
La teologia sistematica odierna certamente si caratterizza per un dichiarato orizzonte di tipo storico. Si tratta tuttavia di una prospettiva piuttosto recente. È infatti nel secolo XX che la teologia viene obbligata a uno sforzo di riflessione completamente nuovo, in grado di fissare i confini esatti di ciò che si intende oggi con l’espressione "teologia della storia". Con tale termine non si fa direttamente riferimento soltanto a una "teologia situata" in quanto coscienza credente dei diversi momenti storici e culturali, né a una ermeneutica storico-salvifica in quanto componente di una certa lettura della rivelazione cristiana, ma si guarda alla storia nell’orizzonte di un principio che le viene dato: la salvezza che si realizza nella storicità di Gesù Cristo, eterno Figlio del Padre, incarnatosi nella pienezza dei tempi.
L’idea stessa di "storia della salvezza", così com’è da noi posseduta e utilizzata, annida la sua ragione d’essere proprio a cavallo degli anni cinquanta, a tal punto che essa può anche definirsi il migliore risultato della teologia della storia di un secolo, quello XX, che "pensava" storicamente.
La ricerca – separata per autori: G. Thils, H.U. von Balthasar, J. Daniélou, J. Ratzinger, K. Rahner, J. Mouroux, M. Seckler, M. Bordoni, H.-I. Marrou, W. Kasper e altri – si muove tra i modelli cattolici rintracciati negli anni tra il 1950 e il 1970, mette in evidenza i tratti della riflessione teologica immediatamente precedente al Vaticano II, rileva le linee emergenti della teologia postconciliare e fissa alcune prospettive per una proposta speculativa e dottrinale volta alla teologia della storia della salvezza nel futuro.
Note sull’autore
Gianluigi Pasquale (Vicenza, 1967) è religioso sacerdote Cappuccino della Provincia Veneta di "Sant’Antonio". Ha studiato Lettere e Filosofia all’Università "La Sapienza" di Roma e ottenuto il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove è stato Assistente Scientifico nella Facoltà di Teologia dal 1999 al 2001. Ha trascorso soggiorni di studio in Germania, U.S.A. e, nel Regno Unito, al Greyfriars Hall di Oxford. Attualmente è Vice-Preside a Venezia dello Studio Teologico "Laurentianum" dei Cappuccini Veneti, affiliato al P.A.A. di Roma, dove insegna teologia sistematica come professore stabile. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche di teologia e filosofia, di molte delle quali è collaboratore redazionale.
Occorre ammettere che Gesù non ha mai istituito in modo formale e puntuale il sacramento delle nozze. Per l’autore questa "lacuna" è tuttavia carica di indicazioni e prospettive teologiche e antropologiche insospettate: attraverso un’accurata indagine nell’ambito e nella prospettiva della simbolica nuziale, egli arriva infatti a concludere che la persona stessa di Cristo, nella sua Parola e nel suo gesto, è fondativa del sacramento del matrimonio.
Nell’Ultima cena Gesù siede a mensa e si comporta con i suoi apostoli come lo Sposo verso i suoi commensali che egli ha invitato quale sua ‘Sposa’ alla festa nuziale, deciso a comunicarle la propria intimità e la propria vita. Nell’eucaristia Cristo si dona nel pane e nel vino alla Comunità/Sposa per divenire con lei una sola carne.
Ma questa condizione nuziale non appartiene soltanto al tempo della storia: fin dalla fondazione del mondo Agnello Sposo e Umanità Sposa sono infatti pensati e voluti come gli Sposi delle nozze escatologiche. Inoltre questo grande mistero, che include in sé l’intera storia dell’Alleanza, dalla Genesi all’Apocalisse, non si esaurisce in quanto tale, ma è ostensione ed estensione del supremo mistero nuziale, quello trinitario.
Note sull’autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote, docente di Teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana e la Facoltà teologica dell’Italia centrale, ha insegnato Patrologia presso il Pontificio seminario marchigiano "Pio IX" di Fano (PS); ha elaborato la tesi dottorale sulla cristologia di Basilio Magno sotto la direzione del p. J. Gribomont osb presso l’Istituto patristico Augustinianum di Roma. Ha scritto saggi sulla poesia di Mario Luzi ed è egli stesso poeta. Tra le sue pubblicazioni: L’ombra del velo, Forlì 1985; Nella fiamma del dono, 1986; Ultimo avvento, Roma 1992; Da una terra devastata, Forlì 1993; Il canto della Madre, EDB, Bologna 22001. In ambito teologico ha pubblicato numerosi contributi in riviste e miscellanee, nonché i seguenti volumi: Testi cristologici di Basilio Magno, Borla, Roma 1991; I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale, EDB, Bologna 21999; I sacramenti simbolo e teologia. 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione, EDB, Bologna 22000.
Le due grandi tradizioni cristiane – ortodossa e cattolica – sono messe a confronto negli aspetti ecclesiologici per far capire di entrambe le ragioni, le prese di posizione, le critiche di ieri e di oggi. Nello sforzo di portare un contributo sul fronte del dialogo ecumenico l’autore, spesso occupatosi di questioni ecclesiologiche riguardanti il mondo ortodosso, descrive le due grandi correnti dell’ecclesiologia ortodossa, mette a confronto i criteri di ecclesialità tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse e affronta il problema certamente più delicato in materia: l’atteggiamento degli ortodossi nei confronti del papato.
Note sull'autore
Yannis Spiteris è nato a Corfù (Grecia) nel 1940. Entrato tra i cappuccini nel 1959, è sacerdote dal 1968. Dopo gli studi di filosofia e teologia compiuti nell’ordine, ha conseguito il dottorato in teologia all’Università di Friburgo in Svizzera, con specializzazione in teologia orientale, un settore perfezionato ulteriormente presso l’Istituto ecumenico di Bossey. Ha lavorato per parecchi anni come responsabile dell’ecumenismo nella Conferenza episcopale greca e nell’ordine dei cappuccini; è membro ordinario della Pontificia accademia di teologia. Attualmente insegna teologia e spiritualità orientale in diverse pontificie università romane. Nel 2003 è stato nominato Arcivescovo di Corfù, Zante, Cefalonia e Vicario Apostolico di Thessalonica. Tra le sue numerose pubblicazioni sulla teologia bizantina e la spiritualità cristiano-orientale, ricordiamo, presso le EDB, Salvezza e peccato nella tradizione orientale (2000), La teologia ortodossa neo-greca (1992), La vita cristiana esperienza di libertà. Nella tradizione del cristianesimo orientale (1994) e, in collaborazione con B. Gianesin, Vedere Dio. Incontro tra Oriente e Occidente (1994).
˛ˇ L e s p r e s s i o n e ´ C h i e s a a d u e p o l m o n i ª h a p o c o p i ˘ d i s e t t a n t a n n i . P a r e l a b b i a u s a t a p e r l a p r i m a v o l t a n e l 1 9 3 0 i l p o e t a r u s s o V . I v a n o v . Q u e s t a s u g g e s t i v a m e t a f o r a , r i c c a d i f o r z a s i m b o l i c a , h a s u b Ï t o c o l t e m p o d i v e r s e a p p l i c a z i o n i . G i o v a n n i P a o l o I I l a s s u m e e l u t i l i z z a c o n c o n t i n u i t ‡ , f a c e n d o n e u n a p a r o l a d o r d i n e d e l s u o p o n t i f i c a t o p e r i n d i c a r e i l p r o g e t t o d i r e a l i z z a z i o n e d e l l a p i e n a c o m u n i o n e t r a O r i e n t e e O c c i d e n t e n e l l u n i t ‡ c a t t o l i c a . I l s a g g i o p r o p o s t o d a P e t r ‡ s i a p r e c o n u n o s t u d i o s u l l e v o l u z i o n e e s u l s i g n i f i c a t o d e l l i n g u a g g i o d e i d u e p o l m o n i , c h e c o n s e n t e d i b e n v e d e r e c o m e s o t t o q u e s t a i m m a g i n e s i n a s c o n d a i n r e a l t ‡ l a q u e s t i o n e d e l l a c a t t o l i c i t ‡ d e l m a g i s t e r o e c o m e t a l e q u e s t i o n e d e b b a e s s e r e f o r m a l m e n t e e a d e g u a t a m e n t e a f f r o n t a t a p e r e v i t a r e d i f f i c i l i c o m p a t i b i l i t ‡ a l l i n t e r n o d e l m a g i s t e r o s t e s s o . N e s o n o u n e s e m p i o a l c u n e d i f f e r e n z e c h e l a u t o r e r i s c o n t r a t r a i l C o d i c e d i d i r i t t o c a n o n i c o ( C I C ) , i l C o d i c e d e i c a n o n i d e l l e C h i e s e O r i e n t a l i ( C C E O ) , i l C a t e c h i s m o d e l l a C h i e s a c a t t o l i c a ( C C E ) e l e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a P a s t o r e s d a b o v o b i s .
I l s a g g i o a f f r o n t a p o i c o n c r e t a m e n t e u n c a s o d i d i f f i c o l t ‡ d e l m a g i s t e r o c a t t o l i c o , q u e l l o c o n c e r n e n t e l a l e g g e s u l c e l i b a t o e c c l e s i a s t i c o . R i s c o n t r a l i n c l i n a z i o n e d i d o c u m e n t i e t e s t i a d a s s u m e r e p o s i z i o n i p r e t t a m e n t e l a t i n o c e n t r i c h e , q u a s i d i m e n t i c h e d e l l e s i s t e n z a d e l l a t r a d i z i o n e o r i e n t a l e , c h e c o n t e m p l a i l s a c e r d o z i o u x o r a t o . I n f i n e s u g g e r i s c e a l c u n e m o d a l i t ‡ a t t r a v e r s o c u i i l p r o b l e m a p u Ú e s s e r e r i s o l t o , a s s u m e n d o c o n c o n s a p e v o l e z z a f o r m a l e l a c a t t o l i c i t ‡ d e l m a g i s t e r o e c o g l i e n d o i p u n t i t e o l o g i c i a t t o r n o a i q u a l i l a s u a a r m o n i a u n i t a r i a p u Ú e s s e r e r i c o s t r u i t a .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e : d a l l a l a t i n i z z a z i o n e a i d u e p o l m o n i . 1 . U n a C h i e s a a d u e p o l m o n i : a v v e n t u r e d i u n a m e t a f o r a . 2 . I l c e l i b a t o e c c l e s i a s t i c o a l c o n c i l i o : u n m a g i s t e r o a d u e p o l m o n i . 3 . I l c e l i b a t o t r a d u e p o l m o n i : i l p e r c o r s o m a g i s t e r i a l e n e l p o n t i f i c a t o d i P a o l o V I . 4 . I l c e l i b a t o t r a d u e p o l m o n i : i l p e r c o r s o m a g i s t e r i a l e n e l p o n t i f i c a t o d i G i o v a n n i P a o l o I I . 5 . D a l c o n c i l i o a o g g i : i p r o b l e m i d i u n m a g i s t e r o p o l i m o r f o . U n a v i a d u s c i t a . C o n c l u s i o n e g e n e r a l e .
N o t e s u l l ' a u t o r e
B a s i l i o P e t r ‡ ( A r e z z o 1 9 4 6 ) , f i g l i o d i g e n i t o r i g r e c i , Ë p r e s b i t e r o d e l l a d i o c e s i d i P r a t o , l a u r e a t o i n f i l o s o f i a e d o t t o r e i n t e o l o g i a m o r a l e . H a s t u d i a t o p r e s s o l a H o l y C r o s s S c h o o l o f ( G r e e k O r t h o d o x ) T h e o l o g y ( B r o o k l i n e , B o s t o n , U S A ) c o n s c h o l a r s h i p d e l l a a l l o r a G r e e k O r t h o d o x A r c h d i o c e s e o f N o r t h a n d S o u t h A m e r i c a , e p r e s s o l a F a c o l t ‡ d i t e o l o g i a d e l l U n i v e r s i t ‡ d i T e s s a l o n i c a ( G r e c i a ) . » p r o f e s s o r e s t a b i l e o r d i n a r i o d i t e o l o g i a m o r a l e f o n d a m e n t a l e e d i m o r a l e f a m i l i a r e p r e s s o l a F a c o l t ‡ t e o l o g i c a d e l l I t a l i a c e n t r a l e ( F i r e n z e ) , o v e i n s e g n a d a l 1 9 8 1 ; d a l 1 9 7 9 Ë d o c e n t e i n v i t a t o d i t e o l o g i a m o r a l e p a t r i s t i c a g r e c a p r e s s o l A c c a d e m i a A l f o n s i a n a . D a l 1 9 9 2 t i e n e c o r s i d i m o r a l e o r t o d o s s a p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e . D a l 1 9 9 4 Ë c o n s u l t o r e d e l l a P o n t i f i c i a C o n g r e g a z i o n e p e r l e C h i e s e o r i e n t a l i . D a l 2 0 0 1 Ë p r o f e s s o r e i n v i t a t o p r e s s o l I s t i t u t o e c u m e n i c o S a n N i c o l a d i B a r i . D a l 2 0 0 3 Ë m e m b r o d e l B o a r d o f G o v e r n o r s d e l l I N T A M S . C o n s i g l i e r e d i r e d a z i o n e d i v a r i e r i v i s t e t e o l o g i c h e ( R T M , R i v i s t a l i t u r g i c a , R i v i s t a d i a s c e t i c a e m i s t i c a , E p h r e m s T h e o l o g i c a l J o u r n a l , I n t a m s R e v i e w ) , h a t r a d o t t o s a g g i e v o l u m i d e i t e o l o g i o r t o d o s s i C . Y a n n a r a s , G . M a t z a r Ì d s , S . S . H a r a k a s . C o n l e E D B h a p u b b l i c a t o : T r a c i e l o e t e r r a . I n t r o d u z i o n e a l l a t e o l o g i a m o r a l e o r t o d o s s a c o n t e m p o r a n e a , 1 9 9 2 ; I l m a t r i m o n i o p u Ú m o r i r e ? S t u d i s u l l a p a s t o r a l e d e i d i v o r z i a t i r i s p o s a t i , 1 9 9 6 ; L a C h i e s a d e i P a d r i . B r e v e i n t r o d u z i o n e a l l O r t o d o s s i a , 1 9 9 8 ; I n t r o d u z i o n e . V l a d i m i r L o s s k y ( 1 9 0 3 - 1 9 5 8 ) ´ t e o l o g o d e l l a C h i e s a ª e ´ c o s c i e n z a c a t t o l i c a ª i n V . L o s s k y , A i m m a g i n e e s o m i g l i a n z a d i D i o , t r a d . i t . , 1 9 9 9 , 5 - 5 3 .
La fede in Cristo è impensabile senza la dimensione dello ‘scandalo’, un tratto che accompagna la vicenda umana di Gesù e i primi passi del movimento da lui iniziato. Paolo non esita ad affermare più volte che la morte in croce del Signore è «scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani» (1Cor 1,23): qualcosa di assolutamente incompatibile con la nozione di messia e di divino che condividevano i suoi contemporanei.
Il volume ripercorre con grande competenza alcuni tratti della polemica anticristiana dei primi secoli, la lettura che i Padri hanno dato dello ‘scandalo’ di un Dio incarnato e crocifisso e le posizioni da essi espresse in risposta alla reazione pagana. A partire dai Padri apostolici, attraverso l’apologetica dei secc. II e III, le figure di Ilario e Giovanni Crisostomo, fino ad Agostino il tema è trattato in maniera chiara e documentata.
Note sull'autore
Luigi Padovese, nato a Milano nel 1947, religioso cappuccino, professore ordinario di patristica, insegna all’Istituto francescano di spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum dove è preside, alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Accademia Alfonsianum. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Turchia. I luoghi delle origini cristiane, Piemme 1987; Il problema della politica nelle prime comunità cristiane, Piemme 1998; Cercatori di Dio: sulle tracce dell’ascetismo pagano, ebraico e cristiano dei primi secoli (Uomini e Religioni), Mondadori 2002. Ha inoltre curato le seguenti edizioni: Massimo di Torino, Sermoni, Piemme 1989; Agostino di Ippona, Sermoni per i tempi liturgici, Paoline 1994.
˛ˇ I l s a c r a m e n t o d e l l a P e n i t e n z a Ë i n c r i s i t a n t o a O r i e n t e q u a n t o a O c c i d e n t e . M e n t r e c i s i i n t e r r o g a s u l l a p a s t o r a l e , Ë o p p o r t u n o a p p r o f o n d i r e l a t e o l o g i a c h e s i e s p r i m e n e l r i t o . I l v o l u m e l o f a m e t t e n d o s i i n a s c o l t o d e l l a t r a d i z i o n e o r t o d o s s a , i n d i v i d u a n d o n e l e p e c u l i a r i t ‡ r i s p e t t o a l l a t r a d i z i o n e l a t i n a : a n z i t u t t o i l c a r a t t e r e c e l e b r a t i v o e c o m u n i t a r i o d e l s a c r a m e n t o , v e r o m o m e n t o l i t u r g i c o c h e r a g g i u n g e i l s i n g o l o a l l i n t e r n o d e l l a c o m u n i t ‡ ; p o i i l f o n d a m e n t a l e s i g n i f i c a t o t e r a p e u t i c o d e l l a p r a s s i p e n i t e n z i a l e , d o v e i l p e c c a t o Ë p e r c e p i t o c o m e f e r i t a e m a l a t t i a e c o n s e g u e n t e m e n t e l a z i o n e d i D i o v e r s o l u o m o Ë v i s s u t a c o m e g u a r i g i o n e e t e r a p i a ; i n f i n e l a s t r u t t u r a c e l e b r a t i v a , a t t e n t a a f a r e m e r g e r e i l f o r t e c r i s t o c e n t r i s m o d e l s a c r a m e n t o : d a u n a p a r t e i l c o n f e s s o r e a p p a r e c o m e i l c o n - p e c c a t o r e , b i s o g n o s o d i p e r d o n o a l p a r i d e l p e n i t e n t e , d a l l a l t r a Ë i l m i n i s t r o d e l l a C h i e s a e p r o n u n c i a a l p e n i t e n t e l e p a r o l e d e l p e r d o n o .
Q u e s t e t r e s o t t o l i n e a t u r e h a n n o d e l l e r i f r a z i o n i s u l m o d o d i i n t e n d e r e i l r i t o , i p r o t a g o n i s t i d i e s s o ( p e n i t e n t e , c o n f e s s o r e e c o m u n i t ‡ ) , i l s e n s o d e l p e c c a t o e d e l p e r d o n o & I n u n a p a r o l a , a i u t a n o a d a p p r o f o n d i r e t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ d e l s a c r a m e n t o .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . I . L a p r a s s i p e n i t e n z i a l e n e l l e C h i e s e o r t o d o s s e . I I . A l c u n i p r e s u p p o s t i t e o l o g i c i .
I I I . A l c u n e q u e s t i o n i p a r t i c o l a r i . C o n c l u s i o n e . A p p e n d i c e . L e c o n o m i a e c c l e s i a s t i c a . C i r c o s t a n z e c h e e s c l u d o n o l e c o n o m i a e c c l e s i a s t i c a . C o m e a f f r o n t a r e i p e c c a t i . ( A . N i s s i o t i s ) . L e p e n i t e n z e i m p o s t e a d a l c u n i p e c c a t i ( L . P a p a n a s t a s i o u ) . S u i S a c r i C a n o n i d e l l O r t o d o s s i a e s u l l a l o r o a u t o r i t ‡ ( B . P e t r ‡ ) . B i b l i o g r a f i a . I n d i c i .
N o t e s u l l ' a u t o r e
B a s i l i o P e t r ‡ ( A r e z z o 1 9 4 6 ) , f i g l i o d i g e n i t o r i g r e c i , l a u r e a t o i n f i l o s o f i a e d o t t o r e i n t e o l o g i a m o r a l e , Ë p r e s b i t e r o d e l l a d i o c e s i d i P r a t o . H a s t u d i a t o p r e s s o l a H o l y C r o s s S c h o o l o f ( G r e e k O r t h o d o x ) T h e o l o g y ( B r o o k l i n e , B o s t o n , U S A ) c o n s c h o l a r s h i p d e l l a a l l o r a G r e e k O r t h o d o x A r c h d i o c e s e o f N o r t h a n d S o u t h A m e r i c a , e p r e s s o l a F a c o l t ‡ d i t e o l o g i a d e l l U n i v e r s i t ‡ d i T e s s a l o n i c a ( G r e c i a ) . » p r o f e s s o r e s t a b i l e o r d i n a r i o d i t e o l o g i a m o r a l e f o n d a m e n t a l e e d i m o r a l e f a m i l i a r e p r e s s o l a F a c o l t ‡ t e o l o g i c a d e l l I t a l i a c e n t r a l e ( F i r e n z e ) , o v e i n s e g n a d a l 1 9 8 1 ; d a l 1 9 7 9 Ë d o c e n t e i n v i t a t o d i t e o l o g i a m o r a l e p a t r i s t i c a g r e c a p r e s s o l A c c a d e m i a A l f o n s i a n a . D a l 1 9 9 2 t i e n e c o r s i d i m o r a l e o r t o d o s s a p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e . D a l 1 9 9 4 Ë c o n s u l t o r e d e l l a P o n t i f i c i a C o n g r e g a z i o n e p e r l e C h i e s e o r i e n t a l i . D a l 2 0 0 1 Ë p r o f e s s o r e i n v i t a t o p r e s s o l I s t i t u t o e c u m e n i c o S a n N i c o l a d i B a r i . D a l 2 0 0 3 Ë m e m b r o d e l B o a r d o f G o v e r n o r s d e l l I N T A M S . C o n s i g l i e r e d i r e d a z i o n e d i v a r i e r i v i s t e t e o l o g i c h e ( R T M , R i v i s t a l i t u r g i c a , R i v i s t a d i a s c e t i c a e m i s t i c a , E p h r e m s T h e o l o g i c a l J o u r n a l , I n t a m s R e v i e w ) , h a t r a d o t t o s a g g i e v o l u m i d e i t e o l o g i o r t o d o s s i C . Y a n n a r a s , G . M a t z a r Ì d s , S . S . H a r a k a s . C o n l e E D B h a p u b b l i c a t o : T r a c i e l o e t e r r a . I n t r o d u z i o n e a l l a t e o l o g i a m o r a l e o r t o d o s s a c o n t e m p o r a n e a , 1 9 9 2 ; I l m a t r i m o n i o p u Ú m o r i r e ? S t u d i s u l l a p a s t o r a l e d e i d i v o r z i a t i r i s p o s a t i , 1 9 9 6 ; L a C h i e s a d e i P a d r i . B r e v e i n t r o d u z i o n e a l l O r t o d o s s i a , 1 9 9 8 ; I n t r o d u z i o n e . V l a d i m i r L o s s k y ( 1 9 0 3 - 1 9 5 8 ) ´ t e o l o g o d e l l a C h i e s a ª e ´ c o s c i e n z a c a t t o l i c a ª i n V . L o s s k y , A i m m a g i n e e s o m i g l i a n z a d i D i o , t r a d . i t . , 1 9 9 9 , 5 - 5 3 ; P r e t i s p o s a t i p e r v o l o n t ‡ d i D i o ? S a g g i o s u u n a C h i e s a a d u e p o l m o n i , 2 0 0 4 .
«La storia biblica è costruita su una chiara inclusione nuziale: la presenza di una coppia apre e chiude lo svolgimento del tutto. E un’uguale inclusione nuziale caratterizza l’arco della vita di Gesù. La realtà nuziale caratterizza inizio e fine, protologia e escatologia della storia della salvezza e dell’esistenza di Cristo. Si tratta di un autentico arco architettonico che attesta ed esprime un Disegno unico, globale e totalizzante, con/giungente inizio e fine, Alfa e Omega. In principio sta un mistero nuziale che ricompare posto e ricomposto pure alla fine. Tutto è chiamato, destinato alla piena e compiuta nuzialità.
All’inizio Dio pone una unione distinta e una distinzione unita; crea una relazione relativa: l’Adam maschio e femmina. La relazione distintiva fonda e costituisce l’Umanità. All’inizio non c’era una realtà unificata, ma la compresenza unica di maschio e femmina umani, l’unicità dell’Adam maschile e femminile. Ciò fonda la vera natura ontologica della persona umana comunque sponsale. Non si tratta di ‘due metà’ ma di due realtà con/rispondenti, che giungono, maturando, alla coscienza di sé nella relazione con il distinto da sé».
Nel panorama degli studi antropologici volti a focalizzare gli elementi caratteristici dell’essere umano, l’autore propone un percorso decisamente innovativo, “riscrivendo” l’antropologia in chiave nuziale: l’essere umano è quindi un maschile-femminile in relazione reciproca. Questa singolare e affascinante lettura non è priva di ricadute anche rispetto alle tradizionali concezioni di corporeità e sessualità. Impedendo ogni fuga spiritualizzante o angelicante, essa costringe infatti a rileggere l’intera problematica alla luce della sponsalità inscritta nella natura umana.
Sommario
Ouverture. Introduzione. I. Fenomenologia teologica. 1. Configurazione e caratterizzazione della nuzialità e la coscienza come evento sponsale. 2. La nuzialità umana tra appagamento e desiderio. Mistero ed esperienza di intimo trascendimento. 3. A immagine di Dio: il divino della nuzialità. La koinonia divina origine e destino della coppia.
4. Dimensioni e dinamiche dell’amore sponsale/coniugale. Momenti, caratteri e specificazioni. II. Dall’immagine alla somiglianza. 5. Nuzialità umana e nuzialità divina: loro natura e relazione. 6. La sponsalità è evento di libertà e la libertà è evento di sponsalità. 7. Dinamica e ambiti della libertà nuziale. 8. Libertà come sponsalità re/sponsabile e sponsalità come evento sinergico di libertà umana. Chiamata universale alla nuzialità. 9. Nel cuore della prova: pretesa e smarrimento. Il dramma nuziale: da uno stato originario a un peccato d’origine. III. Dimensione mariana dell’antropologia cristica nuziale. 10. Presenza nuziale di Maria tra mistero cristico e mistero trinitario. 11. Nuzialità e libertà umana. Il nodo antropologico in prospettiva sponsale mariana. A mo’ di conclusione. Il mistero nuziale simbolo dell’amorosa distinzione.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, è docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale.
Presso le EDB ha pubblicato: Il canto della Madre (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione (22000); Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (2003).
Descrizione dell'opera
L’autore è mosso dalla preoccupazione di ripensare i grandi temi della fede prendendo sul serio il cambiamento di paradigma culturale prodotto dalla modernità. Infatti, per essere viva, la fede ha bisogno di un continuo aggiornamento, perché solo così cessa di essere teoria astratta per trasformarsi in esperienza. Proprio per il suo carattere centrale, solo se è ripensata e vissuta in ogni momento storico, la risurrezione può dispiegare il suo dinamismo vitale e la sua forza di speranza.
Il volume è nato da varie preoccupazioni. La più immediata e vitale: il venir meno di persone care a mano a mano che il tempo passa. Poi, la preoccupazione religioso-culturale: «proprio perché dono di Dio, la risurrezione non può fare la sua comparsa ex abrupto nel mondo cristiano, senza connessione con le grandi domande religiose e le inquietudini fondamentali dell’uomo». Infine, la preoccupazione fondamentale della coerenza cristologica: «leggere la divinità di Gesù nella sua umanità, la differenza nella sua identità, la novità nella sua continuità. Tutto questo richiede che si comprenda la risurrezione e la si interpreti “dal basso”: figli con il Figlio, figli nel Figlio. Come la risurrezione viene tante volte presentata ora, non può essere modello e rivelazione della nostra risurrezione. Va quindi ripensata».
Sommario
Presentazione (F. Strazzari). Premessa. 1. La risurrezione tra fede e interpretazioni. 2. La risurrezione nel suo contesto originario. 3. La risurrezione nella comprensione attuale. 4. Nascita e significato della fede nella risurrezione. 5. Risortii con Cristo. 6. Gesù, il primogenito dei defunti. Conclusione: La fede comune nella differenza delle interpretazioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Andrés Torres Queiruga, nato nel 1940, è dottore in filosofia (Università di Santiago de Compostela) e in teologia (Pontificia Università Gregoriana). Dal 1968 al 1987 ha insegnato teologia fondamentale all’Istituto teologico compostelano e attualmente è docente di filosofia della religione all’Università di Santiago; ha tenuto corsi anche in Messico e in Brasile. Tra le sue opere, Recuperar la salvación, Santander 21995, La revelación de Dios en la realización del hombre. Madrid 1987 (trad. it. Roma 1991), Creo en Dios Padre, Santander 51998 (trad. it. Casale Monferrato 1994), ¿Qué queremos decir cuando decimos “infierno”?, Santander 1995 (trad. it. Vicenza 2002), Repensar la Cristología. Ensayos hacia un nuevo paradigma, Estella 1996; Recuperar la creación. Por una religión humanizadora, Santander 32001.
Descrizione dell'opera
L’attuale fase dell’evoluzione storico-sociale evidenzia ed esalta il ruolo delle città. Mentre gli Stati nazionali relativizzano la loro importanza in vista di unioni continentali e di organizzazioni mondiali, la città recupera sempre più terreno. La sua rilevanza nella vita dell’uomo e della società non è mai riconosciuta a sufficienza, specialmente ora che più della metà del genere umano vive ormai in un contesto urbano.
Anche la Chiesa è legata da sempre – sin dall’età apostolica – alle città e oggi ha bisogno di misurarsi nuovamente con questa realtà. I cristiani, che hanno di fronte a sé la città celeste, la anticipano e preparano, danno vigore, forma e orientamento al proprio agire, operando nella città terrena.
Il volume propone una riflessione teologica sulla natura, il valore, la vocazione della città ed è costituito da una prima parte di tipo storico-culturale e da una seconda di tipo formalmente teologico. Quest’ultima è presentata secondo lo schema usuale: dalla Bibbia alla tradizione, al Magistero, alla riflessione sistematica vera e propria, alle conseguenze di tipo pastorale.
Sommario
Prefazione. Introduzione. 1. Le scienze della città. 2. Le città dell’utopia. 3. La città armoniosa di Péguy (1873-1914). 4. L’utopia di Adriano Olivetti (1901-1960). 5. La lezione di Giorgio La Pira (1904-1977). 6. Dossetti, un progetto parallelo o complementare. 7. La città nella Bibbia. 8. La città nella teologia. 9. La città nel magistero. 10. Per una teologia della città. 11. La Chiesa nella città. Conclusione. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Giordano Frosini ha pubblicato presso le EDB diversi volumi nei quali la teologia è ripensata con un impianto sistematico, ma con linguaggio e sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente: Aspettando l’aurora. Saggio di escatologia cristiana (1994 31996); Una Chiesa possibile (1995 22004); La Trinità mistero primordiale (2000); i volumi dedicati a Dio Padre (Incontro al Padre. Una Teo-logia per tutti, 1998 21999), a Gesù Figlio («Chi dite che io sia?». Una cristologia per tutti, 1997), allo Spirito Santo (Lo Spirito che dà la vita. Una sintesi di pneumatologia, 1997 21998); Teologia oggi. Una sintesi completa e aggiornata (1996 21997); Spiritualità e teologia (2000); Desiderio di infinito. Il cristianesimo e le aspirazioni dell’uomo (2001); La risurrezione inizio del mondo nuovo (2002); Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità (2005); Teresa di Lisieux e l’Aldilà (2006); Piccolo manuale di teologia. Una sintesi aggiornata per catechisti e operatori di pastorale (2006). Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco. Collabora a quotidiani, periodici e riviste scientifiche.
La parola "rivelazione" racchiude in se stessa il nucleo della fede cristiana: la relazione tra Dio e l'uomo e, in ultima analisi, il mistero di Dio come fine ultimo dell'uomo. Tuttavia tale concentrazione della tradizione cristiana in un solo vocabolo rischia di restare astratta o esteriore. Il volume propone un cammino di esperienza nell'intento di inscrivere la rivelazione dentro l'umanità dell'esistenza individuale, sociale e cosmica, di porre le condizioni di un'intelligenza interiore del mistero. L'itinerario si articola in tre momenti. I primi tre capitoli esplicitano la nozione stessa di rivelazione tracciando qualche via di accesso al mistero cristiano. Il capitolo centrale del percorso propone una tappa biblica, lasciandosi condurre dalle varie accezioni di "rivelazione" proposte dalla Scrittura e prendendo come guida i generi letterari del Nuovo Testamento. L'ultima parte del percorso invita infine il lettore a fare esperienza di rivelazione in tre luoghi elementari dell'esistenza: la relazione umana nelle sue diverse forme; la storia con le sue dimensioni politiche, culturali, religiose e comunitarie; l'universo nei suoi aspetti scientifici, ecologici ed estetici.
Descrizione dell'opera
In un quadro di grande frammentazione dei saperi, all’antropologia teologica è chiesto di dare il proprio specifico contributo offrendo un orizzonte di riferimento, nel quale rintracciare criteri di discernimento sull’umano. Ma il clima di diffuso laicismo aggrava in Occidente il rischio di isolamento e di emarginazione della teologia in genere e dell’antropologia teologica in particolare. Dalla dialogicità effettiva ed efficace dell’antropologia cristiana con le diverse espressioni della cultura dipende tuttavia la sua rilevanza nei circuiti del pensiero e nei vari ambiti.
All’interno di tale contesto, la ricerca si assume il compito di ripartire dall’uomo, ridisegnando il posto e il ruolo dell’antropologia teologica con una riflessione sul piano epistemologico, metodologico e contenutistico.
Prendendo le mosse dall’assunzione delle provocazioni della realtà contemporanea l’autrice si propone dunque di approfondire la questione della dialogicità dell’antropologia teologica non solo con le varie materie teologiche, ma anche con altri saperi scientifici e aree cognitive.
Sommario
Introduzione. I. La questione epistemologica. II. Sacra Scrittura e antropologia teologica. III. Cristologia e antropologia teologica. IV. Ecclesiologia e antropologia teologica. V. Mariologia e antropologia teologica. VI: Interrelazioni tra antropologia teologica e teologia pastorale. VII. Antropologia teologica in dialogo con la teologia spirituale. VIII. Antropologia relazionale e dialogicità dell’antropologia teologica.
Note sull'autrice
Ina Siviglia, laica, coniugata, madre, laureata in lettere classiche, licenziata in ecclesiologia e dottore in teologia, è docente di antropologia teologica presso la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia S. Giovanni Evangelista e presso la sezione S. Silvia della LUMSA di Palermo. Da qualche anno è direttore del dipartimento di antropologia cristiana, da lei creato, che ha tra i suoi obiettivi principali la formazione integrale dei soggetti ecclesiali, promuovendo sia sul piano scientifico che su quello didattico il dialogo e l’interazione fra la teologia e le scienze umane. È responsabile del Centro pastorale della diocesi di Palermo per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Collabora come esperta all’Ufficio famiglia della CEI e come consultore al Pontificio consiglio per la famiglia. Si occupa di ecclesiologia, antropologia e teologia con particolare riferimento alla riflessione sulla famiglia e sul femminile nell’attuale contesto socio-culturale e alla formazione in ambito ecclesiale.
Il Vaticano II ha voluto essere un concilio ecclesiologico: ha approfondito la natura e l’identità della Chiesa con l’intento di promuovere un’autocomprensione che gli storici del futuro non potranno fare a meno di segnalare come una tappa rilevante nella millenaria storia della Chiesa.
Il volume cerca quindi di ripercorrere il cammino dei principali temi conciliari, considerandoli dal punto di vista del soggetto-Chiesa – esso trova il proprio fulcro nella costituzione Lumen gentium – e delle sue relazioni. Quanto a queste ultime, il concilio ha inteso esprimere una volontà comunicativa universale: ciò l’ha condotto a porre le basi di un progetto ecumenico, di un più positivo rapporto con le varie religioni e di un migliore dialogo col mondo.
Considerando la ricezione del Vaticano II ancora aperta, l’opera si inserisce nell’elenco dei testi che intendono favorirla.
Sommario
Introduzione. 1. Un concilio riguarda tutti. 2. La Chiesa tra memoria e novità. 3. Passaggio di un’epoca. 4. Un concilio ecclesiologico. 5. La «nuova» autocomprensione di Chiesa. 6. L’articolazione del soggetto. 7. Il recupero del laicato. 8. Chiesa che ascolta. 9. La Chiesa in preghiera. 10. Il primato dell’eucaristia. 11. La ricerca dell’unità. 12. Chiamati per essere inviati. 13. La Chiesa solidale. 14. La Chiesa vive nella storia. 15. In difesa della persona umana. Conclusione. Nota bibliografica. Indici.
Note sull'autore
Giovanni Tangorra è docente alla Pontificia Università Lateranense. Oltre a diversi articoli in riviste specializzate e contributi in opere collettive, ha pubblicato: Credere dopo Auschwitz?, San Lorenzo, Reggio Emilia 1996; Cristo comunicatore (con F. Lambiasi), Paoline, Roma 1997; Dall’assemblea liturgica alla Chiesa, EDB, Bologna 1999; Ecumenismo e dialogo tra le religioni (coautore), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; Il Male, Emi, Bologna 2006. Ha inoltre curato i volumi: Terzo millennio: ipotesi sulla parrocchia, San Lorenzo, Reggio Emilia 1999; Sacramenti e azione (con M. Vergottini), Glossa, Milano 2007. Collabora con le riviste Orientamenti pastorali, Settimana, Famiglia cristiana.