratori, amici, discepoli, nel leggere gli studi qui pubblicati riconosceranno i tratti “portanti” della sua ricca e poliedrica personalità. Per altri, la lettura delle diverse relazioni metterà in luce i connotati originali di p. Bernard quale uomo, studioso, religioso, mistico.
La sua definizione della spiritualità quale orizzonte di tutta la teologia rimane un punto di riferimento per gli studiosi.
Un libro che apre una fase di ripensamento e approfondimento per molti che gli sono stati vicini, e stimolo fecondo per nuovi e più lontani lettori.
Autori degli interventi:
P. Gianfranco Ghirlanda, Paul Gilbert, María Alcira Sodor , Laurent Lemoine, Elmar Salmann, Ysabel de Andia, Manuel González López-Corps, Luiza Ciupa, Angelico Surchamp, Ruberval Monteiro da Silva, Alfredo Sampaio Costa, José Carlos Coupeau, Albert Vanhoye, Mihály Szentmártoni, Rossano Zas Friz, Giuseppe Gioia, Hein Blommestijn, René Tixier, Manuel Ruiz Jurado, Jesús Castellano Cervera, François-Régis Wilhélem, Thérèse Nadeau-Lacour, Marc Leclerc,
Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato in filosofia e quello in teologia, per molti anni – dal 1961 al 1998 – ha insegnato all’Università Gregoriana, formando molti futuri docenti. Professore di teologia, ha dedicato tutte le sue forze allo studio e all’insegnamento della spiritualità, esplorando in pratica tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l’esperienza spirituale. Il frutto di questo sforzo ininterrotto è rappresentato da numerose pubblicazioni: in particolare il trittico costituito da Teologia simbolica (1984), Teologia affettiva (1985) e Teologia spirituale (1982; 20026), che raccoglie l’insieme dei temi della spiritualità cristiana; inoltre La preghiera cristiana (1976), La spiritualità del Cuore di Cristo (1989), Sofferenza, malattia, morte e vita cristiana (1990) e molti articoli di rilievo in riviste specializzate e in opere in collaborazione. P. Bernard ha dedicato gli ultimi anni della vita alla stesura della sua opera maggiore, Il Dio dei mistici: I. Le vie dell’interiorità (1996); II. La conformazione a Cristo (2000); III. Mistica e azione (2004). Nel volume conclusivo, Teologia mistica (2005), uscito postumo, l’Autore abbandona la prospettiva fenomenologica dei tre precedenti per formulare una teologia mistica che affronta l’insieme dei problemi posti dalla vita mistica cristiana. Figura, pensiero e insegnamento di P. Bernard sono ora diventati oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità è nata a Roma nel 2002 l’Associazione internazionale “Amici di Padre Bernard” (e-mail: asspbernard@unigre.it).
Stephen Jay Gould, Richard Dawkins, Edward O. Wilson, Carl Sagan, Stephen Hawking e Steven Weinberg sono i Sacerdoti della Scienza, i Profeti senza Dio: sei personaggi che hanno creato un clima importante attorno al rapporto tra fede e scienza; sei uomini che non si può fare a meno di conoscere se oggi si vuole riflettere seriamente sui temi dell’evoluzione, della creazione, del presente e del futuro del cosmo e della vita umana. Sei studiosi che hanno proposto la scienza come una nuova fede.
Destinatari
Per un ampio pubblico che cerca una riflessione seria che vada oltre sterili polemiche.
Gli autori
Karl Giberson (1957) è docente di Fisica all’Eastern Nazarene College di Quincy, Massachussets. È stato per anni caporedattore di «Science and Theology News»e di «Science and Spirit». Ha pubblicato molti scritti su
scienza e religione. Profeti senza Dio è il suo terzo libro sull’argomento.
Mariano Artigas (1938-2006), sacerdote, laureato in fisica e in filosofia, ha insegnato Filosofia della scienza all’Università di Navarra, a Pamplona in Spagna. Profeti senza Dio è il suo quattordicesimo libro sul rapporto tra scienza, filosofia e religione.
In questo volume si pone in risalto la novità dell'amore in Cristo quale buona notizia per la vita di famiglia nell'epoca attuale, caratterizzata dall'evidente crisi che tocca l'istituzione matrimoniale, la relazione educativa, l'interazione sociale tra le generazioni e la trasmissione della fede. Gli autori ritengono infatti poco promettente un annuncio cristiano sulla famiglia incentrato anzitutto sulla difesa e la promozione di un determinato modello che, per quanto possa essere dichiarato "naturale", risulta sempre culturalmente connotato. La buona notizia offerta alla famiglia consiste piuttosto nella possibilità che le relazioni coniugali e familiari siano vissute in sintonia con l'amore che Cristo stesso ha annunciato e praticato. La tesi centrale che viene messa a fuoco e che, come un filo rosso, collega tutti i contributi di questo studio è: l'amore di Cristo è grazia donata a uomini e donne, affinché siano messi in grado di vivere gli affetti e i legami familiari secondo la novità del suo comandamento e, amando come Lui ha amato, credano nella promessa di bene inscritta nella vita di famiglia.
Il volume raccoglie gli scritti del celebre filosofo, teologo e scienziato russo, appartenenti al periodo giovanile (1904-1917) durante il quale egli ha vissuto importanti esperienze di sofferta ricerca esistenziale e di intensa formazione spirituale. Seguendo il flusso poetico del pensiero, il lettore viene condotto gradualmente alla scoperta dei tratti costitutivi dell'autentica ascetica cristiana e della sua sempre attuale eredità sapienziale, alimentate dalle letture bibliche e dall'assidua frequentazione della tradizione patristica, monastica e liturgica della Chiesa ortodossa.
La Vergine Maria resta, nei paesi latini a tradizione cattolica, una figura preponderante nell’orizzonte religioso, nella devozione e nella pietà popolari. Il presente volume, frutto degli Atti di un convegno mariologico che portava lo stesso titolo, indica che la fede mariana si è evoluta attraverso una pacata ma solida riflessione teologica e ha preso le mosse da due testi biblici decisivi per la teologia mariana: la profezia di Gn 3,15 e quella di Ap 12,1. È un arco al cui inizio (Genesi) e alla cui fine (Apocalisse) c’è sempre la donna; da lei infatti dipende ogni vita e con lei, dunque, il male combatte. In questo contesto la riflessione su Maria diviene allora fondamentale. La Donna vestita di sole insegna che la vita è il luogo in cui ciascuno impara l’obbedienza, accettando i limiti che essa impone. Allora la vita vince, perché contiene in sé la forza di generare il principio di divinizzare il mondo.
Destinatari
Studenti di Scienze religiose e studiosi di mariologia.
Autore
Gino Alberto Faccioli è religioso appartenente all’Ordine dei Servi di Maria.